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Lettera di sant'Agostino ai... Pentecostali A.D. 2014

Ultimo Aggiornamento: 21/02/2015 12:47
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21/02/2015 12:41
 
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   Testi più chiari sul simbolo di Cristo sposo.


7. 17. Ma veniamo a testi più chiari. Sappiamo molto bene che nelle Scritture si parla di nozze santissime, di uno Sposo e di una Sposa, di Cristo e della Chiesa. Isaia li descrive entrambi, per non farci sbagliare su uno di loro: in tal caso, si perderebbero entrambi, poiché di questo sposalizio è stato detto nel mistero, come attesta l'Apostolo: Saranno due in una sola carne 43. Ed ecco, innanzi tutto, come Isaia descrive lo Sposo: delle molte cose da lui dette, da far zittire anche gli stessi Giudei, per non dilungarmi troppo nel citarle tutte, prestate un po' attenzione a questo testo: Egli porterà i loro peccati; per questo possederà molti in eredità e si dividerà le spoglie dei forti. Perciò la sua anima fu abbandonata alla morte e fu annoverato tra i malfattori; egli portò su di sé i peccati di molti e fu tradito a causa delle nostre iniquità 44. Via, riconoscete che queste sono predizioni e profezie, fatte tanto tempo prima, sul nostro Signore Gesù Cristo! E perché questo sposo fu consegnato a morte? Perché fu annoverato tra i malfattori? Che cosa ha fatto umiliando tanto la sua grandezza? Che cosa ha ottenuto? Chi è tanto sordo da non sentire queste parole? Chi tanto ottuso da non capirle? Chi tanto cieco da non vedere? Perciò - disse il profeta - egli possederà in eredità molti e si dividerà le spoglie dei forti. Per questo la sua anima è stata abbandonata alla morte e tra i malfattori è stato annoverato. Perché, o eretici, vi gloriate di essere in pochi, se il Signore nostro Gesù Cristo è stato consegnato alla morte proprio per possedere in eredità molti? E chi sono questi molti? E quanto è estesa la terra che occupano? Ascoltiamo quanto segue.



La Sposa di Cristo è universale: parola di Isaia.


7. 18. Annunciato e presentato lo Sposo, venga avanti, nelle parole di Isaia, la Sposa. Andiamo a leggerla nella verità delle sante pagine e individuiamola nel mondo. C'è la testimonianza di una profezia sulla santa Chiesa, che anche l'apostolo Paolo riporta; per cui non trovano scampo i litigiosi indugi degli eretici. Eccola: Rallègrati, o sterile, che non partorisci, grida di gioia tu che non conosci i dolori del parto, perché molti sono i figli dell'abbandonata, più di quelli della donna che ha marito 45. Che motivo, dunque, voi avete di vantarvi del vostro piccolo numero? Non sono forse molti quelli, dei quali poco prima è stato detto:Perciò egli possederà in eredità molti? Qual è la sua eredità se non la Chiesa? Molti - disse - sono i figli della abbandonata, più di quelli della donna che ha marito. Evidentemente si voleva riferire alla sinagoga, la quale aveva un marito perché aveva ricevuto la legge. Già da questo testo possiamo valutare le nostre posizioni. Confrontino, i Donatisti, la folla dei loro fedeli, presenti tra gli Africani e in Africa, con la moltitudine dei Giudei presenti in tutto il mondo, ovunque essi sono dispersi, e vedano quanto siano molto pochi, essi, in confronto a loro. Come potranno, quindi, applicare a se stessi questo detto: Molti sono i figli della abbandonata, più di quelli della donna che ha marito? Inoltre, confrontino la moltitudine di cristiani in tutte le nazioni con le quali non sono in comunione e vedano come sono pochi, tutti i Giudei, in questo confronto. E capiscano, finalmente, che è nella Chiesa cattolica diffusa in tutto il mondo che si è adempiuta questa profezia: Molti sono i figli della abbandonata, più di quelli della donna che ha marito. Chi sia poi questa donna maritata superata, nel numero dei figli, da quella abbandonata, è un mistero, è un enigma. Che tuttavia sia la Chiesa di Cristo quella di cui è detto: Molti sono i figli della abbandonata, più di quelli della donna che ha un marito, chiunque lo contraddice, non contraddice me, ma l'Apostolo.



I figli della Chiesa sono in tutto il mondo.


