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La Mariologia di Benedetto XVI per un vero Culto mariano

Ultimo Aggiornamento: 05/03/2013 15:09
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02/12/2008 15:04
 
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La casa di Maria cara a Benedetto XVI



Al Santuario di Altötting, distante pochi km. dal paese natale di Papa Ratzinger, giunge un milione di pellegrini l’anno per venerare la miracolosa effigie della ‘Madonna Nera’, cara a tutti i Cattolici della Mitteleuropa.

Battistero
(la Chiesa e il Battistero dove venne battezzato il piccolo J.Ratzinger)


Quando lo scorso 19 Aprile il Cardinale Joseph Ratzinger è stato eletto Papa, molti fedeli e curiosi di tutto il mondo – compreso chi scrive – si sono affrettati nei giorni immediatamente successivi alla sua elezione a studiare la carta geografica della Germania per poter individuare Marktl am Inn, il Villaggio di 2500 anime dove Benedetto XVI è nato il 16 Aprile del 1927. E l’hanno trovato nel Sud-Est della Baviera, lungo la strada che da Monaco porta a Passau, costeggiando l’ultimo tratto del fiume Inn prima della confluenza nel Danubio.

Marktl am Inn dista appena una decina di chilometri da Altötting, uno dei Santuari più famosi della Baviera; e forse non è un caso che il luogo di nascita del nuovo Papa sia così vicino alla fonte della devozione mariana del popolo tedesco, in particolar modo bavarese. La Baviera infatti costituisce una specie di "enclave" cattolica nel territorio germanico di pura schiatta protestante.

Cartina

A Marktl, oltre alla casa natale di Papa Ratzinger, non c’è molto da vedere: è un tipico, graziosissimo paesino della campagna bavarese, immerso nel verde e attrezzato con qualche locanda, oggi giustamente orgoglioso di aver dato i natali a un Pontefice di Santa Romana Chiesa; ma ad Altötting, pochi chilometri più in là, si venera una miracolosa effigie della Madonna Nera che è molto cara ai Cattolici della Mitteleuropa.

Qui, ogni anno, giunge quasi un milione di pellegrini. I Pellegrinaggi, che sono numerosissimi tra la primavera e l’autunno, vedono mettersi in cammino tantissimi giovani, molti laureati, diversi professionisti e devoti di Maria appartenenti a ogni età e ceto sociale.

Il primo, grande Pellegrinaggio della scorsa primavera è arrivato ad Altötting Sabato 23 Aprile, alla vigilia del giorno in cui cominciava solennemente il Pontificato di Benedetto XVI. Erano circa seimila persone, giunte a piedi da ogni parte. Per Maria e per il Papa, il "loro" Papa.



Santuario di Altötting - cuore cattolico della Baviera

"Herz Bayerns", il cuore della Baviera

La Diocesi di Passau, confermata quale Diocesi da San Bonifacio nel 739, è situata nel Sud-Est della Baviera e confina con l’Austria e con la Repubblica Ceca. In passato irradiava la vita cristiana fino all’Ungheria ed era una delle Diocesi più grandi nell’area di lingua tedesca. Oggi invece Passau è fra le piccole Diocesi della Germania. La popolazione in maggioranza è cattolica: mezzo milione di fedeli, distribuiti in circa trecento Parrocchie.

Nel territorio della Diocesi di Passau si trova il Santuario più importante della Baviera, Altötting. È chiamato "Herz Bayerns", vale a dire il "cuore della Baviera", e non c’è dubbio che ne costituisca il centro propulsivo, vero motore della religiosità dei Tedeschi di fede cattolica.

Questo Santuario a pianta ottagonale era originariamente una Cappella, edificata intorno all’anno 700, che la leggenda vuole ospitasse il fonte battesimale usato dal Vescovo Rupertus von Salzburg per battezzare il primo Duca bavarese di fede cattolica. Intorno al 1330 arrivò in città una statua raffigurante la "Madonna col Bambino" che venne subito posta in questa Cappella; nel 1489 ci furono poi due Apparizioni della Madonna.



