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LA FEDE E L'ERESIA piccolo catechismo fondamentale

Ultimo Aggiornamento: 30/07/2013 10:14
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30/07/2013 10:10
 
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2. L’Oscurantismo

   

    L'oscurantismo concerne la comunicazione della dottrina falsa.

    Abbiamo detto che il Modernismo costituisce la negazione e l’oscurazione della Fede. Nel primo caso la falsità è esplicita; nel secondo caso è implicita: è implicata, insinuata, suggerita, favorita, dall’oscurantismo.

    Esempi della negazione di dottrine cattoliche abbiamo visti recentemente nei campi del matrimonio´ e della mariologia, da parte di certi prelati, tra cui anche cardinali*. Nella sezione istante invece, proponiamo di concentrarci sull’oscurazione della Fede, perché è questo il modo in cui il Modernismo contemporaneo preferisce operare, cercando di disseminare la zizania della falsità mediante il Magistero stesso.

.

     Questo oscurantismo opera secondo due metodi principali: il tacere e l'equivoco. Col tacere una determinata dottrina non viene più insegnata; coll’equivoco viene espressa in modo eretizzante o non-cattolico.

    

    Guarderemo ciascun metodo alla sua volta.

   

 

      a) Il Tacere

 

     Abbiamo notato nel capitolo V che molte dottrine vengono taciute, ossia coloro considerate come ‘negative’, per esempio, sull'esistenza dell'Inferno, sul Peccato mortale, e sulla santa Comunione sacrilega. Guardiamo la santa Comunione sacrilega. Questa dottrina non viene quasi mai più insegnata ne predicata. Di fatti, il passo di san Paolo che lo condanna, che compare nel Rito romano antico sulla Festa del Corpus Domini e sul Giovedì Santo, è stato soppresso nel Nuovo rito.+

     Chiaramente questo tacere, come qualsiasi altro tacere di dottrina, non è solo qualche cosa di neutro: la mancanza di compiere un atto; bensì qualche cosa di positivo: un vero atto, un atto di negazione. Perché se a qualcuno viene affidata una dottrina come principio morale da predicare, e poi non la predica, l'unica spiegazione possibile è che lui non la ritiene necessaria per la morale, e dunque, per tutti gli effetti possibili, la nega.

     Se un operaio avverte il preside di una scuola che c'è un cavo elettrico scoperto in una certa stanza, ed ammonisce lo stesso di non far entrare gli alunni in questa stanza per il rischio di elettricuzione, ma il preside tace nell'avvertimento, il suo tacere, per tutti gli effetti possibili, eguaglia ad una negazione del fatto in questione.

      Al tacere delle dottrine cattoliche da parte dei modernisti, possiamo applicare la dichiarazione di papa Felice III sul Patriarca Acacio nel VI secolo: ‘Error cui non resistitur approbatur, et veritas quae minime defensatur, opprimitur: l'errore a cui non ci si oppone, deve considerarsi approvato, e la verità che viene difesa in modo minimale è oppressa’.

 

 

    b) L'Equivoco

 

     Il secondo metodo di oscurare una dottrina è l'equivoco o ambiguità. Mettiamo l’equivoco nel suo contesto.

     Quanto alla testimonianza alla Fede, il cattolico assente a ciò che dichiara una dottrina e nega ciò che nega: dice sì al sì e no al no, come il Signore stesso ci insegna (Mt. 5,37): ‘Il vostro parlare sia sì, sì - no, no, ciò che è in più viene dal maligno’. L’eretico del passato, in vece, dice sì al no e no al sì; mentre l’eretico moderno, mediante l’equivoco, dice sì e no al sì, e sì e no al no.

    Quanto all’epistemologia, bisogna dire che se un punto di forza della dottrina cattolica è la sua chiarezza, un punto di forza del Modernismo è la sua confusione. La chiarezza illumina la mente per accettare la verità, mentre la confusione confonde la mente per accettare la falsità.

 

    Procediamo adesso a dare tre esempi dell'equivoco.

 

 

i)            Le finalità del Matrimonio*

 

    Fino a qualche tempo fa, la santa Chiesa cattolica insegnava in modo costante che la finalità primaria del Matrimonio è la procreazione, e la finalità secondaria l'assistenza reciproca, o amore, degli sposi. Mentre nel Concilio Vaticano II, nel nuovo codice di Diritto Canonico, e in varie encicliche successive, si mette adesso l'amore nel primo posto, e la procreazione nel secondo (senza però esplicitamente definire l’amore come ‘finalità primaria’, né la procreazione come ‘finalità secondaria’).

