È soltanto un Pokémon con le armi o è un qualcosa di più? Vieni a parlarne su Award & Oscar!

A tutti voi che passate da qui: BENVENUTI
Se avete desiderio di capire che cosa insegna la Bibbia che il Magistero della Santa Chiesa, con il Sommo Pontefice ci insegna, questo Gruppo fa per voi. Non siamo "esperti" del settore, ma siamo Laici impegnati nella Chiesa che qui si sono incontrati da diverse parti d'Italia per essere testimoni anche nella rete della Verità che tentiamo di vivere nel quotidiano, come lo stesso amato Giovanni Paolo II suggeriva.
Nuova Discussione
Rispondi
 
Pagina precedente | 1 | Pagina successiva

TESTI E COMMENTI UFFICIALI SINODO SULLA FAMIGLIA 2014

Ultimo Aggiornamento: 27/10/2014 16:33
Autore
Stampa | Notifica email    
OFFLINE
Post: 39.989
Sesso: Femminile
17/10/2014 16:52
 
Email
 
Scheda Utente
 
Quota

<header>

  Famiglia, inediti di Papa Wojtyla. Card. Comastri: Sinodo fondamentale


</header>

2014-10-17 Radio Vaticana



Capire l’importanza dell’ amore vero, quello che si consacra con il matrimonio, e si rinnova giorno dopo giorno all’interno della famiglia. E’ un cammino all’educazione verso l’amore, i due volumi “Sposi amici dello sposo“ e “Educare ad amare”, che raccolgono scritti inediti di Karol Wojtyla, presentati ieri pomeriggio a Roma al Pontificio Istituto Giovanni Paolo II.

I testi, editi da Cantagalli, fanno parte della collana “Sentieri dell’ amore”, dedicata proprio al tema del  matrimonio e famiglia. Marina Tomarro ha intervistato  il cardinale Angelo Comastri, arciprete della Basilica Papale di San Pietro in Vaticano, intervenuto alla presentazione:

 

R. – Lo ha confessato lo stesso Giovanni Paolo II, che da giovanissimo sacerdote immediatamente capì che il tema dell’amore è fondamentale. Una società si qualifica in rapporto al tipo di amore che vive. E Giovanni Paolo II capì anche che la famiglia è il primo luogo in cui si fa l’esperienza dell’amore e se manca l’amore nelle famiglie, si spegne l’amore nel mondo. Ora, questa intuizione che Giovanni Paolo II ha avuto all’inizio del suo cammino sacerdotale, l’ha accompagnato per tutta la vita, al punto tale che Papa Francesco si può dire sia quasi stato costretto a dire: “Ma questo è il Papa della famiglia”. Allora, è bello che il Sinodo dei vescovi tenga conto di questa definizione che ha dato Papa Francesco e guardi all’insegnamento di Giovanni Paolo II proprio per trovare anche il cammino del Sinodo dei vescovi.

D. – Quanto è importante accompagnare anche i giovani nel cammino verso il matrimonio?

R. – Io credo sia decisivo l’accompagnamento al matrimonio e anche, dopo il matrimonio, l’accompagnamento delle giovani famiglie. Insisto sulla preparazione, perché molti giovani affrontano il matrimonio con una leggerezza impressionante. Il matrimonio è un impegno. Il matrimonio è una missione. E da come sono le famiglie, dipende anche la futura società. Nella lacerazione delle famiglie di oggi, quali piaghe, cioè quali ferite, si creano nel cuore dei figli? E questi figli che futuro avranno? Che società creeranno? Ecco, allora, quanto è importante prepararci alla famiglia. Bisogna davvero dedicare tempo e forze e anche gente qualificata, preparare i giovani alla famiglia, perché la società – diceva Leone XIII – è fatta da famiglie ed è come sono le famiglie. E’ verissimo.

D. – In che modo poter aiutare le famiglie attuali a superare i disagi, le difficoltà che incontrano nel loro cammino?

R. – Io credo che dobbiamo dedicare tanto tempo alle famiglie e, sicuramente, se nella famiglia c’è una grande fede allora si superano tutte le difficoltà. Io ricordo un particolare di una giovane coppia che ho sposato e di cui ho benedetto il matrimonio. Dopo il matrimonio ho regalato loro un crocifisso e ho detto: “Guardate, ogni giorno conservate questo crocifisso nella vostra casa e quando avete qualche momento di difficoltà guardatelo e dite ‘quello è l’amore’”. Sa cosa mi hanno detto dopo tanti anni: “Abbiamo avuto prove, difficoltà, ma molto spesso la sera abbiamo ripreso il crocifisso e ci siamo ricordati delle sue parole e, guardando Gesù, abbiamo superato le crisi”.

