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Magistero integrale di Benedetto XVI per l'8 dicembre Immacolata Maria

Ultimo Aggiornamento: 29/11/2017 10:19
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29/11/2017 10:06
 
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SOLENNITÀ DELL'IMMACOLATA CONCEZIONE 
DELLA BEATA VERGINE MARIA

BENEDETTO XVI

ANGELUS

Piazza San Pietro
Giovedì, 8 dicembre 2005

 

Cari fratelli e sorelle!

Celebriamo oggi la solennità dell’Immacolata Concezione. E’ un giorno di intenso gaudio spirituale, nel quale contempliamo la Vergine Maria, "umile e alta più che creatura / termine fisso d’eterno consiglio", come canta il sommo poeta Dante (Par., XXXIII, 3). In Lei rifulge l’eterna bontà del Creatore che, nel suo disegno di salvezza, l’ha prescelta per essere madre del suo unigenito Figlio, e, in previsione della morte di Lui, l’ha preservata da ogni macchia di peccato (cfr Orazione colletta). Così, nella Madre di Cristo e Madre nostra si è realizzata perfettamente la vocazione di ogni essere umano. Tutti gli uomini, ricorda l’apostolo Paolo, sono chiamati ad essere santi e immacolati al cospetto di Dio nell’amore (cfr Ef 1,4). Guardando alla Madonna, come non lasciar ridestare in noi, suoi figli, l’aspirazione alla bellezza, alla bontà, alla purezza del cuore? Il suo celeste candore ci attira verso Dio, aiutandoci a superare la tentazione di una vita mediocre, fatta di compromessi con il male, per orientarci decisamente verso l’autentico bene, che è sorgente di gioia.

Quest’oggi il mio pensiero va all’8 dicembre del 1965, quando il Servo di Dio Paolo VI chiuse solennemente il Concilio Ecumenico Vaticano II, l’evento ecclesiale più grande del secolo ventesimo, che il beato Giovanni XXIII aveva iniziato tre anni prima. Tra l’esultanza di numerosi fedeli in Piazza San Pietro, Paolo VI affidò l’attuazione dei documenti conciliari alla Vergine Maria, invocandola col dolce titolo di Madre della Chiesa. Presiedendo questa mattina una solenne Celebrazione eucaristica nella Basilica Vaticana, ho voluto rendere grazie a Dio per il dono del Concilio Vaticano II. Ho voluto, inoltre, rendere lode a Maria Santissima per aver accompagnato questi quarant’anni di vita ecclesiale ricchi di tanti eventi. In modo speciale, Maria ha vegliato con materna premura sul pontificato dei miei venerati Predecessori, ognuno dei quali, con grande saggezza pastorale, ha guidato la barca di Pietro sulla rotta dell’autentico rinnovamento conciliare, lavorando incessantemente per la fedele interpretazione ed attuazione del Concilio Vaticano II.

Cari fratelli e sorelle, a coronamento dell’odierna giornata tutta dedicata alla Vergine Santa, seguendo un’antica tradizione nel pomeriggio mi recherò a Piazza di Spagna, ai piedi della statua dell’Immacolata. Vi chiedo di unirvi spiritualmente a me in questo pellegrinaggio, che vuole essere un atto di filiale devozione a Maria, per affidarLe l’amata città di Roma, la Chiesa e l’intera umanità.


Dopo l'Angelus:

Rivolgo uno speciale saluto ai membri della Pontificia Accademia dell’Immacolata, accompagnati dal Presidente, il Cardinale Andrzej Maria Deskur, come pure ai componenti della "Casa di Maria". La Vergine Santa vegli sempre su di voi e sulle vostre attività.

Sono lieto di benedire la fiaccola olimpica, che oggi transita da Roma nel suo itinerario verso Torino, sede dei prossimi Giochi Olimpici Invernali. Possa questa fiamma ricordare a tutti i valori di pace e di fratellanza che stanno alla base delle Olimpiadi.

Je vous salue, chers pèlerins francophones. Que la Vierge immaculée vous aide à accueillir dans vos cœurs le mystère de l’Incarnation, source de notre joie, pour devenir des disciples du Sauveur et des serviteurs attentifs de vos frères.

I greet all the English-speaking pilgrims and visitors present at today’s Angelus. On this solemnity of the Immaculate Conception we recall the marvels of God’s grace working in human history and the purity of Mary’s love that knew no sin. In a special way we pray today for all mothers; through Mary’s intercession may they foster love and holiness in their families. Upon you all, I invoke God’s abundant blessings of strength and joy.

