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Il Catechismo e la dottrina in briciole con aneddoti e racconti

Ultimo Aggiornamento: 27/07/2014 20:18
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27/07/2014 20:18
 
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L'EDUCAZIONE EUCARISTICA DEI GIOVANI


 


Nel Duomo di Milano si venera il Crocifisso che san Carlo Borromeo portò in processione nella peste del 1576.


La Cappella del Crocifisso è cara ai milanesi; e la devozione schietta e sincera ha una manifestazione eloquente nella quantità immensa di cuori d'oro e d'argento, che circondano l'effige venerata.


Siccome il numero di questi cuori era grandissimo, l'autorità ecclesiastica, alcuni anni or sono, permise che parecchi di essi servissero per fare un calice, che ogni giorno viene adoperato dal sacerdote, quando celebra a quell'altare.


 Molte volte anch'io, sotto le arcate  splendide del Duomo, nella magnifica basilica che invita alla Preghiera, offro al mattino il Santo Sacrificio, dinnanzi al Crocifisso di san Carlo.


 Ed in mezzo alla peste di errori e di vizi che ci circonda, quando alzo al Cielo quel Calice, non mi pare di avere fra le mie mani un metallo freddo e muto; mi sembra piuttosto di sentire il palpito , il fremito di cuori.


 


Ai sacerdoti vorrei lanciare un'idea.


Noi possiamo formare un calice più prezioso, più bello ancora.


Prendiamo NON già cuori di oro e di argento, ma i cuori dei nostri giovani e poniamo in essi il Corpo ed il Sangue del Signore. Noi li offriremo a Dio!


La voce giovanile si unirà all'inno del nostro animo sacerdotale.


E con noi canterà: Adoremus in aeternum Sanctissimum Sacramentum!


 


LA PREGHIERA


 


Un moderno scrittore italiano racconta questo gentile episodio.


Un giorno una signorina di città, incredula e scettica, incontrò in montagna una contadinella, che stava pregando appiè di una cappelletta.


La guardò con aria di compassione, e le disse:


- Perchè preghi? tanto non ottieni nulla! -


E la pastorelle rispose:


- Quando ero piccola dimandavo sempre alla mamma che mi conducesse con lei in un paese lontano. E la mamma mi rispondeva: Non si può, bambina mia.


Io strillavo e allora la mamma mi faceva tante carezze sul viso.


A me recava tanto piacere di essere accarezzata a quel modo e ogni volta che la mamma partiva per quel paese, ripetevo la mia domanda, ma per gustare di nuovo la dolcezza di quelle carezze.


Così ora, quando chiedo una grazia grande, che ci vorrebbe quasi un miracolo per farmela, mi pare di sentire Iddio a dirmi subito di "no", ma subito ad accarezzarmi colla stessa bontà della mamma.


Ciò mi fa immenso piacere e m'alzo dalla preghiera sempre confortata...-


 


La Preghiera sarà per noi la fonte di gioie purissime, che il mondo non sa e non può dare!


Nella splendida vita di Daniele O'Connel - il salvatore dell'Irlanda -, padre pel suo popolo, noi leggiamo con ammirazione le scene che avvenivano, quando egli girava di terra in terra per scuotere gli animi dei suoi connazionali, per organizzarli, per eccitarli alla giusta battaglia, in difesa della coscienza e della libertà.


Spesso gli abitanti di cinque o sei villaggi accorrevano per sentirlo.


Sotto il libero cielo, quelle migliaia di persone fissavano il loro sguardo sul grande agitatore.


Sopra di un tavolo, tra il silenzio generale che succedeva all'ovazione di saluto, egli gridava: Inginocchiatevi!


A quell'invito la folla si poneva in ginocchio.


Si cominciava il Santo Rosario.


E le voci della povera gente affamata e denutrita, angariata e oppressa, salivano al Dio dei miseri e dei deboli.


Finita la preghiera, il popolo si rialzava più forte.


 


Daniele O'Connel lo arringava, e diceva:


- Giurate voi di difendere la fede dei padri, la libertà ed i diritti dell'Irlanda? -


Le mani si tendevano verso di lui; un grido:


- Si! lo giuriamo - echeggiava solenne nell'aria.


Da quei convegni ebbe origine la salvezza e la risurrezione dell'Irlanda.


 


Anche nelle nostre organizzazioni cattoliche deve ripetersi la scena descritta.


Noi  avremo trionfi serenamente belli e compiremo conquiste insperate, se le  attività dei Circoli avrà il suo cominciamento da Dio e dalla preghiera, e se tutta la loro vita nelle forme più svariate delle sue applicazioni sarà animata dall'autentico soffio cristiano.


