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Breve saggio sulla DIVINA VOLONTA' di Luisa Piccarreta mistica terziaria domenicana

Ultimo Aggiornamento: 05/04/2017 22:15
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05/04/2017 21:52
 
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  Scrive ancora Luisa il 29 gennaio 1919 (vol. 12°): << Ho recitato il Credo, intendendo entrare nell'immensità del Volere Divino, dove stanno tutti gli atti delle creature passate, presenti e future, e quegli stessi che la creatura dovrebbe fare e che per trascuratezza o malvagità non ha fatto. E dicevo: " Mio Gesù, Amor mio, entro nel tuo Volere e intendo con questo Credo rifare, riparare tutti gli atti di Fede che non hanno fatto le creature,
tutte le miscredenze e dare l'adorazione dovuta a Dio come Creatore ".

Ora pareva che Gesù mi diceva: " Figlia diletta mia, voglio farti sapere l'ordine della mia Provvidenza.

Nel corso di ogni duemila anni ho rinnovato il mondo: nei primi duemila lo rinnovai col Diluvio; nei secondi duemila lo rinnovai con la mia venuta sulla terra, in cui manifestai la mia Umanità, dalla quale, come da tante fessure, traluceva la mia Divinità, e i buoni e gli stessi Santi dei seguenti duemila anni sono vissuti dei frutti della mia Umanità e come leccando hanno goduto della mia Divinità.

Ora siamo circa alla fine del terzo duemila, e ci sarà una terza rinnovazione, ecco pertanto lo scompiglio generale: non è altro che il preparativo alla terza rinnovazione.
E se nella seconda rinnovazione manifestai ciò che faceva e soffriva la mia Umanità e pochissimo ciò che operava la mia Divinità, ora, in questa terza rinnovazione, dopo che la terra sarà purgata e distrutta in gran parte la generazione presente, sarò ancora più largo con le creature e compirò la rinnovazione col manifestare ciò che faceva la mia Divinità nella mia Umanità, come agiva il mio Volere Divino col mio volere umano, come tutto restava concatenato in Me e come tutto lo facevo e rifacevo, e anche ogni pensiero di ciascuna creatura era rifatto da Me e suggellato col mio Volere Divino.

Il mio Amore vuole sfogo e vuole far conoscere gli eccessi che la mia Divinità operava nella mia Umanità in favore delle creature, eccessi che superano di gran lunga gli eccessi che operava esternamente la mia Umanità.

Ecco pure perché ti parlo spesso del vivere nel mio Volere, che finora non ho manifestato a nessuno. Al più hanno conosciuto l'ombra della mia Volontà, la grazia e la dolcezza che contiene il farla; ma penetrarvi dentro, abbracciare l'immensità, moltiplicarsi con Me e penetrare ovunque anche stando in terra e in Cielo e nei cuori, deporre i modi umani ed agire coi modi divini, questo non è conosciuto ancora, tanto che a non pochi sembrerà strano, e chi non tiene aperta la mente alla luce della Verità non ne comprenderà nulla. Ma Io a poco a poco Mi farò strada, manifestando ora una verità, ora un'altra di questo vivere nel mio Volere, che finiranno col comprenderlo.

Ora, il primo anello che congiunse il vero vivere nel mio Volere fu la mia Umanità.

La mia Umanità con la mia Divinità nuotava nel Volere Eterno e andavano rintracciando tutti gli atti delle creature per farli propri e dare al Padre,
da parte delle creature, una gloria divina, e portare, a tutti gli atti delle creature, il valore, l'amore, il bacio del Volere Eterno.

In questo ambiente del Volere Eterno Io vedevo tutti gli atti delle creature possibili a farsi e non fatti, e gli stessi atti buoni malamente fatti, ed Io facevo i non fatti e rifacevo i malamente fatti.

Ora, questi atti non fatti e fatti solo da Me stanno tutti sospesi nel mio Volere,

e aspetto le creature che vengano a vivere nel mio Volere, e che ripetano nella mia Volontà ciò che feci Io ".

