A tutti voi che passate da qui: BENVENUTI
Se avete desiderio di capire che cosa insegna la Bibbia che il Magistero della Santa Chiesa, con il Sommo Pontefice ci insegna, questo Gruppo fa per voi. Non siamo "esperti" del settore, ma siamo Laici impegnati nella Chiesa che qui si sono incontrati da diverse parti d'Italia per essere testimoni anche nella rete della Verità che tentiamo di vivere nel quotidiano, come lo stesso amato Giovanni Paolo II suggeriva.
Nuova Discussione
Rispondi
Cerca nel forum
Tag discussione
Discussioni Simili   [vedi tutte]
 
Pagina precedente | 1 | Pagina successiva

Cari Vescovi, vi supplichiamo, non tacete più, gridate dai tetti la Verità (7)

Ultimo Aggiornamento: 21/08/2018 16:02
Autore
Stampa | Notifica email    
OFFLINE
Post: 39.987
Sesso: Femminile
26/01/2018 09:45
 
Email
 
Scheda Utente
 
Quota


INTERVISTA/ZEN

«Se il Vaticano si arrende alla Cina, noi resisteremo»

ECCLESIA 26-01-2018

Il cardinale Zen

La Santa Sede ha chiesto a due vescovi legittimi di dimettersi per fare posto a vescovi della Chiesa patriottica, di cui uno è scomunicato. La Nuova BQ intervista il cardinale Zen: «È una cosa tragica, una resa senza condizioni, perché il governo vuole controllare tutto. Ma ci sarà sempre chi continuerà a dire che una Chiesa indipendente è una Chiesa scismatica»

La situazione dei negoziati fra Cina e Vaticano è sempre stata nebulosa, visto che le notizie si rincorrono nell’uno e nell’altro senso ed è difficile confermare cosa è vero e cosa non lo è. Ma, data da una fonte attendibile, è stata accolta con viva preoccupazione la notizia pubblicata da John Baptist Lin su AsiaNews il 22 gennaio scorso (rilanciato da media nazionali e internazionali), che riferiva della richiesta da parte di una delegazione vaticana all’anziano vescovo di Shantou (Guangdong) Zhuang Jianjian, riconosciuto dalla Santa Sede, di farsi da parte per fare posto al vescovo della Chiesa patriottica (cioè che dipende dal Partito comunista cinese e non dalla Santa Sede) Huang Bingzhang, già scomunicato e membro dell’Assemblea nazionale del popolo, cioè il parlamento della Cina comunista.

Il vescovo Zhuang ha rigettato la richiesta. Inoltre la stessa fonte di stampa ha citato il caso di monsignor Guo Xijin, vescovo titolare di Mindong (una delle roccaforti della Chiesa cinese fedele a Roma) riconosciuto dalla Santa Sede (e che ha sofferto per la sua fedeltà anche la detenzione) a cui è stato chiesto dalla stessa delegazione di retrocedere a vescovo ausiliare o coadiutore di monsignor Zhan Silu, vescovo della Chiesa patriottica e quindi alle dipendenze del governo comunista.

Questi avvenimenti fanno sorgere una legittima domanda. Può la Santa Sede de facto scaricare dei vescovi fedeli a favore di altri vescovi de facto e de iuredipendenti da uno Stato comunista e ateo? Senza ovviamente che questo Stato comunista e ateo abbia mostrato segni concreti di un desiderio di collaborazione che rispetti la controparte. Anzi, i segnali ricevuti negli ultimi tempi sembrano andare in tutt'altro senso. Dalle fonti ufficiali governative si capisce che è in atto una normalizzazione in senso restrittivo dei fenomeni religiosi, con un controllo sempre più forte e stringente su coloro che intendono rimanere fedeli al Papa.

È interessante che Papa Francesco abbia detto il 24 gennaio scorso queste parole: «È inaccettabile che esseri umani vengano perseguitati e uccisi a motivo della loro appartenenza religiosa! Ogni persona ha diritto di professare liberamente e senza costrizioni il proprio credo religioso». Allora come diviene accettabile una trattativa portata avanti in questo modo con un governo che persegue persone per la propria religione? Lo abbiamo chiesto al cardinale Joseph Zen Ze-kiun, arcivescovo emerito di Hong Kong e voce controcorrente della Chiesa cinese.

