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Quando il Papa è infallibile? E che cosa è la vera Tradizione? di Carlo di Pietro

Ultimo Aggiornamento: 20/11/2017 23:08
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10/11/2017 23:01
 
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Ulteriori punti di Denzinger

Secondo il diritto divino la Chiesa ha bisogno dell’unità nella guida 3306; la solidità della Chiesa poggia sul primato 3052. Il riconoscimento della preminenza di giurisdizione, più tardi chiamato primato, viene richiesto (102), 109, 132, 181s, 221, 232-235, 282, 347, 446, 468s, 638-641, 774s, 861, 875, 910, 1051-1064, 1191, 1307s, 2539, 2592s, 3059s, 3064; viene prestato 108, 133-136, 181s, 186x, 216s, 264, 306, 661-664; è necessario per la salvezza 233s, 875, 1051, 1060, (1191), 3867. Vengono condannate le obiezioni contro la preminenza o il primato [fra cui le proposizioni: «la dignità del papa derivò dall’imperatore», «deriva dal demonio»; «la Chiesa non ha bisogno di un capo sulla terra»] 1187, 1188, 1190, 1192, 1209, 1227-1229, 1475s, 2592-2597, 3555. Il Papa è il capo visibile (non «invisibile», come sostengono alcune sette protestanti, o «eclissato», come vogliono altri) della Chiesa 872, 1307, 2529s, 3059, 3113; è il rappresentante di Cristo 872, 1054, (1187), 1307, 1448, (1475), 1868, 2540, 2592s, 2603, 3059; ha ricevuto direttamente da Cristo l’intero suo potere giurisdizionale 1054, (1187, 2592s), 3060, 3064, 3113. Il Papa è sottomesso al diritto divino ed è vincolato alle disposizioni che Cristo ha preso per la Chiesa cosicché non ne può mutare la costituzione 3114.

Il potere giuridico del Papa è episcopale, ordinario, diretto 3060, 3064; si estende a tutta la Chiesa pellegrinante, a tutti i fedeli 1053s, 1307, 3059, (3113); è l’autorità suprema in questioni di fede e di costumi, in questioni di disciplina e di guida della Chiesa 3060, 3064, (3307); le disposizioni del Papa non necessitano per essere irrevocabili dell’approvazione della Chiesa 2284, 2490, 3074; è il supremo potere legislativo, amministrativo e penale 1057, 1059, 1061, 1271-1273; non consiste solo in alcuni diritti di riserva (3064), 3113; può dispensare da ciò che la Chiesa universale ha stabilito 1417; è il supremo potere giudiziario della Chiesa 1055, 1128-1135, 2592, 3063; deve essere libero ai fedeli l’appello al Papa 133-135, 639, 641, 861, 3063; non si può rimettere in discussione un suo giudizio 133, 135, 182, 221, 232, 235, 641, 3063; il Papa non è sottomesso al giudizio di nessuno 638, 873, 943, 1056, 1058, 1139; non c’è un appello dalla sentenza del Papa ad un altro giudizio (neppure a un Concilio generale) 641, 1056, 1375, (2935), 3063; è la pienezza del potere di concedere indulgenze 819, 868, 1026, 1059, 1266, 1398, 1416; è indipendente da autorità umana 2596, 2603; è indipendente dall’integrità morale e dalla predestinazione divina del Papa 912, 914, 1158, (1165). I Vescovi ricevono dal Papa la loro autorità 2592; egli precede gli altri Vescovi non solo per il suo posto d’onore, ma anche per il suo potere (giurisdizione - autorità) 661, 811, 861, 1308, 2593, 3067.

Vengono condannate affermazioni circa il rapporto del Papa con gli altri Vescovi 2595, 2597, 2935, 3064; viene difeso il Primato contro il rimprovero di centralismo e assolutismo 3112-3116. La Sede romana, a motivo del Primato di giurisdizione, viene chiamata «madre» o «maestra» di tutte le chiese (particolari) 774, 1616, 1868, 2781. Egli ha potere sui Concilii, che egli stesso convoca, trasferisce, prolunga, scioglie, conferma 398-400, 447, 861, 1309, 1445, 1847, 1850, 2282s, 2329; il Concilio generale non è sopra il Papa 233, 1151, 1309, (2935s). I Vescovi guidano le chiese particolari sotto l’autorità del Papa («dal quale viene loro accordato il potere giurisdizionale ordinario») 1778, 3308s, 3804. Il potere del Papa non pregiudica il potere di giurisdizione dei Vescovi e non può assorbirlo 3061, 3112, 3115, 3310. Vengono condannate affermazioni che espandono i diritti dei Vescovi oltre a ciò che è dovuto 2594, 2606-2608.