Ed io scrive Luisa , interrompendo il dire di Gesù ho detto: " Amor mio, se tanto bene c'è di questo vivere nel Volere Divino, perché non lo hai manifestato prima? "

E Lui: " Figlia mia, prima dovevo far conoscere ciò che fece e soffrì la mia Umanità di fuori, per poter disporre le anime a conoscere ciò che fece la mia Divinità di dentro.La creatura è incapace di comprendere tutto insieme il mio operato; perciò vado manifestandomi poco a  poco. Poi, avrò uno stuolo di anime che vivendo nel mio Volere rifaranno tutti gli atti delle creature, e avrò la gloria di tanti atti sospesi, fatti solo da Me, anche da parte delle creature, e queste di tutte le classi: vergini, sacerdoti, secolari, a seconda del loro ufficio. Non più opereranno umanamente, ma penetrando nel mio Volere, i loro atti si moltiplicheranno per tutti in modo tutto divino, e da parte delle creature avrò la gloria divina di tanti Sacramenti amministrati e ricevuti in modo umano, di altri profanati, di altri infangati dall'interesse e di tante opere buone in cui resto più disonorato che onorato...

Lo sospiro tanto questo tempo, e tu prega e sospiralo insieme con Me ".

(vol. 13 4.2.1922) Figlia mia, le anime che vivono nella mia Volontà sono le piccole rotelle che girano nella gran ruota dell'Eternità. La mia Volontà è il moto e la vita della ruota dell'Eternità interminabile. Come esse entrano nel mio Volere per pregare, per amare, per operare, ecc., la ruota dell'Eternità le fa girare nella sua circonferenza interminabile, ed esse, siccome in quella ruota trovano tutto ciò che si è fatto e si deve fare e tutto ciò che dovrebbe farsi e non si fa, come girano, così gettano luce e ondate divine in ciò che si è fatto e si deve fare, dando a nome di tutti l'onore divino al loro Creatore, e rifaranno ciò che dalle creature non è stato fatto.

Oh, com'è bello vedere entrare un'anima nel mio Volere! Come entra, la gran ruota dell'Eternità le dà la corda per farla girare nella sua gran mole, e la piccola rotella fa dei giri eterni. La corda della gran ruota la mette in comunicazione con tutte le corde divine, e mentre gira fa ciò che fa il suo Creatore. Perciò esse sono come le prime da Me create e come le ultime, perché nel girare si trovano al principio, nel mezzo e alla fine; onde saranno la corona di tutta l'umana famiglia, la gloria, l'onore ed il supplemento di tutti, e il ritorno a Dio di tutto l'ordine delle cose da Lui create. Perciò i tuoi giri siano continui nel mio Volere ...

Come l'anima entra nella mia Volontà, ... gira per quante intelligenze pensano, quanti sguardi danno le creature, quante parole dicono, quante opere e quanti passi fanno; queste anime girano ad ogni Atto Divino, ad ogni moto, ad ogni grazia che dal Cielo scende..., insomma, in ciò che si fa in Cielo e in terra, loro formano il giro. I giri di queste rotelle sono veloci, ma Io li numero tutti; prima, per prendermi la gloria, l'amore eterno che Mi danno, e poi per fondere tutto il bene eterno, per dar loro la capacità di farli sorpassare tutto, per poter abbracciare tutti e farsi corona di tutto ".

(vol. 13 20.1.1922) " Io, quando voglio chiamare un'anima nel mio Volere, per fare che vi stabilisca il suo soggiorno, giro tutto il mondo e forse tutte le generazioni, e dove trovo la più piccola, la più povera, la prendo e la metto nell'ambito eterno del mio Volere, e le dico: ' Lavora insieme con Me nella mia Volontà; ciò che è mio è tuo; deponi se hai qualche cosa di proprio, perché nella Santità ed immense ricchezze della mia Volontà, non è altro che miseri cenci '. Che sono i tuoi meriti a confronto dei miei? Nel mio Volere li troverai tutti, ed Io te ne faccio padrona.

Voglio che lasci tutto da parte, la tua missione è grandissima.

Voglio che tu ti stia in continuo atto nel mio Volere, voglio il passeggio dei tuoi pensieri nel mio Volere, che passeggiando su tutte le umane intelligenze
stendano il manto del mio Volere su tutte le menti create, ed elevandosi fino al trono dell'Eterno offrano tutti i pensieri umani improntati dell'onore,
della gloria della mia Volontà Divina. Poi 
stendi il manto del mio Volere su tutti gli sguardi umani, su tutte le parole, mettendo come in passeggio i tuoi occhi e le tue parole su tutte le loro, e suggellandole col mio Volere
ti elevi di nuovo innanzi alla Maestà Suprema e offra l'omaggio, come se tutti avessero fatto uso della vista e della parola secondo il mio Volere.

