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Piante selvatiche commestibili da usare anche in cucina

Ultimo Aggiornamento: 17/05/2022 23:32
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05/05/2022 13:14
 
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Non solo gli chef famosi possono utilizzare ingredienti poco consueti nei loro piatti; pensate ai fiori o alle piante commestibili, non sarebbe bello conoscere quelle da poter utilizzare sempre in cucina?

Grazie ad un'infografica di Uk Oak Doors ecco una guida pratica alle piante selvatiche commestibili; oltre 16 differenti ingredienti naturali suggeriti, che in caso di emergenze apocalittiche, o semplicemente di nuove ricette, possono essere ingeriti senza problemi.

Molte volte è difficile capire se un cibo selvatico può diventare un ingrediente o meno in cucina: ad esempio bisognerebbe evitare di mangiare funghi se non si è sicuri che non siano velenosi, e non bisognerebbe mai partire dal presupposto che un'erba è buona per l'uomo solo perché la mangia un animale.

LE PIANTE SELVATICHE COMMESTIBILI E I LORO BENEFICI



TARASSACO. ...
ACETOSA. ...
FARINELLO COMUNE. ...
CENTOCCHIO COMUNE ( O STELLARIA MEDIA) ...
TOPINAMBUR (O CARCIOFO DI GERUSALEMME) ...
ALGHE VERDI. ...
CIPOLLE SELVATICHE. ...
PORCELLANA COMUNE.

www.finedininglovers.it/articolo/16-piante-selvatiche-commestibili-da-usare-anch...

www.terzaluna.com/blog/erbe-spontanee-commestibili

05/05/2022 13:18
 
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10 erbe spontanee da raccogliere e mangiare

L' ortica (Urtica dioica). ...
La carota selvatica (Daucus carota). ...
La cicoria vera (Cichorium intybus). ...
La piantaggine (piantaggine-Plantago). ...
La bardana (Arctium lappa). ...
Il dente di leone o tarassaco (Taraxacum officinale). ...
La borragine (Borago officinalis).



In primavera le belle giornate ci spingono a fare passeggiate, che si portano dietro la voglia di raccogliere le profumatissime erbe ed i fiori che ricoprono prati verdi in campagne e vallate. Anche per i meno esperti nel riconoscimento botanico, è comunque una meravigliosa opportunità per trascorrere ore all’aperto e per conoscere nuovi sapori genuini. Chiaramente la prudenza non è mai troppa: è utile munirsi di una delle tante guide tascabili, un paio di forbici ed un sacchettino di stoffa o meglio ancora un cestino. Ma soprattutto, la regola principale è di mangiare solo ciò che, per conoscenza diretta o indiretta, sia effettivamente commestibile. Se avete dubbi sul riconoscimento di una certa pianta, fatele una bella fotografia e magari tagliatene una parte, conservatela e così una volta giunti a casa potrete cercarle con più criterio il nome. Quindi: prima informiamoci e poi sediamoci a tavola. Un valido trucchetto è imparare a riconoscere una certa pianta aspettando che sia fiorita: questo perché il fiore aiuta parecchio nel riconoscimento e perciò è importante andare per erbe nel periodo indicato… ovvero questo! La raccolta di erbe spontanee commestibili poi ci permette di riappropriarci del valore della natura, ricordandoci che le coltivazioni sono arrivate soltanto dopo e che una volta, tanto tempo fa, i nostri avi raccoglievano quello che il territorio offriva.
La raccolta di piante spontanee poi ci ricorderà che tempo fa erano le stagioni a regolarizzare l’alimentazione e che bisognava essere previdenti come delle brave formichine ad organizzarsi per periodi di minore abbondanza. Noi però, pur non avendo la necessità di far scorte per l’inverno, possiamo certamente ricavarne ottime erbe spontanee sia da mangiare crude in insalate che scottate leggermente a vapore o magari aggiunte a farinate, frittate o zuppe. Ecco le erbe più comuni, sicure e facili da riconoscere. Prima di passare all’elenco, bisogna fare una piccola precisazione: per non sbagliare dovete sempre fare riferimento al nome latino e non a quello volgare.

