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Notizie utili all'unità, dal mondo Ortodosso

Ultimo Aggiornamento: 06/04/2016 11:31
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27/11/2008 14:10
 
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Intervista al Metropolita Cirillo, Secondo nel Patriarcato di Mosca

«È il tempo del disgelo»




Giampaolo Mattei

"Il grande freddo non c'è più, è il tempo del disgelo" che prepara e annuncia la primavera. È con toni di grande speranza che il metropolita Cirillo, presidente del dipartimento per le relazioni ecclesiastiche esterne del patriarcato di Mosca, commenta la nomina del nuovo arcivescovo cattolico a Mosca, l'italiano Paolo Pezzi, che sabato 27 ottobre ha ricevuto l'ordinazione episcopale.

Dice il metropolita: "Nella preghiera auspico che insieme possiamo contribuire a superare le difficoltà che purtroppo esistono ancora oggi tra cattolici e ortodossi in Russia".

Ecco l'intervista a Cirillo, 61 anni, metropolita di Smolensk e Kaliningrad, seconda autorità del patriarcato ortodosso di Mosca.

La Chiesa ortodossa russa come ha accolto la nomina del nuovo arcivescovo della Madre di Dio a Mosca?


Innanzitutto intendo ripetere le alte parole che il patriarca ha rivolto, nel suo messaggio ufficiale, a monsignor Pezzi in occasione dell'ordinazione episcopale. Parole fraterne. Il patriarca ha auspicato che l'obbedienza a Benedetto XVI, che il nuovo arcivescovo è chiamato ad esercitare in un paese come la Russia, dove convivono più denominazioni cristiane e più religioni, avvenga in una continuità di dialogo.


In concreto che cosa significa?

È del tutto evidente che la Chiesa cattolica e la Chiesa ortodossa russa sono ormai sempre più consapevoli di essere alleate riguardo a moltissime problematiche che oggi interpellano l'umanità. Anche per questa ragione si crea, direi naturalmente, una certa solidarietà nei rapporti reciproci sia a livello di organizzazioni internazionali sia nel dialogo con il mondo secolarizzato. Ed è altrettanto chiaro che ci si attende tutti una dinamica sempre più positiva in questi rapporti tenendo conto che, come cristiani, abbiamo gli stessi valori spirituali e morali sui quali non esistono certamente divisioni o incomprensioni.


Riguardo alla realtà della Russia, quali sono le aspettative dopo la nomina del nuovo arcivescovo cattolico?

Ciò che più mi preme dire, ciò che maggiormente mi sta a cuore, è un auspicio, una grande speranza: che i cattolici russi vivano sempre in pace con gli ortodossi russi. Insieme possiamo e dobbiamo fraternamente collaborare. Sono convinto che anche la personale e lunga esperienza compiuta, sul campo, dal nuovo arcivescovo Paolo Pezzi sia di grandissimo aiuto per un futuro migliore dei nostri rapporti reciproci. Egli ha conosciuto in questi anni molto bene la realtà della Chiesa ortodossa, dal di dentro se così si può dire.


È stata significativa la presenza di un rappresentante della Chiesa ortodossa russa alla celebrazione per l'ordinazione episcopale di monsignor Pezzi.

È vero, abbiamo voluto che alla celebrazione per l'ordinazione episcopale di monsignor Pezzi la Chiesa ortodossa russa fosse rappresentata dal mio primo e diretto collaboratore che ha portato il messaggio augurale del patriarca Alessio II e anche il mio personale. È stato sicuramente un giorno di festa per tutti i cristiani della Russia. Noi conosciamo molto bene il servizio svolto da monsignor Pezzi nel nostro paese. Conosciamo la sua formazione sacerdotale e spirituale. Apprezziamo molto tutto ciò che egli ha fatto e siamo ben lieti di aver già collaborato insieme con lui. Insieme troveremo sempre nuove strade di dialogo e di collaborazione. Penso alla sua opera come docente e rettore del seminario e al suo servizio anche culturale dove ha mostrato di voler dialogare con tutti.

(©L'Osservatore Romano - 1 Novembre 2007)

Fraternamente CaterinaLD

"Siamo mendicanti e chiediamo agli altri anche le loro idee, come la staffetta della posta che riceve il documento dalle mani di uno e poi corre per darlo ad un altro. Faccio una timida parafrasi delle parole di chi ci ha preceduto nel cammino della fede, per annunciarle ad altri."
(fr. Carlos Alfonso Azpiroz Costa OP
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17/09/2013 10:24
 
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Iraq: il patriarca caldeo Sako chiede al patriarca assiro Mar Dinkha IV di tornare alla piena unità



Il patriarca di Babilonia dei caldei Louis Raphael I Sako ha inviato una lettera di felicitazioni al patriarca della Chiesa assira d'Oriente Mar Dinkha IV in occasione del suo 78esimo compleanno, celebrato il 15 settembre.

