A tutti voi che passate da qui: BENVENUTI
Se avete desiderio di capire che cosa insegna la Bibbia che il Magistero della Santa Chiesa, con il Sommo Pontefice ci insegna, questo Gruppo fa per voi. Non siamo "esperti" del settore, ma siamo Laici impegnati nella Chiesa che qui si sono incontrati da diverse parti d'Italia per essere testimoni anche nella rete della Verità che tentiamo di vivere nel quotidiano, come lo stesso amato Giovanni Paolo II suggeriva.
Nuova Discussione
Rispondi
Cerca nel forum
Tag discussione
Discussioni Simili   [vedi tutte]
 
Pagina precedente | 1 | Pagina successiva

Cari Vescovi, vi supplichiamo, non tacete più, gridate dai tetti la Verità (6)

Ultimo Aggiornamento: 20/12/2017 09:55
Autore
Stampa | Notifica email    
OFFLINE
Post: 39.987
Sesso: Femminile
21/10/2017 13:04
 
Email
 
Scheda Utente
 
Quota




I Cattolici sono Cooperatoris Veritatis non discepoli di Lutero

Vogliamo ritornare sull’argomento già affrontato da altre tastiere più forti della nostra come quella della Bussola Quotidiana, vedi qui, altri hanno ricordato il florilegio pervertito di Lutero contro il Papato e la Chiesa tutta, vedi qui; il domenicano Padre Coggi ha scritto un libro interessante per capire come Lutero ha sbagliato, vedi qui; e ancora parlammo qui del chiarimento che Lutero non fu riformatore ma rivoluzionario…. ed infine anche il domenicano Padre Riccardo Barile, vedi qui,disse chiaramente: “Ferma restando la necessità del dialogo ecumenico, è però importante rendersi conto che non è vero che tra cattolici e luterani ci unisce la fede e ci dividono solo delle interpretazioni teologiche. È vero invece che sui sacramenti, l’Eucarestia, l’approccio alle Scritture, il ministero sacerdotale, la Messa come sacrificio, la Madonna è proprio la fede che ci divide…”

Dunque: è proprio la fede che ci divide, ma per il segretario della CEI sembra piuttosto che lo Spirito Santo abbia invece “illuminato” Lutero. Se bestemmia non è ci è andato molto vicino, è stato sacrilego e profanatore, di certo è un grave scandalo l’affermazione di Galantino a riguardo, laddove ha detto che “la riforma di Lutero fu un evento dello Spirito Santo!”

E allora delle due una, non si scappa: o lo Spirito Santo si diverte a confondere la Chiesa, i Papi, i Dottori della Chiesa, i Santi, il gregge…. oppure Galantino non ha capito nulla ed usa la sua posizione per imporre un pensiero che non è cattolico. Disse Paolo VI (ora beatificato) allo scrittore ed amico Guitton:

«C’è un grande turbamento in questo momento nel mondo della Chiesa, e ciò che è in questione è la fede. Capita ora che mi ripeta la frase oscura di Gesù nel Vangelo di san Luca: “Quando il Figlio dell’Uomo ritornerà, troverà ancora la fede sulla Terra?”. Capita che escano dei libri in cui la fede è in ritirata su punti importanti, che gli episcopati tacciano, che non si trovino strani questi libri. Questo, secondo me, è strano. Rileggo talvolta  il Vangelo della fine dei tempi e constato che in questo momento emergono alcuni segni di questa fine. Siamo prossimi alla fine? Questo non lo sapremo mai. Occorre tenersi sempre pronti, ma tutto può durare ancora molto a lungo. Ciò che mi colpisce, quando considero il mondo cattolico, è che all’interno del cattolicesimo sembra talvolta predominare un pensiero di tipo non cattolico, e può avvenire che questo pensiero non cattolico all’interno del cattolicesimo diventi domani il più forte. Ma esso non rappresenterà mai il pensiero della Chiesa. Bisogna che sussista un piccolo gregge, per quanto piccolo esso sia».