Herzlich grüße ich alle Pilger deutscher Sprache. Mit der ganzen Kirche schauen wir heute auf die Jungfrau Maria, die Morgenröte unseres Heils. Gott hat die Mutter seines Sohnes vor jeder Schuld und Sünde bewahrt. Vertraut euch jederzeit ihrer mütterlichen Fürsprache an. – Euch allen einen gesegneten Festtag!

Saludo cordialmente a los peregrinos de lengua española que participan en esta oración mariana. Hoy, en la solemnidad de la Inmaculada Concepción, contemplamos a María que Dios preparó como digna morada para su Hijo. Que Ella os ayude a recibir a Cristo, abriendo vuestros corazones con docilidad a su gracia y a su amor, para que así podáis decir siempre: «Hágase en mí según tu palabra».

Serdecznie pozdrawiam Polaków. Niepokalanie poczętej Matce Boga polecam was wszystkich. Niech wam wyprasza obfite błogosławieństwo i łaskę.

[Saluto cordialmente i polacchi. All’Immacolata Madre di Dio raccomando tutti voi. Ottenga per voi abbondanti benedizioni e grazie.]

Saluto con affetto i pellegrini di lingua italiana, in particolare i fedeli della parrocchia di san Raffaele Arcangelo al Trullo in Roma e i membri dell’Opera della Chiesa, come pure l’Associazione "Amici dei bambini", di Milano.

Buona festa a tutti!

 

SOLENNITÀ DELL'IMMACOLATA CONCEZIONE 
DELLA BEATA VERGINE MARIA

BENEDETTO XVI

ANGELUS

Piazza San Pietro
Venerdì, 8 dicembre 2006

 

Cari fratelli e sorelle!

Quest’oggi celebriamo una delle feste della Beata Vergine più belle e popolari: l’Immacolata Concezione. Maria non solo non ha commesso alcun peccato, ma è stata preservata persino da quella comune eredità del genere umano che è la colpa originale. E ciò a motivo della missione alla quale da sempre Dio l’ha destinata: essere la Madre del Redentore. Tutto questo è contenuto nella verità di fede dell’"Immacolata Concezione". Il fondamento biblico di questo dogma si trova nelle parole che l’Angelo rivolse alla fanciulla di Nazaret: "Rallegrati, piena di grazia, il Signore è con te" (Lc 1,28). "Piena di grazia" – nell’originale greco kecharitoméne – è il nome più bello di Maria, nome che Le ha dato Dio stesso, per indicare che è da sempre e per sempre l’amata, l’eletta, la prescelta per accogliere il dono più prezioso, Gesù, "l’amore incarnato di Dio" (Enc. Deus caritas est, 12).

Possiamo domandarci: perché, tra tutte le donne, Dio ha scelto proprio Maria di Nazaret? La risposta è nascosta nel mistero insondabile della divina volontà. Tuttavia c’è una ragione che il Vangelo pone in evidenza: la sua umiltà. Lo sottolinea bene Dante Alighieri nell’ultimo Canto del Paradiso: "Vergine Madre, figlia del tuo Figlio, / umile ed alta più che creatura, / termine fisso d’eterno consiglio" (Par. XXXIII, 1-3). La Vergine stessa nel "Magnificat", il suo cantico di lode, questo dice: "L’anima mia magnifica il Signore… perché ha guardato l’umiltà della sua serva" (Lc 1,46.48). Sì, Dio è stato attratto dall’umiltà di Maria, che ha trovato grazia ai suoi occhi (cfr Lc 1,30). E’ diventata così la Madre di Dio, immagine e modello della Chiesa, eletta tra i popoli per ricevere la benedizione del Signore e diffonderla sull’intera famiglia umana. Questa "benedizione" non è altro che Gesù Cristo stesso. E’ Lui la Fonte della grazia, di cui Maria è stata colmata fin dal primo istante della sua esistenza. Ha accolto con fede Gesù e con amore l’ha donato al mondo. Questa è anche la nostra vocazione e la nostra missione, la vocazione e la missione della Chiesa: accogliere Cristo nella nostra vita e donarlo al mondo, "perché il mondo si salvi per mezzo di Lui" (Gv 3,17).

Cari fratelli e sorelle, l’odierna festa dell’Immacolata illumina come un faro il tempo dell’Avvento, che è tempo di vigilante e fiduciosa attesa del Salvatore. Mentre avanziamo incontro a Dio che viene, guardiamo a Maria che "brilla come segno di sicura speranza e di consolazione per il popolo di Dio in cammino" (Lumen gentium, 68). Con questa consapevolezza vi invito a unirvi a me quando, nel pomeriggio, rinnoverò in Piazza di Spagna il tradizionale atto di omaggio a questa dolce Madre per grazia e della grazia. A Lei ci rivolgiamo ora con la preghiera che richiama l’annuncio dell’Angelo.