1) L’ ortica (Urtica dioica). Forse la pianta più comune in orti e prati, a ridosso di muri ed in zone molto assolate. Il suo sapore ricorda gli spinaci. Ha un alto contenuto di vitamina C, ferro, mucillagini e va consumata cotte in insalata oppure aggiunta a zuppe, minestre o anche usata per ripieni di ravioli o in farinate e frittate.

2) La carota selvatica (Daucus carota). È molto comune soprattutto in luoghi pietrosi. Fiorisce in tarda primavera/estate. Si mangia sia la radice a fittone che le foglie: crude in insalata oppure aggiunte a zuppe o minestre. È bene quindi se si sceglie di raccoglierne le radici lasciare sempre qualche piantina nella zona conservandone così la sua presenza sul territorio.

3) La cicoria vera (Cichorium intybus).
È una pianta comunissima in pianura, fiorisce in tarda primavera/estate e la raccolta avviene prima della fioritura. Di essa si mangiano sia le foglie (crude o cotte) che i giovani germogli in insalata, preparando le cosiddette “puntarelle alla romana”.

4) La piantaggine (piantaggine-Plantago). Diffusissima ai bordi dei sentieri, nei prati di montagna e nelle zone incolte. E’ ottima mangiata cotta in associazione ad altre erbe o usando le sue foglie più giovani crude raccogliendo le rosette più tenere da fare in insalata oppure in farinate o frittate. Essendo una perenne è possibile raccoglierla tutto l’anno e data la sua diffusione non c’è timore di raccoglierne in quantità tale da comprometterne la sopravvivenza.

5) La bardana (Arctium lappa). È molto comune lungo i fossati ma anche in montagna a quote basse. Fiorisce in estate, si raccoglie e si usano la radice, lo stelo fiorale, i piccioli e le foglie. Una volta raccolta la radice è buona norma spargere tutt’intorno alla zona i semi (staccandoli dalla pianta). La radice va cotta a lungo, preferibilmente a vapore, e quindi condita con del semplice olio. Lo stelo fiorale (prima della fioritura) va pulito dalle foglie e dalla parte fibrosa esterna e quindi va cotto anch’esso. Infine i piccioli possono essere cotti e fritti con della semplice pastella di farina di ceci e birra ghiacciata. Il suo sapore ricorda molto il carciofo.

6) Il dente di leone o tarassaco (Taraxacum officinale). Le sue foglie amare e con alto contenuto di ferro sono commestibili e ottime. Le rosette delle foglie basali si mangiano cotte e condite con un goccio di olio.

7) La borragine (Borago officinalis). È una specie annuale che vive lungo i margini delle strade di campagna e dei campi non coltivati. Si usa tutta la pianta: le foglie più tenere si raccolgono prima della fioritura e si mangiano lessate e condite, oppure crude in insalata o ancora usate in risotti, ravioli, farinate o frittate oppure le più grandi intere impanate e fritte. I fiori di borragine si raccolgono insieme ai nuovi germogli e vengono impiegati crudi per insalate miste o per decorare i piatti.

8) La malva (Malva sylvestris). La malva selvatica è molto comune, utilizzata soprattutto per le vie respiratorie e le mucose. Fiorisce in primavera ed autunno. Si mangiano le foglie cotte aggiunte insieme ad altre erbe in zuppe oppure i fiori e le foglie giovani crude in insalata.

9) La margherita pratolina (Bellis perennis). Le margheritine sono comunissime, si utilizzano le foglie più tenere, raccolte prima della fioritura, nelle insalate o nei minestroni, unite alle altre verdure. I fiori di margheritina stimolano la diuresi ed hanno un’azione disintossicante.