Per comprendere perché noi cattolici non possiamo assolutamente accettare la rivoluzione di Lutero, è presto spiegato nella famosa Mortalium Animos di Pio XIscritta proprio per difendere la vera Fede di Gesù Cristo e in Gesù Cristo, dalle contaminazioni protestantiLutero non ha nulla da insegnare ai Cattolici, checché ne dicano – erroneamente – tanti pastori oggi! L’unica cosa di utile che possiamo riscontrare – e ricavare – da questo “ecumenismo” (se fatto come Dio comanda) è il fatto che abbiamo l’opportunità di riconoscere autentica la Fede della Chiesa nei Sacramenti, nell’antropologia e nell’umanesimo autentico, possiamo capire che la Chiesa aveva ragione ad opporsi alle prepotenze dottrinali di Lutero.

Se mons. Galantino avesse ragione allora farebbe bene a spretarsi, tanto per essere coerente con il rivoluzionario Lutero! Se Galantino avesse ragione allora nessuno di noi dovrebbe obbedire al Pontefice o al Catechismo della Chiesa, nessuno dovrebbe più andarsi a confessare, nessuno avrebbe più DEI DOVERI, perché varrebbe l’idea di Lutero sulla salvezza che non prevede la Grazia santificante, non prevede il libero arbitrio degli uomini e dunque, diceva: “pecca fortiter”…. “pecca fortemente ma ogni giorno che passa abbi sempre piu’ fede in Dio !” che per Lutero, incapace di vivere la continenza del celibato, significava che la salvezza non dipende dai tuoi sforzi, perché “l’uomo è incapace di non peccare“, perciò è sufficiente il Sola Fide.

A ben vedere, effettivamente, ci sembra sia proprio questa la strada intrapresa dalla Chiesa di oggi. Le discussioni sull’Amoris laetitia, sul peccato, sul sesto comandamento, sembrano indirizzare – questa nuova pastorale – verso una RASSEGNAZIONE senza precedenti nei confronti della debolezza degli uomini. Lutero si rassegnò al suo peccare, ma anziché vivere di penitenza e di remissione verso Dio, si preoccupò di trovare nelle Scritture un qualche appiglio per poter giustificare le sue debolezze. Così nasce uno dei documenti dottrinali più inquietanti, quello sulla GIUSTIFICAZIONE nel quale Lutero nega all’uomo una liberà volontà, gli nega il libero arbitrio ed avanza sul sentiero perverso della predestinazione che poi Calvino porterà a compimento.

E’ lana caprina quella di quanti cercano di affermare che non fu Lutero, ma Calvino il grande briccone rivoluzionario!!! Senza dubbio Calvino, porterà alle estreme conseguenze la rivoluzione di Lutero, tanto è vero che il calvinismo e il luteranesimo prenderanno due strade non opposte ma parallele, come a dire che il discepolo Calvino, aveva superato il maestro. Oggi poi è così comodo gettare tutte le colpe addosso Calvino, dal momento che il calvinismo è pressoché scomparso… mentre il luteranesimo, per quanto in forte crisi, è comunque sia sempre alle fondamenta di tutto il movimento Protestante che oggi si chiama “evangelico”… il lupo cambia il pelo e pure il nome, ma non il vizio!

Le affermazioni profane e sacrileghe di Galantino ci riportano così a quel “pecca fortiter”…. non a caso infatti, questa chiesa di oggi filtra, senza affermazioni dottrinali ma solo pastorali (sic!) una certa compiacenza con l’uomo peccatore, ossia con il suo peccare senza spingerlo alla conversione: “pecca uomo, pecca fin che puoi – sembrano dire questi pastori – tanto Dio è misericordioso! Lo Spirito Santo ha illuminato Lutero…” e così vorrebbero salvare capre e cavoli, avere la botte piena e la moglie ubriaca.

E se nel 1977 Paolo VI affermava che sui “libri in cui la fede è in ritirata su punti importanti, gli episcopati tacciano…”, oggi sono andati ben oltre non solo tacendo nel difendere la Verità, ma come Galantino afferma, li appoggiano, li fanno propri, li scrivono loro stessi riempiendoli di ogni possibile eresia, si veda quied anche qui per capire come, tutto ciò, era stato profetizzato dal Patriarca di Venezia nel 1883.