E così, se operi, se respiri, se il tuo cuore palpita, il tuo passeggio sia continuo .

La tua via è lunghissima, è tutta l'Eternità che devi percorrere. Se sapessi quanto perdi con una tua fermata, e che privi Me, non di un onore umano, ma di un onore divino! Perciò, attenzione a fare le corse nel mio Volere! "

Alla scuola di Gesù, anche noi insieme a Luisa diciamo: "Padre Santo,
vengo al tuo trono per portarti nel mio grembo tutti i tuoi figli, le tue care immagini da Te create, per rimetterli nel tuo grembo divino, affinché quella
Volontà da essi spezzata tra Te e loro, Tu la vincoli e la rannodi di nuovo.

Sono piccola, è vero, ma prendo l'impegno di soddisfarti per tutti, non mi partirò dal tuo trono se non mi vincoli la volontà umana con la Divina, e portandola in terra venga il Regno del tuo Volere sulla terra. Ai piccoli nulla si nega, perché ciò che chiedono non è altro che l'eco del tuo stesso Volere e di ciò che vuoi Tu".

" Per fare che il Volere del Cielo scenda sulla terra proclama Gesù il 6.12.1923 (vol. 16) , è necessario che tutti gli atti umani siano suggellati e smaltati d'atti di Volontà Divina, affinché il Supremo Volere vedendo che tutti gli atti di volontà delle creature sono cosparsi dalla Sua, attirato dalla calamita potente del suo stesso Volere scenda in terra e vi regni ".

 

(Gesù il 6.11.1922 vol. 14) " Amo tanto che il vivere nel mio Volere sia conosciuto: per far ripetere nelle anime le opere mie, ed allora non sarò più solo, ma avrò la creatura in mia compagnia, l'avrò con Me, intimamente con Me, nel fondo del mio Volere, quasi inseparabile da Me, come se allora allora fosse uscita dal mio Seno, come quando la creai, senza aver fatto altre vie contrarie alla mia Volontà. Quanto sarò contento! ".

" La Creazione in nulla si è spostata dalla mia Volontà : il cielo è sempre azzurro e stellato, il sole è pieno di luce e calore; tutta la Creazione è in perfetta armonia, una cosa è sostegno dell'altra; è sempre bella, fresca, giovane, non mai invecchia né perde un'ombra della sua beltà, anzi pare che ogni giorno sorga più maestosa, dando un dolce incanto a tutte le creature. Tale sarebbe stato l'uomo, se non si fosse sottratto dal mio Volere e tali sono le anime che vivono nel mio Volere: sono i nuovi Cieli, i nuovi Soli, la nuova terra, tutta fiorita, anzi più multiformi di bellezza e d'incanto ". (vol. 13 1.5.1921)

" Figlia mia, nella mia Volontà c'è il vuoto dell'operato umano nel Divino, e questo vuoto dev'essere riempito da chi vive nel mio Volere; quanto più starai attenta a vivere nel mio Volere, e nel farlo conoscere agli altri, tanto più subito sarà riempito questo vuoto, in modo che il mio Volere, vedendosi aleggiare nel Suo il volere umano, come ritornando al principio donde ne uscì, si sentirà soddisfatto e vedrà compiute le sue brame sulla generazione umana, fossero pochi ed anche uno solo, perché il mio Volere con la sua potenza può rifarsi di tutto, anche d'uno solo quando non trova altri, ma è sempre una volontà umana che deve venire nella mia a riempire tutto ciò che gli altri non fanno; questo mi sarà tanto accetto, da squarciare i Cieli per far scendere il mio Volere e far conoscere il bene ed i prodigi che contiene ".

(Diciamo allora al dolce Gesù:)

" Prego nel tuo Volere affinché la mia parola, moltiplicandosi in Esso, abbia per ogni parola di ciascuna creatura una parola di preghiera, di lode, di benedizione, d'amore, di riparazione; vorrei che la mia voce, innalzandosi tra il Cielo e la terra, assorbisse in sé tutte le voci umane per ridonarle a Te in omaggio e gloria, secondo che vorresti che la creatura se ne servisse della parola " (vol. 15 2.4.1923)

 

(Gesù 9.4.1923 vol. 15) " Figlia diletta mia, amo tanto questi atti fatti nel mio Volere, che non appena l'anima entra in Esso per agire, l'ombra della mia luce la circonda, ed Io corro per fare che il mio atto ed il suo fosse un solo; e siccome Io sono l'Atto primo di tutta la Creazione, vedi dunque come quasi è naturale che chi opera nella mia Volontà si muove nel mio primo moto, ed operando nel mio viene a trovarsi ed opera nel moto di tutte le creature. Ed Io vedo la creatura, la sento, che scorrendo nel mio stesso moto, in tutti i moti di esse Mi dà tanti atti divini per quanti atti umani offensivi fanno tutte le altre, e questo solo perché ha operato nel mio primo moto.

