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Nomine Ufficiali del Pontefice, Bollettino della Santa Sede

Ultimo Aggiornamento: 27/02/2019 00:14
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10/06/2013 14:40
 
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[SM=g1740758] Sabato 8 giugno il Santo Padre:

- Ha nominato il Vescovo Giuseppe Petrocchi, Arcivescovo Metropolita de L’Aquila


http://www.ilgiornalenuovo.it/wp-content/uploads/2013/06/petro.jpg
(superficie: 1.516; popolazione: 112.500; cattolici: 111.100; sacerdoti: 118; religiosi: 167; diaconi permanenti: 8), Italia.

L'Arcivescovo eletto è nato ad Ascoli Piceno nel 1948 ed è stato ordinato sacerdote nel 1973. Dal 1973 al 1975 è stato Responsabile della Pastorale giovanile diocesana; dal 1973 al 1978 Docente di Religione presso il Liceo Scientifico “Orsini” di Ascoli Piceno; dal 1975 al 1985 Direttore del Centro Diocesano Vocazionale; dal 1978 al 1997 Docente di Filosofia, Pedagogia e Psicologia presso l’Istituto Magistrale “Trebbiani” di Ascoli Piceno e successivamente presso il Liceo Pedagogico “Stabili”; dal 1980 al 1985 Parroco di Cerreto di Venarotta; dal 1985 al 1998 Parroco a Trisungo; dal 1991 al 1998 Redattore capo del Bollettino Diocesano; dal 1985 al 1998 Psicologo presso il Consultorio Familiare Diocesano e Docente presso la Scuola Diocesana di Teologia.
Il 27 giugno 1998 è stato eletto alla sede vescovile di Latina-Terracina-Sezze-
Priverno, ricevendo l’Ordinazione Episcopale il 20 settembre successivo. Succede all'Arcivescovo Giuseppe Molinari, del quale il Santo Padre ha accettato la rinuncia al governo pastorale della medesima arcidiocesi metropolitana, presentata per raggiunti limiti d'età.


[SM=g1740771]

Dom Pietro VittorelliDom Pietro Vittorelli lascia la nomina....

MONTECASSINO -  Dom Pietro Vittorelli, 51 anni, una laurea in medicina, lascia la celebre abbazia in provincia di Frosinone per gravi motivi di salute.

IL MALORE UN ANNO FA - Era in carica dal 25 ottobre del 2007. Il primo giugno dello scorso anno, l’Abate aveva avuto un’improvvisa crisi cardiaca con screzio neurologico che lo aveva costretto a un lungo ricovero prima al Policlinico Gemelli a Roma, poi in una clinica in Svizzera, dove si era sottoposto a un faticoso periodo di riabilitazione. Il suo rientro a Montecassino, dopo sei mesi, era stato salutato con grande affetto dall’intera comunità monastica e diocesana.

«DECISIONE IRREVOCABILE» - Mercoledì a mezzogiorno l’annuncio di lasciare il suo incarico, davanti alla stessa comunità religiosa che in questi mesi gli ha sempre dimostrato grande vicinanza. Le voci di un suo abbandono, in realtà, erano circolate già da diversi giorni, ma poi erano state smentite dall’ufficio comunicazione della Diocesi di Montecassino. «Ad un anno dall’evento che ha cambiato la mia vita - ha detto Dom Vittorelli parlando nella Sala Capitolare dell’Abbazia di Montecassino - debbo comunicare la mia irrevocabile decisione di lasciare l’incarico di Abate e Ordinario della Diocesi di Montecassino per dedicarmi alla piena riabilitazione del mio stato di salute. Ho messo, in questo tempo, tutto l’impegno per non far mancare guida e servizio a questa Chiesa e alla Comunità Monastica. La mia salute e le terapie che mi sono richieste non mi consentono di continuare sui due fronti».

LUNGA RIFLESSIONE - E’ stata una decisione meditata per lacune settimane. «Dopo lunga riflessione e preghiera – ha aggiunto l’Abate di Montecassino - mi è sembrata la cosa migliore per il bene di tutti. Il Signore che porta a compimento l’opera sua non ci lascerà soli e incustoditi. Io vi porterò con me: il tempo trascorso insieme – ha proseguito - ha segnato profondamente la mia esistenza. Se un rimprovero dovrò farmi, e voi stessi mi avete già fatto, è quello di aver trascurato troppo la mia salute per una dedizione senza misura, ma ero felice di non risparmiarmi in nulla. Rimarrò a tutti vicino con l’affetto e la preghiera. Spero tanto che dopo un periodo di riposo e di cura che mi attende, possiamo ritrovarci fratelli e amici come sempre vi ho considerato e amato».

L'Abazia di MontecassinoL'Abazia di Montecassino

SECONDA VOLTA - Dom Vittorelli aveva il titolo di arciabate che spetta a chi è titolare anche di altri monasteri minori che fanno capo a un abbazia. La nomina di abate è a vita, ma le dimissioni sono previste per motivi di salute o per limiti di età. E’ la seconda volta che a Montecassino un abate si dimette. In precedenza aveva lasciato per raggiunti limiti di età mons. Martino Matranola, che aveva guidato l’abbazia di Montecassino tra gli anni Ottanta e l’inizio del Duemila su nomina di Giovanni Paolo II. Don Vittorelli aveva preso il posto di mons. Bernardo D’Onorio, rimasto per circa venticinque anni alla guida di Montecassino, nominato a sua volta Arcivescovo di Gaeta (Latina).

SEDE VACANTE - L’Abate, nel suo saluto, si è rivolto ai confratelli monaci, ai sacerdoti, ai giovani, ai movimenti ecclesiali e “a questa Chiesa amata di Montecassino, a questa terra di San Benedetto a cui ho dedicato la mia giovane esistenza, forze, intelligenza, entusiasmo ed energie. Dico - ha concluso - di rimanere fedele alle sue origini e tradizioni guardando in avanti verso un futuro di pace e di benessere per tutti. Sentitemi con voi sempre”. Intanto la Congregazione dei Vescovi ha nominato, come Amministratore Apostolico, Augusto Ricci, Priore del Sacro Speco di Subiaco, che da mercoledì è quindi chiamato ad amministrare la Diocesi di Montecassino. In attesa che il Papa Bergoglio scelga il successore di Dom Pietro Vittorelli.



[SM=g1740771]


[Modificato da Caterina63 13/06/2013 00:10]
Fraternamente CaterinaLD

"Siamo mendicanti e chiediamo agli altri anche le loro idee, come la staffetta della posta che riceve il documento dalle mani di uno e poi corre per darlo ad un altro. Faccio una timida parafrasi delle parole di chi ci ha preceduto nel cammino della fede, per annunciarle ad altri."
(fr. Carlos Alfonso Azpiroz Costa OP
Maestro dell’Ordine)
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