Ratzinger lo aveva capito bene, lo denunciò e non cambiò mai parere: «Chi oggi parla di “protestantizzazione” della Chiesa cattolica, intende in genere con questa espressione un mutamento nella concezione di fondo della Chiesa, un’altra visione del rapporto fra Chiesa e vangelo. Il pericolo di una tale trasformazione sussiste realmente; non è solo uno spauracchio agitato in qualche ambiente integrista…» (Rapporto sulla Fede del 1984, cap.11 Fratelli ma separati).

Caro mons. Galantino, tra noi Cattolici e Luterani è proprio la FEDE che ci divide!

Ci vengono a mente le parole meste del Signore Gesù: «Quando il Figlio dell’uomo ritornerà, troverà ancora la fede sulla terra?» (Lc.18,8) “Gratia facit fidem“, dice san Tommaso d’Aquini: la grazia crea la fedeNON UN FEDE QUALSIASI, attenzione, e non soltanto quando la fede inizia, ma la grazia crea la fede istante per istante, momento per momento DISCIPLINANDOLA AL VOLERE DEL CRISTO, partendo però dalla CONVERSIONE e non da un ribaltamento dell’identità del Cristo come fece Lutero e come fa oggi Galantino affermando che lo Spirito Santo avrebbe sostenuto così Lutero nelle sue farneticazioni contro la Grazia ed altro. A questa fede fa eco la bellissima Lettera di Giacomo, una di quelle che Lutero voleva eliminare perché non rispondeva alle sue esigenze di peccatore:

Sottomettetevi dunque a Dio; resistete al diavolo, ed egli fuggirà lontano da voi. Avvicinatevi a Dio ed egli si avvicinerà a voi. Peccatori, purificate le vostre mani; uomini dall’animo indeciso, santificate i vostri cuori. Riconoscete la vostra miseria, fate lutto e piangete; le vostre risa si cambino in lutto e la vostra allegria in tristezza. Umiliatevi davanti al Signore ed egli vi esalterà…” (Gc.4,1-10), un programma del tutto ostico a Lutero ieri, e a Galantino oggi…

Lutero non sopportava la sottomissione, non sopportava la penitenza, il piangere per i propri peccati, l’umiliarsi davanti a Dio, non digeriva il concetto della CONVERSIONE, di conseguenza arriverà a stravolgere non solo il Peccato originale ma anche l’essenza stessa del peccato e del peccare, proprio ciò che sta accadendo oggi nella nuova pastorale cattolica.

Come possiamo reagire?

Intanto se dovessimo dare corrispondenza al sacrilegio di Galantino, per seguire Lutero, allora per coerenza non dovremmo obbedire ad alcun vescovo, ne a lui e neppure al Papa! Ma noi non siamo protestanti, non siamo luterani e per quanto queste affermazioni di un vescovo ci feriscono, ci fanno male, ci fanno soffrire, noi resteremo Cattolici PER GRAZIA DIVINA! Perciò non obbediremo a Galantino, ma continueremo nell’abbraccio filiale ed obbediente al Sommo Pontefice, obbedienza a quel DEPOSITUM FIDEI che egli stesso è chiamato a conservare intatto e a trasmettere.  Non possiamo sceglierci noi fede o dottrine, il Papa, un’altra Chiesa, non esiste…. ma abbiamo LA CHIESA una, santa e cattolica che – guidata dal vero ed unico Spirito Santo – ha parlato per mezzo di Lei e tutto è stato sigillato in quello che chiamiamo IL CATECHISMO, la dottrina, il Deposito della Fede per mezzo della viva Tradizione, non abbiamo altro e non ci serve altro se non di studiarlo esserne coerenti e metterlo in pratica. Ci serve di esercitare le virtù della pazienza, dell’umiltà, della tenacia, con mitezza e spirito di carità, ma anche fermezza, scaltrezza, audacia, PERSEVERANZA.

