A tutti voi che passate da qui: BENVENUTI
Se avete desiderio di capire che cosa insegna la Bibbia che il Magistero della Santa Chiesa, con il Sommo Pontefice ci insegna, questo Gruppo fa per voi. Non siamo "esperti" del settore, ma siamo Laici impegnati nella Chiesa che qui si sono incontrati da diverse parti d'Italia per essere testimoni anche nella rete della Verità che tentiamo di vivere nel quotidiano, come lo stesso amato Giovanni Paolo II suggeriva.
Nuova Discussione
Rispondi
 
Pagina precedente | 1 | Pagina successiva

Proclamazione di Santi, Beati e Venerabilie e le Canonizzazioni di Papa Francesco

Ultimo Aggiornamento: 22/06/2023 15:56
Autore
Stampa | Notifica email    
OFFLINE
Post: 39.989
Sesso: Femminile
01/11/2015 18:51
 
Email
 
Scheda Utente
 
Quota


Beatificata Madre Teresa Casini, fondò Oblate Sacro Cuore Gesù

Madre Teresa Casini, fondatrice delle Oblate del Sacro Cuore di Gesù - RV

Madre Teresa Casini, fondatrice delle Oblate del Sacro Cuore di Gesù - RV

31/10/2015 

È stata beatificata questa mattina nella Cattedrale di San Pietro Apostolo a Frascati, Madre Maria Teresa Casini, fondatrice delle Oblate del Sacro Cuore di Gesù, dedite all’educazione dei giovani e oggi presenti nei cinque continenti. In rappresentanza di Papa Francesco, c’era il prefetto della Congregazione delle Cause dei Santi, il cardinale Angelo Amato. Il servizio diRoberta Barbi:

“Madre, sono entrata con l’idea di farmi Santa, quindi mi metto nelle sue mani”. Così la giovane Teresa si rivolge alla superiora delle Clarisse di San Pietro in Vincoli, abbracciando la vita di clausura. Aveva faticato a realizzare la sua vocazione, perché la madre, alta borghese di origini francesi, voleva indirizzarla verso un buon matrimonio. Era suo padre, morto quando lei aveva appena dieci anni, che l’aveva educata alla fede e l’aveva spinta verso Gesù, come ricorda il cardinale Amato:

“Il genitore, ingegnere, era un uomo pio e devoto alla Chiesa. Il giorno del battesimo della bambina invitò i poveri della città, ai quali elargì una generosa elemosina di denaro. Si adoperò poi a formare cristianamente la fanciulla. L'accompagnava in chiesa a pregare. Le dava in mano dei soldi da consegnare ai poveri. Questo gesto di carità rimase per sempre impresso nella memoria di Teresa, che, crescendo, diventò sempre più generosa verso i bisognosi ai quali dava quanto aveva di suo, in silenzio e con discrezione”.

Il noviziato di Teresa fu particolare: abbandonata la clausura per motivi di salute, il suo padre spirituale, l’abate Pellegrini, le trovò un gruppo di donne in cui poteva vivere momentaneamente da laica consacrata in una casa privata, praticando le preghiere. Obbedì, come sempre faceva, certa che quello che non viene da Dio non dura a lungo, mentre quello che è conforme alla sua volontà presto o tardi emerge con chiarezza. Divenne poi, l’animatrice di un gruppo di donne che scelsero di sottrarsi al mondo e chiamarsi le “Vittime del Sacro Cuore”. Teresa, infatti, meditava sempre più spesso la Passione del Signore, le sofferenze del Suo Cuore trafitto dai peccati degli uomini. Da piccola suora che era, non poteva che pregare e cercare di farsi carico di un po’ di quelle sofferenze, cercando di portare a Lui nuove anime. Così, nel 1910, le religiose abbandonarono la clausura per l’apostolato attivo e divennero le Oblate del Sacro Cuore di Gesù. La loro missione principale fu quella di curare il fiorire delle vocazioni tra i fanciulli, perciò nacquero i Piccoli Amici di Gesù, come sottolinea il cardinale Amato:

“«Dare alla Chiesa santi sacerdoti» fu la ragione del suo apostolato e della sua coraggiosa e profetica pedagogia vocazionale. Da questa sua intuizione nacquero i preseminari e i collegi dei Piccoli Amici di Gesù, con lo scopo di preservare e coltivare la vocazione di quei fanciulli, che il Signore chiamava al suo servizio”.

