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Voi siete il sale della terra ( Mt 5, 13-14)

Ultimo Aggiornamento: 19/04/2012 22:07
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19/04/2012 22:02
 
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 Messaggio 1 di 18 nella discussione 

 

Da: °Gino  (Messaggio originale)

Inviato: 30/07/2002 12.01

 

Riporto quì l'omelia di domenica scorsa del Papa a Toronto

Discorso del Santo Padre Giovanni Paolo II durante la Santa Messa a 
Downsview 28 luglio 2002
2

 

 

 

 

"Voi siete il sale della terra... 
Voi siete la luce del mondo" (Mt 5, 13.14) 

Carissimi Giovani della 17a Giornata Mondiale della Gioventù, 
carissimi Fratelli e Sorelle! 



1. Su una montagna vicino al lago di Galilea, i discepoli di Gesù erano in ascolto della sua voce soave e pressante: soave come il paesaggio stesso della Galilea, pressante come un appello a scegliere tra la vita e la morte, fra la verità e la menzogna. Il Signore pronunciò allora parole di vita che sarebbero risuonate per sempre nel cuore dei discepoli. Oggi Egli dice le stesse parole a voi, giovani di Toronto e dell'Ontario, e di tutto il Canada, degli Stati Uniti, dei Caraibi, dell'America di lingua spagnola e portoghese, dell'Europa, dell'Africa, dell'Asia e dell'Oceania. Ascoltate la voce di Gesù nel profondo dei vostri cuori! Le sue parole vi dicono chi siete in quanto cristiani. Vi insegnano che cosa dovete fare per 
rimanere nel suo amore. 

2. Gesù offre una cosa, e lo "spirito del mondo" ne offre un'altra. Nella Lettura odierna, tratta dalla Lettera agli Efesini, San Paolo afferma che Gesù ci conduce dalle tenebre alla luce (cfr Ef 5,8). Forse il grande Apostolo stava pensando alla luce che lo aveva accecato, lui il persecutore dei cristiani, sulla via di Damasco. 
Quando aveva riacquistato la vista, niente era rimasto come prima. Paolo era rinato e ormai nulla avrebbe potuto sottrargli la gioia che gli aveva inondato l'anima. Anche voi, cari giovani, siete chiamati ad essere trasformati. "Svegliati, o tu che dormi, destati dai morti e Cristo ti illuminerà" (Ef 5, 14): è ancora Paolo che parla. Lo "spirito del mondo" offre molte illusioni, molte parodie della felicità. Forse non vi è tenebra più fitta di quella che si insinua nell'animo dei giovani quando falsi profeti estinguono in essi la luce della fede, della speranza, dell'amore. Il raggiro più grande, la maggiore fonte d'infelicità è l'illusione di trovare la vita 
facendo a meno di Dio, di raggiungere la libertà escludendo le verità morali e la responsabilità personale. 

3. Il Signore vi invita a scegliere tra queste due voci che si contendono la vostra anima. Questa scelta è la sostanza e la sfida della Giornata Mondiale della Gioventù. Perché siete giunti fin qui da ogni parte del mondo? Per dire insieme a Cristo: "Signore, da chi andremo? Tu hai parole di vita eterna" (Gv 6, 68). Gesù, l'amico intimo di ogni giovane, ha parole di vita. Quello che voi erediterete 
è un mondo che ha un disperato bisogno di un rinnovato senso di fratellanza e di solidarietà umana. È un mondo che necessita di essere toccato e guarito dalla bellezza e dalla ricchezza dell'amore di Dio. Il mondo odierno ha bisogno di testimoni di quell'amore. Ha bisogno che voi siate il sale della terra e la luce del mondo. 