Ricorda che:

Disse Paolo VI all’Udienza generale del 19 gennaio 1972: “Noi possiamo allora comprendere perché la Chiesa cattolica, ieri ed oggi, dia tanta importanza alla rigorosa conservazione della Rivelazione autentica, e la consideri come tesoro inviolabile, e abbia una coscienza così severa del suo fondamentale dovere di difendere e di trasmettere in termini inequivocabili la dottrina della fede; l’ortodossia è la sua prima preoccupazione (..) e la consegna dell’Apostolo Paolo: Depositum custodi (1Tim. 6,20; 2Tim. 1,14) costituisce per essa un tale impegno, che sarebbe tradimento violare. La Chiesa maestra non inventa la sua dottrina; ella è teste, è custode, è interprete, è tramite; e, per quanto riguarda le verità proprie del messaggio cristiano, essa si può dire conservatrice, intransigente; ed a chi la sollecita di rendere più facile, più relativa ai gusti della mutevole mentalità dei tempi la sua fede, risponde con gli Apostoli: Non possumus, non possiamo (Act. 4, 20).” (vedi qui).

Laudetur Jesus Christus



 

EDITORIALE

A leggere che secondo il vescovo Galantino la Riforma fu “un evento dello Spirito Santo” viene subito da pensare che lo Spirito Santo allora si contraddice. Siccome questo non è possibile, non rimane che ritenere l’affermazione molto temeraria. Affermazioni simili sono oggi molto frequenti ed è importante chiederci da dove provengano.

L’essenza della posizione di Martin Lutero è la riduzione della fede ad atto di fede. Nella fede non ci sono contenuti, verità cui aderire, ma ciò che conta è l’affidarsi, senza ragioni, a Cristo, fidandosi che lui coprirà con un mantello tutte le nostre colpe. Per la religione cattolica non è così. La fede ha due versanti, quello dell’atto soggettivo del credere e quello oggettivo delle verità cui ai aderisce con la fede per l’autorità di Dio che ce le ha rivelate. E’ la fides qua e la fides quae. Quella cattolica non è una fede cieca, è l’adesione al dogma. La fede di Lutero invece è solo atto senza dogmi.

Perché ricordo questo aspetto? Perché il fatto che Lutero sia stato spinto dall’amore di Dio, o dalla “passione per Dio” - come si intitolava il convegno alla Lateranense ove mons. Galantino ha fatto il suo intervento – dice poco di significativo dal punto di vista cattolico. Passione per quale Dio? La passione è solo il polo soggettivo della fede come atto, manca il polo oggettivo delle verità credute, ossia dei dogmi. Accettare come valida questa impostazione fondata sulla sola “passione per Dio” significa già accettare l’impostazione luterana. E che dialogo ci può essere se si accetta fin da subito la posizione dell’altro con cui si vorrebbe dialogare?

Celebrando questo 500mo anniversario della Riforma luterana, la Chiesa cattolica ha fatto spesso questo errore di impostazione iniziale: spostare l’attenzione dalla dottrina alle “intenzioni” di Lutero, ossia dai contenuti della fede all’atto di fede. Tutti vedono che in questo modo si sposa già fin dall’inizio la posizione luterana e la si fa propria. Nella fede luterana è centrale la coscienza, dato che non interessa tanto Cristo in sé, quanto Cristo per me, il Cristo della fede e non il cristo della Storia. Il Padre Coggi dei domenicani di Bologna ce lo ha spiegato molto bene. La fede per Lutero non è conoscenza ma esperienza soggettiva, fatta in coscienza al cui interno si consuma il rapporto io-Tu tra il credente e Dio. Se, quindi, la Chiesa cattolica si concentra sulla coscienza del monaco Lutero piuttosto che sulla dottrina luterana rinuncia alle proprie esigenze già in partenza, accettando la validità di una fede senza dogmi. Le intenzioni di Lutero non contano se non per una ricostruzione storica o psicologica. Contano le cose da lui scritte e formalizzate nella dottrina della Riforma. Contano le cose da lui scritte contrarie alla verità della fede cattolica.

