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Se avete desiderio di capire che cosa insegna la Bibbia che il Magistero della Santa Chiesa, con il Sommo Pontefice ci insegna, questo Gruppo fa per voi. Non siamo "esperti" del settore, ma siamo Laici impegnati nella Chiesa che qui si sono incontrati da diverse parti d'Italia per essere testimoni anche nella rete della Verità che tentiamo di vivere nel quotidiano, come lo stesso amato Giovanni Paolo II suggeriva.
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Gesù e Maometto conoscere per avere un vero dialogo interreligioso

Ultimo Aggiornamento: 15/01/2015 09:27
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02/07/2013 14:02
 
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[SM=g1740733]  VI - CONFRONTO

1) Misercordia

a) Nella Bibbia si proclama innumerevoli volte che Dio è miseri­cordioso; e, anzi, che la sua misericordia è al di sopra di tutte le sue opere.

« Come è vero, afferma il Signore Dio, io non voglio la morte dell'empio, ma che si converta dalla sua condotta e viva. Conver­titevi, convertitevi dalle vostre vie cattive! Perché vorreste peri­re? » (Ez. 33, 11).

« Dio vuole che tutti gli uomini siano salvi e che giungano alla conoscenza della verità» (1 Tm 2, 4).

Dice Gesú: « Il Figlio dell'uomo è venuto, infatti, a salvare quel­lo che era perduto. Che vi pare se un uomo ha cento pecore ed una di esse si smarrisce, non lascia egli forse le 99 sui monti per andare in cerca di quella smarrita? E se riesce a trovarla, io vi di­co in verità, trova piú gioia di questa che delle 99 che non si sono smarrite. Cosí il Padre vostro che è nei cieli non vuole che si per­da neppure uno solo di questi piccoli» (Mt 18, 11-14).

« Dio ha tanto amato il mondo, che ha sacrificato il suo Figlio unigenito, affinché ognuno che crede in lui non perisca, ma abbia la vita eterna. Dio, infatti, non ha mandato il figlio suo nel mondo perché condanni il mondo, ma perché il mondo sia salvato per mezzo suo » (Gv 3, 16). « Dio non è tentatore dei cattivi e non tenta nessuno » (Gv 1, 13).

 

b) Nel Corano

il Corano proclama migliaia di volte che Dio è misericordioso, che è abbondante in misericordia; dalla prima Sura all'ultima: « Lode a Dio, Signore dell'universo, ricco di clemenza, abbondan­te in misericordia» (S 1, 2-3).

Tale misericordia, però, Dio l'esercita soltanto con i mussul­mani; gli altri li vota allo sterminio; anzi c'è di piú: è Dio che deci­de chi deve diventare buono, chi deve diventare cattivo. Sembra incredibile; basta leggere il Corano: « Sordi e muti nella tenebra; eccoli quelli che trattano i nostri segni come se fossero menzo­gna. Il Dio fa sgarrare chi vuole e chi vuole egli colloca nel retto cammino » (S VI, 39).

« Dio apre all'Islam il cuore di quelli che intende dirigere; al contrario restringe, sconquassa il petto di coloro che vuole per­dere » (S VI, 125).

« Certamente abbiamo creato una quantità considerevole di spiritelli e di uomini per il gahannam: i loro cuori nulla capisco­no, gli occhi loro nulla vedono, e le loro orecchie sono sorde. So­no veri animali, e peggio ancora. Si tratta di gente che non riflette mai » (S VII, 179).

« Se esistesse un Corano in virtú del quale le montagne si met­tessero in moto, o la terra si squarciasse, o i morti tornassero a parlare! Ma, no! Il potere appartiene a Dio. Non sanno i credenti che il Dio metterebbe su una strada buona gli umani, se lo voles­se? » (S XIII, 31).

E alla fine dell'art. 33: « Chiunque il Dio fa sgarrare non ha più orientamento » (S XIII, 31).

Dio comanda a degli uomini di fare i peccati piú infami: «Vo­gliamo far perire una città? Comandiamo agli abitanti di lasciar­si andare ai peccati piú infami. Allora si realizza il Verbo pro­nunciato contro di essa e la radiamo al suolo» (S XVII, 16).

« E i kafiruna? Gli abbiamo fatto apparire belle le loro azioni; cosí essi brancolano nel buio; e li raggiungerà castigo assai terri­bile, e saranno, dopo il passaggio all'altra vita nel novero dei per­denti » (S XXXVII, 4).

Le citazioni si possono moltiplicare; qui non ci sembra neces­sario. Le Sure citate bastano per fare queste domande:

Se Dio è misericordioso come può creare gli uomini soltanto per mandarli all'inferno?

Se Dio è misericordioso come può ingannare gli uomini, come può loro comandare di fare peccati; e come, dopo averli inganna­ ti e aver loro comandato di fare peccati, li può mandare al gahan­nam?

