20/01/2017 13:01 |
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(SimonLeBon), 20/01/2017 09.49:
Ho una domanda molto difficile per te, ma pensaci bene prima di rispondere.
Viene prima 12,1 o 17,1?
Simon
p.s. Eventualmente ti puoi anche INFOrmare.
Dipende Simon
Se la leggi al CONTRARIO viene prima 17,1
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20/01/2017 13:13 |
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Dio in quel caso si presenta con quel Nome, al limite c'è da capire perchè, ma non tentare di arrampicarsi sugli specchi!
Boh... spero tu stia scherzando, mi pare che ti abbiamo ripetuto che Geova si presenta usando molti attributi (o nomi) che indicano una particolare sfaccettatura della sua persona che viene rivelata a seconda delle circostanze, ti faccio alcuni esempi:
ALTISSIMO. Ebr. ʽElyòhn.
ANTICO DI GIORNI. Aram. ʽAttìq Yohmìn
CREATORE. Ebr. Bohrèʼ
DIO (IDDIO). Ebr. ʼEl
DIO. Ebr. ʼElòhah, singolare di ʼElohìm, senza l’articolo determinativo
DIO. Ebr. ʼElohìm, senza l’articolo determinativo.
DIO DI VERITÀ. Ebr. ʼEl ʼemèth,
DIO SANTO. Ebr. ʼElohìm qedhoshìm
FATTORE. Ebr. ʽOsèh
GELOSO. Ebr. Qannàʼ
GEOVA DEGLI ESERCITI. Sl 103:20, 21; 148:2; Isa 1:24; Ger 32:17, 18
GRANDE DIO. Aram. ʼElàh rav
IDDIO DI DURATA INDEFINITA. Ebr. ʼEl ʽohlàm
IDDIO VIVENTE. Ebr. ʼElohìm, con l’aggettivo plurale chaiyìm
INSEGNANTE. Ebr. Mohrèh.
IO MOSTRERÒ D’ESSERE CIÒ CHE MOSTRERÒ D’ESSERE. — Vedi nt. a Eso 3:14.
LA ROCCIA. Ebr. hatsTsùr
RE DELLE NAZIONI. Ebr. Mèlekh haggohyìm
SALVATORE. Ebr. Mohshìaʽ
SANTISSIMO. Ebr. Qedhoshìm,
SANTO, SANTO, SANTO. Ebr. qadhòhsh, qadhòhsh, qadhòhsh
SUPREMO. Aram. ʽElyohnìn.
Ciascuno di questi nomi evidenzia una qualità con cui si manifesta Geova in una determinata circostanza.
Ripeto... non capisco il tuo problema né che significhi che "ci arrampichiamo sugli specchi". Mi pare che tu non riesca a capire il senso delle nostre risposte perché te ne sei confezionato una che, per altro, non ci dici neppure e di cui diventa difficile discutere di fronte alla reticnza...
Shalom
[Modificato da barnabino 20/01/2017 13:13] --------------------------------------------------------------------
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22/01/2017 10:09 |
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Foto da una rivista Torre di Guardia |
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22/01/2017 10:14 |
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| | | OFFLINE | Post: 42.365 | Moderatore | |
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forse così si legge meglio...
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22/01/2017 10:14 |
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| | | OFFLINE | Post: 42.365 | Moderatore | |
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Re: Foto da una rivista Torre di Guardia I-gua, 22/01/2017 10.09:
se ci dici anche da quale rivista è stata presa è meglio...
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22/01/2017 10:24 |
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Ciao Giandujotta!
Grazie del capovolgimento, ho anche provato a farlo io, ma non ho trovato il modo...
Se stata più veloce!
La foto l'ho fatta ieri, ho trovato la rivista in sala, purtroppo non ho preso altri riferimenti
Mi sembra sia del 2016
Confido in voi per i dettagli!
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22/01/2017 12:22 |
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| | | OFFLINE | | Post: 297 | Città: MODENA | Età: 56 | |
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I-gua, 1/22/2017 10:24 AM:
Ciao Giandujotta!
Grazie del capovolgimento, ho anche provato a farlo io, ma non ho trovato il modo...
Se stata più veloce!
La foto l'ho fatta ieri, ho trovato la rivista in sala, purtroppo non ho preso altri riferimenti
Mi sembra sia del 2016
Confido in voi per i dettagli!