7. 19. Come poi, questo gran numero di figli, essa li avrebbe avuti, Isaia aggiunge: Il Signore ha detto: Allarga lo spazio della tua tenda e delle tue dimore; fissa i teli - senza risparmio -, allunga le tue cordicelle e rinforza i tuoi paletti; allàrgati ancora a destra e a sinistra. La tua discendenza possederà le genti e abiterai città deserte. Non temere, perché prevarrai e non dovrai vergognarti di essere stata disonorata. Dimenticherai una interminabile confusione e non ricorderai più la vergogna della tua vedovanza. Poiché sono io il Signore che ti ho fatto, Signore è il suo nome, e colui che ti libererà, sarà chiamato Dio d'Israele di tutta la terra 46Vedi fin dove le è stato ordinato di estendere le cordicelle, fino a che il suo Dio sarà chiamato Israele di tutta la terra. È di essa, infatti, ed è ad essa che il profeta dice in un altro passo: Per amore di Sion non tacerò e per amore di Gerusalemme non avrò pace, finché sorga, come stella, la mia giustizia e la mia salvezza risplenda come una fiaccola e tutte le genti vedranno la tua giustizia e i re la tua gloria. E ti si chiamerà con un nome nuovo che il Signore indicherà e sarai una corona di bellezza al suo cospetto e un diadema regale nelle mani del tuo Dio. E non sarai più chiamata abbandonata e la tua terra non sarà detta più un Deserto. Tu infatti sarai chiamata Mio Compiacimento e la tua terra il mondo 47. Quale linguaggio più chiaro si deve ancora pretendere? Notate quanti particolari, quanta chiarezza, in un solo profeta! Eppure si resiste e si contraddice non un qualunque uomo, ma lo Spirito di Dio e l'evidenza della verità. Eppure coloro che pretendono vantarsi del nome cristiano sono invidiosi della gloria di Cristo, al punto da non credere che queste profezie nei suoi riguardi, fatte tanto tempo prima, si sono avverate, quando ormai esse non sono più preannunziate, ma si mostrano, si vedono e si toccano. Del resto, se io volessi fare una raccolta, in questa sola lettera, delle testimonianze di tutti i Profeti che prefigurano la Chiesa, che sta sotto i nostri occhi così come la leggiamo, temo di passare io stesso per uno che giudica poche tanto numerose testimonianze che, a volerle raccogliere tutte solo da Isaia, supererei i limiti di questo discorso.



L'universalità è anche nei Salmi.


8. 20. Ed ora ascoltiamo alcuni versetti di salmi, che già da tanto tempo vengono cantati, ed esultiamo nel vederli ora realizzati. Incominciamo, innanzi tutto, dal salmo che Petiliano ha citato nella sua lettera, con che faccia non saprei; ascoltino essi e giudichino: Il Signore mi ha detto: Tu sei mio figlio, io oggi ti ho generato. Chiedimi, e ti darò in tua eredità le genti, e in tuo possesso i confini della terra 48. Quale cristiano ha mai messo in dubbio che queste parole sono state predette di Cristo, o ha interpretato questa eredità come una realtà diversa dalla Chiesa? E poiché essa avrebbe contenuto, dentro un'unica rete dei sacramenti, buoni e cattivi, disse: Li governerai con la verga di ferro, li stritolerai come un vaso di creta 49. In verità, è sempre la stessa giustizia, ferma ed inflessibile, che governa i buoni e schiaccia i cattivi.



La Chiesa celebra la gloria di Cristo in tutta la terra.