4. Il sale viene usato per conservare e mantenere sano il cibo. Quali apostoli del terzo millennio, spetta a voi di conservare e mantenere viva la consapevolezza della presenza di Gesù Cristo, nostro Salvatore, specialmente nella celebrazione dell'Eucaristia, memoriale della sua morte redentrice e della sua gloriosa risurrezione. Dovete mantenere viva la memoria delle parole di vita da lui pronunciate, delle splendide opere di misericordia e di bontà da lui compiute. 
Dovete costantemente ricordare al mondo che "il Vangelo è potenza di Dio che salva" (cfr Rm 1, 16)! Il sale condisce e dà sapore al cibo. Nel seguire Cristo, voi dovete cambiare e migliorare il `gusto' della storia umana. Con la vostra fede, speranza e amore, con la vostra intelligenza, coraggio e perseveranza, dovete umanizzare il mondo nel quale viviamo, nel modo già indicato dal Profeta Isaia nella prima lettura di oggi: "Sciogliere le catene inique... dividere il pane con 
l'affamato... [togliere di mezzo] il puntare il dito e il parlare empio... Allora brillerà fra le tenebre la tua luce" (Is 58, 6-10). 

5. Anche una fiamma leggera che s'inarca solleva il pesante coperchio della notte. Quanta più luce potrete fare voi, tutti insieme, se vi stringerete uniti nella comunione della Chiesa! Se amate Gesù, amatela Chiesa! Non scoraggiatevi per le colpe e le mancanze di qualche suo figlio. Il danno fatto da alcuni sacerdoti e religiosi a persone giovani o fragili riempie noi tutti di un profondo senso di tristezza 
e di vergogna. Ma pensate alla larga maggioranza di sacerdoti e di 
religiosi generosamente impegnati, il cui unico desiderio è di servire e di fare del bene! Oggi, ci sono qui molti sacerdoti, seminaristi e persone consacrate: siate loro vicini e sosteneteli! E se, nel profondo del vostro cuore, sentite risuonare la stessa chiamata al sacerdozio o alla vita consacrata, non abbiate paura di 
seguire Cristo sulla strada regale della Croce. Nei momenti difficili della storia della Chiesa il dovere della santità diviene ancor più urgente. E la santità non è questione d'età. La santità è vivere nello Spirito Santo, come hanno fatto Kateri Tekakwitha e moltissimi altri giovani. Voi siete giovani, e il Papa è vecchio e un po' stanco. Ma egli ancora si identifica con le vostre attese e con le vostre speranze. Anche se sono vissuto fra molte tenebre, sotto duri regimi totalitari, ho visto abbastanza per essere convinto in maniera in-crollabile che nessuna difficoltà, nessuna paura è così grande da poter soffocare completamente la speranza che zampilla eterna nel cuore dei giovani. Non lasciate che quella speranza muoia! Scommettete la vostra vita su di essa! Noi non siamo la somma delle nostre debolezze e dei nostri fallimenti; al contrario, siamo la somma dell'amore del Padre per noi e della nostra reale capacità di divenire l'immagine del Figlio suo. 

6. Signore Gesù Cristo, custodisci questi giovani nel tuo amore. Fa' che odano la tua voce e credano a ciò che tu dici, poiché tu solo hai parole di vita eterna. Insegna loro come professare la propria fede, come donare il proprio amore, come comunicare la propria speranza agli altri. Rendili testimoni convincenti del tuo Vangelo, in un mondo che ha tanto bisogno della tua grazia che salva. Fa' di loro il nuovo popolo delle Beatitudini, perché siano sale della terra e luce del mondo all'inizio del terzo millennio cristiano. Maria, Madre della Chiesa, proteggi e guida questi giovani uomini e giovani donne del ventunesimo secolo. Tienili 
tutti stretti al tuo materno cuore. Amen

 

 

 

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 Messaggio 2 di 18 nella discussione 

 

Da: 7978Pergamena

Inviato: 08/08/2002 15.37

 

Un pellegrinaggio contrassegnato da gioia, festa, fede, 
attaccamento al Successore di Pietro, amore alla Chiesa, santità

 

 

 



