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2017 festeggeremo Lutero o le Apparizioni della Vergine Santa a Fatima?

Ultimo Aggiornamento: 17/10/2016 16:24
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20/06/2013 11:50
 
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domenica 30 dicembre 2012


 

Celebrazioni Lutero: Card. Koch, il Papa non andrà in Germania





 


L'avevamo detto in tutti i modi possibili. [vedi anche qui - qui - qui
Ed ora finalmente una dichiarazione definitivamente e chiaramente cattolica! Non si può né ignorare né bypassare la verità storica e spirituale! Si tratta, come al solito, di una fonte mediatica: è la caratteristica dei nuovi pastori quella di parlare più dalle tribune mediatiche che dal Vaticano... Comunque la registriamo con sollievo: la fonte è attendibile.

(AGI) - Berlino, 22 dic. - Benedetto XVI non si recherà in Germania in occasione delle celebrazioni dei 500 anni della Riforma di Martin Lutero, annunciata con l'affissione delle sue 95 tesi il 31 ottobre 2017 sul portale della chiesa di Wittenberg.

Lo conferma alla Frankfurter Allgemeine Zeitung (Faz) il cardinale svizzero Kurt Koch, che dal 2010 è presidente del Consiglio papale [Prefetto del Pontificio Consiglio] per l'unità dei cristiani.

« Per la Chiesa cattolica non c'è nulla da festeggiare », dichiara il porporato alla Faz, sottolineando che « l'aspirazione di Lutero non è riuscita. Si sono formate Chiese autonome e si sono svolte spaventose guerre di religione con conseguenze fatali per l'intera Europa. Come festeggiare? ».



[SM=g1740758] Cari amici, che gli eventi stiano precipitando non è solo un tam-tam mediatico per terrorizzarci sulla crisi economica, sulla mancanza di lavoro, sul fatto che i nostri figli non avranno una pensione.... ma è una realtà che tale crisi è associata, come ha spiegato Benedetto XVI più volte, alla crisi dei valori etici e morali.... può infatti una Nazione, uno Stato pretendere di avere un futuro se oggi, al presente, UCCIDE PER LEGGE questo stesso futuro con l'aborto? Che futuro potremmo avere se si sta pretendendo una trasformazione ANTROPOLOGICA  dell'uomo contro i valori della FAMIGLIA e delle unioni naturali fra un uomo ed una donna?


Oltre a questo circolano di recenti voci allarmanti che la nostra gerarchia cattolica starebbe per OBBLIGARCI, come fedeli, ai festeggiamenti del 2017 a riguardo dei 500 anni della Riforma di Lutero mentre, e questo è grave, si tace da parte della Gerarchia sul fatto che il 2017 è per noi un anno speciale perchè saranno 100 anni dalle Apparizioni di Fatima con la solenne promessa della Madre di Dio a riguardo del trionfo del Suo Cuore Immacolato....

Or dunque.... apriamo questo spazio per testimoniare che noi, qui, non intenderemo affatto festeggiare Lutero nè alcuna riforma.... noi festeggeremo LA MADONNA DI FATIMA....
Questo non implica affatto alcuna crociata contro i Protestanti, al contrario, NOI LI AFFIDIAMO AL CUORE IMMACOLATO DI MARIA mediante il Rosario, la vita sacramentale (confessione ed Eucarstia) e la testimonianza di una vita coerente a difesa DELLA VITA NASCENTE E MORENTE, contro ogni aborto ed eutanasia, contro ogni tentativo di vedere affossata l'unione familiare voluta da Dio fra un Uomo ed una Donna....

Non siamo contro i Protestanti, ma siamo contro le loro eresie, siamo per dirla con san Paolo ai Galati contro quel "vangelo diverso" che essi predicano a riguardo dei SACRAMENTI, DEL PRIMATO PETRINO, DEL CULTO A MARIA ED AI SANTI, DEL PURGATORIO E DEI SUFFRAGI AI DEFUNTI.... perciò, nel 2017 noi NON abbiamo nulla da festeggiare con loro, a meno che essi non si convertano alla Chiesa.... e nè la Chiesa nella nostra Gerarchia può obbligare i fedeli ad un così grave e vergognoso SINCRETISMO e relativismo dottrinale....

