A tutti voi che passate da qui: BENVENUTI
Se avete desiderio di capire che cosa insegna la Bibbia che il Magistero della Santa Chiesa, con il Sommo Pontefice ci insegna, questo Gruppo fa per voi. Non siamo "esperti" del settore, ma siamo Laici impegnati nella Chiesa che qui si sono incontrati da diverse parti d'Italia per essere testimoni anche nella rete della Verità che tentiamo di vivere nel quotidiano, come lo stesso amato Giovanni Paolo II suggeriva.
Nuova Discussione
Rispondi
 
Pagina precedente | 1 | Pagina successiva

.....e ne scelse dodici Mt. 10,2-4 / Mc. 3,16-19 / Lc. 6,13-16

Ultimo Aggiornamento: 11/08/2012 16:16
Autore
Stampa | Notifica email    
OFFLINE
Post: 39.989
Sesso: Femminile
02/08/2012 16:10
 
Email
 
Scheda Utente
 
Quota

San Giuda Taddeo




SAN GIUDA TADDEO
All’apostolo Giuda detto Taddeo, che significa “magnanimo”, o, secondo alcuni codici, Lebbeo, cioè “coraggioso”, o ancora, come Simone, Zelota, “ardente di zelo”, figlio di Cleofa, fratello di Giacomo e di Simeone (che, come si è visto, una tradizione identificherebbe con l’apostolo Simone) e cugino del Signore, è attribuita l’ultima delle lettere cattoliche nel canone del Nuovo Testamento.

Scarsissime sono le notizie sulla sua vita. Una tradizione gli assegna attività di apostolato in Palestina e nelle regioni vicine; gli scrittori siri affermano il suo martirio ad Arado, presso Beirut. Dalla confusione con Addai, evangelizzatore della Siria mesopotamica discepolo dell’apostolo Tommaso e uno dei settantadue di cui parla in Vangelo di Luca, nasce invece un’altra tradizione che assegna a Giuda Taddeo una morte naturale a Edessa (oggi Urfa, in Turchia), capitale dell’Osroene, regno situato nella Mesopotamia nord-occidentale; confusione la cui origine è forse da ricercarsi nel racconto dai tratti leggendari riportato da Eusebio di Cesarea (
Storia ecclesiastica, I, 13), che narra la guarigione del re dell’Osroene Abgar V e il suo accoglimento dell’annuncio della salvezza.

Ma la tradizione che più si afferma è quella che unisce Giuda Taddeo all’altro apostolo Simone lo Zelota, insieme al quale, secondo il Breviario Romano, predicò in Mesopotamia. La Passio Simonis et Iudae indica per entrambi, come si è già detto, il martirio comune in Persia, nella città di Suanir (probabilmente nella Colchide), verso l’anno 70, a colpi di bastone, e la sepoltura in Babilonia. Si ha notizia della venerazione delle reliquie di Giuda Taddeo a Reims e a Tolosa in Francia; ma nel Medioevo esse si trovano a Roma, insieme a quelle di Simone, nella antica Basilica di San Pietro in Vaticano, nella quale esisteva un altare a loro dedicato. Nella nuova Basilica, dal 27 ottobre 1605 sono collocate presso l’altare al centro dell’abside del transetto sinistro (tribuna dei Santi Apostoli Simone e Giuda), dal 1963 dedicato a san Giuseppe patrono della Chiesa universale.


[SM=g1740771]


San Mattia




SAN MATTIA
Mattia è l’apostolo associato agli undici dopo la Pasqua, in sostituzione di Giuda, che aveva tradito Gesù. Della sua scelta, avvenuta a sorte tra lui e Giuseppe detto Barsabba, soprannominato Giusto, si legge negli Atti degli Apostoli (At 1, 15-26). Era di origine giudaica e aveva seguito Gesù fin dall’inizio della sua predicazione: probabilmente era uno dei settantadue discepoli di cui si parla nel Vangelo di Luca (Lc 10, 1), come pensa Eusebio di Cesarea: «Si racconta anche che Mattia, che fu aggregato al gruppo degli apostoli al posto di Giuda, e anche il suo compagno che ebbe l’onore di simile candidatura, furono giudicati degni della stessa scelta fra i settanta» (Storia ecclesiastica, I, 12, 3).