Un pellegrinaggio contrassegnato da gioia, festa, fede, attaccamento al Successore di Pietro, amore alla Chiesa, santità. Con queste parole Giovanni Paolo II ha ricordato all'udienza generale di mercoledì 7 agosto - svoltasi nel cortile del Palazzo Pontificio di Castel Gandolfo - il recente viaggio apostolico a Città del Guatemala e a Città del Messico. Dopo aver rievocato all'Angelus di domenica 4 la sosta canadese, con la celebrazione della XVII Giornata Mondiale della Gioventù a Toronto, nella catechesi del mercoledì il Papa ha rivissuto con i fedeli i momenti salienti delle tappe in terra guatemalteca e messicana, culminate nella canonizzazione di Fratel Pedro de San José de Betancur e Juan Diego e nella beatificazione dei due laici zapotecas Juan Bautista e Jacinto de los Ángeles.

Ecco i punti nodali della catechesi del Santo Padre: 


Sento il bisogno di rinnovare la mia viva riconoscenza "alle Autorità politiche, amministrative e militari e a tutti gli organismi istituzionali dei rispettivi Paesi per l'accoglienza e l'ospitalità, riservate a me e ai miei Collaboratori"; 
Il popolo cristiano è accorso numerosissimo ad incontrarmi. "...Nella partecipazione intensa di questi fratelli e sorelle ho potuto scorgere la fede che li anima, l'attaccamento filiale al Successore di Pietro e l'entusiasmo della loro appartenenza alla Chiesa cattolica"; 
Fratel Pedro de San José de Betancur:  uomo di intensa preghiera e intrepido apostolo della misericordia divina "...originario di Tenerife, varcò l'oceano per andare ad evangelizzare i poveri e gli indigeni a Cuba, poi in Honduras e, quindi, in Guatemala, che egli amava chiamare la sua "terra promessa""; 
Nella Basilica di Guadalupe ho avuto la gioia di innalzare agli onori degli altari tre figli della cara terra messicana:  "San Juan Diego, l'indigeno al quale la Vergine apparve sulla collina del Tepeyac; i Beati Juan Bautista e Jacinto de los Ángeles, che nell'anno 1700 versarono il loro sangue per restare fedeli al Battesimo e alla Chiesa cattolica"; 
San Juan Diego è legato intimamente alla Vergine di Guadalupe, il cui volto meticcio manifesta un tenero amore materno. "L'evento guadalupano ha costituito l'avvio dell'evangelizzazione in Messico, un modello di evangelizzazione perfettamente inculturata, che mostra come il messaggio cristiano possa essere accolto senza dover rinunciare alla propria cultura"; 
I beati Juan Bautista e Jacinto de Los Ángeles:  frutto della santità della prima evangelizzazione tra gli indios Zapotecas. "Padri di famiglia integerrimi, seppero assolvere ai loro doveri ispirandosi sempre agli insegnamenti del Vangelo, senza abbandonare la cultura indigena tradizionale"; 
La Vergine di Guadalupe, Madre e Regina dell'America, ha costantemente accompagnato questa mia visita pastorale. "Questi fedeli discepoli di Cristo, filialmente devoti di Maria... sostengano lo slancio missionario dei credenti in America al servizio della nuova evangelizzazione". 


(©L'Osservatore Romano - 8 Agosto 2002)

 

 

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 Messaggio 3 di 18 nella discussione 

 

Da: °Teofilo

Inviato: 08/08/2002 22.57

 

Mi unisco alla preghiera del papa, riferita dal caro Gino nel topic:

 

Signore Gesù Cristo, custodisci questi giovani nel tuo amore. Fa' che odano la tua voce e credano a ciò che tu dici, poiché tu solo hai parole di vita eterna. Insegna loro come professare la propria fede, come donare il proprio amore, come comunicare la propria speranza agli altri. Rendili testimoni convincenti del tuo Vangelo

 

 

 

 

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 Messaggio 4 di 18 nella discussione 

 

Da: °Gino

Inviato: 09/08/2002 13.13

 

Devo molto della mia fede a questo Papa: vi voglio testimoniare che, essendo nato in una famiglia di religiosi ad eccezione di mio padre, sono stato sempre vicino alla Chiesa Cattolica, ma dopo la mia giovinezza, sono caduto in un periodo di "deserto", di "aridità spirituale" e mi sono allontanato dalla Chiesa.

