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Agostino - Lettera 93 - confuta la lettera del vescovo scismatico Vincenzo

Ultimo Aggiornamento: 24/01/2014 15:58
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24/01/2014 15:51
 
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  Si oppone alla volontà di Dio chi si separa dalla Chiesa.

6. 20. Cerca, caro fratello, finché ancora vivi in questa carne, di sottrarti all'ira che piomberà sugli ostinati e sui superbi. Quando l'autorità temporale con le sue minacce combatte la verità, è una prova gloriosa per i giusti coraggiosi, mentre è una tentazione pericolosa per i pusillanimi; quando invece proclama la verità, per gli erranti assennati è un'utile ammonizione, mentre per gli insensati è un'inutile afflizione. Senza dubbio non c'è autorità se non da Dio; chi perciò si oppone all'autorità, si ribella all'ordine stabilito da Dio: infatti i magistrati non fanno paura a chi fa il bene, ma a chi fa il male. Vuoi non aver paura dell'autorità? Fa il bene e da essa avrai lode 51. Quando perciò l'autorità favorevole alla verità corregge qualcuno, se questo si lascia correggere riceve lode; quando invece essa, combattendo la verità, infierisce contro qualcuno, questo ne riceve lode, se uscirà coronato di vittoria. Tu invece non fai il bene nella misura da non dover temere l'autorità. A meno che non debba dirsi che sia un bene starsene senza far nulla e sparlare, non contro un tuo singolo fratello 52, ma contro tutti i fratelli sparsi fra tutti i popoli, ai quali rendono testimonianza i Profeti, Cristo e gli Apostoli nel passo ove si legge: E nel tuo Discendente saranno benedette tutte le nazioni 53 e: Dall'Oriente all'Occidente si offre al mio nome un sacrificio puro, perché grande è il mio nome tra le nazioni, dice il Signore 54. Sta' attento: lo dice il Signore, e non: lo dice Rogato o Donato o Vincenzo o Ilario o Ambrogio o Agostino, ma: lo dice il Signore, quando si legge: In lui saranno benedette tutte le tribù della terra, tutte le genti lo glorificheranno. Benedetto il Signore, Dio d'Israele, il solo che fa i prodigi. E benedetto il suo nome glorioso in eterno, sia ripiena della sua gloria tutta la terra. Così sia, così sia 55. Tu invece che risiedi a Cartenna con gli altri unici dieci Rogatisti rimasti, tu dici: " Non sia, non sia ".

L'esigua schiera dei Rogatisti e la Chiesa universale.

6. 21. Tu ascolti l'espressione del Vangelo: Bisognava che si adempisse tutto quello che di me sta scritto nella Legge di Mosè, nei Profeti e nei Salmi. Allora aprì la loro mente, affinché comprendessero le Scritture e disse loro: Sta scritto che Cristo doveva patire e risorgere da morte il terzo giorno e doveva predicarsi la penitenza ed il perdono dei peccati a tutte le genti, cominciando da Gerusalemme 56. Così pure leggi negli Atti degli Apostoli che la predicazione del Vangelo cominciò da Gerusalemme, dove lo Spirito Santo riempì dapprima centoventi fratelli 57, quindi si estese alla Giudea, alla Samaria e a tutti i popoli, come aveva predetto il Signore sul punto di salire al cielo, quando disse: Voi mi sarete testimoni in Gerusalemme e in tutta la Giudea, nella Samaria e fino all'estremità della terra 58, perchéper tutta la terra si diffuse la loro voce e le loro parole giunsero fino ai confini del mondo 59. Tu invece dici il contrario di tutte queste dichiarazioni divine, così saldamente enunciate e rese lampanti da una luce così potente, e tenti di condurre l'eredità di Cristo a rinnegarle. E benché, secondo la sua asserzione, la penitenza venga predicata nel suo nome a tutte le genti, tuttavia chi si sentirà scosso da questa predicazione, in qualsiasi parte del mondo egli si trovi, non potrà, secondo la tua asserzione, avere il perdono dei peccati se non tenterà di trovare un Vincenzo di Cartenna, nascosto in un angolo della Mauritania Cesariense, oppure qualcun altro dei nove o dieci suoi consorti! Ma che cosa non oserebbe la superbia della nostra povera umanità, dove non si precipiterebbe la presunzione della fragile natura umana? E sarebbe questa per caso la tua buona azione per cui non temi l'autorità? Come! Osi tendere una tale insidia al figlio della tua madre 60, piccolo e debole, per il quale è morto Cristo 61, un bimbo ancora incapace di nutrirsi come il padre, ma bisognoso di essere ancora nutrito col latte materno 62! E allo scopo di negare la diffusione della Chiesa fra tutte le genti, sino alla fine di questo mondo, come ha promesso Dio con giuramento, tu mi porti, come argomento contrario, i libri di Ilario! E mentre sareste stati già disgraziatissimi se vi foste opposti alla promessa, quando veniva formulata, figuriamoci come siete adesso che la contraddite anche quando si sta avverando!

