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Nomine Ufficiali del Pontefice, Bollettino della Santa Sede

Ultimo Aggiornamento: 27/02/2019 00:14
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10/02/2016 22:40
 
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Mons. Lauro Tisi (attuale Vicario Generale) nuovo Arcivescovo di Trento

 
 
Mons. Lauro Tisi (foto), dal 2007 Vicario Generale dell'Arcidiocesi, è stato nominato dal Papa Arcivescovo-Metropolita di Trento.
Succede a Mons. Luigi Bressan che poco fa ( Mercoledì delle Ceneri) ha dato l'annuncio alla Diocesi. 

Mons.Bressan ha specificato che l'ordinazione episcopale del suo successore avverrà dopo Pasqua. 
Ecco le prime parole del nuovo Arcivescovo , monsignor Lauro Tisi raccolte da Il Trentino : "Mai avrei immaginato di diventare vescovo e chi mi conosce sa che il desiderio della mia vita è sempre stato quello di essere parroco. 
 Di fatto, di volta in volta mi sono stati affidati compiti che non avevo minimamente chiesto e che non corrispondevano con l'ufficio del parroco. 
E con questo stesso spirito ho accettato la nomina del Santo Padre a guidare la nostra Chiesa, convinto che nell'obbedienza viene la pace e la forza". 

"Davanti alla proporzione tra questo compito e le mie capacità mi affido al Signore che manifesta la sua forza nella debolezza. 
Conto su di voi, sulla vostra cordiale collaborazione e fin d'ora sulla vostra paziente comprensione. 
Ma sono fiducioso: in Trentino in questi anni ho incontrato persone buone e generose. 
La nostra terra, insieme e prima ancora delle bellezze naturali, annovera uomini e donne belli, che sanno piegarsi con tenerezza per soccorrere i tanti feriti dalla vita. 
Su queste persone conto tantissimo". 
"Adesso permettete un grazie dal profondo del cuore all'arcivescovo Luigi, per la fiducia e la stima immensa che mi ha sempre accordato, come per la speranza con cui lui ha svolto in questi anni il suo ministero, cercando sempre di valorizzare e incoraggiare il positivo. Cercherò di fare la stessa cosa: valorizzare il positivo e invitare la speranza. 
L'augurio è che possa servire ancora per tanto tempo la Chiesa". 
... 
"Il mio sguardo ha davanti a sè tutto il popolo di Dio che vive nella Chiesa di Trento. Insieme, io accanto ad ogni battezzato, siamo chiamati ad affrontare la sfida di un mondo che sembra disinteressato al Vangelo, in cui dobbiamo riconoscere tutti come figli dello stesso Dio. 
La mia vicinanza va innanzitutto ai sacerdoti anziani e ammalati, ai parroci provati da un carico di lavoro sempre maggiore, ai giovani preti e ai seminaristi, così come ai religiosi e alle religiose, testimoni della radicalità evangelica, ai nostri missionari e ai vescovi di origine trentina, segno eloquente di una Chiesa che ha davanti come prospettiva il mondo, ai diaconi e agli operatori pastorali, a tutti coloro che in modi diversi si rivelano costruttori preziosi di comunità".
"A quanti si occupano del bene pubblico assicuro fin d'ora la mia disponibilità a condividere la responsabilità nel promuovere il bene comune. 
E in quest'orizzonte mi impegno a camminare con quanti sono provati dal disagio e dalla malattia, con chi si sente privo di futuro perché escluso dal mondo del lavoro, con le famiglie, soprattutto quelle ferite, anch'esse vitali per la società tutta, grazie alla loro straordinaria capacità di educare, custodire e accompagnare. 
Il Padre dell'umanità di Gesù Cristo ci ha rivelato il volto di un Dio inedito e sorprendente, che nel suo figlio Gesù Cristo entra dalla porta di servizio per indicarci la gioia di farsi umili scomparendo, come unica e autentica via per amare. 
A lui chiedo il dono dello spirito, perché io possa vivere il ministero episcopale nell'umiltà di chi sa che tutto gli è donato, di chi non vuole attirare l'attenzione su di sè, ma la orienta a colui che è la fonte della vita". 
"Grazie. Pregate per me".