Questo Papa è venuto a Palermo, io abito a 25 Km da Palermo ma non ci sono andato.......

Sono poi andato ad Agrigento, spronato da un'amico, all'ultimo giorno, proprio come il lavoratore della vigna delle ore 17.00, e Dio lì ha toccato il mio cuore che ha ricominciato a battere per Lui. Da allora la mia vita la dedico al lavoro, alla famiglia, non ho figli, e alla Chiesa: suono l'organo e curo il coro parrocchiale, nonchè a un Gruppo di Rinnovamento nello Spirito Santo, dove animo la preghiera coi canti e le preghiere e dove ho pienamente abbracciato la fede cattolica attiva.

E pensare che all'inizio del suo Pontificato lo criticavo, perchè a mio avviso stava troppo tempo fuori, sempre in viaggio, da un paese all'altro, da un punto all'altro della terra....ma mi sbagliavo.....

Ecco i frutti di Dio che si è servito di lui:

 

Ecco il sale della terra........i giovani.

Io ho 41 anni, il Papa ne ha il doppio di me, ma dentro è più giovane di me.

Io alla preghiera per i giovani fatta da lui a Toronto aggiungo:

"Padre Santo, custodisci questo tuo servo, Vicario di Cristo sulla terra, preservalo dal male, e fa che ti serva in umiltà, come ha sempre fatto e in carità. Donagli la salute del corpo e dello spirito e fa che possa sempre testimoniare che non c'e' altro Dio fuori di te. Amen".

Fraternamente, Gino 

 

 

 

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 Messaggio 5 di 18 nella discussione 

 

Da: 7978Pergamena

Inviato: 09/08/2002 13.47

 

Gesù....proteggi il Tuo Vicario, il sacerdote che Tu metti a guida della Tua Chiesa, il pastore che Tu metti a guida del Tuo Gregge, l'uomo che Tu metti in una situazione di sola apperente priorità....l'Uomo al quale Tu hai detto: "Un altro ti cingerà i fianchi e ti condurrà dove tu non vuoi!", l'Uomo al quale Tu dai una grande ed enorme responsabilità.

Ma Tu hai anche promesso che le "porte degli inferi non prevarranno contro di essa, la Tua Chiesa!", allora t'imploro, Gesù, proteggi quest'Uomo ma con Lui anche tutti i sacerdoti, dona loro il coraggio dell'obbedienza, dona a noi laici il coraggio dell'obbedienza, dona ai vescovi il coraggio dell'obbedienza....Non permettere che l'antico avversario faccia strage del Gregge, Tu conosci quanto siamo deboli, Tu sai che lo spirito è forte "ma sai anche quanto la nostra carne sia debole", quanto la vangloria tenti di vanificare le buone intenzioni e i buoni propositi......Tu solo puoi aiutarci veramente......

Hai promesso a chiunque ti ami, la guida e il supporto dello Spirito Santo, dunque Vieni Santo Spirito a rinnovare la faccia della terra, a rinnovare i nostri cuori....sostienici nella lotta, sostienici nei buoni propositi, insegnaci la vera Carità!

Madre del Buon Consiglio, fa che il messaggio lanciato dal Vicario del Tuo Figlio, raggiunga lo scopo, Egli dice: "nessuna parola ritorna in cielo senza che abbia prodotto il suo effetto!", dunque consigliaci, sostieni i tanti propositi di questi giovani, correggi le notre proiezioni come alle Nozze di Cana, abbi cura di noi tuoi figli, riscattati a coaro prezzo dal Tuo Figlio Gesù.....