Dopo l'Angelus:

Sono lieto di salutare i membri della Pontificia Accademia dell’Immacolata, guidati dal Presidente, Cardinale Andrea Maria Deskur. Assicuro la mia preghiera e formulo i migliori auguri per l’attività dell’Accademia e per il benemerito servizio che svolge.

In questa festa, tradizionalmente dedicata dall’Azione Cattolica Italiana al rinnovo dell’adesione, rivolgo un cordiale saluto alla Presidenza Nazionale e agli educatori dell’Azione Cattolica Ragazzi, riuniti a Roma per il convegno annuale, e lo estendo a tutte le associazioni diocesane e parrocchiali d’Italia. Incoraggio l’Azione Cattolica a sviluppare sempre più l’impegno formativo, affinché i suoi soci crescano in santità di vita e comunione ecclesiale e siano testimoni credibili di Gesù risorto, speranza dell’umanità. La Vergine Immacolata benedica l’Azione Cattolica e la sostenga nel generoso proposito di servire la Chiesa e la sua missione evangelizzatrice.

J’accueille avec plaisir les pèlerins de langue française présents pour la prière de l’Angelus. Puissiez-vous, en ce jour où l’Église célèbre l’Immaculée Conception de la Vierge Marie, accueillir comme elle la grâce de Dieu, dans la docilité à la Parole du Seigneur, pour grandir en sainteté et pour annoncer par toute votre vie les merveilles de Dieu. Avec ma Bénédiction apostolique!

I greet all the English-speaking visitors present at this Angelus. Today the Church celebrates the Immaculate Conception of our Lord’s Mother, Mary. She who was conceived without sin is a constant reminder of God’s covenant with his chosen people, a promise that is fulfilled in our Saviour Jesus Christ. May Christians everywhere, following the example of Mary, allow the gift of grace to bear fruit in a life of holiness. I wish you a happy feast day and a pleasant stay in Rome.

Sehr herzlich grüße ich alle Pilger deutscher Sprache. „Ganz schön bist du, Jungfrau Maria", singt und betet die Kirche am heutigen Festtag. In Maria erstrahlt uns die Schönheit der Schöpfung. Denn Gott hat sie zur Mutter seines Sohnes erwählt und im Hinblick auf dessen Erlösungsopfer vor jeder Sünde bewahrt. Auf ihre Fürsprache hin schenke der Herr auch uns die Gnade, Ihm mit einem reinen Herzen zu dienen. Gerne begleite ich euch alle mit meinem Segen.

Saludo cordialmente a los peregrinos de lengua española que participan en esta oración mariana. En la solemnidad de la Inmaculada Concepción contemplamos a la Madre de Dios, llena de gracia y hermosura, y le pedimos que nos ayude a vivir cada día completamente entregados al servicio de nuestros hermanos. ¡Feliz fiesta de la Inmaculada!

Pozdrawiam wszystkich Polaków. W adwentowym czasie towarzyszy nam Maryja niepokalanie poczęta, oczekująca narodzin Bożego Syna. Jej opiece zawierzam cały Kościół i proszę, aby budziła w nas tęsknotę za przychodzącym Zbawicielem. Niech Bóg wam błogosławi.

[Saluto tutti i polacchi. Nel tempo dell’Avvento ci accompagna Maria Immacolata, che attende la nascita del Figlio di Dio. Alla sua protezione affido tutta la Chiesa e le chiedo di suscitare in noi la fervente attesa del Redentore che viene. Dio vi benedica.]

Saluto infine i pellegrini di lingua italiana ed auguro a tutti una buona festa.

 

SOLENNITÀ DELL'IMMACOLATA CONCEZIONE 
DELLA BEATA VERGINE MARIA

BENEDETTO XVI

ANGELUS

Piazza San Pietro 
Sabato, 8 dicembre 2007

 

 

Cari fratelli e sorelle!