10) Il finocchio selvatico (Foeniculum sylvestre). Fiorisce in estate, si consuma sia crudo in insalata che cotto in stufati e come verdura di accompagnamento a secondi piatti. I germogli teneri si usano nelle minestre oppure si mangiano crudi in pinzimonio. Inoltre è possibile raccogliere i semi in tarda estate per farne liquori o tisane.

www.atuttasalute.it/10-erbe-spontanee-da-raccogliere-e-m...
05/05/2022 13:38
 
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15 piante selvatiche commestibili che puoi usare anche tu
Nasturzio

Sono piante con fiori molto appariscenti di colore arancione (o alcune tonalità di giallo e rosso), facilmente coltivabile in vaso o in giardino. Sarà un ottimo ingrediente per le insalate con colore e sapore, con un tocco speziato leggermente piccante, ma anche in preparazioni cotte. I nasturzi sono molto utili anche nell’orto per il controllo biologico dei parassiti, perché con il loro odore tengono lontani lumache, afidi e altri insetti nocivi.



✅ Calendula

È una pianta perenne che può durare diversi anni, utile anche nell’orto perché i suoi fiori gialli o arancioni attirano insetti benefici come le coccinelle, che sono predatori di afidi. È una delle piante selvatiche commestibili più utilizzate, i suoi fiori si possono usare in cucina come sostituto dello zafferano, per un meraviglioso tocco di colore e sapore. Inoltre, i suoi fiori sono ricchi di luteina, un potente antiossidante naturale che protegge la vista.



✅ Borragine

La borragine è una delle erbe spontanee più conosciute, si può coltivare facilmente senza troppa cura ed è considerata un ingrediente fondamentale in molti piatti tipici. I suoi fiori blu, viola o bianchi rendono il giardino più bello e favoriscono l’impollinazione e la biodiversità. Le foglie sono molto buone, hanno un sapore delicato, ma vanno pulite bene perché sia i gambi che le foglie sono ricoperti di peli ruvidi, difficili da mangiare crudi. Anche i fiori di borragine sono molto buoni nelle insalate.



✅ Rosa canina

I petali di rosa caramellati sono molto usati come decorazione in pasticceria, ma possono anche essere mangiati o usati per aromatizzare gelatine, marmellate o salse. L’aceto alle rose (sia quelle selvatiche come la rosa canina che quelle coltivate) è un condimento facile da preparare e perfetto per dare un tocco speciale alle tue insalate. Vuoi prepararlo? Basta lasciare a macerare diversi petali di rosa, ben puliti e con un’incisione, in un barattolo di vetro ben chiuso con aceto di vino o aceto di mele per dieci giorni. Poi puoi rimuovere i petali e il tuo aceto alle rose è pronto.



✅ Cardo mariano

L’uso del cardo mariano come ingrediente in cucina è sempre più diffuso, soprattutto le foglie che si consumano cotte. Questo tipo di cardo ha importanti benefici per la salute, usato ad esempio per curare in modo naturale problemi del fegato come la cirrosi o l’eccesso di ferro.


05/05/2022 13:45
 
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✅ Rucola

La rucola è una delle piante selvatiche commestibili più comuni e conosciute, molto diffusa nella cucina odierna soprattutto nelle insalate. La rucola aiuta a purificare l’organismo e viene usata contro la stitichezza, ma contiene anche sostanze antiossidanti, vitamine, luteina e zeaxantina. Come altre erbe selvatiche, è facile da coltivare anche in casa.

Rucola, un'erba selvatica commestibile molto buona.



✅ Malva selvatica

La malva è una pianta facilmente riconoscibile e abbastanza comune, le cui foglie possono essere cucinate come le verdure, eliminando i gambi. La malva è benefica per proteggere e sanare le mucose digestive e intestinali, per prevenire la stitichezza. Si possono consumare anche i fiori e frutti, che hanno un sapore delizioso.