Perciò chi vive nel mio Volere Mi sostituisce per tutti, Mi difende da tutti e mette in salvo il mio moto, cioè la mia stessa Vita. Ecco perciò che l'operare nel mio Volere è il prodigio dei prodigi, ma senza strepito, senza acclamazioni umani; ma è il mio vero trionfo su tutta la Creazione, ed essendo il trionfo tutto divino, l'umano tace e non ha vocaboli equivalenti sul come acclamare il trionfo della mia Suprema Volontà ".

Anche a noi, come a Luisa, Gesù rivolge il suo invito:" Immedesima la tua intelligenza con la Mia, affinché la tua circoli in tutte le intelligenze delle creature e riceva il vincolo di ciascun pensiero di esse, per sostituirli con tanti altri pensieri fatti nel mio Volere, ed Io riceva la gloria come se tutti i pensieri fossero fatti nel modo divino.

Allarga il tuo volere nel Mio; nessuna cosa deve sfuggire che non resti presa nella rete della tua e mia Volontà.

Il mio Volere in Me ed il mio Volere in te, devono fondersi insieme e tenere gli stessi confini interminabili, ma ho bisogno che il tuo volere si presti a distendersi nel Mio e non gli sfugga nessuna cosa da Me creata, affinché in tutte le cose Io senta l'eco della Volontà Divina nella volontà umana, affinché vi generi la mia somiglianza ". (vol. 14 28.7.1922)

(E la creatura risponde al suo Dio:)

" Amor mio, entro nel tuo Volere, e qui trovo tutti i pensieri della tua mente
e tutti quelli delle creature, ed io faccio corona coi miei pensieri e con quelli di tutti i miei fratelli intorno ai tuoi, e poi li unisco insieme, facendone uno solo, per darti l'omaggio, l'adorazione, la gloria, l'amore, la riparazione della stessa tua Intelligenza ".

(E Gesù:)" Figlia inseparabile della mia Volontà, come son contento nel sentire ripetere ciò che faceva la mia Umanità nella mia Volontà; ed Io bacio i tuoi pensieri nei miei, le tue parole nelle mie, il tuo palpito nel mio ". (6.9.1921 vol. 13)

Il 19 marzo 1924 (vol. 16) Luisa scrive: << Mi stavo fondendo nel mare immenso del Voler Divino ed il mio dolce Gesù mi ha detto:" Figlia mia, benedico il tuo cuore, i tuoi palpiti, i tuoi affetti, le tue parole, i tuoi pensieri, fino il tuo più piccolo moto, affinché tutti, con la mia benedizione, restino investiti di una virtù divina, in modo che entrando nel mio Volere portino con sé, in virtù della mia benedizione, questa virtù divina, ed abbiano il potere di diffondersi in tutti, darsi a tutti e moltiplicarMi per ciascuno, per darMi l'amore, la gloria, come se tutti avessero la mia vita in loro. Perciò, entra nel mio Volere, penetra tra il Cielo e la terra, gira per tutti ... Il mio Volere è luce purissima, e questa luce contiene l'onniveggenza, il passaporto per poter penetrare nei più intimi nascondigli, nelle fibre più secrete, nell'abisso delle profondità e nello spazio delle altezze più alte ... Onde metti in giro nella mia Volontà i tuoi pensieri, le tue parole, i tuoi palpiti, le tue pene, tutto il tuo essere;
non lasciare nulla in te stessa, affinché, col passaporto della luce della mia Volontà e con la mia virtù divina, entri in ogni atto di creatura e moltiplichi la mia vita in ciascuna di esse.