Amen!

Con affetto filiale, C.

 

 

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 Messaggio 6 di 18 nella discussione 

 

Da: 7978Pergamena

Inviato: 11/09/2002 10.19

 

LA NOBILTA' D'ANIMO DELLA MADONNA 
di Plinio Corrêa de Oliveira (*)

Se ci mettessimo ad analizzare la vita interna delle nazioni, 
noteremmo uno stato di agitazione, di disordine, di 
esplosione di appetiti e di ambizioni, di sovversione di 
tutti i valori, che ci porta verso il caos.

Nessuno statista contemporaneo ha saputo presentare un 
rimedio che fermi questo universale processo patologico.

Eppure la Madonna di Fatima l'ha fatto, aprendo gli occhi 
degli uomini sulla gravità di questa situazione e indicando 
i mezzi necessari per evitare la catastrofe. 
E' la stessa storia della nostra epoca, e anzi il suo 
futuro, ad essere analizzata a Fatima dalla Madre di Dio.

Se è vero che il grande sant'Agostino annunciò la caduta 
dell'Impero romano d'occidente, san Vincenzo Ferrer O.P. previde 
il declino del Medioevo e san Luigi Grignion di Montfort (Terziario domenicano)
profetizzò la Rivoluzione francese del 1789, al nostro 
secolo è toccata una sorte migliore: nell'imminenza della
conclusione  della crisi universale, la stessa Ss.ma 
Vergine è venuta a parlare agli uomini. 
Allo stesso tempo, Ella spiega le radici della crisi, 
indica il rimedio e profetizza la catastrofe, nel caso gli 
uomini non l'ascoltino.

Nel 1917, la Madonna apparve a tre pastorelli a Fatima, in 
Portogallo, annunciando al mondo intero i terribili drammi 
e i castighi che l'avrebbero flagellato se esso, contrito 
e umiliato, non si fosse voltato verso di Lei in un sincero 
gesto di rigenerazione dello spirito.

(Aggiungerei l'uso e la raccomandazione che la Vergine a Fatima fece per il Santo Rosario, di pregare con il Rosario per la conversione nostra e dei peccatori, l'insistenza e le parole che scaturirono dall'Angelo ai tre pastorelli da dirsi all'inizio di ogni decina: Gesù mio, perdona le nostre colpe, preservaci dal fuoco dell'inferno. Porta in cielo tutte le anime, specialmente quelle che a Te ti si sono raccomandate.)

(....)

....piangendo sul 
mondo attuale - come Nostro Signore su Gerusalemme - con 
lacrime di affetto materno, di profondo dolore, nella 
previsione del prodigioso castigo (...) se non rinunceremo
all'empietà e alla corruzione morale.
Ed è in segno di omaggio e gratitudine filiale per le 
apparizioni della Madonna di Fatima, l'avvenimento religioso
più importante del nostro secolo, che passiamo ora a proclamare 
l'incomparabile nobiltà d'animo della Ss.ma Vergine.

Proporzione tra sposo e sposa

In un certo senso, possiamo dire che la virtù è la nobiltà 
dell'anima; ossia, essere nobile nell'ordine spirituale 
significa essere virtuoso, vivere in stato di grazia. 
In un'anima che vive in queste condizioni, lo stesso 
Signore Gesù Cristo pone la sua dimora. 

Come la nobiltà terrena ha gradi, che vanno da barone fino 
al principe, così anche la vita di grazia è graduata. 
Fra tutte le creature, quella che ha raggiunto l'apice in 
questa scala ascendente di virtù e di grazie fu Maria Ss.ma. 
Non parliamo qui, dunque, della nobiltà carnale della 
Madonna - anch'essa vera e importante, in quanto membro 
della Casa di Davide - ma solo di quella spirituale.

