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2014 Centenario di San Pio X Calendario e la vita di Papa Sarto

Ultimo Aggiornamento: 31/08/2014 23:54
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09/06/2014 21:34
 
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  Convegno su Pio X, Papa riformatore di fronte a sfide nuovo secolo




Convegno in Vaticano su Pio X





09/06/2014




“San Pio X - Un Papa riformatore di fronte a sfide del nuovo secolo", il titolo del Convegno, che si terrà giovedì 12 giugno a Roma, in occasione del centenario della morte di Papa Sarto. L’evento è stato presentato stamane nella Sala Stampa vaticana da Bernard Ardura, presidente del Pontificio Comitato di Scienze Storiche, che ha promosso l’evento e dal prof. Alejandro Mario Dieguez, dell’Archivio Segreto Vaticano. Il servizio di Roberta Gisotti da Radio Vaticana:


 


“Fu essenzialmente un pastore d’anime”, cosi padre Bernard Ardura, presentando Giuseppe Sarto, nato da famiglia contadina il 2 giugno 1835, sacerdote, cappellano, poi parroco, canonico e cancelliere della Curia triestina, quindi vescovo di Mantova, infine cardinale e patriarca di Venezia, eletto al soglio pontificio con il nome di Pio X nel 1903. In realtà “un Papa ancora poco conosciuto e soprattutto mal conosciuto”, ritenuto un conservatore per la sua condanna del modernismo, giudizio che ne ha offuscato la memoria di riformatore - quale fu - in campo ecclesiale e sociale.


“Amò i poveri, ai quali donava tutto quello che possedeva. Ostile al socialismo e al liberalismo, non mancò mai di preoccuparsi di tutto quanto potesse migliorare le condizioni di vita degli operai, incoraggiò le Casse Operaie parrocchiali, le Società di Mutuo Soccorso, gli uffici di collocamento popolare e per indirizzare il clero in questa direzione, istituì nel 1895 una cattedra di scienze economiche e sociali nel Seminario”.


Conciliante verso il Regno d’Italia:


“...ormai convinto che indietro non si sarebbe più ritornati. Riteneva necessario preparare un progressivo riavvicinamento tra la nuova Italia e la Santa Sede, abbandonando ciò che era transitorio nelle posizioni prese da papa Pio IX e Leone XIII dopo l’occupazione dello Stato Pontificio”.


Il suo motto fu Instaurare omnia in Cristo, rivoluzionò in chiave pastorale le diocesi italiane, Roma compresa, e la stessa Curia romana, preparò il Codex Iuris Canonici, promosse la comunione eucaristica dei bambini e la comunione frequente degli adulti, incoraggiò l’azione cattolica, riformò la liturgia, promosse il canto e la musica sacra, il catechismo per i bambini e i giovani. Morto pochi giorni dopo lo scoppio della Prima Guerra Mondiale, ne aveva implorato la cessazione con l’esortazione Dum Europa:


“È un testamento di pace dei più alti che siano stati consegnati alle future generazioni”.


L’importanza di questo Convegno su San Pio X è di aprire nuove prospettive di analisi grazie alla pubblicazione di quattro volumi curati dall’Archivio Vaticano, ha aggiunto il prof. Dieguez


“Si è potuto così recuperare ‘il Pio X della storia e non quello del mito, il Pio X del governo e delle riforme ecclesiastiche e non quello della pietà popolare’, ricomponendo la complessa e affascinante personalità di questo pontefice”.







Convegno su San Pio X, il primo Papa moderno della nostra era

Papa Pio X, salito al soglio pontificio nel 1903

12/06/2014

“San Pio X – Un Papa riformatore di fronte a sfide del nuovo secolo”. Questo il tema della giornata di studi promossa oggi in Vaticano, in occasione del centenario della morte di Papa Sarto, salito al soglio pontificio nel 1903. Sulla figura di San Pio X si sofferma, al microfono di Amedeo Lomonaco, il presidente del Pontificio Comitato di scienze storiche, padre Bernard Ardura:

 

R. – Un Papa riformatore, perché ha capito che ci sono dei passi che non si potranno mai più fare. Ad esempio, è liberato dal concetto di Stato Pontificio. Capisce che la missione della Chiesa è di ordine spirituale. Il suo motto – “Instaurare omnia in Christo” – vorrà assolutamente attuarlo attraverso le sue varie riforme. Riformerà il clero, l’episcopato, sarà particolarmente vigilante sull’insegnamento nei seminari e sulla scelta dei vescovi. E poi è molto preoccupato per la vita sacramentale di tutti. Dunque, il decreto per la comunione dei bambini a partire dall’età di sette anni, la comunione frequente degli adulti e tutte le sue riforme, sono tutte orientate su questo “instaurare omnia in Christo”. E, ovviamente, in contesti molto diversi un secolo dopo Francesco fa lo stesso.

D. – Anche le scelte pratiche, sono simili …

R. – Anche scelte pratiche: per esempio, San Pio X ha abolito le etichette. Non ha voluto abitare l’appartamento pontificio della Seconda Loggia, ma si è fatto allestire l’appartamento della Terza Loggia, dove poi sono vissuti tutti i Papi fino a Benedetto XVI. San Pio X fu un Papa pastore, un Papa riformatore, un Papa spirituale.

D. – Un Papa riformatore. Ma spesso è ricordato per la sua condanna del modernismo…

R. – Sì, perché questo Papa aveva la formazione molto conservatrice. Però questa è soltanto una parte della personalità del Papa: da cappellano a Papa, ha percorso tutte le tappe del ministero ecclesiale, ha visto che tutto doveva essere ordinato alla missione spirituale della Chiesa. E per questo condannò il modernismo, ma fu il primo Papa moderno della nostra era.

D. – Un Papa che sapeva anche leggere gli eventi della Storia: ha promosso, ad esempio, un progressivo riavvicinamento tra Regno d’Italia e Santa Sede …

R. – E fu il primo anche in questo contesto, che ha rinunciato veramente ad ogni pretesa territoriale in Italia. Non dimentichiamo che prima della Prima Guerra Mondiale, i nazionalismi sono esacerbati e questo spiega, tra l’altro, lo scoppio della Prima Guerra Mondiale.

D. – Papa Pio X muore proprio pochi giorni dopo lo scoppio della Prima Guerra Mondiale; aveva implorato la pace … Le sue esortazioni poi sono state ripetute anche da altri Pontefici …

R. – Le sue esortazioni non sono state ascoltate, come non furono ascoltate quelle di Benedetto XV nel 1917; non furono ascoltati Pio XI, Pio XII, e nemmeno Giovanni Paolo II prima della Guerra in Iraq. L’unico che fu ascoltato fu Giovanni XXIII, durante la crisi dei missili di Cuba. E allora, speriamo che quello che il Santo Padre Francesco ha intrapreso con questo Incontro di preghiera della settimana scorsa possa portare i suoi frutti. La missione della Chiesa è spirituale, ma è una missione nel mondo, è per il servizio agli uomini e della pace.




 


[Modificato da Caterina63 12/06/2014 15:30]
Fraternamente CaterinaLD

"Siamo mendicanti e chiediamo agli altri anche le loro idee, come la staffetta della posta che riceve il documento dalle mani di uno e poi corre per darlo ad un altro. Faccio una timida parafrasi delle parole di chi ci ha preceduto nel cammino della fede, per annunciarle ad altri."
(fr. Carlos Alfonso Azpiroz Costa OP
Maestro dell’Ordine)
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