Eminenza, cosa c’è di vero in queste notizie? 
Si sa che quella di controllare le ordinazioni episcopali è sempre stata una pretesa del governo cinese. Recentemente il Santo Padre parlava su questo con molta cautela e quindi eravamo rassicurati. Ma a novembre è arrivata la notizia che a due vescovi legittimi è stato chiesto di fare posto a due illegittimi, uno dei quali scomunicato. Questo preoccupa, sarà una cosa tragica per la Chiesa in Cina. Da tanti anni si era detto di resistere, di essere fedeli, ora si dice di arrendersi! Poi per che cosa? Uno si arrende senza ottenere niente, perché questo governo cinese si sente forte, fanno paura, hanno mezzi economici; sembra un cedere dei deboli con i forti... Ma la realtà è che noi nella Chiesa abbiamo tanta forza, che è una forza spirituale.

Come mai siamo arrivati a questo punto? 
È veramente difficile capire questo. Non riusciamo a vedere cosa vogliono concedere, il governo vuole controllare tutto! E noi consegniamo tutto! E questo è incomprensibile. Se il Vaticano comanda di arrendersi, alcuni, dopo anni di lotte e privazioni, accetteranno; arrendersi è facile. Ma ci saranno quelli che continueranno ad opporsi e a dire che la Chiesa gli ha sempre detto che una Chiesa indipendente è oggettivamente scismatica. La parola “scisma” è evitata dai Papi per misericordia. Come si può dire che è un progresso forzare tutti a entrare in questa Chiesa scismatica? Incredibile, semplicemente incredibile.

Recentemente Lei è stato a Roma ed ha avuto anche la possibilità di incontrare il Santo Padre. Quale è la sua sensazione?
Io sono anziano e ho già viaggiato di recente anche a Roma e per il mondo, solo che l’età e qualche acciacco mi consigliavano di essere più prudente. Solo che qualcuno, piangendo, mi pregava di consegnare delle lettere al Papa. Ora, io non ero neanche sicuro che gli arrivassero le mie! Allora ho pensato di partecipare all’udienza generale del mercoledì e di consegnargli una lettera di persona. Il Santo Padre è stato così buono da chiamarmi per avere poi una conversazione con lui. Da tutto questo ho avuto l’impressione che il Santo Padre non sia favorevole a questa resa completa, a questi compromessi senza fondamento. Speriamo che il Santo Padre fermi questa tendenza sbagliata. La fede è il nostro principio! Possiamo avere difficoltà nell’accedere ai Sacramenti, ma non possiamo rinunciare alla fede.  Non possiamo parlare così di evangelizzazione. Che evangelizzazione è quando la Chiesa non è più quello che deve essere?





si legga anche qui: 

Non s’illuda, caro card. Zen: è proprio questa la strategia di papa Bergoglio

 
 
 

Impressioni sbagliate, caro cardinale Zen: è tutto studiato a tavolino, i cattolici cinesi sono stati lasciati al loro destino…

Ci riferiamo alla drammatica intervista rilasciata dal cardinale Joseph Zen Ze-kiun, arcivescovo emerito di Hong Kong e voce controcorrente della Chiesa cinese, a La Nuova Bussola Quotidianaclicca qui. L’anziano porporato alla fine dice:

“Io sono anziano e ho già viaggiato di recente anche a Roma e per il mondo, solo che l’età e qualche acciacco mi consigliavano di essere più prudente. Solo che qualcuno, piangendo, mi pregava di consegnare delle lettere al Papa. Ora, io non ero neanche sicuro che gli arrivassero le mie! Allora ho pensato di partecipare all’udienza generale del mercoledì e di consegnargli una lettera di persona. Il Santo Padre è stato così buono da chiamarmi per avere poi una conversazione con lui. Da tutto questo ho avuto l’impressione che il Santo Padre non sia favorevole a questa resa completa, a questi compromessi senza fondamento. Speriamo che il Santo Padre fermi questa tendenza sbagliata. La fede è il nostro principio! Possiamo avere difficoltà nell’accedere ai Sacramenti, ma non possiamo rinunciare alla fede.  Non possiamo parlare così di evangelizzazione. Che evangelizzazione è quando la Chiesa non è più quello che deve essere?”.