La fede cristiana è predicata fino agli Indiani.

7. 22. Ma tu, da quel dotto storico che sei, sei riuscito a trovare un documento così importante, da pensare di poterlo opporre ai documenti di Dio! Dici proprio così: " Rispetto a tutte le parti del mondo, quella in cui la fede cristiana è conosciuta è ben piccola in confronto a tutto il mondo ". Tu non vuoi tener conto o fingi di ignorare che già a molti popoli barbari è arrivato in così breve tempo il Vangelo! Di conseguenza neppure i nemici di Cristo possono mettere in dubbio che in breve si avvererà quanto disse il Signore rispondendo ai discepoli che lo interrogavano intorno alla fine del mondo: E questo Vangelo del Regno sarà predicato in tutto il mondo, per essere testimonianza a tutte le nazioni e allora verrà la fine 63. Va' ora e grida con tutte le tue forze che per quanto il Vangelo venga predicato ai Persiani e perfino agli Indiani, dove in realtà è predicato già da tempo, se uno non sentirà la tua opinione, se non si recherà a Cartenna o nei dintorni, non potrà assolutamente essere assolto dalle sue colpe. Temi forse di essere beffato, se ti astieni dal parlare così? E dato che non ti astieni, non vuoi essere compianto?

Stoltezza dei Rogatisti nel ritenersi i soli veri cattolici.