8. 21. Chi è tanto sviato e lontano dalla parola di Dio, da non riconoscere la voce del Vangelo nel canto di questi versetti del salmo: Hanno forato le mie mani e i miei piedi, hanno contato tutte le mie ossa. Essi poi mi hanno guardato ed osservato, hanno diviso tra loro le mie vesti, e sul mio vestito hanno tirato a sorte 50se anche l'evangelista, nel racconto della crocifissione, si ricordò di questo testo? E che cosa si è acquistato, con il prezzo di questa croce, con la profonda umiliazione di una grandezza così eccelsa, col sangue innocentissimo e divino, se non ciò che dicono i versetti successivi: Ricorderanno e torneranno al Signore tutti i confini della terra e si prostreranno davanti a lui tutte le famiglie dei popoli, poiché del Signore è il regno ed egli dominerà le genti 51? E non ha forse spiegato, l'Apostolo, che è stato detto per i predicatori del nuovo Testamento questo versetto: Per tutta la terra si è diffuso il loro suono e fino ai confini del mondo le loro parole 52?E a chi, se non a Cristo, si riferisce quest'altro testo: Il Dio degli dèi, il Signore, ha parlato ed ha chiamato la terra dal sorgere del sole fino al suo tramonto: da Sion rifulge lo splendore della sua bellezza 53? E di chi, se non di Cristo, è questa voce: Ho dormito turbato?E perché turbato? Lo dice dopo: I figli degli uomini hanno i loro denti come lance e saette, e la loro lingua come spada affilata 54. Chi ha questa lingua, se non quelli che hanno gridato: Crocifiggilo, crocifiggilo 55? E perché tutto questo? Per quale vantaggio, per quale profitto? Ascolta il seguito: Innàlzati sopra i cieli, o Dio, e si diffonda, su tutta la terra, la tua gloria 56. Ecco, vi trovi che Cristo dormì nella passione e nella resurrezione ascese sopra i cieli. Come mai la sua gloria è diffusa su tutta la terra, se non perché la sua Chiesa è estesa in tutta la terra? Ora, su queste due brevissime frasi, o eretici, io vi pongo una domanda che riguarda l'intera questione che c'è tra noi. Egli dice: Innàlzati sopra i cieli, o Dio, e si diffonda, su tutta la terra, la tua gloria. Perché proclamate il Signore, il Cristo, innalzato sopra i cieli e non siete in comunione con la sua gloria diffusa su tutta la terra.



Il Salmo 71 parla di Cristo e della Chiesa.


8. 22. Il salmo settantunesimo è intitolato: Per Salomone. Ma poiché vi si dicono cose tali, che non possono applicarsi a questo re temporale, che poi peccò gravemente, si sostiene con prove davvero invincibili, anche contro gli stessi Giudei, che esse sono state predette di Cristo. Nessun cristiano, viceversa, lo nega: vi si dicono, infatti, cose tali, da non poter dubitare che riguardino Cristo. Vi si incontrano anche espressioni in cui è possibile riconoscere la Chiesa diffusa in tutto il mondo, essendo stati assoggettati a Cristo perfino tutti i re: Egli dominerà da mare a mare - dice - e dal fiume fino ai confini del mondo 57. Dal fiume, certo, dove lo Spirito Santo sotto forma di colomba e la voce dal cielo lo manifestarono. Poi continua: Davanti a lui cadranno gli Etiopi e i suoi nemici baceranno la terra. I re di Tarsi e le isole offriranno tributi, i re degli Arabi e di Saba porteranno doni. E lo adoreranno tutti i re della terra e tutte le genti serviranno a lui 58. E poco dopo: E in lui saranno benedette tutte le tribù della terra, tutte le nazioni lo magnificheranno. Benedetto il Signore, Dio d'Israele, che solo ha compiuto prodigi, e benedetto il nome suo glorioso in eterno e nei secoli dei secoli; e tutta la terrà si riempirà della sua gloria: Così sia, così sia 59. Ed ora, o Donatisti, andate e gridate pure: " Non è così, non è così ". Vi ha sconfitti la parola di Dio che dice: È così, è così. Ecco: è stata rivelata nei salmi la Chiesa diffusa in tutta la terra, sulla quale riposa la gloria del suo Re. Perciò la stessa regina è la sua Sposa, e di lei si dice nel salmo quarantaquattro: Sta la regina alla tua destra vestita d'oro, e avvolta in un manto variopinto 60; e per esortarla le viene subito rivolta la parola di Dio: Ascolta, figlia, guarda e porgi l'orecchio e dimentica il tuo popolo e la casa di tuo padre, poiché il re si è invaghito della tua bellezza. Egli infatti è il tuo Dio 61. Notate con quali termini la divina profezia inizia il suo discorso alla Sposa di Cristo: Ascolta, o figlia, e guarda. Voi invece né volete ascoltarle, queste predizioni, né vederne il compimento; e tuttavia, vostro malgrado, le ascoltate e le vedete. Ascoltate dunque che cosa si dice della Sposa, poco dopo; ascoltatene la predizione dalla divina pagina e vedetene il compimento in tutta la terra: In luogo dei tuoi padri - è detto - ti sono nati i figli: li costituirai principi su tutta la terra 62. Quante testimonianze delle Scritture su questo argomento io tralascio! Lo sanno quelli che leggono; e lo so anche io. Ma non voglio appesantire la lettera alla quale chiedo una risposta.



Dunque: le profezie dell'A. T. sono vere e chiare.