“Da tutto questo ho avuto l’impressione che il Santo Padre non sia favorevole a questa resa completa, a questi compromessi senza fondamento. Speriamo che il Santo Padre fermi questa tendenza sbagliata….”.

No, eminenza, ma proprio no! Ci dispiace doverla svegliare dai suoi sogni e desideri, ma il santo Padre Francesco non solo è al corrente di tutto, ma vuole questo e qualche cosa l’abbiamo trattata qui portando le prove. Lo stesso Segretario di Stato, il cardinale Parolin, non muove foglia che Bergoglio non voglia, la sua impressione è sbagliata caro cardinale, è la tattica di Bergoglio (volutamente in questi casi non usiamo il più austero ed impegnativo nome da Pontefice), ne abbiamo parlato qui, con tanto di prove, come anche qui, nero su bianco…

Sono cinque anni che tutti noi cerchiamo di aiutare il santo Padre a scrollarsi di dosso la perversa collaborazione di coloro che, in fin dei conti, ha scelto lui stesso per farsi aiutare nel governo della Chiesa… altro esempio concreto lo trovate quima appare sempre più evidente che è Bergoglio stesso a volere ciò che sta accadendo nella Chiesa: LA RIVOLUZIONE CATTO-COMUNISTA.

Non una autentica “riforma”, ma una vera rivoluzione di stampo dittatoriale e marxista, condita di cattolicesimo modernista alla scuola del gesuitismo modernista. Comprendiamo le sue apprensioni, speranze e i suoi desideri, eminenza, ma nascondere la polvere sotto il tappeto non è di alcun aiuto. Bergoglio avvicina sempre coloro che, in qualche modo, gli sono utili a prendere le sue decisioni, ma senza ascoltare le necessità dell’interlocutore, cerca di usare – manipolandolo – il pensiero di chi gli parla per girarlo a suo vantaggio. Non l’ha ricevuta per risolvere il problema che lui stesso ha scatenato, ma ascoltando le sue suppliche, se ne servirà per annientarla, se ciò fosse di ostacolo al suo progetto.

Per avere certezza di quanto stiamo affermando è necessario che tutti voi facciate lo sforzo di andarvi a leggere TUTTI i Documenti ufficiali di Giovanni Paolo II e di Benedetto XVI sulla questione della Chiesa in Cina…. noi lo abbiamo fatto, è stato un lavoro lungo e doloroso, ma che ha dato buoni frutti, fatelo anche voi!

Giovanni Paolo II non riuscì mai a mettere piede in Cina perché non scese a nessun compromesso, mentre Bergoglio desidera arrivarci per poter passare alla storia come l’unico Papa che è riuscito ad entrare in Cina, e ci sta provando attraverso la POLITICA, una politica di compromessi. Nell’Anno del grande Giubileo del 2000, il Papa dovette subire l’onta delle ordinazioni episcopali illecite e le polemiche per la canonizzazione dei 120 martiri, ma non ritrattò la sua condanna e il disconoscimento di questi vescovi dipendenti dal partito, non li incardinò nel collegio episcopale.

“Il regime ha fatto di tutto per asservire la Chiesa cattolica cinese e separarla dall’obbedienza a Roma. Ha creato una sua Chiesa fantoccio, supercontrollata da una cosiddetta Associazione patriottica che è in realtà un braccio del partito comunista. Ma la maggioranza dei cattolici cinesi, con i loro vescovi e preti, sono rimasti fedeli al papa e hanno preferito la clandestinità”  (così scriveva Sandro Magister nel 2000).