Quindi ieri hai trovato una pubblicazione in cui si asserisce che ASEREIEH sia un appellativo di Dio? ------------------------------------------------------------------
Il fatto che non comprendiamo un concetto, non lo rende sbagliato. |
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22/01/2017 12:47 |
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| | | ONLINE | Post: 50.181 | Città: PINEROLO | Età: 53 | TdG | |
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Cattolico Curioso, 22/01/2017 12:22:
Quindi ieri hai trovato una pubblicazione in cui si asserisce che ASEREIEH sia un appellativo di Dio?
Dove lo leggi?
Simon
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22/01/2017 12:49 |
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Caro Cattolico,
Quindi ieri hai trovato una pubblicazione in cui si asserisce che ASEREIEH sia un appellativo di Dio?
Beh, aserieh non è altro che ʼEhyèh ʼAshèr ʼEhyèh di Esodo 3:14, l'appellativo con cui Geova si è rivelato a Mosè sul monte Horeb. Non capisco cosa c'entri la "pubblicazione" di cui parli, è scritto nella Bibbia.
Shalom
[Modificato da barnabino 22/01/2017 12:49] --------------------------------------------------------------------
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22/01/2017 12:59 |
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| | | ONLINE | Post: 50.181 | Città: PINEROLO | Età: 53 | TdG | |
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barnabino, 22/01/2017 12:49:
Caro Cattolico,
Quindi ieri hai trovato una pubblicazione in cui si asserisce che ASEREIEH sia un appellativo di Dio?
Beh, aserieh non è altro che ʼEhyèh ʼAshèr ʼEhyèh di Esodo 3:14, l'appellativo con cui Geova si è rivelato a Mosè sul monte Horeb. Non capisco cosa c'entri la "pubblicazione" di cui parli, è scritto nella Bibbia.
Shalom
Opps, vedo adesso.
E' solo il secondo pezzo "'asher 'Ehyeh", ma è una shin accentata "sh" non una semplice "s" come invece nella trascrizione medioevale (o nella famosa canzone...).
Simon |
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22/01/2017 17:43 |
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| | | OFFLINE | | Post: 297 | Città: MODENA | Età: 56 | |
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barnabino, 1/22/2017 12:49 PM:
Caro Cattolico,
Quindi ieri hai trovato una pubblicazione in cui si asserisce che ASEREIEH sia un appellativo di Dio?
Beh, aserieh non è altro che ʼEhyèh ʼAshèr ʼEhyèh di Esodo 3:14, l'appellativo con cui Geova si è rivelato a Mosè sul monte Horeb. Non capisco cosa c'entri la "pubblicazione" di cui parli, è scritto nella Bibbia.
Shalom
Ciao Barnabino.
Mi riferisco alla pubblicazione di cui al post 23 di questa discussione, che I-gua ha postato sottosopra e con la didascalia "Foto da una rivista Torre di Guardia", e che Giandujotta ha raddrizzato nel post 50.
Effettivamente la riga numero 6 contiene "EIEH ASER EIEH", che mi ha fatto subito pensare a "Ehyeh Asher Ehyeh" di Esodo 3:14 (lo ammetto: io non ho proprio pensato nè agli accenti, nè agli apostrofi).
Tuttavia, dopo la riga 6 e prima della riga 7, nella pubblicazione fotografata da I-gua, c'è una riga non numerata, che contiene "ASEREIEH" (o, più verosimilmente, "ASER EIEH").
Io ho postato la mia domanda perchè ho collegato "EIEH ASER EIEH" ad "Ehyeh Asher Ehyeh" (riga 6) traducibile con "Io sono colui che sono", mentre non ho trovato alcun esso per "ASEREIEH" (riga senza numero dopo la riga 6).
Ora che mi sono reso conto che la riga non numerata contiene non una ma due parole, trovo verosimile che contenga "ASER EIEH", ovvero Asher Ehyeh", traducibile con "io sono".
Tuttavia, se considero la riga senza numero come il proseguimento della riga 6, essa diventa: "EIEH ASER EIEH ASER EIEH".
A questo punto, chiarito l'equivoco di cosa fosse scritto nella riga non numerata, ti chiedo:
dunque tu asserisci che "EIEH ASER EIEH ASER EIEH" sia da collegare a "ʼEhyèh ʼAshèr ʼEhyèh"traducibile con "Io sono colui che sono"?
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Il fatto che non comprendiamo un concetto, non lo rende sbagliato. |
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22/01/2017 18:08 |
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Cattolico Curioso, 22/01/2017 17.43:
"ʼEhyèh ʼAshèr ʼEhyèh"traducibile con "Io sono colui che sono"?
oppure " io sarò quel che sarò", visto che l' ebraico ha solo due tempi, il perfetto che indica un' azione compiuta e viene tradotto generalmente con i tempi del passato, e l' imperfetto (come in Esodo 3,14), che indica un' azione incompiuta o in via di compimento e si traduce generalmente con il futuro....