 


Ma ascolta ancora questa che tutti in Irlanda ben conoscono.


Un giorno si discuteva in Parlamento una legge contro la libertà d'Irlanda. I ministri del re già trionfano; il voto era imminente. Urgeva una risposta pronta ed abile.


Tutti gli sguardi si rivolgono allora a cercare Daniele O'Connel, ma l'ottimo oratore non si trovava al suo banco. Allora si corre a cercarlo ed uno dei suoi amici più intimi che ben conosceva le sue abitudini, lo trova in una sala, avvolto in semi oscurità, in ginocchio davanti ad un Crocefisso, intento a dire il santo Rosario.


- Presto, venite! venite! - gli grida l'amico spiegandogli la grave situazione.


Ma O'Connel, calmo, sereno e sorridente, risponde: "Lasciatemi finire il Rosario; esso vale meglio per la causa dell'Irlanda, che ogni più eloquente discorso.."


 





Il Principe Ereditario, con la più simpatica spontaneità rivela di quando in quando i nobili aspetti dell'anima sua direttamente cristiana.


Un giorno, avendo fatto visita, la prima volta, al suo appartamento nel Palazzo Reale di Torino, entrato in camera ed esaminati gli arredi, disse al suo Aiutante:


- Manca un mobile indispensabile! -


L'Aiutante rimase sorpreso, non sapeva spiegarsi qual mobile mancasse, e chiese:


- Altezza, quale mobile? -


Il Principe rispose:


- Manca il genuflessorio. -


 


I grandi han sempre consumato inginocchiarsi dinanzi a Dio!


 


ORARIO DEI VIAGGIATORI VERSO IL PARADISO


 


Partenza:  a tutte le ore


Prezzo per i posti:


- I Classe: innocenza e martirio;


- II Classe: Carità e sacro Timor di Dio;


- III Classe: penitenza  (visto che la III Classe non c'è più si rimanda la penitenza alla II)


 


Avvisi:


1. Non vi sono biglietti di ritorno


2. Non è ammesso altro bagaglio che quello delle buone opere


3. Condizione indispensabile per il tragitto è la perseveranza


4. I bambini non pagano, purchè stiano in braccio alla loro Madre - la Chiesa -


5. Chi di proposito si attarda a scegliere la classe, rischia di non trovare posto


6. Sono ammessi i reclami ma solo nel Confessionale, ma si prega di ascoltare, dopo il reclamo, il Confessore e di attenersi scrupolosamente alle sue indicazioni


7. Su questo treno ci si nutre di Santa Eucarestia, si raccomanda per tanto di non portarsi dietro altro cibo, del tutto inutile


8. E' vivamente consigliato portare con se le sacre Devozioni come il Rosario, le Novene, i Tridui, le preghiere ai Sacri Cuori di Gesù e Maria, ai Santi ed agli Arcangeli, specialmente la devozione al proprio Angelo Custode e i canti per rallegrare e rendere gioioso il tragitto


9. E' consigliabile per gli adulti portare con se delle sante letture, specialmente le vite dei santi e della sacra Dottrina, per i più piccoli ci si attenga alle parole semplici, per gli ammalati si utilizzi la loro sofferenza per leggere il Vangelo, per i più poveri si riscopra la loro alta dignità


10. Per l'intrattenimento si pratichi ogni virtù e si combatta contro ogni vizio e difetto. Si rammenta l'importanza dei tempi in cui è indispensabile fare silenzio e di non attribuire al Conducente gli scossoni del treno, molto dipenderà dalla nostra posizione.


 





UN BAMBINO POSTO DINANZI AL TABERNACOLO


 


Anima candida, se non sei ancora convinta, ascolta allora anche questa storiella veramente avvenuta, io sottoscritto conobbi la famiglia coinvolta e te ne riporto i fatti.


In una grossa borgata erano giorni in cui si faceva la Missione popolare; ed in un'osteria vicina alla parrocchia quattro uomini si sfidavano, e per vedere chi fosse più coraggioso si giurarono entrambi di non metter più piede nella chiesa, e di svincolarsi dalle prediche della Missione cercando di portarsi dietro colla loro malaugurata idea, quanti più giovani fosse stato loro possibile.