 

     Chiediamoci nello spirito del capitolo V: La dottrina del passato era vera e la dottrina del presente è falsa? Oppure la dottrina del passato era falsa e la dottrina del presente è vera? Oppure la dottrina del passato era vera allora ma adesso è falsa? Oppure la dottrina del passato era vera in un senso e la dottrina del presente è vera in un altro senso? e in questo caso perchè la dottrina del presente ha precedenza su quella del passato? Nessuno lo spiega.

 

     ii)       La Santa Messa

 

    Nella versione definitiva dell'Art.7 dell'Istitutio Generalis, l'introduzione ufficiale al Novus Ordo Missae, la Santa Messa viene presentata in questi termini: ‘Missa seu Cena dominica....memoriale Domini seu sacrificium eucharisticum: la Messa o la Cena del Signore…. la Commemorazione del Signore o il sacrificio eucaristico’. In altre parole la Santa Messa viene identificata con la Cena del Signore nel primo caso e con la Commemorazione del Signore nel secondo. Questo però è un equivoco. La Santa Messa è la Cena del Signore e la Commemorazione del Signore (cioè del Calvario) in un certo senso (non-essenziale), ma presentandola così simpliciter, suggerisce che lo sia essenzialmente: ciò che è una posizione protestante+. In altre parole, presentare la Santa Messa in termini carichi di senso protestante è presentarla in senso protestante.

 

iii)    Il Papato

 

      Il professor Romano Amerio, nel suo contributo al ‘Congresso teologico sì sì no no’ ‘La Dislocazione della funzione magisteriale’, cita un’iniziativa espressa in un documento ufficiale sull’ecumeniso: ‘di trovare una forma di esercizio del papato che, pur non rinunziando a niente di ciò è essenziale alla sua missione, si apre ad una nuova situazione’, e commenta: ‘Ciò significa: non si può rinunziarci, ma allo stesso tempo si può rinunziarci. E’ un principio assoluto, ma non è un principio assoluto. L’infallibilità del papa è una roccia immutabile ‘ma’… e quando si dice ‘ma’, la mossa è già fatta’.

 

  

  c)     La Natura dell’Oscurantismo

  

  In sintesi, abbiamo dato qualche esempio per mostrare come il Modernismo oscura la dottrina cattolica: Oscura la dottrina cattolica sulla santa Comunione sacrilega; sull’ordine delle finalità del matrimonio; sulla naturale sacrificale della santa Messa; e sul primato di Pietro.

     Ma non solo oscura queste dottrine, bensì le oscura in favore dell’eresia e della falsità, perché tacere il sacrilegio eguaglia a negarlo; il rovescio nell’elencare le finalità del matrimonio insinua un rovescio nella loro valutazione; presentare la santa Messa in termini protestanti favorisce la teologia eucaristica protestante; e qualificare ciò che è assoluto lo relativizza.

 

      Questo oscurantismo può essere considerato come una specie di eclisse parziale o piena della Fede. E’ parziale quando si tratta di un equivoco che non ammonta ad una contraddizione formale; è piena quando si tratta di tacere completamente la dottrina cattolica, o quando la dottrina viene espressa in termini contraddittori: perché chi nega il principio di non-contraddizione in riguardo ad un determinato dogma nega la possibilità stessa della sua verità. Il risultato di tale negazione è una Fede senza verità: una Fede determinata solo da sentimenti e da atteggiamenti soggettivi, che non è più una Fede affatto.

 



´ dove la legge naturale venne anche negata, la cecità della mente essendo tanto avanzata.

* Così il cardinale diviene una contraddizione vivente, una delle grandi glorie del Modernismo: il suo abito rosso proclama la Fede per cui deve essere pronto a versare il sangue, mentre la sua lingua la nega.

+ Si tratta del brano I. Cor.11, 23-29 nel Rito antico, di cui i versetti 27-29 sono stati omessi nel Nuovo rito.                   

* La dottrina cattolica sulle finalità del matrimonio non è un dogma, bensì una sententia certa, ma come abbiamo detto sopra, il Modernismo si estende su tutte le dottrine cattoliche tradizionali.

+ Secondo Martin Lutero la santa Messa è la ‘Cena del Signore’ e una mera comemmorazione del Calvario, in contradistinzione alla dottrina cattolica che insegna che la santa Messa è essenzialmente il sacrificio del Calvario.

 




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Fraternamente CaterinaLD

"Siamo mendicanti e chiediamo agli altri anche le loro idee, come la staffetta della posta che riceve il documento dalle mani di uno e poi corre per darlo ad un altro. Faccio una timida parafrasi delle parole di chi ci ha preceduto nel cammino della fede, per annunciarle ad altri."
(fr. Carlos Alfonso Azpiroz Costa OP
Maestro dell’Ordine)
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