Della sua vita, a parte l’episodio riportato dagli Atti degli Apostoli, nulla di certo si conosce. Una tradizione, riportata da Clemente Alessandrino che cita Eracleone, lo fa morire di morte naturale; una seconda (Niceforo Callisto) lo dice martire (crocifisso) e sepolto in Etiopia: ma la regione così denominata sarebbe in realtà il Ponto Eusino, dove si sarebbe recato dopo un primo periodo di predicazione in Giudea; una terza invece (Breviario Romano, Martirologio di Floro) ne afferma il martirio, dopo la predicazione in Macedonia e poi in Palestina, proprio in quest’ultima regione in quanto nemico della legge mosaica, lapidato da ebrei e finito da un soldato romano che gli avrebbe tagliato la testa con un colpo di scure, strumento che appare spesso nelle raffigurazioni dell’apostolo, soprattutto nella Chiesa d’Oriente.

Una tarda tradizione vuole che il corpo di Mattia sia stato ritrovato nel 325 da Elena, madre di Costantino, a Gerusalemme, e di lì trasportato a Roma, nella Basilica di Santa Maria Maggiore, dove fonti medievali e rinascimentali (la
Leggenda Aurea di Iacopo da Varagine, e Onofrio Panvinio) lo danno presente nell’urna di porfido sotto l’altare maggiore, insieme alle reliquie di san Girolamo; mentre la testa, separata, era custodita in un reliquiario. Anche gli Annali di Treviri (Trier in Germania) dell’anno 754 (ma la loro redazione è di molto più tarda) conoscono la sepoltura di Mattia a Gerusalemme; e proprio a Treviri un’aggiunta posteriore agli Atti apocrifi di Mattia fa giungere il corpo dell’apostolo direttamente da Gerusalemme. Una terza tradizione cerca di conciliare le prime due, parlando di una traslazione da Gerusalemme a Treviri con tappa a Roma.

A Treviri il corpo di Mattia venne ritrovato nel 1127 durante la ricostruzione della Basilica (ora a lui intitolata) collegata all’adiacente convento benedettino, e lì, nel mezzo della navata centrale, tuttora si mostra il suo sepolcro, nel luogo dove allora fu collocato. Altre reliquie che una tradizione medievale attribuisce all’apostolo sono infine conservate nella Basilica di Santa Giustina a Padova, ma recentissime indagini scientifiche sembrano escludere tale attribuzione.


[SM=g1740771]




Fraternamente CaterinaLD

"Siamo mendicanti e chiediamo agli altri anche le loro idee, come la staffetta della posta che riceve il documento dalle mani di uno e poi corre per darlo ad un altro. Faccio una timida parafrasi delle parole di chi ci ha preceduto nel cammino della fede, per annunciarle ad altri."
(fr. Carlos Alfonso Azpiroz Costa OP
Maestro dell’Ordine)
Amministra Discussione: | Chiudi | Sposta | Cancella | Modifica | Notifica email Pagina precedente | 1 | Pagina successiva
Nuova Discussione
Rispondi

Feed | Forum | Bacheca | Album | Utenti | Cerca | Login | Registrati | Amministra
Crea forum gratis, gestisci la tua comunità! Iscriviti a FreeForumZone
FreeForumZone [v.6.1] - Leggendo la pagina si accettano regolamento e privacy
Tutti gli orari sono GMT+01:00. Adesso sono le 10:40. Versione: Stampabile | Mobile
Copyright © 2000-2024 FFZ srl - www.freeforumzone.com