Mediante il Magistero non viene aggiunto al deposito della fede nulla di nuovo, ma viene spiegato ciò che fino a quel momento sembrava non chiaro o viene stabilito di ritenere per certo ciò che era discusso 3683; l’assistenza dello Spirito Santo non viene concessa al Papa per annunciare nuove dottrine 3070; oggetto è la dottrina rivelata, il deposito della fede (il giudizio circa il suo vero senso) 1507, 1863, 3012, 3018, 3070. La Chiesa ha autorità d’insegnamento anche nel settore della filosofia 2860s, 2865s, 2910, 3018; nel settore economico e sociale per quanto concerne la delimitazione morale 3725. La Chiesa giudica infallibilmente circa la santità in vista di una canonizzazione 675. Il Magistero precisa e conferma le professioni di fede («come fondamento su cui tutti i fedeli si devono trovare d’accordo») 398, 400, 1500.

Il Magistero sottopone a esame e ad approvazione scritti circa questioni di fede e di morale e condanna libri dannosi 202, 213, 353s, 686, 807, 980, 1851-1861, 2065, 2668. Condanna affermazioni che non concordano con la dottrina della fede e della morale ed impone talora censure teologiche o in generale o in particolare 721-739, 840-844, 891-899, 921-924, 941-946, 951-979, 1028-1049, 1087-1097, 1101-1103, 1110-1116, 1121-1139, 1151-1195, 1201-1230, 1361-1369, 1391-1396, 1411-1419, 1451-1492, 1901-1980, 2001-2006, 2021-2065, 2101-2166, 2170s, 2201-2268, 2281-2285, 2290-2292, 2301-2332, 2351-2374, 2400-2502, 2571-2575, 2601-2685, 2791-2793, 3201-3241, 3401-3465.

La Chiesa non giudica sul sentire o l’intenzione (o «su ciò che è nascosto»), trat­tandosi di qualcosa di intimo 1814, 2266s, 3318; essa può giudicare solo nel limite in cui il sentire viene manifestato 3318; in questo senso la Chiesa espri­me un giudizio sul senso delle parole degli autori 2010-2012, 2020, 2390. Il Magistero procede in maniera solenne, straordinaria quando vuole contrastare errori con maggiore effetto o vuole presentare punti dottrinali più chiaramente e distintamente 3683. Ci sono risoluzioni della Sede apostolica che possono venire mutate in meglio (poteva essere sfuggito qualcosa, eccetera …) 641.

Alcuni casi di censure (con relative qualificazioni), presentate sull’esempio di proposizioni, alle quali in certo modo furono applicate; la proposizione è eretica 951-965, 977s, 1087, 1089-1091, 1093, 1095s, 2001-2005, 2203, 2213-2215, 2241-2253, 2290, 2602-2604, 2615, 2659, 2693; prossima all’eresia (haeresi proxima) 2221, 2223, 2257, 2260s; sa di eresia (haeresim sapiens) oppure sospetta di eresia (suspecta haeresis) 2202, 2204-2210, 2212, 2216-2219, 2231s, 2235s, 2255s, 2258, 2618, 2620, 2622, 2628; scismatica 2606, (2607s), 2693; falsa 1087-1093, 1095-1097, 2004s, 2609-2613, 2616, 2619//2630, 2635-2637, 2640//2653, 2661//2668, 2673-2680, 2682s, 2793; temeraria 2001, 2005, 2170s, 2211, 2214s, 2217-2220, 2223s, 2226s, 2230-2235, 2238s, 2241-2268, 2291, 2331s, 2358, 2360, 2365-2370, 2372, 2609-2614, 2617, 2625-2627, 2630//2648, 2651-2654, 2662//2673, 2676-2679, 2683 2763; erronea1087, 1089-1091, 1095-1097, 1114s, 2204-2206, 2208-2210, 2213-2219, 2221s, 2224, 2232, 2235, 2241-2253, 2258, 2291, 2351-2357, 2360s, 2363, 2367-2369, 2372s, 2606//2612, 2622, 2628, 2637, 2646s, 2664, 2677s, 2791; scandalosa 1092, 1309, 1391-1395, 2021-2065, 2101-2165, 2206s, 2209-2211, 2214-2220, 2224s, 2230-2252, 2254, 2258-2260, 2263s, 2266, 2291, 2357, 2360, 2362, 2369-2371, 2619, 2634, 2643, 2664, 2668, 2673s, 2678, 2681, 2791s; blasfema 2001, 2005, 2210, 2214s, 2241-2253, 2260; empia1309, 2001, 2005, 2619; offensiva per le pie orecchie (piarum aurium offensiva) 2206, 2230, 2258, 2291, 2358, 2368, 2633, 2642s, 2662, 2671, 2678; malsonante (suona male) 2354-2356, 2373, 2644, 2665; nociva (perniciosa) 2352, 2364, 2367, 2612, 2614, 2623, 2625, 2629s, 2637, 2639, 2644, 2646, 2649, 2662, 2664s, 2670, 2678, 2680, 2692.

