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Il Cuore Immacolato di Maria - di Padre Stefano M. Lanzetta

Ultimo Aggiornamento: 21/01/2016 19:19
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24/08/2014 23:20
 
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L’appello di Fatima nasce in un grande e importante nodo storico, in un momento epocale della storia. E chi non vede che il nostro tempo è un grande momento epocale, una svolta? Una svolta in cui siamo davanti a un bivio. Oggi più che mai ci accorgiamo di essere davanti a un bivio: o Dio o la distruzione con un ghigno satanico. Già lo diceva Giovanni Paolo II, quando pronunciò l’atto di affidamento al Cuore Immacolato di Maria, l’8 ottobre del 2000:
«L'umanità possiede oggi strumenti d'inaudita potenza: può fare di questo mondo un giardino, o ridurlo a un ammasso di macerie. Ha acquistato straordinarie capacità d'intervento sulle sorgenti stesse della vita: può usarne per il bene, dentro l'alveo della legge morale, o può cedere all'orgoglio miope di una scienza che non accetta confini, fino a calpestare il rispetto dovuto ad ogni essere umano. Oggi come mai nel passato, l'umanità è a un bivio. E, ancora una volta, la salvezza è tutta e solo, o Vergine Santa, nel tuo figlio Gesù».

Pensate alla bomba atomica. Pensiamo al fanatismo del terrorismo islamico. Ma, allo stesso tempo, possiamo fare, con la nostra tecnica, del mondo un giardino, un luogo di accoglienza. Siamo davanti a questa scelta.Ecco perché il Signore ci mostra questo Cuore. Se si accoglie questo Cuore, il mondo è trasformato in un giardino dove abita di nuovo Dio in mezzo a noi. Se invece rifiutiamo questo Cuore, il mondo diventa un cumulo di cenere, può diventare un mare di fuoco.Il Signore ci dona questo Cuore in questo momento, perché l’umanità è in una svolta, a un bivio, a un crocevia che interseca questo Cuore. Non ci sono alternative: o il Cuore Immacolato, e quindi Dio che abita di nuovo in mezzo a noi, o la distruzione e l’inferno. «Avete visto l’inferno, dove cadono le anime dei poveri peccatori? Per salvarle, Dio vuole stabilire nel mondo la devozione al mio Cuore Immacolato», disse la Madonna ai Pastorelli il 13 luglio del 1917. O il Cuore Immacolato o la distruzione; o il Cuore Immacolato o la perdizione.Entriamo un po’ di più nel Cuore Immacolato di Maria e vediamo questo Cuore anzitutto come un Cuore Immacolato. Poi vedremo il Cuore Addolorato, e, infine, il Cuore Glorificato che diventa Cuore Eucaristico della Chiesa, il Cuore che pulsa, che dà vita alla Chiesa, che ha preparato per noi l’Eucaristia, vita della Chiesa e del mondo.

Il Cuore immacolato: un cuore che crede, spera e ama
Ricordiamo l’episodio dell’Annunciazione. La Madonna accoglie il saluto angelico che le dice: «Tu sarai la Madre dell’Altissimo». E Lei, dopo che ha capito che può conservare la Sua Verginità promessa a Dio, che può custodire immacolato il Suo Cuore – aveva promesso di custodirlo verginalmente, perché si conservasse lo splendore di Dio in Lei (cf. Lc 1,34) –, una volta che ha capito che cosa significano quelle parole dell’Angelo, dice: «Fiat! Sia fatto di me secondo la tua parola».Il Cuore di Maria è un Cuore Immacolato: «Ave, Piena di Grazia!». È una pienezza che non significa soltanto l’assenza del peccato, e quindi la preservazione dal peccato originale, ma anche e soprattutto pienezza di Grazia, come dono di Dio, e quindi pienezza delle grazie, dei favori divini, che poi Lei distribuirà come Madre a tutti i Suoi figli. La Sua immacolatezza significa assenza del peccato originale e di ogni altro peccato, che da quello origina, quindi assenza di ogni inclinazione al male, di ogni dubbio, seduzione, tentazione. Nella Madonna non c’è questa miseria umana che c’è in noi, per grazia di Dio, perché Immacolata. Non ci sono i dubbi della fede, non ci sono le tentazioni, sebbene qualcuno voglia insinuare questi errori, dicendo che la Madonna è “una donna feriale”, una donna come tutte le altre. Questo insegnamento è piuttosto una “teologia feriale”, che non ha molta solennità; ha fatto alcuni discepoli, ma molto pochi.Il Cuore Immacolato è quindi un Cuore nel quale abita la pienezza della Grazia, l’assenza del peccato, della concupiscenza, della debolezza e quindi dell’inclinazione al male. C’è la pienezza della Grazia di Cristo, una pienezza che l’ha resa unica.