Adesso questa “maggioranza di cattolici cinesi” è costretta alla confusione, al ludibrio, a vedere inutili tutte le proprie sofferenze passate, il partito ha vinto, Marx ha vinto e a farlo vincere è stato proprio il Papa di cui si fidavano, non il Papa di ieri, ma di oggi, quello moderno e piacione, quello che ha detto di sé che vuole passare alla storia come “il papa buono e misericordioso” (Intervista a Spadaro 2013)

Caro card. Joseph Zen Ze-kiun non si illuda! La sua impressione è sbagliatissima. La Civiltà Cattolica, la rivista gesuita in mano al potere Modernista del gesuitismo rifondato, nel 2017 ha provato – vergognosamente – di affermare che il pensiero politico di Benedetto XVI e di Francesco sulla chiesa in Cina è il medesimo! FALSO!! Mentono sapendo di mentire, e per questo non citano mai Giovanni Paolo II per unirlo al medesimo pensiero di Bergoglio, sarebbero troppo spudorati e la menzogna si scoprirebbe subito.

La falsità progettata da Civiltà Cattolica è che strumentalizza tutte le frasi di Benedetto XVI nella famosa Lettera ai fedeli Laici ed alla Chiesa in Cina, vedi qui, dedicate ad una volontà di “aprire” ogni via disponibile e possibile al dialogo costruttivo con le autorità in Cina, estrapolandole però dal contesto e associandole così al nuovo pensiero del suo successore, per esempio questo passaggio:

“Pertanto, anche la Chiesa cattolica che è in Cina ha la missione non di cambiare la struttura o l’amministrazione dello Stato, bensì di annunziare agli uomini il Cristo, Salvatore del mondo, appoggiandosi — nel compimento del proprio apostolato — sulla potenza di Dio. Come ricordavo nella mia Enciclica Deus caritas est, «la Chiesa non può e non deve prendere nelle sue mani la battaglia politica per realizzare la società più giusta possibile. Non può e non deve mettersi al posto dello Stato. Ma non può e non deve neanche restare ai margini nella lotta per la giustizia. Deve inserirsi in essa per la via dell’argomentazione razionale e deve risvegliare le forze spirituali, senza le quali la giustizia, che sempre richiede anche rinunce, non può affermarsi e prosperare. La società giusta non può essere opera della Chiesa, ma deve essere realizzata dalla politica. Tuttavia l’adoperarsi per la giustizia lavorando per l’apertura dell’intelligenza e della volontà alle esigenze del bene la interessa profondamente»”.

Dimenticando di aggiungervi il passaggio successivo:

“Chiesa cattolica in Cina, piccolo gregge presente ed operante nella vastità di un immenso Popolo che cammina nella storia, come risuonano incoraggianti e provocanti per te le parole di Gesù: «Non temere, piccolo gregge, perché al Padre vostro è piaciuto di darvi il suo regno» (Lc.12,32)! «Voi siete il sale della terra, […] la luce del mondo»: perciò «risplenda la vostra luce davanti agli uomini, perché vedano le vostre opere buone e rendano gloria al vostro Padre che è nei cieli»(Mt.5,13.14.16) (…) Pertanto, Pastori e fedeli sono chiamati a difendere e a salvaguardare ciò che appartiene alla dottrina e alla tradizione della Chiesa… (…) Considerando «il disegno originario di Gesù», risulta evidente che la pretesa di alcuni organismi, voluti dallo Stato ed estranei alla struttura della Chiesa, di porsi al di sopra dei Vescovi stessi e di guidare la vita della comunità ecclesiale, non corrisponde alla dottrina cattolica… (..) Anche la dichiarata finalità dei suddetti organismi di attuare «i principi di indipendenza e autonomia, autogestione e amministrazione democratica della Chiesa», è inconciliabile con la dottrina cattolica….

Non siete ancora convinti? Leggiamo quest’altro passaggio:

“Negli anni recenti, per varie cause, voi, Fratelli nell’episcopato, avete incontrato difficoltà, poiché persone non «ordinate», e a volte anche non battezzate, controllano e prendono decisioni circa importanti questioni ecclesiali, inclusa la nomina dei Vescovi, in nome di vari organismi statali. Di conseguenza, si è assistito a uno svilimento dei ministeri petrino ed episcopale in forza di una visione della Chiesa, secondo la quale il Sommo Pontefice, i Vescovi e i sacerdoti, rischiano di diventare di fatto persone senza ufficio e senza potere…. pertanto il progetto di una Chiesa «indipendente», in ambito religioso, dalla Santa Sede è incompatibile con la dottrina cattolica… (…) Molti membri dell’Episcopato cinese, che in questi ultimi decenni hanno guidato la Chiesa, hanno offerto, e offrono, alle proprie comunità e alla Chiesa universale una luminosa testimonianza. Ancora una volta, sgorga dal cuore un inno di lode e di ringraziamento al «Pastore supremo» del gregge (1Pt.5,4): non si può infatti dimenticare che molti di loro hanno subito la persecuzione e sono stati impediti nell’esercizio del loro ministero, e alcuni di loro hanno reso feconda la Chiesa con l’effusione del proprio sangue… (…) Di fronte al relativismo e al soggettivismo che inquinano tanta parte della cultura contemporanea, i Vescovi sono chiamati a difendere e promuovere l’unità dottrinale dei loro fedeli. Solleciti per ogni situazione in cui la fede è smarrita o ignorata, essi si adoperano con tutte le forze in favore dell’evangelizzazione, preparando a tal fine sacerdoti, religiosi e laici e mettendo a disposizione le necessarie risorse…“.

Senza dubbio che sia Giovanni Paolo II quanto Benedetto XVI abbiano avviato, sollecitato e continuato iniziative atte ad aprire, alla Chiesa in Cina, ogni porta per tentare una riconciliazione, Benedetto XVI ha provato una riconciliazione riconoscendogli anche dei Vescovi illeciti, ma mai contro la dottrina cattolica, lo ripete ben cinque volte Benedetto XVI nella Lettera citata: “INCOMPATIBILE CON LA DOTTRINA CATTOLICA”, mai i compromessi che riguardassero la piena autonomia episcopale della Chiesa, con tutto ciò che ne consegue.

Ma si sa (o dovreste imparare a conoscere), cari lettori e cara eminenza, che per i Gesuiti la Cina è “affare proprio” rivendicandone la prima evangelizzazione e l’opera del gesuita Matteo Ricci…. su questa “padronanza” fa leva infatti la Civiltà Cattolica. Bergoglio non è affatto estraneo ai fatti, egli stesso esprime in molti suoi racconti autobiografici, il desiderio di esser voluto diventare missionario e di andare anche in Cina sulle orme del Ricci… ma il suo pensiero è modernista… è filo-marxista, egli vuole assoggettare la Chiesa in Cina a quella porzione di chiesa creata ad arte dal partito, come del resto fecero già i Gesuiti in alcune parti del sud America attraverso la Teologia della liberazione prima, e la teologia del popolo dopo. Questo vuole instaurare Bergoglio nella Chiesa sparsa nel mondo: LA TEOLOGIA DEL POPOLO, è e sarà “il popolo” a fare “la chiesa”, e non certo un popolo fedele al Vangelo, piuttosto un popolo legato ALLA TERRA, ai propri sogni e desideri, indipendentemente da ogni dottrina.

AGGIORNAMENTO: come volevasi dimostrare ecco una notizia di Asia-News, cliccare qui, che ci riporta indietro nel tempo, quando i gesuiti diventavano ministri dei governi nell’America latina… Un prete di Shanghai nominato consigliere politico. Forse è il futuro vescovo.







[Modificato da Caterina63 27/01/2018 10:42]
Fraternamente CaterinaLD

"Siamo mendicanti e chiediamo agli altri anche le loro idee, come la staffetta della posta che riceve il documento dalle mani di uno e poi corre per darlo ad un altro. Faccio una timida parafrasi delle parole di chi ci ha preceduto nel cammino della fede, per annunciarle ad altri."
(fr. Carlos Alfonso Azpiroz Costa OP
Maestro dell’Ordine)
Amministra Discussione: | Chiudi | Sposta | Cancella | Modifica | Notifica email Pagina precedente | 1 | Pagina successiva
Nuova Discussione
Rispondi

Feed | Forum | Bacheca | Album | Utenti | Cerca | Login | Registrati | Amministra
Crea forum gratis, gestisci la tua comunità! Iscriviti a FreeForumZone
FreeForumZone [v.6.1] - Leggendo la pagina si accettano regolamento e privacy
Tutti gli orari sono GMT+01:00. Adesso sono le 13:28. Versione: Stampabile | Mobile
Copyright © 2000-2024 FFZ srl - www.freeforumzone.com