II Papa è il maestro supremo della Chiesa 1307, 3059, 3068, 3074; la sua autorità dottrinale viene per lo più rivendicata assieme al Primato 181s, 217, 221, 235, 343, 353, 365, 1064, 3065-3073, 3074s; viene riconosciuta da Concilii e Sinodi 218, 306, 398-400, 402, (444), 664, 1848; perciò la Chiesa romana (la Sede romana) viene chiamata «maestra» 774, 1850, 1868. Il Papa ha il diritto: - di definire questioni di fede e morale 861, 3067, 3885; - di giudicare o di spiegare, in caso di controversie, le risoluzioni dei Concilii 447, 1840s, 3067. Nel Papa bisogna distinguere tra il maestro della Chiesa universale e il dotto privato che può favorire una opinione tra le tante permesse 2565. Non si possono rimettere in discussione o discutere liberamente le disposizioni del papa («quando egli prende posizione espressamente»), né è permesso il loro rifiuto 182, 217s, 221, 232, 235, 343, 353, 2331, 3885; non ha valore la concezione di Agostino contro l’insegnamento del Papa 2330. Viene accentuata l’autorità delle Congregazioni della curia 2880, 2912, 3408, 3503.

Il Magistero perviene a un giudizio soprattutto mediante l’aiuto di Concili e Sinodi 3069. L’autorità dei Concilii generali: - viene sottolineata 343, 352, (364), 517s, 521s, 550, 575, 587, 1869, 2526-2539; -: viene riconosciuta e ci si appella ad essa 402, 412, (433), 436-438, 444, 472, 548, 640, 652, 686, 1986s. Un Concilio generale o ecumenico rappresenta l’intera Chiesa 1247s; non è però al di sopra del Papa («non ci si può appellare ad esso contro il Papa») 233, 1151, 1375, (2935s), 3063; non c’è mai un Concilio ecumenico se non è stato confermato o almeno accettato come tale dal successore di Pietro; ciò che un Concilio generale stabilisce in questioni di fede e morale deve venir accolto da tutti 1248-1251; vengono condannate affermazioni sulla possibilità di essere di altra opinione 587, 1479. Sinodi diocesani o nazionali: vengono condannate affermazioni che esagerano l’autorità di un Sinodo diocesano o nazionale 2609-2611, 2693, 2936. Un Sinodo particolare non può dare un giudizio su un Concilio generale 447; viene condannata la proposizione: «le decisioni di un Sinodo nazionale non permettono ulteriori discussioni» 2936.