7. 23. Tu poi hai l'impressione di fare un ragionamento sottile quando spieghi che la denominazione di " Cattolica " è stata data alla Chiesa non per il fatto che la comunione di tutti i Cristiani è sparsa in tutto il mondo, ma dal fatto che osserva tutti i Comandamenti di Dio e tutti i Sacramenti! Ma, anche ammesso che la Chiesa venga denominata " Cattolica " forse perché conserva realmente intatto l'intero patrimonio della verità rivelata (sebbene alcune particelle di essa si trovino pure nelle diverse eresie), noi, come argomento per dimostrare che la vera Chiesa è quella diffusa tra tutti i popoli, non ci serviamo di tale denominazione, ma delle promesse di Dio, come pure delle numerose e chiare profezie della sacra Scrittura! Insomma tu ti sforzi di persuaderci che, a meritare il nome di " Cattolici ", siete rimasti solo voi Rogatisti, in quanto sareste osservanti di tutti i Comandamenti di Dio e di tutti i Sacramenti! Vorreste persuaderci che siete voi soli coloro tra i quali il Figlio dell'Uomo troverà la fede quando tornerà sulla terra 64. Scusaci, ma noi non lo crediamo affatto. Tu forse oseresti perfino affermare che bisogna considerarvi abitanti del cielo e non della terra, per far capire che tra voi potrà trovarsi la fede che il Signore disse non avrebbe trovata sulla terra! L'Apostolo però ci ha resi talmente cauti, da comandarci di scomunicare perfino un Angelo che venisse ad annunziarci un Vangelo diverso da quello che abbiamo ricevuto 65. E poi, come potremmo aver la ferma convinzione che la nostra fede in Cristo è basata sulla Scrittura che ce lo mostra in tutta la sua luce, se non basiamo la nostra dottrina riguardante la Chiesa sulla medesima sacra Scrittura che ce lo mostra in modo altrettanto chiaro? Quali quindi che possano essere i tranelli e gli argomenti capziosi che si possono tramare contro una verità così semplice; quali che possano essere le nebbie della scaltra falsità che si possono gettare sulla verità, verrà scomunicato chiunque annunzierà che Cristo non ha patito e non è risuscitato il terzo giorno, secondo quanto sappiamo dal veritiero racconto evangelico: Cristo doveva patire e risorgere da morte il terzo giorno 66; ma sarà pure scomunicato chiunque annunzierà una Chiesa separata dalla comunione di tutte le genti, poiché da ciò che è detto nella sacra Scrittura sappiamo che: dovrà predicarsi nel nome di Lui la penitenza ed il perdono dei peccati a tutte le genti, cominciando da Gerusalemme 67; dobbiamo inoltre credere fermamente che: chiunque vi annunzierà verità diverse da quelle che avete ricevute, sia scomunicato 68.

Come può costituire la Chiesa la piccolissima setta dei Rogatisti?

8. 24. Ora, se non diamo ascolto a nessun Donatista, quando sostituisce se stesso alla Chiesa, poiché non porta alcuna testimonianza della sacra Scrittura a conferma della sua tesi, tanto meno - scusami - dovremo dare ascolto ai Rogatisti, i quali non cercheranno certamente di spiegare in loro favore l'espressione della Scrittura: Dove pascoli il gregge, dove ti riposi verso il mezzogiorno 69Se infatti il " mezzogiorno " di questo passo delle Scritture si dovesse intendere per il mezzogiorno dell'Africa, abitata dalla setta di Donato, per il fatto che si trova nella zona climatica più calda, sareste vinti tutti dai Massimianisti, il cui scisma è divampato a Bizacio e a Tripoli. Contro i Massimianisti però potrebbero opporsi gli Arzugi e pretendere che quel passo si riferisca piuttosto ad essi. Ad ogni modo la Mauritania Cesariense, dal momento che è più vicina alla parte occidentale che a quella meridionale e non vuole neppure essere chiamata Africa, come potrebbe vantarsi di essere indicata nel termine " mezzogiorno ", non dico nei confronti di tutto il mondo, ma perfino della stessa setta di Donato, della quale quella di Rogato non è che un minuscolo frammento, tagliato da un altro frammento più grande? Non sarebbe poi la più insolente delle pretese, quella di spiegare in proprio favore un'espressione allegorica, non avendo prove ben chiare per lumeggiarne altre più oscure?

La vera Chiesa non può essere rappresentata da una setta.