E se è Dio che ha scritto in cielo il Corano, come può dire il contrario di quanto ha detto nel Vecchio e nel Nuovo Testamen­to, che pure il Corano riconosce essere stati fatti da Dio?

E, infine, dove è la libertà degli uomini sia nel fare il bene, sia nel fare il male, se è Dio stesso che costringe gli uni a fare il bene e gli altri a fare il male?

 

2) Nemici

a) Nella Bibbia

Dice Gesú: «Avete udito che fu detto: "Amerai il tuo prossimo e odierai il tuo nemico"; ma io vi dico: "Amate i vostri nemici pre­gate per coloro che vi perseguitano, affinché siate figli del Padre vostro che è nei cieli, che fa sorgere il suo sole sopra i cattivi e so­pra i buoni e fa piovere sui giusti e sugli ingiusti. Perché, se voi amate quelli che vi amano, quale premio meritate? Non fanno al­trettanto anche i pubblicani? E se salutate solo i vostri fratelli, che fate di speciale? Non fanno altrettanto anche i pagani? Siate dunque perfetti come è perfetto il Padre vostro che è nei cieli" » (Mt 5, 43).

E Gesú stesso, moribondo sulla croce, perdonò i suoi crocifis­sori e cosí pregò il Padre: « Padre, perdona ad essi, perché non sanno quello che fanno» (Lc 25, 34).

 

b) Nel Corano

Il Corano molte volte esorta i mussulmani ad ammazzare i ne­mici. Riportiamo soltanto quanto è detto in alcune Sure:

« Ammazzateli ovunque essi si incontrino! Fateli uscire da do­ve essi si sono cacciati! La persecuzione è piú della strage. Non combatteteli presso la moschea haram » (S II, 191).

«Ecco sto per lanciare l'angoscia sul cuore dei kafiruna. Pic­chiateli sul collo. Picchiateli su tutte le giunture delle dita» (S. VIII, 12).

« Terminati che siano i mesi di haram, ammazzate i fabbricato­ri di condivinità (cioè i cristiani), dovunque li troviate; catturate, assediate, fateli cadere nelle imboscate...» (S IX, 5).

Per Maometto i cristiani sono fabbricatori di condivinità, per­ché egli, non comprendendo il mistero della SS. Trinità (cioè un solo Dio in tre persone), è convinto che noi cristiani crediamo in tre dei; e per questo i mussulmani hanno fatto sempre, quando lo hanno potuto, guerra ai cristiani sterminandoli nel Medio Orien­te e in tutta l'Africa del Nord, che era un giorno cristiana.

« I medinesi sono gente maledetta; dovunque vengono incon­trati vengano presi e assassinati» (S XXXIII, 61).

 

3) Una serie di domande al Corano

Dice il Corano: « Non c'è peccatore piú malefico di colui che es­sendo stato richiamato sulla retta via dai segni del Signore, se ne torna e scorda le opere delle sue mani. Sul loro cuore abbiamo messo spessori ovattati (cosí non lo capiscono); nelle loro orec­chie abbiamo schiacciato il cerume; se anche li chiami nella retta via, quelli non se ne curano » (S XVIII, 57).

« Dio fa sgarrare chi vuole; e chi vuole colloca sul retto cammi­no » (S VI, 39). « Dio trae in inganno i kafiruna per farli restare brancolanti nel buio » (S XXVII, 4).

Domanda: E allora perché Dio castiga i cattivi?

Dice il Corano: « Il potere appartiene interamente a Dio; non sanno i credenti che Dio metterebbe (i kafiruna) su una strada buona se lo volesse? » (S XIII, 31).

Domanda: E allora, se Dio è buono, perché non lo fa?

Dice il Corano: « Dio perdona a chi gli pare e piace » (S IV,116).

Domanda: E allora, come Dio può dirsi buono e misericordio­so? Lo si dovrebbe dire capriccioso.

Dice il Corano: « Certamente abbiamo creato una quantità considerevole di spiritelli e di uomini per il gahannam » (S VlI, 179).

Domanda: Se Dio è buono come può creare degli esseri per far­li soffrire?

Dice il Corano: « Ad ogni città abbiamo assegnato dei criminali affinché vi ordiscano trame » (S VI, 123).

Domanda: Può un Dio buono fare cose cosí cattive?

 
Fraternamente CaterinaLD

"Siamo mendicanti e chiediamo agli altri anche le loro idee, come la staffetta della posta che riceve il documento dalle mani di uno e poi corre per darlo ad un altro. Faccio una timida parafrasi delle parole di chi ci ha preceduto nel cammino della fede, per annunciarle ad altri."
(fr. Carlos Alfonso Azpiroz Costa OP
Maestro dell’Ordine)
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