Un elemento per valutare la nobiltà d'animo della Madonna 
sta nel considerare che, in ogni matrimonio ben 
costituito, dev'esserci una certa proporzione tra lo 
sposo e la sposa; in caso contrario saremmo in presenza di 
una cattiva unione. 

Ora, Maria Ss.ma è la Sposa del divino Spirito Santo. 
Figlia, Madre e Sposa di Dio stesso, Ella ha concepito la 
seconda Persona della Ss.ma Trinità nel suo chiostro 
verginale - che tale rimase prima, durante e dopo il parto 
- per opera dello Spirito Santo. 

Ella è pertanto quella creatura per eccellenza, unica e 
incomparabile, che per grazia ha ricevuto una certa 
proporzione per sposarsi con la perfezione infinita.

Coraggio e abnegazione

L'autentica nobiltà d'animo comporta due importanti 
caratteristiche, che si manifestano nel coraggio e 
nell'abnegazione. 
Nella santissima anima della Madonna entrambe queste 
caratteristiche risplendettero in modo incomparabile. 

Nostro Signore Gesù Cristo visse trent'anni con la sua 
amatissima Madre e col castissimo san Giuseppe, che gli 
faceva mirabilmente da padre. 

Il divino Redentore consacrò tre anni al suo apostolato 
pubblico, al termine del quale la Madonna, che aveva 
perfetta conoscenza delle Scritture, sapeva che Egli 
doveva morire crocifisso. 
Durante questi tre anni, Nostra Signora accompagnò il 
suo divino Figlio passo dopo passo, di persona oppure in spirito. 

Dopo la morte di san Giuseppe, Ella vide che la gloria 
di Gesù meravigliava e affascinava le moltitudini, nel 
primo anno del suo apostolato fra i giudei. 
Questo naturalmente le causava grande gioia, ma più per 
il fatto che Egli era Dio che per essere suo Figlio.

Nel secondo anno di predicazione, Ella cominciò a notare
gli odi e gli intrighi tramati contro Nostro Signore dai 
sacerdoti del Tempio, da scribi e farisei, e ben 
comprese che, in mezzo a tutta quella cospirazione, si
avvicinava il momento in cui una tempesta si sarebbe 
abbattuta sul suo divino Figlio, portandolo alla morte. 

Con assoluta abnegazione, la Madonna osservava 
l'avvicinarsi del momento in cui avrebbe dovuto 
rinunciare al più gran tesoro che mai fu concesso ad una 
creatura di possedere: lo stesso Uomo-Dio. 

Ella accettò pienamente che suo Figlio compisse la sua 
missione fino alla fine, morendo come vittima espiatoria 
per i peccati degli uomini, e adorandolo come nessun 
altro, lo consegnò nelle mani della giustizia divina con 
coraggio e abnegazione.

Nobiltà per eccellenza

L'Eterno Padre volle avere il consenso di Maria per la 
morte di suo Figlio.
Ella era conscia di quanti uomini sarebbero stati salvati,
fino alla fine del mondo, per i meriti dell'infinitamente 
prezioso Sangue di Nostro Signore Gesù Cristo, e di 
quanto gloria sarebbe così stata data a Dio; per questo 
Ella acconsentì. 

Ed è appunto in questo gesto di consegnare il più prezioso 
tesoro all'Eterno Padre che si venera una delle 
caratteristiche più salienti della nobiltà per eccellenza 
della Madonna. 
Con quest'atto di generosità, ella si dispose ad accettare 
un diluvio di sofferenze, sofferte in unione con quelle 
del suo divino Figlio. 
Per questo Maria è realmente corredentrice del genere 
umano.

Ecco la perfetta nobiltà: il coraggio, l'assoluta 
abnegazione, seguiti dalla perfetta gloria di colei che è 
"gloria, letizia, onore" del mondo intero.

(*) Da "Catolicismo", San Paolo (Brasile), 
n. 499, Luglio 1992, 
http://www.lucisullest.it/.

 

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