Crescono ancora i prezzi statunitensi in settembre: +6,6% in settembre al netto di cibo ed energia. Mutui al massimo dal 2002. E Banca d'Italia alza le stime dell'inflazione per il prossimo anno, a quota 6,5 per cento
FABRIZIO GORIA
13 Ottobre 2022
Ancora una fiammata al rialzo per i prezzi al consumo negli Stati Uniti, con l’inflazione Core (al netto dei prezzi dell’energia, quindi) che cresce dello 0,6% su base mensile in settembre, peggio delle stime, mentre quella generale va a 8,2 per cento. Le pressioni dei prezzi non si allentano e porteranno la Federal Reserve a incrementare il costo del denaro di ulteriori 75 punti base a novembre, quarto incremento consecutivo di tale spessore, con il tentativo ultimo di frenare una corsa che pare non avere freni. Intanto, la Banca d’Italia ha rivisto al ribasso le stime per l’economia domestica: nello scenario di base, vedono una crescita del Pil in Italia del 3,3% quest’anno, allo 0,3% nel 2023 e all’1,4% nel 2024. Ma attenzione. In caso di blocco delle forniture russe di gas il Pil si ridurrà del 3% quest'anno, si contrarrebbe di oltre l’1,5% nel 2023 e tornerebbe a crescere moderatamente solo nel 2024.
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