D. – Siamo ormai quasi alla conclusione del Sinodo, quali saranno le ripercussioni, secondo lei, sulla famiglia di oggi?

R. – Il primo frutto del Sinodo è questo: avere in qualche modo rimesso la famiglia al centro; avere detto alla società e al mondo - non solo alla Chiesa – “guardate, la famiglia è decisiva”. Per la qualità della società, dare più tempo alla famiglia, e questo sarà sicuramente a vantaggio di tutti.

D. – Oggi è l’anniversario di Giovanni Paolo II, nella sua salita al soglio di Pietro. Qual è il suo ricordo personale di questo Papa Santo ormai?

R. – Il primo aprile 2005 ebbi la gioia di entrare nella camera di Giovanni Paolo II e di vederlo, si può dire, sulla soglia della morte. Quello che ricordo di quel momento sono gli occhi. Vidi due occhi così sereni, che dentro di me dissi: “Ma questi occhi sembrano già due riflessi del Paradiso, una finestra aperta sul Paradiso”. Era sereno, perché sapeva che andava dal Signore. Ma era contento anche perché era convinto di avere vissuto bene la sua missione. E credo che alla fine della vita avere la consapevolezza di essere stati fedeli alla missione affidata dal Signore sia la gioia più grande che uno possa avere. Quegli occhi sereni di Giovanni Paolo II ci dicono: “Impegnate bene la vita, perché è un grande dono”.

All’incontro era presente anche il curatore dei due volumi, don Przemysław Kwiatkowski, docente presso il Pontificio istituto Giovanni Paolo II.  Il suo commento:

R. – Credo che i motivi siano almeno due. Il primo è quello dell’esperienza, non soltanto del contesto in cui viviamo, delle cose che possiamo guardare, della nostra esperienza umana, perché abbiamo un vivo bisogno di crescere, di essere educati nell’amore. L’esperienza, quindi, ci spinge a fare questo. L’altro motivo è che abbiamo una grande eredità di Giovanni Paolo II che, da un lato, ci sembra molto conosciuta e, dall’altro, è ancora tutta inesplorata. Bisogna quindi riscoprirla.

 D. – Qual è il messaggio che questi scritti vogliono trasmettere?

 R. – Il messaggio del primo volume, “Sposi, amici dello sposo”, è che il matrimonio dà la possibilità di partecipare all’amore divino. Questo, quindi, è il primo messaggio di un orizzonte così profondo, che noi spesso dimentichiamo. L’altro volume, “Educare ad amare”, è proprio sulla necessità di educare all’amore, ma anche sulla possibilità di viverlo.

(Da Radio Vaticana)




Sinodo. Bagnasco: teoria del genere a scuola, calpestati diritti genitori

Il card. Bagnasco con Papa Francesco - ANSA

17/10/2014

Di fronte alle mentalità corrente che tende a banalizzare la sessualità umana e alla teoria del gender che punta a distruggere il concetto di famiglia naturale, la Chiesa è chiamata a promuovere un’educazione all’affettività fondata sul Vangelo. E’ questa una delle sfide affrontate in questi giorni dal Sinodo dei vescovi, sulla quale si sofferma il card. Angelo Bagnasco, presidente della Cei, al microfono di Paolo Ondarza:

R. – E’ un momento di grazia per la Chiesa, perché - insieme al Santo Padre – tutti noi, padri sinodali, gli osservatori, gli uditori e i vari invitati, abbiamo aperto lo sguardo e il cuore con grande chiarezza, con grande semplicità e con grande passione di pastori, sul tema della famiglia, che è la realtà fondamentale della società e della Chiesa. Ho ricordato in modo particolare la necessità dell’educazione affettiva, perché l’amore non è soltanto sentimento, ma è quello che la cultura presente non dice: l’amore è dono, è dono di se stesso ed è decidere di donarsi ad una altra persona per sempre, per tutta la vita. Questo grandissimo e splendido ideale, che oggi sembra impossibile nel mondo occidentale perlomeno, è possibile se si fa appello alla grazia di Dio.