9. 23. Che cosa risponderanno, i Donatisti, a queste nostre citazioni della Legge, dei Profeti e dei Salmi circa la Chiesa di Cristo che si diffonde nel mondo, con la quale essi preferiscono essere in contrasto, restando malvagi, piuttosto che essere in comunione, correggendosi? Che cosa, ripeto, risponderanno? Che sono false o oscure? Che sono false, non ardiscono dirlo: sono infatti schiacciati dal peso di tanta autorità. Dunque, pur riconoscendole vere, sostengono che non si possono adempiere. Come se accusare una profezia del crimine di falsità sia diverso dal dire che le sue predizioni non si possono realizzare: in effetti, è come dire che essa non è una profezia, ma una pseudoprofezia. Quando poi chiedi loro: " Perché non si possono adempiere? ", ti rispondono: " Per il rifiuto degli uomini. L'uomo, si sa, è creato con il libero arbitrio, per cui, se vuole, crede in Cristo, se non vuole, non crede; se vuole, persevera in questa fede, se non vuole, non persevera. Pertanto, pur avendo la Chiesa iniziato a crescere in tutto il mondo, gli uomini non vollero perseverare e così la religione cristiana venne meno in tutte le nazioni, eccetto che nel partito di Donato ". Parlano come se lo Spirito di Dio non avesse conosciuto il futuro volere degli uomini! E chi è tanto folle da dirlo? Ma perché allora non ha predetto quanto sapeva che sarebbe accaduto delle volontà degli uomini? Certo, se queste profezie sono state fatte come credono essi, chi vuole può essere un profeta e così, quando le sue profezie non si avverano, rispondere: " Gli uomini non hanno voluto; è con il libero arbitrio che si è cristiani ". Con questo criterio si sarebbe potuto profetizzare che Cristo non avrebbe sofferto sulla croce, ma che sarebbe morto di spada e così, quando i fatti fossero stati diversi, rispondere: " E che c'entro, io? Gli uomini dotati di libero arbitrio non hanno voluto trattarlo come io avevo predetto, ma hanno fatto ciò che essi hanno voluto ". Ora, a chi non viene in mente quante profezie si potevano fare o anche si possono fare, in questo modo, da un qualsiasi uomo? Chi potrebbe dubitare, infatti, che se Giuda non avesse voluto, certamente non avrebbe tradito Cristo, e che se Pietro non avesse voluto, non avrebbe rinnegato per tre volte il Signore? Perciò la predizione di questi fatti fu certa, perché Dio prevede anche le volontà future.



Ora ascoltiamo la voce di Cristo stesso.


10. 24. Tuttavia, benché queste verità siano evidenti anche agli spiriti pigri 63, ascoltiamo, su questo punto, anche la voce del Verbo che si esprime con la sua bocca di uomo. Sappiamo che, dopo la sua resurrezione, offrendosi alle mani dei suoi discepoli dubbiosi per farsi toccare e palpare, dopo aver preso e mangiato, davanti a loro, il cibo, che essi gli porgevano, disse loro: Questi sono i discorsi che vi facevo quand'ero ancora con voi: bisognava che si adempissero tutte le cose scritte su di me nella Legge di Mosè, nei Profeti e nei Salmi 64. Ora, di chi, se non di lui, sono state scritte quelle cose che anche noi abbiamo citato dalla Legge, dai Profeti e dai Salmi, come io ho dimostrato punto per punto? Quando dunque egli, che è la Verità 65, dice: Era necessario che si compissero tutte le cose, perché i Donatisti lo negano, se non perché sono nemici della verità? Se poi essi insistono nel dire che i testi sono oscuri, ascoltiamo anche su questo il capo, che ci indica con assoluta verità il proprio corpo. Infatti, poiché aveva detto: Era necessario che si compissero tutte le cose scritte su di me nella Legge di Mosè, nei Profeti e nei Salmi, come se gli chiedessimo se nelle parole su di me sia da intendersi anche la Chiesa, perché sta scritto: Saranno due in una sola carne 66, e per farci ritenere certi i divini oracoli non solo quando parlano del capo, ma anche del corpo, l'Evangelista continua dicendo: Allora aprì loro la mente all'intelligenza delle Scritture, e disse loro: così è stato scritto e così era necessario: che il Cristo patisse e risorgesse dai morti il terzo giorno 67. Qui è indicato il capo, che si consegnò anche nelle mani dei discepoli per farsi toccare. Ed ora nota che cosa aggiunge del suo corpo che è la Chiesa, perché non cadiamo nell'errore né circa lo Sposo né circa la Sposa: E nel suo nome sia predicata la penitenza e la remissione dei peccati a tutte le genti, cominciando da Gerusalemme 68Che c'è di più veritiero di questa parola? Che c'è di più divino? Che cosa è più evidente? Io provo disagio nel farla valere con le mie parole, mentre gli eretici non si vergognano di combatterla con le loro.