Sul cammino dell’Avvento brilla la stella di Maria Immacolata, "segno di sicura speranza e di consolazione" (Conc. Vat. II, Cost. Lumen gentium, 68). Per giungere a Gesù, luce vera, sole che ha dissipato tutte le tenebre della storia, abbiamo bisogno di luci vicine a noi, persone umane che riflettono la luce di Cristo e illuminano così la strada da percorrere. E quale persona è più luminosa di Maria? Chi può essere per noi stella di speranza meglio di lei, aurora che ha annunciato il giorno della salvezza? (cfr Enc. Spe salvi, 49). Per questo la liturgia ci fa celebrare oggi, in prossimità del Natale, la festa solenne dell’Immacolata Concezione di Maria: il mistero della grazia di Dio che ha avvolto fin dal primo istante della sua esistenza la creatura destinata a diventare la Madre del Redentore, preservandola dal contagio del peccato originale. Guardando Lei, noi riconosciamo l’altezza e la bellezza del progetto di Dio per ogni uomo: diventare santi e immacolati nell’amore (cfr Ef 1,4), ad immagine del nostro Creatore.

Che grande dono avere per madre Maria Immacolata! Una madre splendente di bellezza, trasparente all’amore di Dio. Penso ai giovani di oggi, cresciuti in un ambiente saturo di messaggi che propongono falsi modelli di felicità. Questi ragazzi e ragazze rischiano di perdere la speranza perché sembrano spesso orfani del vero amore, che riempie di significato e di gioia la vita. È stato questo un tema caro al mio venerato predecessore Giovanni Paolo II, che tante volte ha proposto alla gioventù del nostro tempo Maria quale "Madre del bell’amore". Non poche esperienze ci dicono purtroppo che gli adolescenti, i giovani e persino i bambini sono facili vittime della corruzione dell’amore, ingannati da adulti senza scrupoli i quali, mentendo a se stessi e a loro, li attirano nei vicoli senza uscita del consumismo: anche le realtà più sacre, come il corpo umano, tempio del Dio dell’amore e della vita, diventano così oggetti di consumo; e questo sempre più presto, già nella preadolescenza. Che tristezza quando i ragazzi smarriscono lo stupore, l’incanto dei sentimenti più belli, il valore del rispetto del corpo, manifestazione della persona e del suo insondabile mistero!

A tutto questo ci richiama Maria, l’Immacolata, che contempliamo in tutta la sua bellezza e santità. Dalla croce Gesù l’ha affidata a Giovanni e a tutti i discepoli (cfr Gv 19,27), e da allora è diventata per l’umanità intera Madre, Madre della speranza. A Lei rivolgiamo con fede la nostra preghiera, mentre ci rechiamo idealmente in pellegrinaggio a Lourdes dove proprio quest’oggi ha inizio uno speciale anno giubilare in occasione del 150° anniversario delle sue apparizioni nella grotta di Massabielle. Maria Immacolata, "stella del mare, brilla su di noi e guidaci nel nostro cammino!" (Enc. Spe salvi, 50).


Dopo l'Angelus:

In questa solennità mariana, come di consueto rivolgo un saluto particolare alla Pontificia Accademia dell’Immacolata e al suo Presidente, il Cardinale Andrea Maria Deskur. Su tutti i membri ed amici dell’Accademia invoco la costante protezione della Vergine Maria. Arrivederci nel pomeriggio a Piazza di Spagna!

 

[Saluto tutti i polacchi. Oggi rendiamo omaggio a Maria Immacolata. Prima che portasse al mondo il Figlio di Dio, Dio l’ha preservata dalla macchia del peccato originale e l’ha adornata della pienezza della grazia. A Lei affidiamo la nostra attesa di Avvento della venuta del Signore. Dio vi benedica.]

Rivolgo un augurio speciale ai soci dell’Azione Cattolica Italiana, che in questa data nelle parrocchie rinnovano la loro adesione all’associazione. Possano i ragazzi, i giovani e gli adulti dell’Azione Cattolica offrire alla Chiesa ed alla società una gioiosa testimonianza di santità laicale.

Saluto i pellegrini di lingua italiana, in particolare i numerosi membri dell'Opera della Chiesa, che incoraggio nel loro impegno di preghiera e di apostolato. A tutti auguro una buona festa dell'Immacolata.

 

SOLENNITÀ DELL'IMMACOLATA CONCEZIONE 
DELLA BEATA VERGINE MARIA

BENEDETTO XVI

ANGELUS

Piazza San Pietro
Lunedì, 8 dicembre 2008

 

Cari fratelli e sorelle!