I Papi ed i Concilii si richiamano all’illuminazione dello Spirito Santo 102, 265, 444, 631, 702, 707, 1151, 1500s, 1600, 1635, 1667, 1726, 1738, 1820, 1848.  Alla chiesa (in generale) viene attribuita l’infallibilità 2922, 3020; vengono condannate le proposizioni che anche solo implicitamente affermano che la Chiesa si sia allontanata dalla fede [cioè imputazioni a motivo di ingiusta condanna di articoli, a motivo di ingiusta scomunica e a motivo di presunto oscuramento di verità] 1225, 1480, 2491-2501, 2601, 2612-2614. Per la Sede apostolica viene reclamata l’intatta tutela della fede 363, 775, 1064, 1807s, 2329, 2923, 3006. Al Papa spetta l’infallibilità (221, 353), 2329s, 2539, 2781, 3069s, 3074s. Natura e condizioni dell’infallibilità; il dono dell’infallibilità consiste non in una nuova rivelazione, ma nell’assistenza dello Spirito Santo affinché la Rivelazione trasmessa mediante gli Apostoli venga custodita ed interpretata con fedeltà 3070, 3074, (3116). Il Papa è infallibile solo quando nell’esercizio della sua autorità come maestro di tutti i credenti, ossia «ex cathedra» prende decisioni circa questioni di fede e di costumi 3074; l’infallibilità del Magistero della Chiesa non si estende solo al deposito della fede, ma anche a ciò, senza il quale questo deposito non può venire custodito e presentato in maniera corretta. L’infallibilità è legata alla dottrina della Sacra Scrittura oppure alle definizioni già avvenute 3070, 3074, 3116; l’infallibilità non si riferisce alle azioni di governo (es. politiche) del Papa 3116. Le solenni definizioni del Papa sono per sé inoppugnabili, indipendenti dall’approvazione della Chiesa 3074. Il dono dell’infallibilità non esonera il Papa dal poter fare riflessioni e indagini, come pure di chiedere il consiglio di altri 182, 810, 844, 899, 904, 924, 930s, 1848, 2011.

Il riconoscimento delle infallibili decisioni dottrinali viene richiesto: - in generale 2020, 2390, 2875-2880, 3020, 3625, 3884s; - anche per i punti dottrinali che nel generale e costante consenso dei cattolici valgono come verità teologiche e conclusioni certe 2880; per le dottrine filosofiche 2860s, 2865s, 2910, 3018. Esempi di sottomissione e di ritrattazione da parte di autori 807, 980, 990s, 2351, 2751, 2811, 2828. Vengono condannate le affermazioni che contrastano l’autorità dottrinale della Chiesa 1477-1480, 3401-3408. Si deve fede divina e cattolica a tutto ciò che viene presentato da credere come rivelato da Dio in solenni decisioni o in forza del Magistero ordinario ed universale 2879, 2922, 3011, (3885). Con il silenzio obbedienziale non si presta quanto è dovuto ai decreti dottrinali 2390; si deve essere legati con l’obbedienza della fede (ossia se non si obbedisce non si ha la medesima fede) a quanto stabilito in un Concilio ecumenico dai Vescovi riuniti (intorno al Papa e con la sua approvazione) come maestri e giudici della fede 1248-1251. Si deve assenso anche ai documenti dottrinali presentati non come infallibili (nella misura in cui non trattano di una materia infallibile per altre decisioni) 2922, 3407, 3885. Un decreto dottrinale che può sembrare ad alcuni dubbio, deve essere sempre compreso nel senso secondo cui l’asserto è vero 1407.

A cura di Carlo Di Pietro


APPENDICE: Voglio ricordare i precedenti scritti, inerenti l’argomento, già pubblicati su Sursum Corda: «Comunicato numero 17. Del Magistero Infallibile del Romano Pontefice»; «Comunicato numero 36. L’infallibilità della Chiesa e del Romano Pontefice»; «Comunicato numero 35. Che cos’è la Tradizione? Ovvero se si possa osservare la Tradizione andando contro il Magistero»; «Infallibilità, canonizzazioni ed imitazione del Santo»; «San Giovanni Bosco e il dogma dell’infallibilità». Soprattutto in questi luoghi se ne è già parlato, tuttavia abbiamo anche studiato, per argomenti, la «Pastor Æternus» e la «Dei Filius». Invito alla lettura.




Fraternamente CaterinaLD

"Siamo mendicanti e chiediamo agli altri anche le loro idee, come la staffetta della posta che riceve il documento dalle mani di uno e poi corre per darlo ad un altro. Faccio una timida parafrasi delle parole di chi ci ha preceduto nel cammino della fede, per annunciarle ad altri."
(fr. Carlos Alfonso Azpiroz Costa OP
Maestro dell’Ordine)
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