La moglie di uno di loro, donna di buona fede cristiana e timorata di Dio, aveva sospettato qualcosa e una sera, cercando di far finta di nulla per tastare un pò il terreno, durante la cena parlò con indifferenza del predicatore e degli uomini che assistevano alle prediche della Missione. Il marito si fece una gran risata: "Oh! non arriveranno sino alla fine della Missione, codesti uomini!" - disse - e, di parola in parola, finì per raccontare alla moglie quello che i quattro uomini si erano giurati di fare.


L'astuta moglie, nascondendo il dolore che provava e dissimulando ogni emozione, fece una preghiera al Signore di nascosto, affinché le suggerisse cosa doveva fare, e andò a dormire.


Il giorno dopo ebbe l'intuizione di andare dal capo della Missione ed in confessione gli raccontò i fatti.


- Avete figli? - chiese il buon missionario;


- sì, padre! uno e piccino.


- Vostro marito lo ama? gli vuole molto bene, voglio dire?


- Oh si, tanto! è la luce dei suoi occhi! quando gioca con lui o gli sta vicino, è un'altra persona, molto buona.


- Quindi lo prende in braccio, ci gioca, ci parla....


- sì, si, padre.


- Ebbene, figlia mia, stasera dopo la predica, quando la chiesa è deserta, mettete vostro figlio sull'altare, ve ne do l'autorizzazione io, mettetelo davanti al Tabernacolo e poi dite con tutto l'affetto di cui siete capace: "Gesù mio, abbi misericordia per mio marito, salvalo Tu!", poi di ritorno a casa, mettete il bambino fra le braccia di suo padre e non dite nulla....


Il marito della donna intanto era già a casa che attendeva la moglie, appena la vede entrare e per l'inusuale ritardo, le chiede dove fosse stata fino a quell'ora, ma lei non rispose nulla, ma gli dice con un gentile sorriso:


- "Perdonami il ritardo, prendimi un attimo il bambino in braccio mentre vado ad apparecchiare la tavola che la cena è pronta"


Il padre prende il bambino in braccio e comincia a coccolarselo tutto, e lo bacia e ci gioca, e se lo stringe al cuore. La cena si svolge in un clima d'affetto e di grande pace familiare.


Il giorno dopo succedono le stesse scene, il Signore lavorava lentamente ma profondamente.


- Non è un angelo questo nostro bambino? - diceva il marito alla moglie;


- Oh sì, è davvero un angelo!


Due giorni così, poi la stessa sera si ritornò a parlare della Missione.


- Ho visto che ci vanno molti uomini! - disse la moglie senza fare un tono scherzoso.


Questa volta il marito non rispose nulla!


Il terzo giorno il padre, ignaro che il figlio era diventato strumento inconsapevole della grazia dell'Eucaristia, nel prendere il figlio in braccio, lo accarezzò con un fare nuovo, e se lo stringeva al cuore e a quel punto la moglie gli vide scendere due lacrime, ma non gli disse nulla, mentre nel cuore pregava Dio di concederle questa grazia.


All'indomani, con silenzio e fare risoluto, il marito si presentò alla predica del missionario e poi si trattenne.


La moglie rientrata a casa si prese pensiero di non vedere il marito e lo aspettò.


Pochi istanti dopo s'apre la porta; ecco il marito rientrare tutto festante, gli occhi gli brillavano, e senza dire nulla abbracciò con impeto d'amore la moglie e il bambino, insieme, e con gli occhi pieni di lagrime dice alla moglie: "Non vedi? vengo ora da confessarmi..."


 


Sia lodato Gesù Cristo


Sempre sia lodato


 


Della stessa serie vi riordiamo l'articolo precedente:


Formazione del carattere aneddoti spunti racconti


in questo link troverete le Preghiere fondamentali del Cristiano, per passare dalla teoria alla pratica


 


Note


 


1) Tutta questa pagina   è tratta da una raccolta di fatti veri e autentici, di aneddoti e di piccoli episodi che vengono riportati per insegnare la morale cattolica e la catechesi dottrinale. Datati dal 1926 nella Prima Edizione, vengono qui liberamente offerti a voi tutti. Firmato da un sacerdote e con l'Imprimatur di due Vescovi, uno arcivescovo di Torino e della Congregazione per le Associazioni cattoliche giovanili.


 


Fraternamente CaterinaLD

"Siamo mendicanti e chiediamo agli altri anche le loro idee, come la staffetta della posta che riceve il documento dalle mani di uno e poi corre per darlo ad un altro. Faccio una timida parafrasi delle parole di chi ci ha preceduto nel cammino della fede, per annunciarle ad altri."
(fr. Carlos Alfonso Azpiroz Costa OP
Maestro dell’Ordine)
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