Oh, come sarò contento nel vedere che la creatura, in virtù della mia Volontà, riempie cielo e terra di tante mie vite per quante creature esistono ! "

Ond'io continua Luisa mi sono abbandonata nel Volere Supremo, e girando in Esso facevo scorrere i miei pensieri, le mie parole, le mie riparazioni, ecc., in ciascuna intelligenza creata ed in tutto il resto dell'operato umano, e come facevo i miei atti restava formato Gesù. Oh, come era bello ed incantevole vedere tanti Gesù dovunque passava il passaporto della luce dell'Eterna Volontà! >>

(vol. 17 2.10.1924) Il mio amabile Gesù mi ha detto: " Pròstrati innanzi alla nostra Maestà Suprema ed offri le tue adorazioni, i tuoi omaggi, le tue lodi, a nome di tutti, con la potenza della nostra Volontà, con la sapienza e con la Volontà del nostro Amore Supremo.

Così sentiremo in te la potenza della nostra Volontà che Ci adora, la sapienza della nostra Volontà che Ci glorifica, l'amore della nostra Volontà che Ci ama e Ci loda.

E siccome la potenza, la sapienza e l'amore delle Tre Divine Persone sono in comunicazione con l'intelletto, memoria e volontà di tutte le creature, sentiremo scorrere le tue adorazioni, gli omaggi e le lodi in tutte le intelligenze delle creature, che elevandosi tra il Cielo e la terra
Ci faranno sentire l'eco della nostra stessa potenza, sapienza e amore, che Ci adora, Ci loda e Ci ama.

Adorazioni più grandi, omaggi più nobili, amore e lodi più divine non puoi darci. Nessun altro atto può eguagliare questi atti, né darci tanta gloria e tanto amore, perché vediamo aleggiare nell'atto della creatura la potenza, la sapienza ed il reciproco amore delle Tre Divine Persone: troviamo gli atti nostri nell'atto della creatura. Come non gradirli e non dar loro la supremazia sopra tutti gli altri atti?"

Il 27 maggio 1922 (vol. 14) Luisa scrive: Stavo pensando tra me: " Se è così grande un atto fatto nel tuo Volere, quanti, ahimè, me ne faccio sfuggire! ".

Ed il mio dolce Gesù, muovendosi nel mio interno, mi ha detto: " Figlia mia, c'è

l'atto preventivo e l'atto attuale.

Il preventivo è quello, quando l'anima, dal primo sorgere del giorno, ' fissa ' la sua volontà nella Mia, e si decide e si conferma di voler vivere ed operare solo nel mio Volere; previene tutti i suoi atti e li fa scorrere tutti nel mio Volere. Con la volontà preventiva il mio Sole sorge, la mia Vita resta duplicata in tutti i suoi atti, come dentro di un solo atto attuale. Ma però, l'atto preventivo può essere ombrato, oscurato dai modi umani, dalla volontà propria, dalla stima, dalla trascuratezza ed altro, che sono come nubi innanzi al sole, che rendono meno vivida la sua luce sulla faccia della terra.

Invece l'atto attuale non è soggetto a nubi, ma ha virtù di diradare le nubi se ci sono, e fa sorgere tanti altri soli in cui resta duplicata la mia Vita, con tale vivezza di luce e calore da formare altrettanti nuovi soli, l'uno più bello dell'altro.

Però tutti e due sono necessari: il preventivo dà la mano, dispone e forma il piano all'attuale; l' attuale conserva ed allarga il piano del preventivo ".

" Per entrare nel mio Volere non ci sono vie né porte né chiavi, perché il mio Volere si trova dappertutto, scorre sotto i piedi, a destra e a sinistra, sopra il capo e dovunque. La creature non deve fare altro che togliere la pietruzza della sua volontà, che, ad onta che sta nel mio Volere, non prende parte né gode dei suoi effetti, rendendosi come estranea nel mio Volere, perché la pietruzza della sua volontà impedisce come all'acqua di scorrere nel lido per correre altrove, perché le pietre glielo impediscono. Ma sel'anima toglie la pietruzza della sua volontà, nel medesimo istante lei scorre in Me ed Io in lei; trova tutti i miei beni a sua disposizione, luce, forza, aiuto, ciò che vuole. Ecco perché non ci sono vie, né porte, né chiavi: basta che si voglia e tutto è fatto.