Nel messaggio augurale, il patriarca Sako ha rivolto al Capo della Chiesa assira anche un eloquente invito ufficiale a iniziare insieme un cammino di dialogo per ripristinare la piena comunione ecclesiale tra la comunità cristiana caldea – unita al vescovo di Roma – e quella assira. “Colgo l'occasione” scrive il patriarca Sako nella sua missiva “per esprimere il desiderio della Chiesa caldea riguardo all'attivazione di un dialogo per l'unità, che è il desiderio di Gesù.
L'inizio di questo dialogo è oggi urgente, di fronte alle grandi sfide che minacciano la nostra sopravvivenza. Senza unità, non c'è futuro per noi.
L'unità può aiutare a custodire la nostra presenza. Metto con fiducia questo desiderio sincero nelle mani di Vostra Santità”.
In passato si è svolto un dialogo teologico tra la Chiesa assira d'Oriente e la Chiesa cattolica nel suo insieme, che nel 1994 ha portato alla stesura di una Dichiarazione cristologica comune nella quale Papa Giovanni Paolo II e il patriarca Mar Dinkha IV hanno riconosciuto di condividere la stessa fede in Gesù Cristo e nel mistero dell'Incarnazione.
Finora tuttavia non si è mai dato ufficialmente inizio a un dialogo ecumenico e ecclesiologico bilaterale tra la Chiesa caldea e la Chiesa assira d'Oriente, che condividono lo stesso patrimonio teologico, liturgico e spirituale.

“Se abbiamo riconosciuto di confessare la stessa fede” spiega all'agenzia Fides il patriarca Sako “a questo punto mi chiedo quali siano gli ostacoli a camminare insieme verso il riconoscimento della piena unità tra noi. Forse serve solo un po' di coraggio nel cercare il metodo giusto. Penso alla possibilità di riunire insieme i nostri sinodi, e confrontarci sulle nostre comuni preoccupazioni, come la fuga dei nostri fedeli dalle terre d'origine e il dissiparsi del patrimonio millenario condiviso dalle nostre Chiese. Attendo con trepidazione la risposta dei nostri fratelli assiri”.



Testo proveniente dalla pagina http://it.radiovaticana.va/news/2013/09/16/iraq:_il_patriarca_caldeo_sako_chiede_al_patriarca_assiro_mar_dinkha/it1-728922
del sito Radio Vaticana 






Fraternamente CaterinaLD

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(fr. Carlos Alfonso Azpiroz Costa OP
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06/04/2016 11:31
 
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(a cura Redazione "Il Sismografo")



(Luis Badilla) Secondo Nikos Tzoitis, analista del Patriarcato Ecumenico, in dichiarazioni a TV2000, nel prossimo mese di novembre sarà pubblicato un libro speciale da parte del Patriarcato di Costantinopoli per ricordare i 25 anni dell'impegno ecumenico di Bartolomeo, eletto proprio un quarto di secolo fa, il 22 ottobre 1991, dopo la morte del Patriarca Demetrio che aveva succeduto il grande Patriarca Athenagoras. Il libro, ha anticipato Tzoitis, avrà una Prefazione firmata da Papa Francesco e una Nota introduttiva del Papa emerito Benedetto XVI. Già questo solo fatto editoriale, ma carico di significato ecumenico, costituisce un'importante notizia che farà palare. 

Da ricordare che Bartolomeo, 25 anni fa, venne eletto Arcivescovo di Costantinopoli e Patriarca Ecumenico, cariche nelle quale s'insediò il 2 novembre 1991.

Patriarchi Ecumenici dal 1900 ad oggi:

Gioacchino III (7 giugno 1901 - 26 novembre 1912 deceduto) 
(Nota. Gioacchino III era stato Patriarca dal 16 ottobre 1878 all'11 aprile 1884 e si era dimesso)
Germano V (10 febbraio 1913 - 25 ottobre 1918 dimesso)
Sede vacante 1918-1921
Melezio IV Metaxakis (8 dicembre 1921 - 20 settembre 1923 dimesso)
Gregorio VII (6 dicembre 1923 - 17 novembre 1924 deceduto)
Costantino VI (17 dicembre 1924 - 22 maggio 1925 dimesso)
Basilio III (13 luglio 1925 - 29 settembre 1929 deceduto)
Fozio II (7 ottobre 1929 - 29 dicembre 1935 deceduto)
Beniamino (18 gennaio 1936 - 17 febbraio 1946 deceduto)
Massimo V (20 febbraio 1946 - 18 ottobre 1948 dimesso)
Atenagora (1º novembre 1948 - 7 luglio 1972 deceduto)
Demetrio (16 luglio 1972 - 2 ottobre 1991 deceduto)
Bartolomeo, dal 2 novembre 1991 ...



Fraternamente CaterinaLD

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(fr. Carlos Alfonso Azpiroz Costa OP
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