Rinunce e nomine, 03.06.2016


Rinuncia del Vescovo di Mantova (Italia) e nomina del successore

Rinuncia del Vescovo di Šibenik (Croazia) e nomina del successore

Nomina di Ausiliari di Boston (U.S.A.)

 

Rinuncia del Vescovo di Mantova (Italia) e nomina del successore

Il Santo Padre Francesco ha accettato la rinuncia al governo pastorale della diocesi di Mantova (Italia), presentata da S.E. Mons. Roberto Busti, in conformità al can. 401 § 1 del Codice di Diritto Canonico.

Il Papa ha nominato Vescovo della diocesi di Mantova (Italia) il Rev.do Sacerdote Gianmarco Busca, del clero della diocesi di Brescia, finora Docente di Teologia Sacramentaria presso lo Studio Teologico “Paolo VI” a Brescia.

Rev.do Gianmarco Busca
Il Rev.do Gianmarco Busca è nato a Edolo (Valcamonica) provincia e diocesi di Brescia, il 30 novembre 1965. Dopo la maturità è entrato in Seminario per frequentare i corsi di filosofia e di teologia allo Studio Teologico “Paolo VI” di Brescia. Inviato a Roma per il perfezionamento degli studi (1994-1999), ha conseguito la laurea in Teologia presso la Pontificia Università Gregoriana (2000) con una tesi incentrata sul Sacramento della Riconciliazione.

È stato ordinato sacerdote l’8 giugno 1991 per la diocesi di Brescia, dove è incardinato e dove risiede abitualmente.
Dopo l’ordinazione sacerdotale ha ricoperto i seguenti incarichi: Vicario parrocchiale a Borno dal 1991 al 1994; Vice Rettore del Biennio di Teologia al Seminario di Brescia dal 1999 al 2004; Collaboratore pastorale presso la parrocchia Santa Maria Crocifissa di Rosa di Brescia dal 2007 al 2014.
Dal 1999 è Insegnante di Teologia Sacramentaria allo Studio Teologico “Paolo VI” di Brescia; dal 2012 è Docente stabile di Teologia Dogmatica all’Università Cattolica del “Sacro Cuore” (sede di Brescia) e all’I.S.S.R.; Delegato Vescovile per le forme di vita consacrata presso la Comunità di Shalom di Palazzolo e dal 2014 è Presbitero collaboratore pastorale presso la parrocchia di Caionvico. Collabora, inoltre, stabilmente con il Centro Aletti di Roma, con corsi di Sacramentaria e di Spiritualità. È anche autore di diverse pubblicazioni di teologia sacramentaria e di spiritualità.

[00923-IT.01]

Rinuncia del Vescovo di Šibenik (Croazia) e nomina del successore

Il Santo Padre ha accettato la rinuncia all’ufficio di Vescovo di Šibenik (Croazia), presentata da S.E. Mons. Ante Ivas, in conformità al can. 401 § 1 del Codice di Diritto Canonico.

Il Papa ha nominato Vescovo di Šibenik (Croazia) il Rev.do Mons. Tomislav Rogić, del clero di Gospić-Senj, finora Parroco e Decano di Udbina.

Rev.do Mons. Tomislav Rogić
Il Rev.do Mons. Tomislav Rogić è nato l’8 novembre 1963 a Senj, (diocesi di Gospić-Senj). Dopo aver frequentato le scuole elementari a Senj, ha fatto gli studi classici al Seminario Minore di Zadar (1980-1984). Ha compiuto gli studi filosofici e teologici presso il Seminario Maggiore di Rijeka (1984-1991). Dal 1993 al 1996 ha proseguito gli studi alla Pontificia Università Gregoriana a Roma, conseguendo la Licenza in Teologia Biblica.

È stato ordinato sacerdote il 22 giugno 1991, incardinato nell’arcidiocesi di Rijeka-Senj. Successivamente, nel 2000 è passato alla nuova diocesi di Gospić-Senj.
Dopo l’ordinazione sacerdotale ha svolto i seguenti ministeri: Vicario parrocchiale nella parrocchia di Santa Teresa del B. Gesù a Vežica (1991-1993); Professore di Teologia Biblica nel Seminario Maggiore di Rijeka e, al tempo stesso, Parroco della parrocchia Santa Maria Assunta a Rijeka (1997-2000); Vicario Generale della diocesi di Gospić-Senj (2000-2004); Parroco e Decano di Ogulin (2004-2012).
Dal 2012 è Parroco e Decano di Udbina nonché Rettore del Santuario Nazionale dei Martiri Croati a Udbina.