D. – Educare all’amore è oggi una sfida particolarmente difficile, se pensiamo alle forti correnti di pensiero, a quello che anche qui in Aula è stato definito anche “pensiero unico”, che si vuole imporre e che spesso va a snaturare proprio la famiglia e così ad indebolire un nucleo fondante della società…

R. – Il “pensiero unico” è ormai una dittatura, che si vuole imporre dall’Occidente a tutte le altre parti del mondo. Ma l’Occidente – e in particolare l’Europa, come ho detto diverse volte – non è più assolutamente il centro del mondo: quindi l’arroganza della cultura europea dovrebbe fare i conti con questa realtà. Purtroppo gli organismi internazionali, che sono tanto importanti – pur essendo rappresentativi di tutti i Paesi del mondo – ragionano con una cultura, con una antropologia sostanzialmente occidentalista, che ormai ruota attorno alla cosiddetta teoria del genere

D. – Una teoria che si sta diffondendo in vari Paesi d’Europa sui banchi di scuola, dove si tenta di introdurre contenuti che vanno un po’ a snaturare quella che è la struttura naturale della famiglia…

R. – E’ un’offesa gravissima, che le istituzioni tentano di fare, al diritto sacrosanto, al diritto naturale dei genitori di offrire ai propri figli la visione culturale - una visione antropologica e valoriale - in cui loro credano e che sia la migliore per sé e per i propri figli. Questo diritto non può essere assolutamente scavalcato da alcuna autorità! Quindi questi tentativi di immettere, in modo quasi nascosto, questo tipo di visione che nasce dal genere, sotto la scusa di fare educazione affettiva o educazione sessuale, è un grave errore e non soltanto: è una grave violenza autoritaria rispetto ai genitori. I genitori devono essere non solamente informati su un progetto o su una intenzione delle autorità dello Stato o scolastiche che siano, ma devono dare – i genitori – l’autorizzazione esplicita e concorde perché queste cose vengano rappresentate ai propri figli.

D. – In Italia c’è il rischio che la situazione vada nella stessa direzione in cui è andata in altri Paesi europei?

R. – Certamente c’è questo rischio, perché lo abbiamo già visto l’anno scorso attraverso la diffusione di questi libretti, che poi sono stati – dicono – ritirati dalle scuole dopo un intervento dei vescovi che ha richiamato l’attenzione sul fatto. Non è un’ingerenza! E’ un dato, è una registrazione di un fatto, di cui però nessuno parlava. Già mi dicono altri che ancora circolano in qualche scuola… Bisogna che i genitori siano molto attenti: si tratta del bene fondamentale dei loro figli, perché vedere l’affettività, vedere la sessualità in genere, vedere la persona umana e la famiglia in un certo modo o in un altro, questo cambia radicalmente.

D. – I genitori chiedono di non essere lasciati soli dalle parrocchie e dai loro pastori…

R. – Assolutamente! La Chiesa non può lasciare solo il genitore: questo appartiene alla sua missione. Si affianca alla famiglia, ai genitori, non si sostituisce; si affianca con tutto il suo patrimonio di sapienza umana e cristiana, di operatori, di dedizione, che sono le nostre parrocchie, le associazioni e i movimenti.




 


... che poi, diciamocelo onestamente - papalepapale: a cosa serve oggi canonizzare o beatificare un Papa se poi si gettano nel cestino i loro insegnamenti come, ad esempio, la Familiaris Consortio di Giovanni Paolo II o come i mille moniti lanciati da Paolo VI contro chi voleva usare il Concilio per adattarsi alla mentalità del mondo?
Sfogliamo la enciclicam del neo Beato - domani - Paolo VI la Ecclesiam Suam e scopriamo questo monito che sembra davvero quello più calpestato dalla frangia progressista del Sinodo di oggi, leggiamo e meditiamo. 




















[Modificato da Caterina63 18/10/2014 10:40]
Fraternamente CaterinaLD

"Siamo mendicanti e chiediamo agli altri anche le loro idee, come la staffetta della posta che riceve il documento dalle mani di uno e poi corre per darlo ad un altro. Faccio una timida parafrasi delle parole di chi ci ha preceduto nel cammino della fede, per annunciarle ad altri."
(fr. Carlos Alfonso Azpiroz Costa OP
Maestro dell’Ordine)
Amministra Discussione: | Chiudi | Sposta | Cancella | Modifica | Notifica email Pagina precedente | 1 | Pagina successiva
Nuova Discussione
Rispondi

Feed | Forum | Bacheca | Album | Utenti | Cerca | Login | Registrati | Amministra
Crea forum gratis, gestisci la tua comunità! Iscriviti a FreeForumZone
FreeForumZone [v.6.1] - Leggendo la pagina si accettano regolamento e privacy
Tutti gli orari sono GMT+01:00. Adesso sono le 18:16. Versione: Stampabile | Mobile
Copyright © 2000-2024 FFZ srl - www.freeforumzone.com