Il mio Volere prende l'impegno di tutto e di darle ciò che le manca, e la fa spaziare nei confini interminabili della mia Volontà ". (vol. 12° 16.2.1921)

" Figlia mia, il fonderti nella mia Volontà è l'atto più solenne, più grande, più importante di tutta la tua vita. Fonderti nella mia Volontà è entrare nell'ambito dell'eternità, abbracciarla, baciarla e ricevere il deposito dei beni che contiene la Volontà Eterna. Anzi, come l'anima si fonde nel Supremo Volere, tutti le vanno incontro per comunicare in lei tutto ciò che hanno di beni e di gloria. Gli angeli, i santi, la stessa Divinità, tutti comunicano, sapendo che comunicano in quella stessa Volontà in cui tutto è al sicuro. Anzi, l'anima, col ricevere questi beni, coi suoi atti nella Volontà Divina li moltiplica e ridona a tutto il Cielo doppia gloria ed onore. Sicché col fonderti nella mia Volontà metti in moto Cielo e terra. è una nuova festa a tutto l'empireo. E siccome il fondersi nella mia Volontà è amare e dare per tutti e per ciascuno, senza escludere nessuno, così Io, nella mia bontà, per non farmi vincere in amore dalla creatura, depongo in lei (nell'anima fusa nella Divina Volontà) i beni di tutti, e tutti i beni possibili che in Me contengo; né può mancare lo spazio dove deporre tutti i beni, perché la mia Volontà è immensa e si presta a ricevere tutto. Se tu sapessi che fai e che succede col fonderti nella mia Volontà, ne spasimeresti di desiderio di fonderti continuamente.

L'anima che si fonde nella mia Volontà, riceve come in deposito tutti i miei beni divini ed eterni. Gli stessi Santi fanno a gara per deporre i loro meriti nell'anima fusa nella mia Volontà, perché sentono in lei la gloria, la potenza della mia Volontà, e si sentono glorificati in modo divino dalla piccolezza della creatura ". (4.1.1925 vol. 17)

Il 10 maggio 1925, per obbedire al Confessore, Luisa scrive più dettagliatamente la sua esperienza del fondersi(vol. 17)

<< Scrivo solo per obbedire e vi fo un misto di cose passate e di cose presenti. Molte volte nei miei scritti dico: ' Mi stavo fondendo nel Santo Voler Divino ', e non mi spiego di più. Ora, costretta dall'ubbidienza dico quello che mi succede nel fondermi.

Mentre mi fondo, innanzi alla mia mente si fa presente un vuoto immenso, tutto di luce, che non si trova né dove giunge l'altezza né dove arriva la profondità, né i confini di destra né di sinistra, né quello davanti né quello di dietro. In mezzo a questa immensità, ad un punto altissimo mi sembra di vedere la Divinità, oppure le tre Divine Persone che mi aspettano, ma questo sempre mentalmente, ed io, non so come, una piccola bambina esce da me, ma sono io stessa, forse è la piccola anima mia; ma è commovente vedere questa piccola bambina mettersi in via in questo vuoto immenso, tutta sola: cammina timida in punta di piedi, con gli occhi sempre rivolti dove scorge le Tre Divine Persone, perché teme che se abbassa lo sguardo in quel vuoto immenso, non sa a qual punto deve andare a finire. Tutta la sua forza è in quello sguardo fisso in alto, che essendo ricambiato con lo sguardo dell'Altezza Suprema, prende forza nel cammino. Ora, mentre giunge innanzi a Loro, si sprofonda con la faccia nel vuoto per adorare la Maestà Divina, ma una mano delle Divine Persone rialza la piccola bambina, e le dicono:

"La figlia Nostra, la piccola figlia della nostra Volontà, vieni nelle nostre braccia".

Ed essa, nel sentire ciò si mette in festa e mette in festa le Tre Divine Persone, che aspettano il disimpegno del suo ufficio da loro affidatole; ed essa con una grazia propria di bambina dice:

" Vengo ad adorarvi, a benedirvi, a ringraziarvi per tutti; vengo a legarvi al vostro trono tutte le volontà umane di tutte le generazioni, dal primo all'ultimo uomo, affinché tutti riconoscano la vostra Volontà Suprema, l'adorino, l'amino e le diano vita nelle anime loro.