Il primo Pellegrinaggio ad Altötting iniziò proprio in quell’anno, in seguito ai racconti di due guarigioni miracolose spettacolari. Da allora il flusso dei pellegrini non si è più arrestato. Insieme a Lourdes, Fatima, Czestochowa e Loreto, Altötting è uno dei cinque cosiddetti ‘Santuari d’Europa’.

Nel 1670 l’Altare dove è tuttora custodita la statua della ‘Madonna Nera’ venne arricchito di preziose decorazioni d’argento mentre più di duemila ex-voto sono visibili sia dentro il Santuario che nel porticato esterno.

Il "polo" di attrazione del Santuario è appunto ‘la Madonna Nera’, una statua scolpita attorno al 1300 da un artista, originario forse dell’Alto Reno. La statua, realizzata in legno di tiglio, è chiamata così perché si è annerita col tempo, soprattutto per il fumo delle candele.

Ancora oggi tantissimi pellegrini di tutta l’Europa affluiscono alla ‘Madonna Nera’ che è esposta nell’antica Cappella battesimale. Dopo la beatificazione [1930] e la canonizzazione [1934] del frate cappuccino Konrad von Parzham, portinaio del Convento di Altötting, accanto alla Cappella della Madonna, vi è pure un’altra meta di Pellegrinaggi: la tomba del Santo, posta nella Chiesa dei Cappuccini.



Un Papa di straordinaria "impronta mariana"

Il Santuario di Altötting è uno dei luoghi più amati dal nostro Pontefice. La frequentazione di questo luogo mariano deve aver contribuito sicuramente a segnare la formazione religiosa di Papa Benedetto XVI, a farne un Papa "d’impronta mariana" come il suo venerato predecessore Giovanni Paolo II.

Del resto, ciò è parso ben presto evidente a tutti, a saper leggere tra le righe del suo primissimo esordio, sulla Loggia di San Pietro, quando il novello Papa, appena eletto, salutava i fedeli di tutto il mondo suggellando il suo primo, semplice e toccante discorso di Pontefice con le parole: "Nella gioia del Signore risorto, fiduciosi del suo aiuto permanente, andiamo avanti. Il Signore ci aiuterà, e Maria, Sua Santissima Madre, sta dalla nostra parte".

Il nuovo Pontefice di Santa Romana Chiesa, il Cardinale tedesco Joseph Ratzinger, 78 anni compiuti da poco, illustre Decano del Collegio cardinalizio, accettava l’elezione a 265º Pontefice della Chiesa Cattolica, adottando il nome di Benedetto XVI. Uomo dal tratto amabile e squisito, teologo finissimo, nell’affacciarsi dal balcone della Loggia centrale della Basilica di San Pietro, pronunciava il suo primo saluto affidando a Maria il Pontificato e se stesso, da umile figlio della terra di Baviera.

In perfetta sintonia e senza soluzione di continuità con il suo predecessore, il Servo di Dio Giovanni Paolo II, che al pari di lui aveva visitato ed amato il Santuario di Altötting, con la ‘Madonna Nera’ in esso venerata.



Alle radici della fede

Al Santuario di Altötting, nella "sua" Baviera, Joseph Ratzinger s’è recato più volte. Ecco che cosa aveva lasciato scritto l’allora Cardinale Prefetto della ‘Congregazione per la Dottrina della Fede’ nel registro del Santuario, in uno dei suoi pellegrinaggi. Il pensiero ivi annotato porta la data del 28 Agosto 2002: "Nel Santuario della Madre di Dio, ad Altötting, sperimentiamo la bontà della mamma e la forza invincibile della Madre Chiesa. Preghiamo Maria affinché sia conservata viva la fede nel nostro Paese. Un grazie cordiale a tutti quelli che si impegnano in questo Santuario perché continui a rimanere un luogo di grazia e di fede".

