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Se avete desiderio di capire che cosa insegna la Bibbia che il Magistero della Santa Chiesa, con il Sommo Pontefice ci insegna, questo Gruppo fa per voi. Non siamo "esperti" del settore, ma siamo Laici impegnati nella Chiesa che qui si sono incontrati da diverse parti d'Italia per essere testimoni anche nella rete della Verità che tentiamo di vivere nel quotidiano, come lo stesso amato Giovanni Paolo II suggeriva.
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CONSIGLI EDITORIALI PER LA SANTA MESSA

Ultimo Aggiornamento: 08/01/2012 00:18
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Sesso: Femminile
14/12/2008 22:51
 
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  qui potrete scaricare gratuitamente più di un libro sulla Messa molto ben curati e di facile lettura non perdete questa opportunità....

TUTTO SULLA SANTA MESSA



VALORE DELLA SANTA MESSA

I. Se il Figlio di Dio è venuto nel mondo, tale avvenimento costi­tuisce l'avvenimento più importante nella storia dell'universo e l'av­venimento centrale dei tempi e degli spazi.

NELLA S. MESSA GESÙ CRISTO, UOMO-DIO, È NOSTRO INTERCESSORE, NOSTRO SACERDOTE E NOSTRA VITTIMA: ESSENDO DIO E UOMO INSIEME, LE SUE PREGHIERE, I SUOI MERITI, LE SUE OFFERTE SONO DI UN VALORE INFINITO.
Se il figlio di Dio fatto uomo ha patito ed è morto, questo avveni­mento è di tale importanza che al mondo non sta altro che ricordar­lo, celebrarlo e ritualizzarlo ogni giorno.
Tutta la storia del mondo deve gravitare, incentrarsi e giustificarsi in tale avvenimento.
 
2.
La Chiesa per ordine stesso di Gesù, rievoca, celebra, rinnova misteriosamente tale sacrificio di Gesù ad ogni istante in ogni gior­no nelle 465.000 messe che ogni giorno vengono celebrate nei cin­que continenti.
 
3.
Per tal motivo la cosa più gradita a Dio è la compassione con Gesù Crocifisso e la contemplazione della sua passione. Dice giusta­mente Sant'Alfonso: « Vale più una lacrima sparsa sul Crocifisso che lunghe penitenze e lunghi pellegrinaggi ».
Niente poi c'è al mondo di più prezioso di un'anima crocifissa con Cristo.
 
4.
Nella santa Messa la Chiesa unisce intimamente il suo sacrifi­cio al sacrificio di Gesù, così da risultare un unico sacrificio: il sacri­ficio di tutto il Corpo Mistico, del Capo, Gesù, e delle membra.
LA S. MESSA, DEVOTAMENTE PARTECIPATA, PERORA IL PERDONO DEI NOSTRI PECCATI, DIMINUISCE IL PURGATORIO, PROCURA ALLE ANIME PURGANTI IL MIGLIOR SUFFRAGIO.
Nella S. