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"Francesco! Và e ripara la mia Chiesa" Le croci di un Papa

Ultimo Aggiornamento: 12/05/2014 12:39
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01/05/2013 13:10
 
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[SM=g1740758] INTERVISTA AL SOSTITUTO DELLA SEGRETERIA DI STATO, S.E. MONS. ANGELO BECCIU: LA RIFORMA DI PAPA FRANCESCO

Riportiamo di seguito il testo dell’intervista del Sostituto della Segreteria di Stato, S.E. Mons. Angelo Becciu, pubblicata sull’Osservatore Romano in data mercoledì 1° maggio 2013:

La riforma di Papa Francesco

Il 13 aprile è stata resa pubblica la notizia che Papa Francesco ha costituito un gruppo di otto cardinali per consigliarlo nel governo della Chiesa universale e per studiare un progetto di revisione della costituzione apostolica Pastor bonus sulla Curia romana. La decisione ha destato molto interesse, dando luogo a non poche speculazioni. Di questo ha parlato in un’intervista al nostro giornale l’Arcivescovo Angelo Becciu, sostituto della Segreteria di Stato.

Sulla riforma della Curia si sono sentite molte voci: bilanciamento di poteri, moderatori, coordinatori, "superministeri dell’economia", rivoluzioni...

In effetti è un po’ strano: il Papa non ha ancora incontrato il gruppo di consiglieri che si è scelto e già i consigli piovono. Dopo avere parlato con il Santo Padre, posso dire che in questo momento è assolutamente prematuro avanzare qualsiasi ipotesi circa il futuro assetto della Curia. Papa Francesco sta ascoltando tutti, ma in primo luogo vorrà ascoltare chi ha scelto come consiglieri. Successivamente si imposterà un progetto di riforma della Pastor bonus, che ovviamente dovrà percorrere un suo iter.

Si è parlato molto anche dello Ior, l’Istituto per le opere di religione; qualcuno si è spinto a prevedere una sua soppressione...

Il Papa è rimasto sorpreso nel vedersi attribuite frasi che non ha mai pronunciato e che travisano il suo pensiero. L’unico cenno in merito è stato durante una breve omelia a Santa Marta, fatta a braccio, in cui ha ricordato in modo appassionato come l’essenza della Chiesa consista in una storia di amore tra Dio e gli uomini, e come le varie strutture umane, tra cui lo Ior, siano meno importanti. Il riferimento è stato un cenno di battuta, motivato dalla presenza alla messa di alcuni dipendenti dell’Istituto, nel contesto di un serio invito a non perdere mai di vista l’essenzialità della Chiesa.

Si deve prevedere che non sia imminente una ristrutturazione dell’attuale conformazione dei dicasteri?

Non so prevedere i tempi. Il Papa tuttavia ha chiesto a tutti noi, responsabili dei dicasteri, di continuare nel nostro servizio, senza però voler procedere, per il momento, ad alcuna conferma negli incarichi. Lo stesso vale per i membri delle Congregazioni e dei Pontifici Consigli: il normale ciclo di conferme o nomine, che si verificano alla scadenza dei mandati quinquennali, è per il momento sospeso, e tutti continuano nel proprio incarico «sino a nuova disposizione» (donec aliter provideatur). Ciò indica la volontà del Santo Padre di prendere il tempo necessario di riflessione — e di preghiera, non dovremmo dimenticarlo — per avere un quadro approfondito della situazione.

A proposito del gruppo di consiglieri, qualcuno è arrivato a sostenere che una tale scelta possa mettere in discussione il primato del Papa...

Si tratta di un organo consultivo, non decisionale, e davvero non vedo come la scelta di Papa Francesco possa mettere in discussione il primato. È vero invece che si tratta di un gesto di grande rilevanza, che vuole dare un segnale preciso circa le modalità con cui il Santo Padre vorrà esercitare il suo ministero. Non dobbiamo infatti dimenticare qual è il primo compito assegnato al gruppo degli otto cardinali: assistere il Pontefice nel governo della Chiesa universale. Non vorrei che la curiosità per gli assetti e le strutture della Curia romana facesse passare in secondo piano il senso profondo del gesto compiuto da Papa Francesco.

Ma l’espressione "consigliare" non è troppo indefinita?

Al contrario, il consigliare è un’azione importante, che nella Chiesa è definita teologicamente e trova espressione a molti livelli. Si pensi, per esempio, agli organismi di partecipazione nelle diocesi e nelle parrocchie, o ai consigli dei superiori, provinciali e generali, negli Istituti di vita consacrata. La funzione del consigliare va interpretata in chiave teologica: in un’ottica mondana dovremmo dire che un consiglio senza potere deliberativo è irrilevante, ma ciò significherebbe equiparare la Chiesa a un’azienda. Invece, teologicamente il consigliare ha una funzione di assoluto rilievo: aiutare il superiore nell’opera del discernimento, nel comprendere cioè quello che lo Spirito chiede alla Chiesa in un preciso momento storico. Senza questo riferimento, del resto, non si capirebbe nulla nemmeno del significato autentico dell’azione di governo nella Chiesa.

Che sentimenti prova nel collaborare con Papa Francesco?

Ho potuto collaborare da vicino con Papa Benedetto, ora sto continuando il mio servizio con Papa Francesco. Naturalmente ciascuno ha la propria personalità, il proprio stile, e mi sento davvero un privilegiato per questo stretto contatto con due uomini interamente dediti al bene di tutta la Chiesa, distaccati da se stessi, immersi in Dio e con un’unica passione: far conoscere la bellezza del Vangelo alle donne e agli uomini di oggi.

[SM=g1740733]


PAPA: MONSIGNOR BECCIU FRENA SU IOR E RIFORMA DELLA CURIA
 
Salvatore Izzo
 
(AGI) - CdV, 30 apr.
 
Per il sostituto della Segreteria di Stato, monsignor Giovanni Angelo Becciu, "e' prematuro avanzare qualsiasi ipotesi circa il futuro assetto della Curia Romana".
 Infatti, secondo quanto affermato da Becciu all'Osservatore Romano, "il Papa sta ascoltando tutti" e si riserva di decidere piu' avanti. In particolare, l'arcivescovo sardo ha tenuto a chiarire che "Papa Francesco e' sorpreso per frasi sullo Ior attribuitegli ma mai pronunciate e che travisano il suo pensiero".
  "Il Papa - ha rilevato il numero due della Segreteria di Stato - non ha ancora incontrato il gruppo di consiglieri che si e' scelto e gia' i consigli piovono.

 Dopo avere parlato con il Santo Padre, posso dire che in questo momento e' assolutamente prematuro avanzare qualsiasi ipotesi circa il futuro assetto della Curia. Papa Francesco sta ascoltando tutti, ma in primo luogo vorra' ascoltare chi ha scelto come consiglieri. Successivamente si impostera' un progetto di riforma della Pastor bonus, che ovviamente dovra' percorrere un suo iter".

 Riguardo allo Ior, ha aggiunto il prelato, "l'unico cenno in merito - fatto da Papa Francesco - e' stato durante una breve omelia a Santa Marta, fatta a braccio, in cui ha ricordato in modo appassionato come l'essenza della Chiesa consista in una storia di amore tra Dio e gli uomini, e come le varie strutture umane, tra cui lo Ior, siano meno importanti. Il riferimento e' stato un cenno di battuta, motivato dalla presenza alla messa di alcuni dipendenti dell'Istituto, nel contesto di un serio invito a non perdere mai di vista l'essenzialita' della Chiesa".
 In realta' Becciu stesso ammette di non saper nemmeno prevedere i tempi con i quali Papa Francesco varera' le annunciate riforme.
 "Il Papa - ha spiegato - ha chiesto a tutti noi, responsabili dei dicasteri, di continuare nel nostro servizio, senza pero' voler procedere, per il momento, ad alcuna conferma negli incarichi. Lo stesso vale per i membri delle Congregazioni e dei Pontifici Consigli: il normale ciclo di conferme o nomine, che si verificano alla scadenza dei mandati quinquennali, e' per il momento sospeso, e tutti continuano nel proprio incarico 'sino a nuova disposizione' (donec aliter provideatur).
 Cio' indica la volonta' del Santo Padre di prendere il tempo necessario di riflessione, e di preghiera, non dovremmo dimenticarlo, per avere un quadro approfondito della situazione".
 In ogni caso, il gruppo di lavoro degli otto cardinali anche se ha funzioni solo consultive rappresenta gia' di per se' una profonda innovazione: infatti, ha tenuto a chiarire Becciu, "la funzione del consigliare va interpretata in chiave teologica: in un'ottica mondana dovremmo dire che un consiglio senza potere deliberativo e' irrilevante, ma cio' significherebbe equiparare la Chiesa a un'azienda.

Invece, teologicamente il consigliare ha una funzione di assoluto rilievo: aiutare il superiore nell'opera del discernimento, nel comprendere cioe' quello che lo Spirito chiede alla Chiesa in un preciso momento storico. Senza questo riferimento, del resto, non si capirebbe nulla nemmeno del significato autentico dell'azione di governo nella Chiesa".

 Personalmente, ha poi concluso Becciu, "ho potuto collaborare da vicino con Papa Benedetto, ora sto continuando il mio servizio con Papa Francesco. Naturalmente ciascuno ha la propria personalita', il proprio stile, e mi sento davvero un privilegiato per questo stretto contatto con due uomini interamente dediti al bene di tutta la Chiesa, distaccati da se stessi, immersi in Dio e con un'unica passione: far conoscere la bellezza del Vangelo alle donne e agli uomini di oggi".
 
PAPA: SEMERARO, QUANDO HA CHIAMATO PER NOMINA NON AVEVAMO CAPITO CHI ERA
 
Salvatore Izzo
 

 
"Come fa di solito con le persone che conosce, il Papa ha chiamato direttamente. Ci ha spiazzati tanto che qui in Curia, all'inizio, non si era capito che si trattasse del Papa, pensavamo a qualche sacerdote di nome Francesco".
 A raccontare questo episodio riguardante la sua nomina a segretario del gruppo degli otto cardinali che dovranno consigliare il Pontefice nel governo della Chiesa Universale e nella Riforma della Curia, e' il vescovo di Albano, monsignor Marcello Semeraro, intervistato da Famiglia Cristiana.

 Il presule dunque non si aspettava affatto la nomina, e questo e' gia' un segno del criterio che sta seguendo il nuovo Papa, che sembra voler mettere in pratica le raccomandazioni del suo predecessore contro affarismo e carrierismo degli ecclesiastici. "Avevo letto, nei giorni del Conclave, che i cardinali avevano avanzato la proposta di mettere mano a una riforma della Curia romana. E anche in passato si era parlato di un cambiamento che snellisse la stessa struttura dei Sinodi. Di riprendere forme antiche di consultazione, di persone che consiglino il Papa. Pensavo - ha confidato Semeraro - che si sarebbe fatto qualcosa, ma certo non pensavo di essere chiamato a collaborare".

 Secondo il presule, "nella riforma della Curia non si parte da zero, anche se penso che non vi sia niente di stabilito. Si trattera' di un confronto vero per cercare le forme migliori, per capire come riformulare alcune figure, come includere cose nuove che emergono, come mettere in circolazione e in dialogo quelle gia' esistenti".   Il gruppo non si sostituisce alla Curia e non ne fa parte". "Vorrei sottolineare - ha poi concluso Semeraro -  che il fatto che il Papa abbia scelto cardinali di ogni continente e quasi tutti vescovi residenziali da' l'idea di quanto gli stia a cuore la situazione della Chiesa universale e il contatto stretto con la realta'. Per quanto riguarda poi la revisione della Costituzione Pastor bonus, il gruppo dei cardinali non e' chiamato a prendere decisioni, ma a dare consigli al Papa su come adattare meglio le strutture al mutare dei tempi".
 

[SM=g1740733]

[Modificato da Caterina63 01/05/2013 13:16]
Fraternamente CaterinaLD

"Siamo mendicanti e chiediamo agli altri anche le loro idee, come la staffetta della posta che riceve il documento dalle mani di uno e poi corre per darlo ad un altro. Faccio una timida parafrasi delle parole di chi ci ha preceduto nel cammino della fede, per annunciarle ad altri."
(fr. Carlos Alfonso Azpiroz Costa OP
Maestro dell’Ordine)
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