Maestà Suprema, in questo vuoto immenso ci sono tutte le creature, ed io voglio prenderle tutte per metterle nel vostro Santo Volere, affinché tutte ritornino al principio da dove sono uscite, cioè dalla vostra Volontà; perciò sono venuta nelle vostre braccia paterne, per portarvi tutti i vostri figli e miei fratelli, e legarli tutti con la vostra Volontà; ed io a nome di tutti e per tutti, voglio ripararvi e darvi l'omaggio, la gloria, come se tutti avessero fatto la vostra Santissima Volontà. Ma, deh! Vi prego che non più ci sia separazione tra Volontà Divina e umana! E' una piccola bambina che ciò vi chiede, e ai piccoli so che Voi non sapete negar nulla ". Ma chi può dire tutto?, sarei troppo lunga; oltre che mi mancano i vocaboli di ciò che dico innanzi all'Altezza Suprema; mi sembra che qui nel basso mondo non si usa quel linguaggio di quel vuoto immenso.

Altre volte, poi, mentre mi fondo nel Divin Volere e quel vuoto immenso si fa davanti alla mia mente, giro per tutte le cose create e vi imprimo un ' Ti amo' per quella Maestà Suprema, come se io volessi empire tutta l'atmosfera di tanti ' Ti amo', per ricambiare l'Amore Supremo di tanto amore verso le creature; anzi, giro per ogni pensiero di creatura e v'imprimo il mio ' Ti amo', per ogni sguardo e vi lascio il mio ' Ti amo', per ogni bocca e ad ogni parola vi suggello il mio ' Ti amo', per ogni palpito, opera e passo e li copro col mio ' Ti amo' al mio Dio; scendo fin laggiù, nel mare, nel fondo dell'oceano, e in ogni guizzo di pesce, in ogni goccia d'acqua, lì voglio riempire del mio ' Ti amo'. Onde, dopo che dappertutto, come se seminasse il mio ' Ti amo', la piccola bambina si porta innanzi alla Maestà Divina, e dice come se volesse fargli una sorpresa: " Mio Creatore e Padre mio, mio Gesù e mio Eterno Amore, guardate: tutte le cose da parte di tutte le creature Vi dicono che Vi amano; dovunque c'è il ' Ti amo' per Voi:
Cielo e terra ne sono pieni; e Voi non concederete alla piccola piccina che la vostra Volontà scenda in mezzo alle creature, si faccia conoscere, faccia pace con la volontà umana, e prendendo il suo giusto dominio, il suo posto d'onore, nessuna creatura faccia più la sua volontà, ma sempre la Vostra? "

Altre volte, poi, mentre mi fondo nel Divin Volere, voglio dolermi di tutte le offese fatte al mio Dio, e riprendo il mio giro in quel vuoto immenso per trovare tutto il dolore che il mio Gesù ebbe per tutti i peccati, lo faccio mio e giro ovunque: nei luoghi più reconditi e segreti, nei luoghi pubblici, su tutti gli atti umani cattivi per dolermi per tutte le offese e per ciascun peccato; mi sento che vorrei gridare ad ogni moto della creatura: ' dolore, perdono '. E per fare che tutti lo sentano, lo imprimo nel rumoreggiare del tuono, affinché tuoni in tutti i cuori: ' dolore di aver offeso il mio Dio' ; ' perdono' nello scoppio della folgore; ' dolore' nel sibilo del vento; ' dolore, perdono', nel tintinnio delle campane; ' dolore e perdono', insomma, in tutto. E poi porto al mio Dio il dolore di tutti ed imploro perdono per tutti e dico: " Gran Dio, fate scendere la vostra Volontà sulla terra, affinché il peccato non abbia più luogo.

E' la sola volontà umana che produce tante offese che pare che allaga la terra di peccati; la vostra Volontà sarà la distruggitrice di tutti i mali.

Perciò, vi prego, contentate la piccola figlia della vostra Volontà, che non vuole altro che la vostra Volontà sia conosciuta ed amata e regni in tutti i cuori ".

Ricordo che un giorno continua ancora Luisa stavo fondendomi nel Santo Voler Divino, ed io guardavo il cielo che pioveva a dirotto, e sentivo un piacere nel vedere scendere l'acqua sulla terra; ed il mio dolce Gesù muovendosi nel mio interno, con amore e tenerezza indicibile mi diceva: " Figlia mia, in quelle gocce d'acqua che vedi scendere dal cielo c'è la mia Volontà; Essa corre rapidamente insieme con l'acqua; si parte per dissetare le creature, scendere nelle viscere umane, nelle loro vene, per rinfrescarle e costituirsi vita delle creature e portar loro il mio bacio, il mio amore; parte per innaffiare la terra, per fecondarla e prepararle il cibo; parte per tant'altri bisogni delle creature.