✅ Portulaca

Forse la più comune delle succulente, conosciuta fin dall’antichità per le sue proprietà nutrizionali e anche per le sue presunte proprietà curative. Ha un sapore leggermente acidulo e possono consumarsi le foglie e gli steli, crudi o cotti. In Australia i suoi semi si usano anche nella preparazione del pane ed era uno dei cibi preferiti del Mahatma Gandhi.



✅ Grespino comune

Il grespino comune si trova molto facilmente nelle campagne e nei giardini. Le sue foglie sono commestibili, ma è meglio se la pianta è giovane, prima che esca il fiore, perché poi si riempie di una linfa bianca molto amara. Nello stesso genere di Sonchus ci sono diverse specie, che variano nella forma delle foglie.



✅ Tarassaco comune

Molto simile al grespino, anche per questa erba spontanea è meglio preferire le foglie giovani prima che diventino troppo amare. È un delizioso ingrediente da aggiungere alle insalate tradizionali, apportando salutari benefici che possono migliorare il nostro processo digestivo e favorire la salute epatica.

Tarassaco, un'erba selvatica che si può mangiare.

05/05/2022 13:54
 
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✅ Chenopodio

Il farinello, altro nome comune con cui è conosciuta questa erba spontanea, appartiene alla stessa famiglia degli spinaci. Sono commestibili sia le foglie crude che cotte, mentre i frutti si trasformano in farina, bevande e altri usi. Il suo consumo è abbastanza popolare nei paesi del Sud e Centro America, dove fa parte dell’alimentazione umana da migliaia di anni ed era uno dei cibi di base prima che gli europei introducessero i loro cereali.



✅ Ortica

Solitamente l’ortica è considerata un’erba selvatica da cui tenersi alla larga, proprio per la sostanza irritante che la caratterizza. Però si può raccogliere con i guanti, lavare e far bollire, perché con il calore superiore a 60 gradi la sua sostanza urticante scompare. È molto ricca di clorofilla, calcio, ferro e altri minerali, possiamo consumarla come gli spinaci o aggiungerla in insalate, frittate e altre pietanze.



✅ Ginepro

È un tipico arbusto spinoso le cui bacche si usano per la distillazione del gin, ma che possiamo usare anche per condire i nostri piatti per avere un aroma assolutamente particolare. Si combina molto bene con la preparazione di salse per carni e stufati, sia aggiungendo le bacche di ginepro intere nella salsa che triturandole come il pepe.

Cespuglio di ginepro con bacche.



✅ Senape bianca

Si riconosce fra le altre crucifere che crescono spontaneamente nei campi per i fiori a quattro petali, i frutti a forma di becco d’anatra e il suo sapore speziato. Si possono aggiungere i fiori nelle insalate, così come i frutti che contengono l’essenza speziata, favorendo la digestione e l’attività disintossicante degli enzimi epatici. Perfetta per insaporire con il suo aroma le zuppe, le insalate, i legumi o altri piatti dove aggiungere il suo sapore, seccata o in polvere.



✅ Acetosa

La rumex acetosa è una delle piante selvatiche commestibili con più tradizione, utilizzata fin dall’antichità. Le sue foglie fresche sono usate per le insalate, con un sapore che assomiglia a quello dell’aceto, motivo da cui deriva il suo nome. È conosciuta per i suoi usi medicinali e consigliata come rimedio naturale contro l’anemia perché è una buona fonte di ferro e vitamina C, però è sconsigliata a persone con problemi renali perché può favorire la formazione di calcoli. Le radici e i semi si possono usare per infusi diuretici e contro le infezioni della pelle.


17/05/2022 23:32
 
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VIVA il TARASSACO
Grazie dei consigli.


[SM=g8925]


Il TARASSACO lo amo, in questo periodo lo mangio crudo come insalata, ogni giorno!

[SM=g7348]
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Pace e sicurezza (16 messaggi, agg.: 15/11/2016 20:13)

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