[Modificato da Aquila-58 22/01/2017 18:09] |
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22/01/2017 23:07 |
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Caro Cattolico,
Ora che mi sono reso conto che la riga non numerata contiene non una ma due parole, trovo verosimile che contenga "ASER EIEH", ovvero Asher Ehyeh", traducibile con "io sono"
Veramente la tabella riporta la traduzione latina e greca e non è traducibile come dici tu con "io sono" (cioè in greco ego eimi e latino ego sum) ma con il latino qui est e il greco on ("colui che sono" e "essente") che non è altro che la seconda parte del versetto. Questo stando alla tabella di quell'autore.
dunque tu asserisci che "EIEH ASER EIEH ASER EIEH" sia da collegare a "ʼEhyèh ʼAshèr ʼEhyèh"traducibile con "Io sono colui che sono"?
Le due righe sono due appellativi differenti e non lo stesso unito, Geova si rivela nella prima parte del versetto come EIEH ASER EIEH (sarò colui che sarò) e poi come ASER EIEH (colui che sarò).
Shalom
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23/01/2017 17:34 |
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| | | OFFLINE | | Post: 297 | Città: MODENA | Età: 56 | |
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barnabino, 1/22/2017 11:07 PM:
Caro Cattolico,
Ora che mi sono reso conto che la riga non numerata contiene non una ma due parole, trovo verosimile che contenga "ASER EIEH", ovvero Asher Ehyeh", traducibile con "io sono"
Veramente la tabella riporta la traduzione latina e greca e non è traducibile come dici tu con "io sono" (cioè in greco ego eimi e latino ego sum) ma con il latino qui est e il greco on ("colui che sono" e "essente") che non è altro che la seconda parte del versetto . Questo stando alla tabella di quell'autore.
dunque tu asserisci che "EIEH ASER EIEH ASER EIEH" sia da collegare a "ʼEhyèh ʼAshèr ʼEhyèh"traducibile con "Io sono colui che sono"?
Le due righe sono due appellativi differenti e non lo stesso unito, Geova si rivela nella prima parte del versetto come EIEH ASER EIEH (sarò colui che sarò) e poi come ASER EIEH (colui che sarò).
Shalom
Scusa barnabino, non mi è chiaro se tu sostieni che la riga senza numero della pubblicazione di cui al post 23 di questa discussione, che I-gua ha postato sottosopra e con la didascalia "Foto da una rivista Torre di Guardia", e che Giandujotta ha raddrizzato nel post 50-
è il proseguio della riga 6 (quindi l'appellativo di Dio riportato alla riga 6 sarebbe "EIEH ASER EIEH ASER EIEH" ovvero "ʼEhyèh ʼAshèr ʼEhyèh ʼAshèr ʼEhyèh")
oppure è una riga a sè stante (quindi l'appellativo di Dio riportato alla riga 6 sarebbe "EIEH ASER EIEH" ovvero "ʼEhyèh ʼAshèr ʼEhyèh ", e l'appellativo di Dio riportato alla riga senza numero sarebbe "ASER EIEH" ovvero " ʼAshèr ʼEhyèh ")[Modificato da Cattolico Curioso 23/01/2017 17:36] ------------------------------------------------------------------
Il fatto che non comprendiamo un concetto, non lo rende sbagliato. |
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23/01/2017 19:27 |
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Sono due righe separate unite dal fatto che i due appellativi sono quelli di Esodo 3,14 che li contiene entrambi, prima l'uno poi l'altro. Controlla il testo ebraico. In ogni caso non c'è scritto da nessuna parte "io sono", se è questo che ti preme sapere.
Shalom [Modificato da barnabino 23/01/2017 19:39] --------------------------------------------------------------------
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23/01/2017 19:43 |
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I-gua, puoi mettere le coordinate della rivista citata? E' necessario nonché buona abitudine farlo.
Shalom --------------------------------------------------------------------
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23/01/2017 19:58 |
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| | | ONLINE | Post: 50.181 | Città: PINEROLO | Età: 53 | TdG | |
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Cattolico Curioso, 22/01/2017 17:43:
Ciao Barnabino.
Mi riferisco alla pubblicazione di cui al post 23 di questa discussione, che I-gua ha postato sottosopra e con la didascalia "Foto da una rivista Torre di Guardia", e che Giandujotta ha raddrizzato nel post 50.
