Papa Francesco ha voluto un frate della nostra Provincia di San Domenico in Italia come Arcivescovo di Smirne (iZMiR, in Turchia). Il 7 novembre 2015, giorno di inizio delle celebrazioni per il Giubileo dell’Ordine Domenicano, ne è stata data la comunicazione: fra Lorenzo Piretto verrà ordinato vescovo nella cattedrale smirniota il prossimo 20 dicembre e inizierà così il suo ministero episcopale sulla cattedra di san Policarpo.

Proprio così, questo antico vescovo, discepolo dell’apostolo Giovanni, martirizzato nella sua città nel 155, sedette sulla stessa cattedra che adesso sarà di fra Lorenzo. Non sembri cosa di poco conto: benché ormai la presenza cristiana – e quindi anche cattolica latina – sia molto esigua in Turchia, questa regione fu una delle prime ad accogliere la predicazione apostolica e per molti secoli fu un importantissimo centro di vita cristiana.

Le sette Chiese destinatarie delle lettere con cui si apre il libro dell’Apocalisse sono tutte nella penisola anatolica e una di loro, quella appunto di Smirne, è ormai l’unica rimasta in cui si trovi una viva -per quanto piccola- comunità cattolica, riunita intorno al suo arcivescovo.

Fra Lorenzo, anzi Sua Eccellenza Monsignor Piretto, è nato in provincia di Torino nel 1942, in una famiglia in cui già c’erano altri due domenicani: suo zio fra Giuseppe Vittonatto, esegeta e fraterno amico del beato padre Girotti e suo cugino fra Luigi Fontana, insegnante di filosofia a generazioni di studenti domenicani. Dopo essere stato anch’egli professore di filosofia e maestro dei frati studenti, all’inizio degli anni ’80 fra Lorenzo realizza il suo desiderio -per cui aveva da tempo iniziato a prepararsi studiando la lingua turca- di essere assegnato a Istanbul.

Nella grande metropoli euroasiatica trascorre più di trent’anni, facendo il vicario generale della diocesi, insegnando all’università, occupandosi della piccola comunità parrocchiale e soprattutto essendo un punto di riferimento costante della nostra presenza domenicana in quel paese. Più volte superiore a Istanbul e del vicariato di Turchia ultimamente, con vero spirito di obbedienza e di servizio si era da poco tempo trasferito a Smirne, dove fra Stefano Negro era rimasto da solo a prendersi cura di quella parrocchia.

Qui ha subito messo a frutto la sua instancabile voglia di fare, guadagnandosi ancora una volta stima e affetto da parte di tutti. Ora la Chiesa di Smirne ha un nuovo pastore, che la conosce, la ama e la serve con dedizione. Saremo in molti, il 20 dicembre, a stringerci intorno a fra Lorenzo per ringraziare con lui il Signore e per manifestargli la nostra vicinanza, il nostro affetto e la nostra preghiera.