Il mistero dell’Immacolata Concezione di Maria, che oggi solennemente celebriamo, ci ricorda due verità fondamentali della nostra fede: il peccato originale innanzitutto, e poi la vittoria su di esso della grazia di Cristo, vittoria che risplende in modo sublime in Maria Santissima. L’esistenza di quello che la Chiesa chiama "peccato originale" è purtroppo di un’evidenza schiacciante, se solo guardiamo intorno a noi e prima di tutto dentro di noi. L’esperienza del male è infatti così consistente, da imporsi da sé e da suscitare in noi la domanda: da dove proviene? Specialmente per un credente, l’interrogativo è ancora più profondo: se Dio, che è Bontà assoluta, ha creato tutto, da dove viene il male? Le prime pagine della Bibbia ( Gn 1-3) rispondono proprio a questa domanda fondamentale, che interpella ogni generazione umana, con il racconto della creazione e della caduta dei progenitori: Dio ha creato tutto per l’esistenza, in particolare ha creato l’essere umano a propria immagine; non ha creato la morte, ma questa è entrata nel mondo per invidia del diavolo (cfr Sap 1,13-14; 2,23-24) il quale, ribellatosi a Dio, ha attirato nell’inganno anche gli uomini, inducendoli alla ribellione. E’ il dramma della libertà, che Dio accetta fino in fondo per amore, promettendo però che ci sarà un figlio di donna che schiaccerà la testa all’antico serpente ( Gn 3,15).

Fin dal principio, dunque, "l’eterno consiglio" – come direbbe Dante – ha un "termine fisso" (Paradiso, XXXIII, 3): la Donna predestinata a diventare madre del Redentore, madre di Colui che si è umiliato fino all’estremo per ricondurre noi alla nostra originaria dignità. Questa Donna, agli occhi di Dio, ha da sempre un volto e un nome: "piena di grazia" (Lc 1,28), come la chiamò l’Angelo visitandola a Nazareth. E’ la nuova Eva, sposa del nuovo Adamo, destinata ad essere madre di tutti i redenti. Così scriveva sant’Andrea di Creta: "La Theotókos Maria, il comune rifugio di tutti i cristiani, è stata la prima ad essere liberata dalla primitiva caduta dei nostri progenitori" (Omelia IV sulla NativitàPG 97, 880 A). E la liturgia odierna afferma che Dio ha "preparato una degna dimora per il suo Figlio e, in previsione della morte di Lui, l’ha preservata da ogni macchia di peccato" (Orazione Colletta).

Carissimi, in Maria Immacolata, noi contempliamo il riflesso della Bellezza che salva il mondo: la bellezza di Dio che risplende sul volto di Cristo. In Maria questa bellezza è totalmente pura, umile, libera da ogni superbia e presunzione. Così la Vergine si è mostrata a santa Bernadette, 150 anni or sono, a Lourdes, e così è venerata in tanti santuari. Oggi pomeriggio, secondo la tradizione, anch’io Le renderò omaggio presso il monumento a Lei dedicato in Piazza di Spagna. Invochiamo ora con fiducia la Vergine Immacolata, riprendendo con l’Angelus le parole del Vangelo, che l’odierna liturgia propone alla nostra meditazione.


Dopo l'Angelus

Sono lieto di salutare la Pontificia Accademia dell’Immacolata e il suo Presidente, il Cardinale Andrea Maria Deskur. Cari amici, a 20 anni dall’approvazione del nuovo Statuto dell’Accademia, invoco la Vergine Santa perché vegli sempre su di voi e sulla vostra attività.

 

[Saluto cordialmente i polacchi. Oggi rendiamo gloria a Dio che ha preservato Maria dalla macchia del peccato originale e L’ha santificata con la grazia, per prepararLa ad essere degna Madre del suo Figlio (cf. Prefazio). Lei per prima ha raggiunto il dono che noi tutti abbiamo ricevuto nel Battesimo. L’esempio e la protezione dell’Immacolata ci sostengano, affinché, liberi dal peccato, viviamo nella grazia della santità. Dio vi benedica.]

Rivolgo un saluto a tutti i soci dell’Azione Cattolica Italiana, che in questa ricorrenza rinnovano l’adesione all’associazione. Sostenuti dalla materna protezione di Maria Santissima, possano esprimere al meglio il loro servizio ecclesiale e specialmente l’impegno educativo, per il quale l’Azione Cattolica può contare su una lunga e consolidata tradizione. Saluto inoltre le famiglie del Movimento "Tra Noi". Buona festa a tutti!

 
 

[Modificato da Caterina63 29/11/2017 10:11]
Fraternamente CaterinaLD

"Siamo mendicanti e chiediamo agli altri anche le loro idee, come la staffetta della posta che riceve il documento dalle mani di uno e poi corre per darlo ad un altro. Faccio una timida parafrasi delle parole di chi ci ha preceduto nel cammino della fede, per annunciarle ad altri."
(fr. Carlos Alfonso Azpiroz Costa OP
Maestro dell’Ordine)
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