L’idea oggi prevalente è che le intenzioni di Lutero erano buone ed ispirate dallo Spirito Santo, mentre poi la cose presero una strada diversa, complici anche le chiusure della Chiesa cattolica. Bisognerebbe quindi recuperare le buone intenzioni degli inizi e usufruirne anche per una riforma del cattolicesimo stesso. Si è anche detto in questi giorni che Lutero avrebbe addirittura anticipato il Vaticano II, richiamando l’attenzione sul Vangelo. E rieccoci all’atto senza i contenuti. Aver proposto la salvezza per Sola Scriptura è stato un grave errore e non un merito, in quanto l’attenzione al Vangelo, dal punto di vista cattolico, senza la dovuta attenzione alla Tradizione e al Magistero non è cosa da apprezzare. Se il Vaticano II fosse stato influenzato da un’eresia, come si dice in questo caso, ne deriverebbe un inquinamento dello stesso Concilio dalle proporzioni devastanti.

Sia sostenendo che la Riforma è stata un dono dello Spirito Santo, sia dicendo che la valorizzazione luterana del Vangelo ha anticipato il Vaticano II, si insiste solo ed eventualmente sulle “intenzioni” e non sui contenuti. Ma insistendo solo sulle intenzioni di coscienza sparisce completamente il concetto di eresia. Uno non è eretico per le sue intenzioni ma per quanto ha detto di contrario al dogma. E da questo punto di vista Lutero è stato un eretico, quali che fossero le sue intenzioni. Faccio notare che se sparisce il concetto di eresia sparisce anche quello di dogma.

L’altro aspetto della strategia della Chiesa cattolica in questo 500mo anniversario della Riforma protestante è quello di fare un pezzo di strada insieme, cioè di fare delle cose insieme puntando sulla prassi più che sulla dottrina. Anche questo obiettivo lo si persegue meglio non tenendo conto della dottrina luterana ma delle cosiddette buone intenzioni del monaco Lutero. Depurando la fede dai suoi contenuti e soffermandosi sul suo essere un atto personale  si pensa di camminare meglio insieme. Ma per andare dove? Verso quale Cristo? Verso quale salvezza? L’atto di fede preso in se stesso è cieco, sono i contenuti a dargli la luce. Anticipare la prassi rispetto alla dottrina è un’altra concessione fatta in partenza alla posizione luterana.

C’è infine l’aspetto forse più inquietante della questione. Incentrarsi sulla fede come atto, ossia sulla coscienza e sulla prassi piuttosto che sui contenuti e sulla dottrina, potrebbe voler dire maturare insieme una nuova autocoscienza credente (come direbbe Hegel), ossia vedere insieme i contenuti in un modo nuovo. L’eresia sarebbe allora uno stimolo indispensabile all’evoluzione dialettica del dogma. Ma questa sarebbe una concessione all’evoluzione del dogma all’interno dell’autocoscienza dei credenti completamente fuori della visione cattolica, anche se certamente compatibile con la confessione protestante.

   

 



[Modificato da Caterina63 25/10/2017 21:40]
Fraternamente CaterinaLD

"Siamo mendicanti e chiediamo agli altri anche le loro idee, come la staffetta della posta che riceve il documento dalle mani di uno e poi corre per darlo ad un altro. Faccio una timida parafrasi delle parole di chi ci ha preceduto nel cammino della fede, per annunciarle ad altri."
(fr. Carlos Alfonso Azpiroz Costa OP
Maestro dell’Ordine)
Amministra Discussione: | Chiudi | Sposta | Cancella | Modifica | Notifica email Pagina precedente | 1 | Pagina successiva
Nuova Discussione
Rispondi

Feed | Forum | Bacheca | Album | Utenti | Cerca | Login | Registrati | Amministra
Crea forum gratis, gestisci la tua comunità! Iscriviti a FreeForumZone
FreeForumZone [v.6.1] - Leggendo la pagina si accettano regolamento e privacy
Tutti gli orari sono GMT+01:00. Adesso sono le 11:57. Versione: Stampabile | Mobile
Copyright © 2000-2024 FFZ srl - www.freeforumzone.com