Oggi le Oblate sono presenti in tutto il mondo, con le loro opere educative in favore dei poveri e delle giovani donne, prestano servizio negli orfanotrofi e nelle parrocchie, si prendono cura dei sacerdoti anziani e malati. Madre Teresa non vide tutto questo; non riuscì neppure a veder diventare sacerdote il primo bambino che preparò al seminario perché morì nel 1937, un anno prima che egli prendesse i voti e celebrasse la sua prima Messa. Ma il suo immenso carisma parla ancora a tutti noi e in modo speciale, proprio come una Madre, alle sue figlie. Cosa direbbe loro oggi? Ci risponde il cardinale Amato:

“Credo che le inviterebbe a perseverare nel loro apostolato di educazione e di formazione dei giovani, per un cammino vocazionale, e a promuovere l'Opera dei Piccoli Amici di Gesù. Le chiamerebbe poi a rinnovare il loro impegno di accoglienza e di assistenza ai sacerdoti nelle parrocchie, nei seminari, negli episcopi. Le solleciterebbe, infine, a fondare il loro apostolato sulla spiritualità oblativa, fatta di santità quotidiana, nutrita di preghiera e di sacrificio”.








FRA ZBIGNIEW E FRA MICHAŁ, UCCISI DA SENDERO LUMINOSO, SABATO 5 dicembre, SARANNO BEATIFICATI IN PERÙ

Fra Zbigniew e fra Michał, uccisi da Sendero Luminoso, sabato saranno beatificati in Perù

di Włodzimierz  Rędzioch

 

In agosto 1991 Giovanni Paolo II si trovava a Cracovia per la GMG e proprio in quei giorni entusiasmanti gli arrivò la drammatica notizia dell’assassinio avvenuto il 9 agosto in Perù dei due francescani polacchi Zbigniew Strzałkowski e Michał Tomaszek per mano dei membri di Sendero luminoso, l’organizzazione armata d’ispirazione maoista. Commentando questo fatto il Papa disse: “Sono i nuovi santi martiri del Perù”. La profezia del Pontefice si è verificata 24 anni dopo la loro morte: il 3 febbraio quando la Congregazione delle Cause dei Santi ha riconosciuto il martirio dei Servi di Dio Zbigniew e Michał e Papa Francesco ha autorizzato la a promulgare il decreto riguardante il loro martirio.

La beatificazione avrà luogo il prossimo 5 dicembre  2015, nella città peruviana di Chimbote, diocesi dove svolgevano la loro missione i martiri. La solenne cerimonia sarà presieduta dal cardinale Angelo Amato, prefetto della Congregazione per le cause dei santi. Insieme con i due polacchi sarà beatificato don Alessandro Dordi che venne ucciso in un’imboscata dei “senderisti”,  il 25 agosto dello stesso anno, mentre stava tornando dalla celebrazione della Messa presso un villaggio. 

L’assassinio dei francescani polacchi ebbe una grande eco nella loro natia Polonia e il loro processo di beatificazione è stato seguito con grande interesse in tutto il Paese. Mentre in Perù alle ore 10 si celebrerà la Messa di beatificazione, negli stessi istanti in Polonia il card. Stanisław Dziwisz celebrerà la Messa nella chiesa dei francescani a Cracovia (in Polonia saranno le 16). Subito dopo sarà aperta la cappella dei nuovi beati con le loro reliquie e ricordi donati dalle rispettive famiglie, compresi i vestiti inzuppati di sangue.

La storia di questi nuovi martiri è da poco diventa un film, girato dal regista polacco Krzysztof Tadej per la Televisione Polacca (TVP) e preparata in tre versioni linguistiche (spagnolo, inglese e polacco). Il DVD in lingua spagnola è stato donato a Papa Francesco dal regista e dal direttore della TVP durante l’udienza generale di oggi, mercoledì 2 dicembre. A Tadej abbiamo chiesto di raccontare la vita dei francescani che stanno per essere elevati agli onori degli altari.

***

Come mai i giovani francescani polacchi sono finiti in Perù, a 11 mila chilometri dalla loro Patria?
Nel 1988 i superiori francescani decisero di aprire la missione in Perù, tra le alte montagne, nel paesino di Pariacoto a 1200 metri s.l.m. I tre polacchi arrivarono nel paesino andino subito dopo e trovarono una realtà desolante: la popolazione che viveva in estrema povertà, non c’era la luce ne acqua, la chiesa in uno stato di abbandono: non c’era nemmeno il Santissimo Sacramento. La parrocchia copriva un territorio enorme come una diocesi europea, con 73 villaggi, di cui alcuni a 4 mila metri s.l.m. Per i giovani sacerdoti, tutti erano circa trentenni, cominciava un duro lavoro missionario ma anche di assistenza alla popolazione. Presto i polacchi conquistarono i cuori della gente del posto. Purtroppo, nella zona era molto attiva l’organizzazione armata comunista chiamata “Sendero luminoso”. Il lavoro di evangelizzazione e di assistenza alla popolazione dava fastidio ai comunisti che miravano a fare una rivoluzione. Per questo motivo li servivano le masse scontente e arrabbiate con i governati. Negli anni 80. e 90. i terroristi di “Sendero luminoso” causarono la morte o la sparizione di circa 70 mila persone: combattevano una vera guerra civile.   