La Madonna così prepara la pienezza della Chiesa: se Lei non è piena di Grazia, Lei che precede, la Chiesa non sarà santa e immacolata, ma, come qualcun altro insinua, peccatrice. È blasfemo. La Chiesa non è peccatrice. Come dice S. Ambrogio è «immaculata ex maculati». Resta comunque la sua analogia di dipendenza nell’essere con la Vergine: se la Madonna non è tutta Santa, se non ha tutta la pienezza di Grazia, la Chiesa non può essere tutta Santa in sé, quale mistero salvifico. Ci saranno soltanto figli, un po’ come noi, mezze misure.Invece la Chiesa è tutta Santa, perché c’è Gesù, il Capo della Chiesa, e perché c’è Maria, che è il tipo della Chiesa e il modello dei figli, il modello archetipo della Chiesa Santa.Il Cuore Immacolato è pienezza di Grazia, quella pienezza che la Madonna poi dispenserà come Madre ai Suoi figli, a quei figli che si rifugiano nel Suo Cuore Immacolato. Chi si rifugia nel Suo Cuore trova la Grazia di Dio, quella Grazia di cui noi abbiamo bisogno, perché peccatori.Il Cuore Immacolato, senza macchia è il Cuore che crede, è, in qualche modo, la Fede. Cuore Immacolato significa conoscenza di Dio senza tentennamenti, senza dubbi, senza tanti limiti che sono la nostra ignoranza. La fede di Maria è stabile e al contempo cresce e si perfeziona sempre più. Non è una fede vacillante, come la nostra, brancolante nel buio dei dubbi, che spesso ci fa esclamare: «No, non credo più in niente… Ma Dio… Ma questa malattia… Se Dio esiste perché devo soffrire?... Se Dio esiste, perché fa soffrire quella persona, quegli innocenti?».Dio vuole stabilire nel mondo questa devozione al Cuore di Mariavuole cioè stabilire di nuovo la Fede dei cristiani, se accolgono questo Cuore, che è l’unico Cuore che crede veramente, che non vacilla, che non tentenna mai; è un Cuore che semplicemente crede: «Sia fatto di me secondo la tua parola» (Lc 1,38)Suocibo, come Gesù, è fare la volontà di Dio (cf. Gv 4,34).Il Messaggio di Fatima ci mette davanti a questo mondo del grande ateismo, del materialismo, dell’indifferentismo, che sarebbero venuti, in realtà, dalla rivoluzione nel mondo. Questo mondo non è umano. Contro questa onda limacciosa, questo tsunami di sporcizia, di materialismo, contro questa onda di fango che rischia di travolgere il mondo, il Signore oppone il Cuore Immacolato, il Cuore che ha Fede, nel quale mai ha vacillato la Fede.

Il Cuore di Maria rimane in Dio, rimane fisso con la Fede in Dio. Dall’Annunciazione al Calvario, attraverso la Presentazione di Gesù al Tempio, la Madonna  conosce un progresso nella fede: crede e credendo conosce sempre più a fondo la volontà di Dio, fino poi ad offrire Gesù, come Corredentrice, al Calvario. Conosce e crede di più.  Questa è la Fede che si oppone alla dissacrazione.Oggi assistiamo a una desacralizzazione non solo delle cose sacre, ma, per così dire, anche a una desacralizzazione o dissacrazione delle cose naturali! Le cose della vita, quelle cose evidenti, senza le quali non si può vivere, sono messe in discussione. Questo significa toccare ancora di più il fondo! Abbiamo rinnegato Dio. Gli abbiamo sbarrato l’accesso con un’onda limacciosa di ateismo e di materialismo. E adesso mettiamo le nostre mani sporche anche sulle cose naturali, su quelle cose che non richiedono la Fede, ma che sono parte di noi, di quell’uomo carnale, che tutti noi siamo. Uomini carnali che hanno rinnegato lo spirito nel loro corpo, ora in nome dello spirito rinnegano il loro corpo. Abbiamo distrutto il corpo e lo spirito.Contro tutto questo, il Signore, nella sua logica – la logica della stoltezza del mondo, della debolezza di Dio – alla nostra prepotenza, oppone la debolezza, la piccolezza, l’umiltà, il Cuore della Madonna.Nel primo post-concilio ci furono dei teologi che ridicolizzavano le richieste fatte dalla Madonna a Fatima. Qualcuno si chiedeva, con ironia, come fosse stato possibile opporre alla Rivoluzione comunista, così disastrosa, la Consacrazione al Cuore Immacolato di Maria. Dinanzi ad un mostro, quale l’Impero sovietico – oggi diramatosi in tanti altri imperi della materia – si voleva opporre un mezzo così piccolo, così ridicolo! Si denigrava la Consacrazione alla Madonna. Questa è la sapienza del mondo, di chi pensa che per combattere bisogna avere solo i missili, le bombe atomiche… Poi basta un infarto e sei morto. Basta un piccolo mal di testa e non sai più quale bottone devi premere.Il Signore ci umilia, ci fa capire quanto siamo stolti, e ce lo fa capire con le cose umili, con le cose semplici. Oppone alla sapienza del mondo la stoltezza della Croce, che è sapienza di Dio. La Consacrazione alla Madonna è sapienza di Dio in questa stoltezza del mondo, la sapienza della Croce, nella piccolezza dei tre umili pastorelli.Il Cuore di Maria è il Cuore che crede anche per noi suoi figli.

