Chameleon., 19/05/2019 23.14:
Ancora, che vuol dire "si è castrato l'esistenza di una persona?"
anni di divieti e condizionamenti diretti ed indiretti imposti dalle proprie famiglie su molte cose lecite
Un cattolico che viva in Olanda ed educhi suo figlio a respingere la prostituzione e le droghe (lecite in quel paese), ha "castrato suo figlio"?
Troppo facile pontificare solo sui valori diversi dai nostri,
tutti siamo educati dai nostri genitori a respingere o a rinunciare a qualcosa. E non è l'opinione della maggioranza (Quale maggioranza? Quella del luogo in cui fortuitamente si vive?) a determinare cosa è giusto e cosa no.
La droga è lecita ad una certa età (in Olanda), il genitore deve vietare al figlio di drogarsi fino a quell'età perchè altrimenti è una cosa illegale, ma può educare il figlio evitando la droga.
Ora, qui mi riferivo a delle attività normali come ad esempio gli sport, o altre attività che sono lontane mille miglia dalla droga.
Poi per quanto riguarda l'educazione dei figli, il principio cardine, che un tempo stava addirittura nella nostra costituzione ed ora stato spostato nel codice civile (art.147), è quello di "educare il figlio secondo le sue inclinazioni naturali ed aspirazioni".
Capisco che per il concetto educativo basato su una "verità rivelata" questa forma di libertà educativa illuminista è troppo libertaria, salvo poi però ricorrere a queste leggi illuministe del mondo, per tutelare il proprio diritto di credere e praticare la propria fede liberamente, e questo è un grosso paradosso.
Ma ha ragione Barnabino, nel campo dell'educazione si dovrebbe aprire una discussione a parte.
Per quanto riguarda la disassociazione, c'è una cosa che non riporta.
La regola va bene, è giusto che ogni gruppo stabilisca delle proprie leggi.
Siccome la base di giudizio per la disassociazione è l'interpretazione biblica, questa però viene fatta
dagli uomini, sulle basi di alcune scritture e di una propria chiave di lettura che può essere più o meno elastica in funzione di dove si vuole andare a parare.
Allora, proviamo a capire questo punto
La base della scrittura è quella di 1 Corinti 5:11, dove si parla che non si deve stare in compagnia o mangiare con la persona che pratica i peccati descritti.
Ora, lo stare in compagnia e mangiare sono due situazioni di ricreazione gioiosa, dove le persone possono anche entrare in intimità e farsi delle confidenze.
Ma tale divieto è ben diverso dall'intrattenere dei rapporti normali di cordialità e normale civil vivere.
Infatti, la disassociazione in precedenza era trattata diversamente, poi ci fu un inasprimento.
Come mai?