Come sono stati uccisi i frati?
La sera del 9 agosto i “senderisti” arrivarono alla missione di Pariacoto, cercando i sacerdoti. A Pariacoto si trovavano in quel momento soltanto due padri perché il terzo era partito per la Polonia in vacanza. Fra Zbigniew e fra Michał si presentarono ai terroristi e subito vennero caricati su una camionetta che li portò via dal villaggio sotto gli occhi spaventati dei parrocchiani. In macchina salì anche una coraggiosa suora peruviana, s. Berta, che divenne testimone delle accuse rivolte dagli aguzzini ai frati e di questa specie di grottesco “processo rivoluzionario”. 

Di cosa furono accusati?
Può sembrare una cosa assurda ma furono accusati di fare del bene e perciò di frenare la rabbia del popolo e di rallentare la rivoluzione. Lì si accusava di essere mandati da Giovanni Paolo II e dalla CIA, di proclamare Dio ma la religione, dicevano i “senderisti”, è l’oppio dei popoli.  Poco dopo, nelle vicinanze del piccolo cimitero del paese, vennero giustiziati insieme al sindaco di Pariacoto con un colpo alla nuca. I terroristi lasciarono un messaggio sul corpo insanguinato di p. Strzałkowski: “Così muoiono i servi dell’imperialismo”. 

Quali testimonianze ha raccolto per il suo film? 
Ho incontrato tante persone e ho raccolto molte testimonianza. Prima di tutto la diretta testimone del rapimento dei frati, s. Berta Hernandez, il vescovo emerito di Chimbote, mons. Luis Bambarena, che invitò i francescani nella sua diocesi, i residenti di Pariacoto e missionari polacchi che attualmente vi lavorano. Invece in Polonia ho registrato le conversazioni con le famiglie dei martiri, tra cui la mamma di fra Zbigniew che non rilasciava mai interviste. Per i familiari dei francescani la morte di questi giovani fu il momento più drammatico della loro vita. Un dramma accompagnato dalla domanda: “Perché furono ammazzate le persone che facevano del bene?” Il dramma è diventato più grande perché i carnefici non furono mai identificati e condannati per i loro crimini. Io, parlando con tanta gente a Pariacoto, ho scoperto che i colpevoli del crimine sono, purtroppo, anche le persone del posto.  

Qual è il messaggio di questo film?
Raccontando la storia dei frati martirizzati dai terroristi, volevo far conoscere alla gente la storia dei martiri dei nostri tempi. Ma volevo anche far riflettere lo spettatore sui valori che contano nella nostra vita. Il vescovo polacco Chrapek diceva che dobbiamo vivere in modo che le nostre tracce del bene ci sopravvivano. Io, viaggiando a Pariacoto, ho visto le tracce di questo bene che hanno lasciato i beati martiri, che non hanno sprecato la loro vita, anche se sono morti così giovani.  

*

Per maggiori notizie sul film, cliccare qui: www.facebook.com/zycianiemoznazmarnowac 







[Modificato da Caterina63 03/12/2015 11:24]
Fraternamente CaterinaLD

"Siamo mendicanti e chiediamo agli altri anche le loro idee, come la staffetta della posta che riceve il documento dalle mani di uno e poi corre per darlo ad un altro. Faccio una timida parafrasi delle parole di chi ci ha preceduto nel cammino della fede, per annunciarle ad altri."
(fr. Carlos Alfonso Azpiroz Costa OP
Maestro dell’Ordine)
Amministra Discussione: | Chiudi | Sposta | Cancella | Modifica | Notifica email Pagina precedente | 1 | Pagina successiva
Nuova Discussione
Rispondi

Feed | Forum | Bacheca | Album | Utenti | Cerca | Login | Registrati | Amministra
Crea forum gratis, gestisci la tua comunità! Iscriviti a FreeForumZone
FreeForumZone [v.6.1] - Leggendo la pagina si accettano regolamento e privacy
Tutti gli orari sono GMT+01:00. Adesso sono le 21:26. Versione: Stampabile | Mobile
Copyright © 2000-2024 FFZ srl - www.freeforumzone.com