È un luogo caro a Ratzinger, il Santuario bavarese. Nella sua bella autobiografia La mia vita [Ed. San Paolo, 1997], egli dedica addirittura una intera pagina al Santuario, quando ricorda il tempo lontano della sua fanciullezza. "Proprio negli anni della mia infanzia – scrive – Altötting ritrovava un nuovo splendore, quando venne beatificato e poi canonizzato Corrado da Parzham, il santo frate portinaio. In quest’uomo, umile e benevolo, noi vedevamo incarnato il meglio della nostra gente, condotta dalla fede alla realizzazione delle sue più belle possibilità" [cfr. ibid., p. 7].

Il paese in cui sorge il Santuario di Altötting conta circa 13.000 abitanti ed è situato a 90 km a Est di Monaco. È nel cuore della Baviera, una terra laboriosa e ricca, in cui il cui reddito medio annuo pro capite [di circa 30.000 Euro] supera di ben 4.000 Euro la media dell’intera Germania, e il cui polo tecnologico, primo in Europa, si piazza al quinto posto nel mondo.

La "dedica" alla 'Madonna Nera' [datata 28 Agosto 2002] di un pellegrino eccezionale: il Card. Joseph Ratzinger, nell'Albo dei Visitatori di Altötting.


Una terra ancora radicata nel Cristianesimo, ma dove la secolarizzazione avanza e la pratica religiosa diminuisce a vista d’occhio. Gli ultimi dati ufficiali relativi all’intera Germania risalgono al 1° gennaio 2004. In tale data su 82,5 milioni di Tedeschi, i Cattolici risultavano essere poco più di 26 milioni sparsi in 12.998 tra Parrocchie e Centri religiosi, seguiti da 16.523 Sacerdoti, da 2.535 Diaconi permanenti, da 5.146 Religiosi e da 27.736 Religiose.

La Baviera, però, rappresenta all’interno della Germania una sorta di "enclave", come si diceva prima, e mantiene vive molte forme di religiosità popolare, forse un po’ pittoresche, ma certo non "bigotte", che trovano il loro centro di irradiazione proprio nel Santuario mariano di Altötting.

Qui da Maggio a Ottobre si svolgono Messe solenni e, ogni Sabato sera, delle grandi processioni. Non mancano i fedeli che meditano la Passione di Gesù dopo essersi caricati una Croce sulle spalle. La Gnadenkapelle, che si trova in mezzo alla Kapellplatz e in cui è situata la venerata statua lignea della ‘Madonna Nera’, è come fasciata da ex voto.

La pastorale giovanile nella Diocesi di Passau ha una lunga tradizione. La manifestazione annuale più grande è proprio il Pellegrinaggio dei giovani. Mediamente sono circa seimila i ragazzi e le ragazze che, in due giorni, percorrono i 90 km. che dividono Passau da Altötting.

La forte presenza di edifici religiosi e la secolare devozione mariana hanno trasformato Altötting nel luogo di pellegrinaggio più famoso della Germania cattolica. È una terra che oggi, più che mai, riscopre la sua identità, la radice della sua fede, dietro l’impulso della "Giornata Mondiale della Gioventù" che si ècelebrata a Colonia dal 16 al Agosto, e mediante l’incoraggiamento di un Pontefice tedesco [dopo quattrocento anni!] che ha posto tutto se stesso ed il suo Pontificato nelle mani di Dio attraverso la materna mediazione di Maria.

Maria Di Lorenzo
[Modificato da Caterina63 25/09/2009 15:54]
Fraternamente CaterinaLD

"Siamo mendicanti e chiediamo agli altri anche le loro idee, come la staffetta della posta che riceve il documento dalle mani di uno e poi corre per darlo ad un altro. Faccio una timida parafrasi delle parole di chi ci ha preceduto nel cammino della fede, per annunciarle ad altri."
(fr. Carlos Alfonso Azpiroz Costa OP
Maestro dell’Ordine)
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