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I fiori di Bach sono davvero curativi?

Ultimo Aggiornamento: 01/04/2014 16:16
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01/04/2014 16:13
 
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Da dove nasce la sua terapia?

Nel capitolo 3 dei suo libro «Guarisci te stesso» il Dr. Bach scrive:

"Ciò che chiamiamo malattia è lo stadio terminale di un disordine molto più profondo, e per assicurare un successo completo alla cura è evidente che non si può trattare la conseguenza senza risalire alla causa fondamentale per eliminarla.

Vi è un errore primario che si può commettere, ed è l'azione contro l'Unità e ha origine nell’egoismo. Si può allo stesso modo dire che non vi è che una sola afflizione: la malattia. E come l'azione contro l'Unitá può essere di diversi tipi, la malattia, risultato di quest'azione, puó dividersi in gruppi principali corrispondenti alla loro causa. La natura stessa della malattia servirá da utile guida per scoprire in quale modo si è infranto la legge Divina d'Amore e d'Unità" (18)

La malattia quindi è la conseguenza del peccato, anzi ogni malattia è la conseguenza diretta di un certo peccato. Il parlare sembra pio e, apparentemente, perfino condito di tonalità cristiane come l'Amore. Ci lasciano un po' perplessi le maiuscole, ma poco male, potrebbe trattarsi di un cristianesimo un po' superficiale, molto sentimentale e romantico. Anche per il cristiano il male e quindi la malattia e la morte stessa, ha avuto inizio con il peccato di Adamo. San Paolo esclama infatti: "Il salario del peccato è la morte " (Rm 6,23).

Ma il Dr. Bach è assai lontano dall'essere cristiano e la sua filosofia non è la nostra. Infatti egli prosegue spiegando che se noi avessimo un amore sufficiente per tutte le cose non sarebbe possibile commettere alcun male, infatti, scrive poco oltre: "…questo amore arresterebbe la nostra mano ad ogni atto, la nostra mente ad ogni pensiero che potrebbe ferire gli altri." (18)

Su questo principio possiamo anche essere totalmente d'accordo, tuttavia, questo stato di amore, secondo il Dr. Bach, non si raggiunge per opera dello Spirito Santo, non è frutto della grazia, ma è solo conseguenza della "conoscenza" e dei nostri sforzi. Qui compare la superbia dell'uomo della "gnosi" che si ribella a Dio; e su questo punto non possiamo essere che in totale disaccordo con il suo punto di vista e le sue affermazioni. Continuando poi nella sua enunciazione del significato della malattia scrive: "Noi non abbiamo ancora raggiunto questo stato di perfezione, altrimenti la nostra esistenza terrena sarebbe senza un fine, mentre tutti noi cerchiamo e avanziamo verso questo stato, e quelli tra noi che soffrono nella loro psiche o nel loro corpo sono, da questa stessa sofferenza, spinti verso questa condizione ideale. Se comprendiamo bene ciò, non solo progrediremo più celermente verso questo fine, ma inoltre ci risparmieremmo la malattia e l'angoscia. Nello stesso momento in cui la lezione viene compresa e l'errore eliminato, non vi è più bisogno di correzione, perché non dobbiamo dimenticare che la sofferenza è in se stessa benefica in quanto ci avverte quando imbocchiamo un cammina sbagliato e affretta la nostra evoluzione verso la sua gloriosa perfezione". (18)

I concetti che chiaramente emergono da queste righe sono i seguenti:

a. che l'uomo raggiunge uno stato di perfezione attraverso i propri sforzi, quindi al Dr. Bach la "Grazia" non serve e Gesù non è il suo "Salvatore". Ma senza la "Salvezza" non esiste cristianesimo.

b. che la sofferenza produce la perfezione; ma questo mutamento verso il perfetto deve passare attraverso il dolore e quindi assomiglia troppo al cattivo karma, di origine indù, per cui, in successive reincarnazioni, bisogna soffrire abbastanza da scontare tutto il cattivo karma accumulato nelle vite precedenti. Anche questo è un concetto incompatibile con il cristianesimo.

c. che la perfezione si raggiunge attraverso la "conoscenza", non attraverso la "fede in Gesù Cristo". Questo è un concetto "gnostico" (e anche "gnostico-esoterico") e quindi in sostanza anti-cristiano.

d. la nostra "perfezione" è un fatto "evolutivo". Certamente siamo fuori dalla teologia cristiana.

A questo punto il nostro grande "benefattore dell’umanità rivela parecchio della sua filosofia religiosa, che, guarda caso, assomiglia proprio molto alla Teosofia ed ai suoi derivati.

La malattia nell'uomo, secondo Bach, non nasce da problematiche funzionali- da batteri o virus che entrano nell'organismo e vincono le nostre difese, da scompensi ormonali, ecc. ma da fatti spirituali: "le reali malattie primarie dell'uomo sono certi difetti quali l'orgoglio, la crudeltà, l'odio, l'egoismo, l’ignoranza, l'instabilità, l'aviditá e ciascuno di essi, se ben esaminato, si rivela contrario all’Unità". (19)

Ci troviamo cosi di nuovo dinanzi il numero sette. Sarà proprio un caso? Non lo è affatto e lo vedremo più avanti. Esaminiamo invece questi "sette vizi capitali di nuova fattura e rendiamoci conto che questi vizi saranno combattuti con successo, non per mezzo dello Spirito Santo e della grazia, non con l'aiuto dei Sacramenti, ma con... i fiori. Se era cosi semplice, come mai Gesù non ci ha pensato durante la sua vita terrena. Curando infatti opportunamente l''orgoglio, la crudeltà, l'odio, l’egoismo, l'ignoranza" dei suoi nemici certamente... sarebbe morto in pace, dopo una lunga e serena vecchiaia.





Fraternamente CaterinaLD

"Siamo mendicanti e chiediamo agli altri anche le loro idee, come la staffetta della posta che riceve il documento dalle mani di uno e poi corre per darlo ad un altro. Faccio una timida parafrasi delle parole di chi ci ha preceduto nel cammino della fede, per annunciarle ad altri."
(fr. Carlos Alfonso Azpiroz Costa OP
Maestro dell’Ordine)
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