Noi dobbiamo obbedire quando non ci troviamo davanti ad un vangelo diverso... [SM=g1740733]

Benedetto xvi Fatima 2017


Alludendo al centenario delle apparizioni di Fatima nel 2017 – un evento in cui, in umile considerazione della propria età, il Papa non incluse se stesso – Benedetto XVI affermava quel 13.5.2010:
«Tra sette anni ritornerete qui per celebrare il centenario della prima visita fatta dalla Signora “venuta dal Cielo”, come Maestra che introduce i piccoli veggenti nell’intima conoscenza dell’Amore trinitario e li porta ad assaporare Dio stesso come la cosa più bella dell’esistenza umana. Un’esperienza di grazia che li ha fatti diventare innamorati di Dio in Gesù, al punto che Giacinta esclamava: “Mi piace tanto dire a Gesù che Lo amo! Quando Glielo dico molte volte, mi sembra di avere un fuoco nel petto, ma non mi brucio”. E Francesco diceva: “Quel che m’è piaciuto più di tutto, fu di vedere Nostro Signore in quella luce che la Nostra Madre ci mise nel petto. Voglio tanto bene a Dio!” (Memorie di Suor Lucia, I, 42 e 126)»

"Siamo fieri di essere Cattolici Romani !"....  E RITORNEREMO A FATIMA NEL 2017, SUL POSTO O DALLE NOSTRE CITTA' PER RIBADIRE LA NOSTRA FEDE CATTOLICA.... SENZA COMPROMESSI come ha ribadito sia Benedetto XVI quanto il suo successore il 6 aprile 2013 Omelie a santa Marta:
 “siamo coraggiosi come Pietro o un po’ tiepidi?”. Pietro – ha osservato – non ha taciuto la fede, non è sceso a compromessi, perché “la fede non si negozia”. Sempre – ha affermato il Papa – “c’è stata, nella storia del popolo di Dio, questa tentazione: tagliare un pezzo alla fede”, la tentazione di essere un po’ “come fanno tutti”, quella di “non essere tanto, tanto rigidi”. “Ma quando incominciamo a tagliare la fede, a negoziare la fede, un po’ a venderla al migliore offerente – ha sottolineato - incominciamo la strada dell’apostasia, della non-fedeltà al Signore”.

***



"Siamo fieri di essere Cattolici Romani !"

"Siamo letteralmente invasi dai travisamenti e dalle menzogne: i cattolici in larga parte non se ne avvedono, quando addirittura non rifiutano di avvedersene. Se io vengo percosso sulla guancia destra, la perfezione evangelica mi propone di offrire la sinistra. Ma se si attenta alla verità, la stessa perfezione evangelica mi fa obbligo di adoperarmi a ristabilirla: perché, dove si estingue il rispetto della verità, comincia a precludersi per l'uomo ogni via di salvezza"
(Card. G. Biffi).


Cercheremo di postare qui articoli interessanti che possano illuminarci a riguardo....

Messer Lutero : è proprio necessario dargli soddisfazione ?

 
Dal cassetto dei miei ricordi adolescenziali prendo un Articolo di UNA VOCE del Maggio-Agosto 1974 ( notiziario 20-21 ) .
E’ incredibile la mia vita : pensavo che tali tematiche fossero state definitivamente archiviate grazie alla ritrovata "ermeneutica della continuità" e al “sentire cum Ecclesia” ed invece … le ho dovute ripescare 39 anni dopo ... perché esse sono purtroppo assai attuali !
E' vero, come mi fa notare un Teologo, a contatto, per motivi residenziali, con il mondo protestante che la Chiesa Cattolica si " Più che Lutero ci si è spinta verso Zwingli e in alcuni casi pure verso il pentecostalismo..." ma l'articolo del 1974 citando Lutero abbraccia il variegato e composito mondo della riforma protestante.
Fra poche ore, 20 giugno, ne leggeremo delle belle … prepariamoci ...
 
Maria Mater Ecclesiae , ora pro nobis !
 
Andrea Carradori
 
E’ PROPRIO NECESSARIO DARE SODDISFAZIONE A MESSER LUTERO ?

UNA VOCE Maggio-Agosto 1974 ( notiziario 20-21)

« E' notorio che fra le ragioni addotte per giustificare la riforma liturgica vi è l'ecumenismo, il desiderio cioè di facilitare l'unione e l'incontro di tutti i cristiani; altrettanto notoria è l'attiva presenza di « esperti » protestanti nelle commissioni che elaborarono la riforma.
Non è male quindi, nel valutare il sacrificio che della Messa è stato fatto sull'altare dell'ecumenismo, rammentare le parole di Lutero, cariche di un forsennato odio contro la concezione cattolica della Messa e contro il Canone romano.

