Stellar Blade Un'esclusiva PS5 che sta facendo discutere per l'eccessiva bellezza della protagonista. Vieni a parlarne su Award & Oscar!

A tutti voi che passate da qui: BENVENUTI
Se avete desiderio di capire che cosa insegna la Bibbia che il Magistero della Santa Chiesa, con il Sommo Pontefice ci insegna, questo Gruppo fa per voi. Non siamo "esperti" del settore, ma siamo Laici impegnati nella Chiesa che qui si sono incontrati da diverse parti d'Italia per essere testimoni anche nella rete della Verità che tentiamo di vivere nel quotidiano, come lo stesso amato Giovanni Paolo II suggeriva.
Nuova Discussione
Rispondi
Cerca nel forum
Tag discussione
Discussioni Simili   [vedi tutte]
 
Pagina precedente | 1 | Pagina successiva

I sogni di San Giovanni Bosco

Ultimo Aggiornamento: 03/03/2021 09:10
Autore
Stampa | Notifica email    
OFFLINE
Post: 39.989
Sesso: Femminile
21/02/2021 11:01
 
Email
 
Scheda Utente
 
Quota

Una stupenda e alta chiesa


Ormai Don Bosco � gi� sacerdote e sta perfezionandosi negli studi teologici nel Convitto Ecclesiastico di Torino, sotto la direzione di San Giuseppe Cafasso. Ed ecco due altri sogni che destano lo stupore in chi conosce le vicende dell�Oratorio ambulante di Don Bosco, perch� sono due sogni che fanno conoscere in precedenza al Santo le varie tappe e il progressivo sviluppo della sua Opera. In queste autentiche visioni vide anche la chiesa di Maria Ausiliatrice vent�anni prima che fosse costruita. Ecco i passi pi� significativi: li citiamo con le sue stesse parole.
Nel sogno del 1844, dopo la solita scena di una moltitudine di animali di ogni specie, appare la Pastorella misteriosa. E Don Bosco continua: �Dopo aver molto camminato, mi trovai in un prato dove quegli animali saltellavano e mangiavano insieme, senza che gli uni tentassero di mordere gli altri. Oppresso dalla stanchezza, volevo sedermi, ma la Pastorella mi invit� a proseguire il cammino. Fatto ancora breve tratto di via, mi sono trovato in un vasto cortile con porticato attorno, alle cui estremit� vi era una chiesa. Qui mi accorsi che quattro quinti di quegli animali erano diventati agnelli. Il loro numero poi divenne grandissimo.
In quel momento sopraggiunsero parecchi pastorelli per custodirli: ma essi si fermavano poco e tosto partivano. Allora succedette una meraviglia: molti agnelli si cangiavano in pastorelli, che aumentando si prendevano cura degli altri agnelli. Crescendo di numero, i pastorelli si dividevano e andavano altrove per raccogliere altri strani animali e guidarli in altri ovili.
Io volevo andarmene, ma la Pastorella mi invit� a guardare a mezzod�. Guardai e vidi un campo seminato a ortaggi.
� Guarda un�altra volta � mi disse.
Guardai di nuovo e vidi una stupenda e alta chiesa. Nell�interno di quella chiesa c�era una fascia bianca su cui a caratteri cubitali stava scritto: HIC DOMUS MEA, INDE GLORIA MEA (Qui la mia casa, di qui la mia gloria).
Continuando nel sogno, volli domandare alla Pastora che cosa significasse tutto questo.