Effettivamente la riga numero 6 contiene "EIEH ASER EIEH", che mi ha fatto subito pensare a "Ehyeh Asher Ehyeh" di Esodo 3:14 (lo ammetto: io non ho proprio pensato nè agli accenti, nè agli apostrofi).
Tuttavia, dopo la riga 6 e prima della riga 7, nella pubblicazione fotografata da I-gua, c'è una riga non numerata, che contiene "ASEREIEH" (o, più verosimilmente, "ASER EIEH").
Io ho postato la mia domanda perchè ho collegato "EIEH ASER EIEH" ad "Ehyeh Asher Ehyeh" (riga 6) traducibile con "Io sono colui che sono", mentre non ho trovato alcun esso per "ASEREIEH" (riga senza numero dopo la riga 6).
Ora che mi sono reso conto che la riga non numerata contiene non una ma due parole, trovo verosimile che contenga "ASER EIEH", ovvero Asher Ehyeh", traducibile con "io sono".
Tuttavia, se considero la riga senza numero come il proseguimento della riga 6, essa diventa: "EIEH ASER EIEH ASER EIEH".
A questo punto, chiarito l'equivoco di cosa fosse scritto nella riga non numerata, ti chiedo:
dunque tu asserisci che "EIEH ASER EIEH ASER EIEH" sia da collegare a "ʼEhyèh ʼAshèr ʼEhyèh"traducibile con "Io sono colui che sono"?
"Asher Ehyeh" vuol dire "colui che è/sarà", "asher" è il relativo, non si puo' tradurre "io sono".
Simon
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25/01/2017 17:56 |
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| | | OFFLINE | | Post: 297 | Città: MODENA | Età: 56 | |
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barnabino, 1/23/2017 7:27 PM:
Sono due righe separate unite dal fatto che i due appellativi sono quelli di Esodo 3,14 che li contiene entrambi, prima l'uno poi l'altro. Controlla il testo ebraico. In ogni caso non c'è scritto da nessuna parte "io sono", se è questo che ti preme sapere.
Shalom
La mia domanda non è relativa al significato degli appellativi indicati in quella lista, ma alla modalità di redarre la lista stessa.
Quello che mi premeva sapere è se la riga senza numero è da considerarsi il proseguimento della riga 6 che la precede, o è una riga a sé stante.
Da quanto ho capito, la riga 6 e la seguente sono 2 righe a sé stanti, ciascuna delle quali contiene un appellativo di Dio, e la riga seguente alla riga numero 6 non è numerata perché il diverso appellativo è contenuto nel medesimo versetto in cui è contenuto l'appellativo citato nella riga che lo precede.
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Il fatto che non comprendiamo un concetto, non lo rende sbagliato. |
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25/01/2017 18:30 |
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Caro Cattolico,
La mia domanda non è relativa al significato degli appellativi indicati in quella lista, ma alla modalità di redarre la lista stessa
Forse più che le righe l'autore elenca il sesto appellativo divino costituito da due righe perché nel testo ebraico in Esodo 3,14 trovi entrambe le forme, prima ʼEhyèh ʼAshèr ʼEhyèh e poi ʼAshèr ʼEhyèh.
Da quanto ho capito, la riga 6 e la seguente sono 2 righe a sé stanti, ciascuna delle quali contiene un appellativo di Dio, e la riga seguente alla riga numero 6 non è numerata perché il diverso appellativo è contenuto nel medesimo versetto in cui è contenuto l'appellativo citato nella riga che lo precede
Esattamente.
Shalom
[Modificato da barnabino 25/01/2017 18:31] --------------------------------------------------------------------
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25/01/2017 18:54 |
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| | | ONLINE | Post: 50.181 | Città: PINEROLO | Età: 53 | TdG | |
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Cattolico Curioso, 25/01/2017 17:56:
La mia domanda non è relativa al significato degli appellativi indicati in quella lista, ma alla modalità di redarre la lista stessa.
Quello che mi premeva sapere è se la riga senza numero è da considerarsi il proseguimento della riga 6 che la precede, o è una riga a sé stante.
Da quanto ho capito, la riga 6 e la seguente sono 2 righe a sé stanti, ciascuna delle quali contiene un appellativo di Dio, e la riga seguente alla riga numero 6 non è numerata perché il diverso appellativo è contenuto nel medesimo versetto in cui è contenuto l'appellativo citato nella riga che lo precede.
Esatto sono due espressioni a se stanti, la seconda, piu' corta, ha solo il realitivo 'asher e il verbo seguente 'ehyeh
Simon
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