COME E PERCHÉ PREGARE
L'argomento meriterebbe assai più spazio, ma confidiamo nel Signore affinché sia Lui a parlarvi attraverso questa breve analisi. Innanzitutto poniamo alcune domande:
Ti senti completo spiritualmente?
Lo sei veramente o pensi di esserlo?
Pensi forse di saperti completare da te stesso?
Riesci da solo a soddisfare la fame dello spirito, fame di pace, serenità e gioia?
Sai conquistare da solo il superamento dell'ansia interiore?
Sai rispondere da solo a quelle domante esistenziali che a volte assillano il cuore:
perché vivo, perché devo morire, perché la sofferenza?
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Se non sai rispondere, o non sei sicuro delle tue risposte, devi solo pregare, perché pregare significa andare alla ricerca di Dio.
Pregalo anche con il cuore, lasciando libera la tua anima di completarsi in Lui, che è fuoco divorante che consuma. In questa condizione la creatura conosce il volto del Creatore e il Suo Amore infinito.
A volte, quando ci troviamo stretti dalla necessità, la preghiera diventa pressante. Allora siamo disposti a gridare: Signore, Figlio di Davide, abbi pietà di me!" (Mt. 15,27).
Spesso, egoisticamente, siamo noi a decidere le nostre azioni ed i nostri comportamenti configurandoli alle nostre necessità, poi, siccome "siamo religiosi", preghiamo:"Signore, ti prego, fai andare le cose come ho deciso io". Dio è lì per servirci e non ci preoccupiamo minimamente di chiedere anche il suo parere.
La preghiera richiede necessariamente una disposizione, un atteggiamento fondamentale: la fede, o meglio ancora, quelle realtà divine e umane insieme che la Tradizione cristiana ha chiamato "virtù teologali"; fede, speranza e carità.
Per questo motivo San Francesco, davanti al Crocifisso, pregava chiedendo, "fede retta, speranza certa, carità perfetta, umiltà profonda, sapienza e discernimento" per osservare il suo santo e verace comandamento.
Prima formula di preghiera, fra tutte, è il "Padre Nostro", via maestra per alimentare e far crescere la nostra fede, speranza e carità, il rapporto con Dio Padre.
Ci sono infiniti modi di pregare. Il Vangelo ce ne insegna molti, e altri ancora i Beati e i Santi.
Santa Teresa d'Avila nel "Castello interiore" immagina l'anima come un castello da composto da sette ordini di stanze: queste stanze devono essere attraversate per raggiungere quella centrale, dove dimora Dio.
"Una volta entrati nelle prime stanze, dice Santa Teresa, troviamo molti animaletti molesti che tentano di ostacolarci: le passioni e gli idoli che non vogliono lasciarci procedere verso quella centrale. Sanno che se vi riusciremo loro moriranno". E allora, contro questi animaletti preghiamo come il salmista: "A te, o Signore, elevo l'anima mia. Dio mio, in te confido, non sia confusa! Non trionfino su di me i miei nemici". (Sal. 25).
Nelle seconde stanze, sempre Santa Teresa dice, che Dio comincia a manifestarsi indirettamente tramite le buone letture, le liturgie e i sacramenti. Allora noi preghiamo come Pietro: "Tu sei il Cristo, il Figlio del Dio vivente!" (Mt. Cap. 16).
Nelle terze stanze incontriamo il deserto, la prova che Dio ci chiede quando, pur essendo all'inizio del cammino, cominciamo a sentirci troppo sicuri di noi stessi e pensiamo di poter fare da soli. Allora preghiamo come San Francesco per ottenere l'umiltà: "Chi sei tu dolcissimo Iddio mio … Chi sono io vilissimo verme, disutile servo tuo ….".
Quando ci si trova nelle quarte stanze non si ha più bisogno di consigli.
Nelle quinte stanze l'anima viene guidata da Dio, ed il suo sguardo la scioglie come cera.
Nelle seste stanze l'anima si fidanza con Dio, e nelle settime avviene il matrimonio dell'anima con Dio. In queste stanze puoi pregare come Maria: L'Anima mia magnifica il Signore". (Leggi e medita il brano, dal Vangelo di Luca: 1,46-55).
Come pregare? Due consigli, il primo ce lo dà il Vangelo: - Quando preghi, entra nella tua camera e chiudi la porta, prega il Padre nel tuo segreto". Il secondo: prima di pregare, invoca lo Spirito Santo affinché ti suggerisca la preghiera più giusta, con San Paolo: ".. nemmeno sappiamo che cosa sia conveniente domandare, ma lo Spirito intercede con insistenza per noi, con gemiti inesprimibili, e Colui che scruta i cuori sa quali sono i desideri dello Spirito, perché egli intercede per i credenti secondo i disegni di Dio". (Rm. 8,26-27).
Luca : 1,46-55 - Cantico della Beata Vergine Maria MAGNIFICAT
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Maria visita Santa Elisabetta
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Allora Maria disse: "L'anima mia magnifica il Signore e il mio spirito esulta in Dio, mio salvatore, perché ha guardato l'umiltà della sua serva. D'ora in poi tutte le generazioni mi chiameranno beata. Grandi cose ha fatto in me l'Onnipotente e santo è il suo nome: di generazione in generazione la sua misericordia si stende su quelli che lo temono. Ha spiegato la potenza del suo braccio, ha disperso i superbi nei pensieri del loro cuore; ha rovesciato i potenti dai troni, ha innalzato gli umili; ha ricolmato di beni gli affamati, ha rimandato i ricchi a mani vuote. Ha soccorso Israele, suo servo, ricordandosi della sua misericordia, come aveva promesso ai nostri padri, ad Abramo e alla sua discendenza, per sempre."
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Fraternamente CaterinaLD
"Siamo mendicanti e chiediamo agli altri anche le loro idee, come la staffetta della posta che riceve il documento dalle mani di uno e poi corre per darlo ad un altro. Faccio una timida parafrasi delle parole di chi ci ha preceduto nel cammino della fede, per annunciarle ad altri."
(fr. Carlos Alfonso Azpiroz Costa OP
Maestro dell’Ordine)