� Tu comprenderai ogni cosa � mi rispose � quando con i tuoi occhi materiali vedrai di fatto quanto ora vedi con gli occhi della mente.
Pi� tardi � continua Don Bosco � questo, congiuntamente con un altro sogno, mi serv� di programma nelle mie deliberazioni� .
In un nuovo sogno che ebbe l�anno seguente, si rinnov� la visione simbolica degli sviluppi che avrebbe avuto la sua missione tra i giovani e, oltre la chiesa di Maria Ausiliatrice, vide anche la cappella Pinardi e la chiesa di San Francesco di Sales.
E si noti che le tre chiese � che si possono ammirare ancora oggi � non esistevano ancora e che Don Bosco non conosceva neppure il terreno su cui sarebbero state costruite.
In questo sogno la Pastorella si presenta a Don Bosco in forma di Signora, che gli fa vedere una nuova tappa del suo Oratorio:
un semplice prato (sar� il prato �Filippi �); poi finalmente la sede stabile pi� a Nord (Valdocco).
Ascoltiamo Don Bosco: �Allora quella Signora mi disse:
� Osserva!
Io guardando vidi una chiesa piccola e bassa (la futura cappella Pinardi), un po� di cortile e un gran numero di giovani. Ma essendo questa chiesa divenuta angusta, ricorsi ancora a lei, ed essa mi fece vedere un�altra chiesa assai pi� grande con una casa vicino (la chiesa di San Francesco di Sales e la casa Pinardi). Poi mi condusse quasi innanzi alla facciata della seconda chiesa, e indicandomi un terreno coltivato, soggiunse:
� In questo luogo, dove i gloriosi martiri di Torino Avventore e Ottavio soffrirono il loro martirio, su queste zolle che furono bagnate e santificate dal loro sangue, io voglio che Dio sia onorato in modo specialissimo.
Cos� dicendo avanzava un piede posandolo sul luogo dove avvenne il martirio, e me lo indic� con precisione.
Io intanto mi vidi circondato da un numero immenso e sempre crescente di giovani; ma guardando la Signora, crescevano anche i mezzi e il locale, e vidi poi una grandissima chiesa (l�attuale Maria Ausiliatrice), precisamente nel luogo dove mi aveva fatto vedere che avvenne il martirio dei Santi della Legione Tebea, con molti edifici tutto all�intorno e con un bel monumento in mezzo� (vide anche il suo monumento?).
�Mentre accadevano queste cose, io, sempre in sogno, avevo a coadiutori preti e chierici che mi aiutavano alquanto e poi fuggivano. Io cercavo con grandi fatiche di attirarmeli, ma essi poco dopo se ne andavano e mi lasciavano tutto solo. Allora mi rivolsi nuovamente a quella Signora, la quale mi disse:
� Vuoi sapere come fare affinch� non ti scappino pi�? Prendi questo nastro e lega loro la fronte.
Prendo riverente il nastrino bianco dalla sua mano e vedo che sopra era scritta questa parola: Obbedienza. Provai tosto a fare quanto mi aveva detto quella Signora, e cominciai a legare il capo di qualcuno dei miei volontari coadiutori col nastro, e vidi subito grande e mirabile effetto; e questo effetto sempre cresceva, mentre io continuavo nella missione conferitami, poich� da costoro si lasciava affatto il pensiero di andarsene altrove e si fermavano ad aiutarmi. Cos� venne costituita la Congregazione� .