[00924-IT.01]

Nomina di Ausiliari di Boston (U.S.A.)

Il Santo Padre ha nominato Vescovi Ausiliari dell’arcidiocesi di Boston (U.S.A.) i Reverendi Robert P. REED e Mark O’CONNELL, entrambi del clero della medesima arcidiocesi, Presidente della “Catholic TV” a Boston il primo e Vicario Giudiziale il secondo, assegnando loro rispettivamente le sedi titolari vescovili di Sufar e di Gigti.

Rev.do Robert P. Reed
Il Rev.do Robert P. Reed è nato l’11 giugno 1959 a Boston, nell’omonima arcidiocesi. Dopo aver frequentato la Saint John Preparatory School a Danvers, ha svolto gli studi ecclesiastici presso il Seminario Saint John a Brighton e, poi, il Pontificio Collegio Americano del Nord a Roma, dove ha ottenuto il Baccalaureato in Teologia presso la Pontificia Università Gregoriana (1984) e il Masters presso la Pontificia Università di San Tommaso (1985). Successivamente ha ottenuto il Masters in “Broadcast Administration” presso la Università di Boston (2012).

È stato ordinato sacerdote per l’arcidiocesi di Boston il 6 luglio 1985.
Dopo l’ordinazione sacerdotale ha svolto i seguenti incarichi: Vicario parrocchiale dell’Immaculate Conception Parish a Malden (1985-1990) e della Saint Catherine of Siena Parish a Norwood (1990-1994); Membro del Clergy Personnel Board (1992-1997); Direttore dell’apostolato radio arcidiocesano (1993-1998); Parroco della Saint Matthew Parish a Dorchester (1994-1997); Assistente tecnico presso la Saint Theresa of Avila Parish a Roxbury (1997-1998); Vicario parrocchiale dell’All Saints Parish a Haverhill (1998-1999); Parroco della Holy Ghost Parish a Whitman (1999-2005); Direttore della Catholic TV a Watertown (dal 2005); Presidente ad interim della iCatholic Media (2013-2015); Segretario della Catholic Media Group/BCTV a Braintree (dal 2015). 
Oltre all’inglese, conosce l’italiano.

Rev.do Mark O’Connell
Il Rev.do Mark O’Connell è nato il 25 giugno 1964 a Scarborough, Ontario (Canada) nell’arcidiocesi di Toronto. Dopo aver frequentato la Dover-Sherborn Regional High School a Dover, ha svolto gli studi filosofici al Boston College (1982-1986) e quelli teologici al Seminario Saint John a Brighton (1986-1990). Successivamente, presso la Pontificia Università di Santa Croce a Roma, ha conseguito la Licenza (1999) e il Dottorato (2002) in Diritto Canonico. Ha pubblicato diversi articoli in materia.

È stato ordinato sacerdote per l’arcidiocesi di Boston il 16 giugno 1990.
Dopo l’ordinazione sacerdotale, ha ricoperto i seguenti incarichi: Vicario parrocchiale della Saint Barbara Parish a Woburn (1990-1995) e della Saint Mary of the Annunciation Parish a Danvers (1995-1997); Cappellano presso il“Salem State College a Salem (1995-1997); Assistente del Moderatore della Curia per gli affari canonici (2001-2007); Vicario Giudiziale aggiunto (2002-2007); Professore di Diritto Canonico presso il Seminario Saint John (dal 2006); Vice-Cancelliere e Vicario Giudiziale (dal 2007).
Oltre all’inglese, conosce l’italiano.

 


Il card. Sandri consacra vescovo padre Pizzaballa

 

Padre Pierbattista Pizzaballa,  amministratore apostolico del Patriarcato di Gerusalemme dei Latini - RV

Padre Pierbattista Pizzaballa, amministratore apostolico del Patriarcato di Gerusalemme dei Latini - RV

 

10/09/2016 

 

Si è tenuta nel pomeriggio di sabato 10 settembre presso la Cattedrale di Bergamo la cerimonia di ordinazione episcopale di padre Pierbattista Pizzaballa, dell'Ordine dei Frati Minori, che Papa Francesco ha nominato, il 24 giugno scorso, amministratore apostolico del Patriarcato di Gerusalemme dei Latini, elevandolo in pari tempo alla sede titolare di Verbe con dignità di arcivescovo. Hanno concelebrato il card. Leonardo Sandri, prefetto della Congregazione per le Chiese Orientali, coadiuvato da S.B. Fouad Twal, patriarca emerito di Gerusalemme, e da mons. Francesco Beschi, vescovo di Bergamo. Lo stemma episcopale scelto da mons. Pizzaballa rappresenta la città di Gerusalemme, mentre il motto è “Sufficit tibi gratia mea” (Ti basta la mia grazia) (2Cor 12, 9).