La mia Volontà vuole aver vita in tutte le cose create per dar vita celeste e naturale a tutte le creature.

Ma Essa, mentre va come in festa, piena d'amore verso tutti, non riceve l'adeguato ricambio, e resta come digiuna da parte delle creature.

Figlia mia, la tua volontà fusa nella Mia, corre pure in quell'acqua che piove dal cielo, corre insieme dovunque Essa va: non La lasciare sola e dalle il ricambio del tuo amore, e per tutti ".

Ma mentre ciò diceva, sono restate incantate le mie pupille: non le potevo spostare da dentro quell'acqua che scorreva; la mia volontà correva insieme; vedevo in quell'acqua le mani del mio Gesù moltiplicate in tante, per portare con le sue mani l'acqua a tutti. Onde, chi può dire quello che provavo in me? Lo può dire solo Gesù, che ne è l'autore. Ma chi può dire i tanti modi nel fondermi nel suo Santissimo Volere? Per ora basta il dire; se Gesù vorrà darà i vocaboli e la grazia di dire altro, ed io riprenderò il mio dire.

Oltre di ciò, stavo dicendo al mio Gesù: " Dimmi Amor mio, che cosa è questo vuoto che mi si presenta davanti alla mia mente quando mi fondo nella tua Santissima Volontà? Chi è questa bambina che esce da me, e perché sente una forza irresistibile di venire al tuo Trono per venire a deporre i suoi piccoli atti nel grembo divino, quasi per fargli una festa? "

Ed il mio dolce Gesù, tutto bontà mi ha detto: " Figlia mia, il vuoto è la mia Volontà, messo a tua disposizione, che dovrebbe riempirsi di tant'atti per quanti le creature ne avrebbero fatti se avessero compito la nostra Volontà. Questo vuoto immenso che tu vedi, rappresentato nella nostra Volontà, uscì dalla nostra Divinità a bene di tutti nella Creazione per felicitare tutto e tutti; quindi era come di conseguenza che tutte le creature dovevano riempire questo vuoto col ricambio dei loro atti e donazione della loro volontà al loro Creatore, e non avendolo fatto, facendoci l'offesa più grave, perciò chiamammo te con missione speciale, per essere rifatti e ricambiati di ciò che gli altri Ci dovevano; ed ecco la causa per cui prima ti disponemmo con una lunga catena di grazie, e poi ti domandammo se volevi far vita nella nostra Volontà, e tu accettasti con un ' sì ', legando la tua volontà al nostro Trono senza volerla più conoscere perché volontà umana e Divina non si riconciliano né possono vivere insieme ; onde, quel ' sì ', cioè la tua volontà, esiste fortemente legata al nostro Trono; ecco perciò l'anima tua, come piccola bambina, è come tirata innanzi alla Maestà Suprema, perché c'è il tuo volere innanzi a Noi, che come calamita ti attira; e tu invece di guardare la tua volontà ti occupi solo di portare in grembo a Noi tutto ciò che hai potuto fare nella nostra Volontà, e deponi nel nostro seno la nostra stessa Volontà come l'omaggio più grande che a Noi conviene, ed il ricambio a Noi più gradito. Onde, la noncuranza della tua volontà, ed il solo Volere nostro che vive in te, Ci mette in festa; i tuoi piccoli atti fatti nel nostro Volere Ci portano le gioie di tutta la Creazione, sicché pare che tutto Ci sorrida e Ci fanno festa; e nel vederti scendere dal nostro trono, senza neppure guardare la tua volontà, portandoti la Nostra, è per Noi la gioia più grande.

Perciò ti dico sempre: ' Sii attenta nel nostro Volere, perché in Esso c'è molto da fare '; e quanto più farai, tanta più festa Ci farai ed il nostro Volere si verserà a torrenti in te e fuori di te " >>.


Fraternamente CaterinaLD

"Siamo mendicanti e chiediamo agli altri anche le loro idee, come la staffetta della posta che riceve il documento dalle mani di uno e poi corre per darlo ad un altro. Faccio una timida parafrasi delle parole di chi ci ha preceduto nel cammino della fede, per annunciarle ad altri."
(fr. Carlos Alfonso Azpiroz Costa OP
Maestro dell’Ordine)
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