8. 25. Quel che poi siamo soliti rispondere ai Donatisti in genere, lo diciamo con maggior energia a voi: " Ammettiamo pure, per ipotesi, cosa del resto assolutamente impossibile, che alcuni abbiano avuto un giusto motivo per separare la loro comunione da quella del restante mondo cristiano, e l'abbiamo chiamata Chiesa di Cristo, per il solo fatto d'essersi staccata per giusti motivi dalla comunione di tutti gli altri popoli! Ammettiamolo pure: ma come sapete se nella società cristiana, tanto diffusa per lungo e per largo nel mondo, non vi siano stati, nelle terre più lontane, altri a separarsene prima di voi per un motivo plausibile, di cui a voi non sia potuto giungere notizia? In qual maniera, dunque, la Chiesa potrebbe essere formata da voi anziché da essi, che se ne separarono forse anche prima? Ignorando una tale evenienza, è naturale che la vostra posizione è problematica per voi stessi, e lo stesso accade inevitabilmente a tutti coloro i quali per dimostrare la legittimità della loro comunione, si basano non sull'affermazione di Dio, ma sulla propria. Non potete neppure dire: " Se un simile fatto fosse accaduto, ne saremmo certamente venuti a conoscenza ". Poiché, se foste interrogati, non sapreste rispondere in quante altre sette, nell'ambito della sola Africa, si sia frazionata la setta di Donato. Quale ne è la ragione principale? E' che quelli, i quali fanno un nuovo scisma, si ritengono tanto più giusti, ossia tanto più in diritto di averlo fatto, quanto meno sono numerosi, e per conseguenza meno conosciuti! Ecco perché non potete sapere se per caso un gruppetto di giusti, e perciò meno conosciuti, non si sia separato fin dall'inizio per un motivo assai plausibile nella zona settentrionale, opposta e lontana dal mezzogiorno dell'Africa, prima che la setta di Donato separasse la propria santità dall'iniquità degli altri uomini, e sia esso piuttosto a formare la Chiesa di Dio, cioè una specie di Gerusalemme spirituale, che si è separata prima di tutti gli altri e perciò con molto maggior ragione potrebbe applicare a se stesso l'espressione della sacra Scrittura: Il monte di Sion, nella parte settentrionale, è la città del gran Re 70; potrebbe applicarla con molta più fondata sicurezza di quella con cui la setta di Donato spiega come detta in proprio favore l'espressione: Dove pascoli il gregge, dove ti riposi nel mezzogiorno 71.

La Chiesa non può essere un gruppetto esiguo di dissidenti.

8. 26. Nonostante tutte queste considerazioni tu temi che, venendo voi costretti all'unità dalle leggi imperiali, il nome di Dio venga bestemmiato ancor più dai Giudei e dai pagani, come se i Giudei non sapessero che l'antico popolo d'Israele era disposto perfino a distruggere con la guerra le due tribù e la metà di un'altra, che avevano ricevuto terre al di là del Giordano, avendo creduto che si fossero separate dall'unità del loro popolo 72. I pagani invece potrebbero bestemmiare ancor più a causa delle leggi promulgate dagli imperatori cristiani contro gli adoratori degli idoli. D'altronde Giudei e pagani non si degnerebbero di bestemmiare contro di noi, ma non cesserebbero mai dal riderne se pensassero che i Cristiani fossero tanto pochi, quanti siete voi che vi proclamate essere gli unici Cristiani! Se la Chiesa di Cristo si riducesse al vostro gruppettino, non avreste invece paura che i Giudei vi dicessero: " E dove mai si trova la Chiesa che Paolo, per dimostrare la superiorità del numero dei Cristiani rispetto a quello dei Giudei, pretende di vedere indicata nelle parole: Rallegrati o sterile, che non partorisci, prorompi in grida di gioia, tu che non hai doglie, poiché molti sono i figli della donna rimasta sola, più numerosi di quelli della sposata 73? " Sareste forse capaci di rispondere loro: " Sì, noi siamo più giusti, proprio perché siamo poco numerosi "? E non pensate che essi vi potrebbero rispondere: " Qualunque sia il vostro numero, non siete mai quelli dei quali è scritto: Molti sono i figli della donna rimasta sola, dal momento che siete rimasti in numero così esiguo "?









Fraternamente CaterinaLD

"Siamo mendicanti e chiediamo agli altri anche le loro idee, come la staffetta della posta che riceve il documento dalle mani di uno e poi corre per darlo ad un altro. Faccio una timida parafrasi delle parole di chi ci ha preceduto nel cammino della fede, per annunciarle ad altri."
(fr. Carlos Alfonso Azpiroz Costa OP
Maestro dell’Ordine)
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