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Beato Enrico Suso, frate domenicano Libretto della vita perfetta

Ultimo Aggiornamento: 24/10/2012 22:32
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24/10/2012 22:32
 
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7 Quanto nobilmente si comporta un uomo rettamente abbandonato in tutte le cose


Dopo di ciò il discepolo si rivolse di nuovo con fervore all’eterna Verità, e desiderò sapere pure qualche distinzione riguardo alle caratteristiche della figura esterna di un uomo che si fosse veramente abbandonato, e domandò: «Eterna Verità, come si comporta un simile uomo nell’accadere di ogni cosa?».
Risposta: Egli scompare a se stesso e con lui tutte le cose.

Una domanda: Come si comporta riguardo al tempo?
Risposta: Si tiene nell’istante presente, senza propositi egoistici, e prende il suo più alto bene nella minima come nella più grande cosa.

Una domanda: Paolo dice che al giusto non è data alcuna legge.
Risposta: Un uomo giusto si comporta, secondo il suo stato di creatura, più remissivamente degli altri uomini, perché comprende a fondo, interiormente, che cosa è conveniente esteriormente a ognuno, e prende ogni cosa in questo modo; ma che non abbia legami viene dal fatto che opera per abbandono quello stesso che il comune degli uomini fa per forza.

Una domanda: Chi è trasformato in questo abbandono interiore non è dispensato dagli esercizi esteriori?
Risposta: Si vedono pochi uomini giungere con le forze non consumate là dove tu dici, perché il distaccarsi dalle cose terrene prova sin nel più intimo delle loro midolla coloro ai quali ciò avviene in verità. E perciò, quando essi sanno ciò che bisogna fare e lasciare, restano negli esercizi comuni, più o meno, secondo la loro possibilità o le altre circostanze.

Una domanda: Da dove viene, a certi uomini che sembrano buoni, la grande ristrettezza e la smisurata angustia che hanno nella coscienza, e invece ad alcuni altri la larghezza disordinata?
Risposta: Hanno entrambi ancora di mira la loro propria immagine , ma in modo diverso i primi spiritualmente, gli altri materialmente.

Una domanda: Se ne sta un tale uomo tutto il tempo ozioso, o qual è il suo da fare?
Risposta: Il da fare di un uomo ben abbandonato è il suo abbandonarsi, e la sua opera è il suo restare ozioso, perché nel suo fare egli resta in riposo e nella sua opera resta ozioso.

Una domanda: Come si comporta verso il prossimo?
Risposta: Egli ha comunione con la gente senza immaginazione, affezione senza attaccamento e compassione senza affanno, in vera libertà.

Una domanda: È obbligato un uomo simile a confessarsi?
Risposta: La confessione che si fa per amore è più nobile di quella che viene dal debito.

Una domanda: Qual è il modo di pregare di un tale uomo, oppure deve pregare anche lui?
Risposta: La sua preghiera è fruttuosa perché si raccoglie nei suoi sensi, essendo Dio spirito, ed egli fa attenzione se si è creato in qualche modo un ostacolo o se segue se stesso, mediante qualche anticipazione del proprio io. E in essa si produce una luce nelle facoltà superiori che gli manifesta che Dio è l’essere e la vita e l’operare in lui, ed egli ne è solo uno strumento.

Una domanda: Come si presenta il mangiare, bere e dormire di un tale uomo nobile?
Risposta: Secondo l’esterno e secondo la sensibilità l’uomo esteriore mangia, ma secondo la contemplazione interiore egli non mangia, altrimenti userebbe del cibo e del riposo in maniera animale. Ed è così pure nelle altre cose che appartengono all’uomo.

Una domanda: Com’è fatta la sua condotta esteriore?
Risposta: Egli non ha molti modi particolari né molte parole, ed esse sono schiette e semplici; e ha una condotta morigerata, tanto che le cose fluiscono attraverso di lui senza di lui, ed è calmo nei sensi.

Una domanda: Sono tutti così?
Risposta: Più o meno secondo una differenza accidentale, ma il punto essenziale resta uguale.

Una domanda: È giunto un uomo simile a un sapere completo della Verità o gli restano ancora il sembrare e il credere?
Risposta: Quando l’uomo resta con se stesso, gli resta pure il sembrare e il credere; ma quando si è perduto a se stesso in ciò che è, là c’è un sapere di tutta la Verità perché ciò è questa stessa [Verità], ed egli vi si tiene abbandonato?
E con ciò ti sia detto abbastanza; perché non si giunge là con domande, ma con un retto abbandono si perviene a questa Verità nascosta.
Amen.

                                                                   



Fraternamente CaterinaLD

"Siamo mendicanti e chiediamo agli altri anche le loro idee, come la staffetta della posta che riceve il documento dalle mani di uno e poi corre per darlo ad un altro. Faccio una timida parafrasi delle parole di chi ci ha preceduto nel cammino della fede, per annunciarle ad altri."
(fr. Carlos Alfonso Azpiroz Costa OP
Maestro dell’Ordine)
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