A tutti voi che passate da qui: BENVENUTI
Se avete desiderio di capire che cosa insegna la Bibbia che il Magistero della Santa Chiesa, con il Sommo Pontefice ci insegna, questo Gruppo fa per voi. Non siamo "esperti" del settore, ma siamo Laici impegnati nella Chiesa che qui si sono incontrati da diverse parti d'Italia per essere testimoni anche nella rete della Verità che tentiamo di vivere nel quotidiano, come lo stesso amato Giovanni Paolo II suggeriva.
Nuova Discussione
Rispondi
 
Pagina precedente | 1 | Pagina successiva

Canonizzazioni dei Sommi Pontefici Giovanni XXIII e Giovanni Paolo II

Ultimo Aggiornamento: 08/05/2014 20:24
Autore
Stampa | Notifica email    
OFFLINE
Post: 39.989
Sesso: Femminile
21/04/2014 23:40
 
Email
 
Scheda Utente
 
Quota








  seguiremo qui l'evento Ecclesiale.... e, a seguito di dispute e discussioni sul concetto di infallibilità petrina a riguardo delle Canonizzazioni, rispondiamo condividendo il contributo offertoci da Don Raimondo Mameli (che profondamente ringraziamo)

Don Raimondo Mameli C’è in questi giorni un gran parlare intorno al tema dell’infallibilità delle canonizzazioni.
È dato acquisito dalla teologia cattolica (Billot…) che mentre le beatificazioni sono un atto transeunte, reformabile, all’interno del processo di accertament
o delle virtù del servo di Dio, le canonizzazioni, invece, come sentenza definitiva del Romano Pontefice che vincola tutta la Chiesa, sono irreformabili, e godono di infallibilità.

Il papa non erra nel dichiarare che il santo canonizzato abbia meritato, esercitando le virtù eroiche, d’essere nella gloria del paradiso; né erra la liturgia (lex orandi, lex credendi…), nella quale si rende culto al nuovo santo.

Cosa insegna il Dottore Angelico in proposito? 

1. Quodlibet IX, q. 8 s. c. 1: «In Ecclesia non potest esse error damnabilis. Sed hic esset error damnabilis, si veneraretur tamquam sanctus qui fuit peccator, quia aliqui scientes peccata eius, crederent hoc esse falsum; et si ita contigerit, possent ad errorem perduci. ERGO ECCLESIA IN TALIBUS ERRARE NON POTEST».

2. Quodlibet IX, q. 8 s. c. 2: «Praeterea, Augustinus dicit in epistola ad Hieronymum, quod si in Scriptura canonica aliquod mendacium admittatur, nutabit fides nostra, quae ex Scriptura canonica dependet. Sed sicut tenemur credere illud quod est in sacra Scriptura, ita illud quod est communiter per Ecclesiam determinatum: unde haereticus iudicatur qui sentit contra determinationem Conciliorum. Ergo COMMUNE IUDICIUM ECCLESIAE ERRONEUM ESSE NON POTEST; et sic idem quod prius».

3. Quodlibet IX, q. 8 co.: «Dicendum, quod aliquid potest iudicari possibile secundum se consideratum, quod relatum ad aliquid extrinsecum, impossibile invenitur. Dico ergo, quod iudicium eorum qui praesunt Ecclesiae, potest errare in quibuslibet, si personae eorum tantum respiciantur. Si vero consideretur divina providentia, quae Ecclesiam suam spiritu sancto dirigit ut non erret, sicut ipse promisit, Ioann. X, quod spiritus adveniens doceret omnem veritatem, de necessariis scilicet ad salutem; CERTUM EST QUOD IUDICIUM ECCLESIAE UNIVERSALIS ERRARE IN HIS QUAE AD FIDEM PERTINENT, IMPOSSIBILE EST. […].QUIA TAMEN HONOR QUEM SANCTIS EXHIBEMUS, QUAEDAM PROFESSIO FIDEI EST, QUA SANCTORUM GLORIAM CREDIMUS, PIE CREDENDUM EST, QUOD NEC ETIAM IN HIS IUDICIUM ECCLESIAE ERRARE POSSIT».
Sic stantibus rebus, chi nega tale infallibilità – benché essa non sia un dogma di fede - è in errore, dà scandalo nella Chiesa e reca offesa al santo (Benedetto XIV).



 


San Tommaso spiega, in sostanza,  che nella Chiesa non può esistere un errore che possa causare danno ai fedeli.
1.Sarebbe un errore del genere, se venisse venerato come santo chi fu invece un peccatore, poiché chi fosse edotto intorno ai peccati di tale peccatore sare
bbe indotto a credere nella falsità della sua canonizzazione.
2. La Chiesa non può errare nelle canonizzazioni dei santi, secondo san Tommaso.
Poi aggiunge, citando sant’Agostino, che se nella Sacra Scrittura si ammettesse la presenza di errori, sarebbe compromessa la nostra fede che promana dalla pagina rivelata. E come bisogna credere all’inerranza della Scrittura, occorre credere a ciò che la Chiesa ha unanimemente stabilito, essendo eretico, per esempio, chi giudicasse contro i decreti conciliari.
3. L’unanime sentenza della Chiesa non può errare. Nel respondeo, distingue tra la possibilità di errare relativa a chi guida la Chiesa, se lo si considera in quanto tale, prescindendo teoricamente dall’azione della Grazia; se si considera la Divina Provvidenza, questa fa sì, attraverso l’azione dello Spirito Santo, che la Chiesa non erri, secondo la promessa di Cristo circa l’invio dello Spirito Santo perché mostri la verità tutta circa le cose necessarie alla salvezza.
È certa l’impossibilità che il giudizio della Chiesa universale in materia di fede possa errare. Poiché l’onore reso ai santi è a guisa di una professione di fede, attraverso la quale crediamo nella Gloria dei santi, si deve credere piamente che il giudizio della Chiesa non possa errare in materia di canonizzazioni.






[Modificato da Caterina63 27/04/2014 14:40]
Fraternamente CaterinaLD

"Siamo mendicanti e chiediamo agli altri anche le loro idee, come la staffetta della posta che riceve il documento dalle mani di uno e poi corre per darlo ad un altro. Faccio una timida parafrasi delle parole di chi ci ha preceduto nel cammino della fede, per annunciarle ad altri."
(fr. Carlos Alfonso Azpiroz Costa OP
Maestro dell’Ordine)
Amministra Discussione: | Chiudi | Sposta | Cancella | Modifica | Notifica email Pagina precedente | 1 | Pagina successiva
Nuova Discussione
Rispondi

Feed | Forum | Bacheca | Album | Utenti | Cerca | Login | Registrati | Amministra
Crea forum gratis, gestisci la tua comunità! Iscriviti a FreeForumZone
FreeForumZone [v.6.1] - Leggendo la pagina si accettano regolamento e privacy
Tutti gli orari sono GMT+01:00. Adesso sono le 13:40. Versione: Stampabile | Mobile
Copyright © 2000-2024 FFZ srl - www.freeforumzone.com