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15/11/2012 22:34 | |
"La lingua latina è sempre stata tenuta in altissima considerazione dalla Chiesa Cattolica e dai Romani Pontefici, i quali ne hanno assiduamente promosso la conoscenza e la diffusione, avendone fatto la propria lingua, capace di trasmettere universalmente il messaggio del Vangelo, come già autorevolmente affermato dalla Costituzione Apostolica Veterum sapientia del mio Predecessore, il Beato Giovanni XXIII": è l'incipit della Lettera Apostolicascritta in forma di motu proprio con la quale Papa Benedetto XVI istituisce la Pontificia Accademia di Latinità dipendente dal Pontificio Consiglio della Cultura. Pubblicata ufficialmente su "L'Osservatore Romano", la lettera è stata firmata il 10 novembre. Intervistato dal nostro giornale, Ivano Dionigi, rettore dell'università di Bologna e presidente della istituenda Accademia, ha detto: "Perché il latino? Perché il greco e i classici? Per tre motivi essenzialmente. Il primo è la tutela dei beni culturali. In gioco c'è un destino culturale. Secondo: il greco e il latino ci aiutano a parlare bene. Terzo, i classici ci aiutano a pensare bene, è il loro lascito più vantaggioso; sono al contempo fondamento del presente e antagonisti al presente. E non voglio insistere sul tema delle radici identitarie perché sono evidenti". E alla domanda sulle priorità in agenda ha risposto: "Due innanzitutto, la prima ripristinare l'obbligatorietà del latino nei seminari e, in secondo luogo, creare ponti a tutti i livelli: tra la ricerca che si occupa di tradizione cristiana e quella classica e pagana, tra le università, nella divulgazione ad alto livello. Dobbiamo capitalizzare al meglio questo grande patrimonio. Serviranno sempre mediatori culturali, un "piccolo gregge" capace di tramandare e tradurre, lievito per tutti gli altri". Nasce così un'istituzione che cercherà di portare nuova linfa alla conoscenza della lingua e della cultura latine che nei secoli - come ricordato da Manlio Simonetti in un articolo a commento - ha registrato un progressivo decadimento.
Osservatore Romano 11 novembre 2012
Fraternamente CaterinaLD
"Siamo mendicanti e chiediamo agli altri anche le loro idee, come la staffetta della posta che riceve il documento dalle mani di uno e poi corre per darlo ad un altro. Faccio una timida parafrasi delle parole di chi ci ha preceduto nel cammino della fede, per annunciarle ad altri."
(fr. Carlos Alfonso Azpiroz Costa OP
Maestro dell’Ordine) |
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