Nell’omelia il card. Sandri ha detto che l’unico strumento nelle nostre mani per evitare che i cristiani “emigrino dal Medio Oriente o vengano fatti uscire da progetti non chiari” è trovare sempre “forme antiche e nuove per essere Chiesa in uscita, che ha a cuore la promozione di spazi di incontro e riconciliazione”. Allora, la comunità cristiana “che chiede di essere preservata, sostenuta e protetta, continuerà a essere dono per tutti, per coloro che abitano quei luoghi da secoli”, ma anche per i pellegrini e per le migliaia di lavoratori migranti che ormai ne fanno stabilmente parte.

Riferendosi in particolare a padre Pizzaballa, il porporato ha indicato nel vescovo un uomo bisognoso di una “speranza affidabile per la propria vita e il proprio destino”, grazie anche alla “solidarietà concreta” di quanti, da tutto il mondo, si impegnano nel sostenere la vita delle Chiese in Terra Santa. In quella regione, dove il nuovo presule ha vissuto e “servito da ventisei anni, il Verbo fatto carne — ha detto il cardinale prefetto — ci ha fatto conoscere il desiderio di Dio, la salvezza per l’umanità. Lì colui che è la parola del Padre ha portato a pienezza la rivelazione”.  Non bisogna perdere la consapevolezza – ha sottolineato - che in quei luoghi, “sotto le macerie frutto dei peccati, delle violenze e delle miopie di molti uomini e di molti poteri del mondo”, è rimasta “la sorgente posta da Dio, che zampilla per dare sollievo e fecondità”: la presenza stessa di Gesù.

Il prefetto ha fatto notare come tanti in Terra Santa, e particolarmente nel territorio del Patriarcato latino, hanno ancora “sete di giustizia e di pace:  dimensioni fondamentali del vivere umano, che prima ancora che rivendicate come diritto dagli altri devono essere desiderate e operate nei rapporti dentro la Chiesa e tra le Chiese, oltre che con i credenti ebrei e musulmani”.

Rivolgendosi ancora a padre Pizzaballa, ha ricordato che essere vescovo per la Chiesa latina che è in Gerusalemme, “amministrandola a nome e per conto del Santo Padre, come pure guidando  l’assemblea degli ordinari cattolici di Terra Santa, è compito senz’altro arduo”; ma  potrà essere vissuto pieno “di gioia e di  serena determinazione, perché ancorati nella parola del Signore e non nei nostri progetti umani”. Questa parola infatti non è “incatenata  né messa in fuga, ma efficace e porta frutto”.

Con il porporato hanno concelebrato una trentina tra arcivescovi e vescovi, tra i quali i nunzi apostolici in Israele, Palestina, Giordania, Libano, Cuba, Singapore e Canada. Tra i presenti anche l’arcivescovo di Akka dei greco-melkiti, l’arcivescovo maronita di Haifa, il vicario apostolico dell’Arabia e quello di Istanbul, oltre ad alcuni vescovi nativi di Bergamo. Era presente inoltre una delegazione ecumenica, con l’arcivescovo Nektarios, inviato dal patriarca greco-ortodosso di Gerusalemme. Numerosi i frati minori, in particolare quelli provenienti dalla Custodia di Terra Santa.






 

[Modificato da Caterina63 12/09/2016 12:28]
Fraternamente CaterinaLD

"Siamo mendicanti e chiediamo agli altri anche le loro idee, come la staffetta della posta che riceve il documento dalle mani di uno e poi corre per darlo ad un altro. Faccio una timida parafrasi delle parole di chi ci ha preceduto nel cammino della fede, per annunciarle ad altri."
(fr. Carlos Alfonso Azpiroz Costa OP
Maestro dell’Ordine)
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