Un pergolato di rose

Il sogno seguente porta evidenti i caratteri di una visione pi� che di un sogno. Infatti Don Bosco, nel raccontarlo ai suoi primi Salesiani, s�introdusse cos�: �Perch� ognuno di noi abbia la sicurezza che � Maria Vergine che vuole la nostra Congregazione, vi racconter� non gi� la descrizione di un sogno, ma quello che la stessa Beata Madre si compiacque di farmi vedere�.
Continua quindi narrando il sogno, che riportiamo con le stesse sue parole, omettendo per brevit� alcuni particolari. �Un giorno dell�anno 1847, avendo io molto meditato sul modo di far del bene alla giovent�, mi comparve la Regina del cielo e mi condusse in un giardino incantevole�.
Quindi Don Bosc� descrive il giardino, poi prosegue: �c�era un pergolato che si prolungava a vista d�occhio, fiancheggiato e coperto da rosai in piena fioritura. Anche il suolo era tutto coperto di rose. La Beata Vergine mi disse:
� Togliti le scarpe! �, e poich� me le ebbi tolte, soggiunse:
� Va� avanti per quel pergolato; � quella la strada che devi percorrere.
Cominciai a camminare, ma subito mi accorsi che quelle rose celavano spine acutissime, cosicch� i miei piedi sanguinavano. Quindi fatti appena pochi passi, fui costretto a ritornare indietro.
� Qui ci vogliono le scarpe �, dissi allora �lla mia Guida.
� Certamente � mi rispose �; ci vogliono buone scarpe.
Mi calzai e mi rimisi in via con un certo numero di compagni, che avevano chiesto di seguirmi. Il pergolato appariva sempre pi� stretto e basso. Molti rami si abbassavano e si alzavano come festoni; altri pendevano perpendicolari sopra il sentiero. Erano tutti rivestiti di rose, e io non vedevo che rose ai lati, rose di sopra, rose innanzi ai miei passi. Mentre ancora provavo vivi dolori ai piedi, toccavo rose di qua e di l�, sentendo spine ancor pi� pungenti; e mi pungevo e sanguinavo non solo nelle mani, ma in tutta la persona. Al di sopra anche le rose che pendevano celavano spine pungentissime, che mi si infiggevano nel capo. Tuttavia, incoraggiato dalla Beata Vergine, proseguii il mio cammino.
Intanto tutti coloro che mi osservavano, dicevano:
� Oh, come Don Bosco cammina sempre sulle rose! Egli va avanti tranquillissimo; tutte le cose gli vanno bene.
Ma essi non vedevano le spine che laceravano le mie membra. Molti preti, chierici e laici, allettati dalla bellezza di quei fiori, si erano messi a seguirmi con gioia, ma quando sentirono la puntura delle spine, si misero a gridare:
� Siamo stati ingannati!
Percorso un bel tratto di via, mi volsi indietro e con dolore vidi che mi avevano abbandonato. Ma fui tosto consolato perch� vidi un altro stuolo di preti, chierici e laici avanzarsi verso di me dicendo:
� Eccoci: siamo tutti suoi, siamo pronti a seguirla�.
Don Bosco continua dicendo che, giunto in fondo al pergolato, si trov� con i suoi in un bellissimo giardino, dove lo circondarono i suoi pochi seguaci, tutti dimagriti, scarmigliati, sanguinanti. Allora si lev� una brezza leggera, e a quel soffio tutti guarirono come per incanto. Soffi� un altro vento e si trov� attorniato da un numero immenso di giovani, assistiti da molti preti e coadiutori che si misero a lavorare con lui.
Intanto si vide trasportato con i suoi in una �spazio sissima sala di tale ricchezza che nessuna reggia al mondo pu� vantarne l�uguale.
Era tutta cosparsa e adorna di rose freschissime e senza spine dalle quali emanava una soavissima fragranza. Allora la Vergine SS. che era stata la mia guida, mi interrog�:
� Sai che cosa significa tutto ci�?
� No � risposi �, vi prego di spiegarmelo.
Allora Ella mi disse:
� Sappi che la via che hai percorso tra le rose e le spine significa la cura che tu hai da prenderti della giovent�: tu vi devi camminare con le scarpe della mortificazione. Le spine per terra rappresentano le affezioni sensibili, le simpatie e le antipatie umane che distraggono l�educatore e lo distolgono dal vero fine, lo feriscono, lo arrestano nella sua missione, gli impediscono di raccogliere meriti per la vita eterna. Le rose sono simbolo della carit� ardente che deve distinguere te e tutti i tuoi coadiutori. Le altre spine significano gli ostacoli, i patimenti, i dispiaceri che vi toccheranno. Ma non vi perdete di coraggio. Con la carit� e la mortificazione tutto supererete e giungerete alle rose senza spine. Appena la Madre di Dio ebbe finito di parlare, rinvenni in me e mi trovai nella mia camera�.



Fraternamente CaterinaLD

"Siamo mendicanti e chiediamo agli altri anche le loro idee, come la staffetta della posta che riceve il documento dalle mani di uno e poi corre per darlo ad un altro. Faccio una timida parafrasi delle parole di chi ci ha preceduto nel cammino della fede, per annunciarle ad altri."
(fr. Carlos Alfonso Azpiroz Costa OP
Maestro dell’Ordine)
Amministra Discussione: | Chiudi | Sposta | Cancella | Modifica | Notifica email Pagina precedente | 1 | Pagina successiva
Nuova Discussione
Rispondi

Feed | Forum | Bacheca | Album | Utenti | Cerca | Login | Registrati | Amministra
Crea forum gratis, gestisci la tua comunità! Iscriviti a FreeForumZone
FreeForumZone [v.6.1] - Leggendo la pagina si accettano regolamento e privacy
Tutti gli orari sono GMT+01:00. Adesso sono le 21:00. Versione: Stampabile | Mobile
Copyright © 2000-2024 FFZ srl - www.freeforumzone.com