In questo Anno della Fede dobbiamo ribadirlo e capirlo nuovamente: chi vuole credere in Dio senza vacillare, senza rischiare di fondare la sua vita sul dubbio metodico, assillato da tanta superbia, deve avere il Cuore di Maria, il Cuore che dice «Fiat», «Sia fatta la tua volontà».Il Cuore Immacolato, inoltre, è la nostra Speranza. È la Speranza! La certezza di possedere quelle cose che crediamo, che il Signore ci dona nella Fede, e non ancora in visione, ma che un giorno ci donerà in visione e non più nella Fede: la Patria eterna. La Speranza della Madonna è la Speranza di chi già possiede Dio, Lo ha in sé, nel Suo Cuore; Dio dimora nel Suo Cuore e poi dimorerà nel Suo grembo. In questo senso, la Madonna è la nostra Speranza, perché Lei ci dona quello che noi speriamo: la Vita eterna. E che cos’è la Vita eterna? È Gesù, il Suo Figlio. «Questa è la vita eterna: che conoscano te, l’unico vero Dio, e colui che hai mandato, Gesù Cristo» (Gv 17,3).Chi vuole sperare veramente, senza di-sperare, senza cadere nella disperazione, deve rifugiarsi nel Cuore Immacolato di Maria. Quante disperazioni nel mondo, quanta disperazione in noi, quando non hai più un senso la nostra vita! Come si fa a sperare? Come posso cercare Dio? Dove trovo Dio? Nel Cuore Immacolato di Maria.Il Cuore Immacolato di Maria è infine un cuore che ama. È Carità in azione. La Fede, la Speranza e la Carità, in Maria. La Carità è l’Amore di Dio. La Carità è l’Amore che non cerca la propria soddisfazione, che non cerca il proprio egoismo. È l’amore che dona, che si offre, come il Signore: «Nessuna ha un amore più grande di questo: dare la vita per i propri amici» (Gv 15,13).La Madonna ha questa Carità, perché, quando il Signore Le chiede di diventare Sua Madre, Lei non si lascia atterrire dalla paura: «Ma poi cosa mi succederà… Io sono una ragazzina, come farò a sopportare tutte queste cose?... E poi i miei progetti, i miei sogni, le mie idee…». Chi ha la Carità non discute dentro di sé. Si dona: «Signore, poi ci penserai Tu. Intanto io Ti amo, poi ci pensi Tu».Il Cuore Immacolato è il Cuore della Carità, il Cuore che ama Dio. La Carità non è soltanto fare delle buone azioni. Le buone azioni le sanno fare tutti, ma non tutti sanno amare Dio, perché l’Amore implica la Fede, e la fede genera la Speranza.







Fraternamente CaterinaLD

"Siamo mendicanti e chiediamo agli altri anche le loro idee, come la staffetta della posta che riceve il documento dalle mani di uno e poi corre per darlo ad un altro. Faccio una timida parafrasi delle parole di chi ci ha preceduto nel cammino della fede, per annunciarle ad altri."
(fr. Carlos Alfonso Azpiroz Costa OP
Maestro dell’Ordine)
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