Le parole di Cristo sulla universalità sono molto più chiare.


10. 25. Dicano pure, i Donatisti, che queste testimonianze della Legge, dei Profeti e dei Salmi sono oscure e che, espresse in forma figurata, si prestano anche ad una diversa interpretazione: anche se io, per quanto ho potuto, ho fatto in modo che non osino dirlo. Sì, lo dicano pure. Io però chiedo: è forse oscura e avvolta nel velo dell'enigma, questa frase di Cristo: Perché così sta scritto e così era necessario, che il Cristo patisse e risorgesse il terzo giorno, e che nel suo nome si predicasse la penitenza e la remissione dei peccati a tutte le genti, incominciando da Gerusalemme 69? Se è oscura questa frase: Ho dormito turbato, è forse oscura: Il Cristo doveva patire 70? Se è oscura: Innàlzati sopra i cieli, o Dio 71, è forse oscura: E risorgere il terzo giorno? Inoltre, se è oscura la frase: E su tutta la terra la tua gloria 72, è forse oscura: E nel suo nome si predicasse la penitenza e la remissione dei peccati a tutte le genti? Se è oscura: Il Dio degli dèi, il Signore, ha parlato ed ha chiamato la terra dal sorgere del sole fino al tramonto 73è forse oscura: Nel suo nome si predicasse la penitenza e la remissione dei peccati a tutte le genti? La terra è stata chiamata dal sorgere del sole fino al tramonto, così come egli ha detto: Non sono venuto per chiamare a penitenza i giusti, ma i peccatori. Se è oscura la frase: Da Sion verrà lo splendore della sua gloria 74, è forse oscura: Cominciando da Gerusalemme? Sion e Gerusalemme sono la stessa città. Ma a me che importa? Dicano pure, i Donatisti, che le mie citazioni dalla Legge, dai Profeti e dai Salmi non hanno niente a che vedere con le parole del Signore lette nel Vangelo: non mi preoccupo, non mi oppongo. Una cosa, però, è certa: se questi fatti non fossero stati predetti nella Legge, nei Profeti e nei Salmi, sia nei testi citati da me che in altri, il Signore non avrebbe mai detto: È necessario che si adempiano tutte queste cose che sono state scritte su di me nella Legge di Mosè, nei Profeti e nei Salmi 75. Né avrebbe mai insegnato, dopo avere aperto la loro mente all'intelligenza delle Scritture, queste stesse cose che la Legge, i Profeti e i Salmi, avevano scritto su di lui, tanto da dire: Perché così è scritto e così era necessario, che il Cristo patisse e risorgesse il terzo giorno e che nel suo nome si predicasse la penitenza e la remissione dei peccati a tutte le genti, incominciando da Gerusalemme 76. Né io avrei potuto sapere che queste cose stavano scritte nella Legge, nei Profeti e nei Salmi; ma che vi sono scritte lo dice colui che è la Verità 77. E se pure egli non lo avesse detto, senza dubbio sarebbero bastate, ai cristiani, queste parole di Cristo: Bisogna che nel mio nome sia predicata la penitenza e la remissione dei peccati a tutte le genti, incominciando da Gerusalemme. Senonché, egli volle confermare i suoi discepoli, rimasti dubbiosi, nonostante avessero toccato e palpato il suo corpo, con una testimonianza delle Scritture, più forte di quella che faceva percepire, ai sensi degli uomini, il suo corpo visibile e palpabile. Possiamo dunque star certi che il Signore ha designato, con la sua stessa bocca, la Chiesa: il suo punto di partenza e il suo punto di arrivo; essa sarebbe iniziata da Gerusalemme per arrivare a tutte le genti.


Fraternamente CaterinaLD

"Siamo mendicanti e chiediamo agli altri anche le loro idee, come la staffetta della posta che riceve il documento dalle mani di uno e poi corre per darlo ad un altro. Faccio una timida parafrasi delle parole di chi ci ha preceduto nel cammino della fede, per annunciarle ad altri."
(fr. Carlos Alfonso Azpiroz Costa OP
Maestro dell’Ordine)
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