Queste parole assumono poi un estremo e gravissimo rilievo se si pone mente ad alcuni fatti quale la stupefacente affermazione del « Messale dei fedeli per il 1973 » (testo in uso nei Paesi di lingua francese, pubblicato con l'Imprimatur di Mons. R. Boudon vescovo di Mende e presidente della commissione liturgica francofona) che nella Messa « si tratta semplicemente di fare memoria dell'unico sacrificio già compiuto », proposizione francamente luterana e formalmente condannata dal Concilio di Trento.

In questa prospettiva appare pure sinistramente significativo l'abbandono del Canone romano, tanto odiato da Lutero, invalso ormai nella pratica liturgica benché esso sia com-preso, con piena parità di diritto, anche nei messali riformati.

E' una domanda curiosa e insolita che ogni cattolico deve porsi.
Poiché nessuno di noi ignora che parecchi protestanti hanno partecipato alla fabbrica della nuova messa, e poiché i luterani hanno ammesso la possibilità di utilizzare anch'essi la nuova liturgia, vuol dire dunque che essa risponde in pieno alla loro fede.
Ciò sembra altresì voler dire che messer Lutero sarebbe soddisfatto di questa messa e che, se tornasse fra i vivi, l'utilizzerebbe.

Allora, su che cosa di tanto importante abbiamo mollato, noi, che Lutero ne sarebbe soddisfatto?...

Ce lo dice lui stesso.
Prima nel suo Cantra Enricum Regem Angliae (Werke, t. X, sez. II):
« Quando avremo fatto crollare la Messa, penso che avremo fatto crollare tutto il Papato. Perché è sulla Messa, come su roccia, che il Papato intero si appoggia, con le sue dottrine e diocesi, con i suoi monasteri e ministeri e collegi e altari, cioè con tutto il suo ventre ».

E in seguito, nella sua predica sulla prima Domenica d'Avvento ( Werke, t. XV, p. 774):
« Io sostengo che tutti i lupanari, gli omicidi, gli stupri, gli assassinii e gli adul¬tèri messi insieme, sono meno cattivi di quell'abominio che è la Messa papista.
« Dichiariamo in primo luogo che non è mai stata nostra intenzione abolire totalmente il culto di Dio, ma soltanto purgare quello in uso di tutte le aggiunte con cui è stato insozzato: parlo di quell'abo-minevole Canone, che è una silloge di lacune fangose; si è fatto della Messa un sacrificio; si sono aggiunti degli offertori. La Messa non è un sacrificio o l'azione del sacrificatore. Consideriamola come sa¬cramento o come testamento. Chiamiamola benedizione, eucarestia, o mensa del Signore, o Cena del Signore, o memoria del Signore. La si chiami in qualsiasi altro modo, a patto che non la si sporchi col nome di ' sacrificio ' o di ' azione ' ».

Ecco, è molto semplice.
Ma come son giunti, tutti questi signori che si sono tolta la talare, a non pronunciare più, a non pronunciare mai, né la parola ' Messa ' né la parola ' sacrifìcio ', che vanno fin troppo insieme congiunte e che paiono bruciare sulle loro labbra?...

Eccoli, ora, tutti fieri e contenti di avere a disposizione una serie di designazioni.
Ne traggono l'illusione di una felice libertà: la libertà di poter infine abbagliarci con i loro sproloqui. Che gioia essersi liberati della Santa Obbedienza!
Ah, poter inventare « pasti » e brindisi, banchetti e canti, gesti e danze!
Ma che pena constatare che i protestanti non hanno nemmeno tentato di profittare delle nostre vigliaccherie per venire a noi da veri fratelli!

Se noi l'ignoriamo, essi però sanno che messer Lutero non sarebbe ancora soddisfatto, perché quella Roma che per lui era la Rossa Prostituta, egli la voleva morta e sepolta.
Fintanto che ci sarà un cattolico sulla terra, messer Lutero non sarà soddisfatto.
Avviso ai ciechi: quando un cieco conduce un altro cieco, cadono entrambi nella fossa dei serpenti.

Marie Carré
(da Lumière, n. 122, Juillet 1974) »
 


[SM=g1740733]



[Modificato da Caterina63 17/04/2014 22:28]
Fraternamente CaterinaLD

"Siamo mendicanti e chiediamo agli altri anche le loro idee, come la staffetta della posta che riceve il documento dalle mani di uno e poi corre per darlo ad un altro. Faccio una timida parafrasi delle parole di chi ci ha preceduto nel cammino della fede, per annunciarle ad altri."
(fr. Carlos Alfonso Azpiroz Costa OP
Maestro dell’Ordine)
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