Michele Di Pietro ci invia questo suo testo già pubblicato su “Il Lucano Magazin” con il titolo: “IL PAPA ACHERUNTINO”
Nato a Napoli nel 1318 da una famiglia toscana, Bartlomeo PRIGNANI in giovinezza è ad Avignone e il 31 marzo 1363 viene nominato da Gregorio XI arcivescovo di Acerenza e qui reggerà la cattedra per ben 14 anni. Nel 1377 viene trasferito a Bari dallo stesso papa.
(Gregorio XI è il papa che nel 1377 ha trasferito a Roma la sede papale dopo che questa era stata per decenni trasferita ad Avignone.) L’arcivescovo PRIGNANI dopo pochi mesi dal suo trasferimento a Bari viene eletto papa, con il nome di URBANO VI nel corso di un conclave nel quale influiscono i tumulti del popolo che esige un papa romano o almeno italiano. E’ il 1378. Appena nominato Pontefice, per sollevare lo sorti religiose e sociali di Roma, con la bolla “Salvator noster Unigenitus” dell’otto aprile 1379 stabilisce che l’intervallo tra un giubileo e l’altro sia di 33 anni, con riferimento agli anni della vita di Gesù Cristo, anticipa perciò la data del giubileo e lo indice per l’anno 1390 aggiungendo alla tre Basiliche designate per lucrare le indulgenze, quella di Santa Maria Maggiore.
Urbano VI dal carattere duro, ostinato, si scontra presto con i cardinali che lo hanno eletto che, anche con l’appoggio della Francia eleggono un antipapa con il nome di Clemente VII. Questi viene sconfitto dalle truppe di Urbano VI e si rifugia ad Avignione dando inizio così allo scisma d’Occidente.
Urbano VI scomunica l’antipapa, depone la regina Giovanna I di Napoli, incorona al suo posto nel 1381 Carlo III D’Angiò – Durazzo. Entra ben presto in contrasto anche con questo, lo attacca, ma viene sconfitto, catturato e tenuto prigioniero per alcuni anni ad Aversa e a Nocera.
Con l’aiuto della flotta genovese scappa e si rifugia a Genova. Nel 1388 tenta la riconquista del regno di Napoli poichè Carlo III è morto nel 1386, ma una banale caduta dalla mula lo costringe atrattenersi a Roma dove muore nel 1389.
Michele Di Pietro.
Bibliografia.
Acerenza e i suoi Vescovi, di Giuseppe Lettini.
Presuli del più antico vescovado della Lucania, di Canio Muscio.
Cronologia dei papi, Vallardi.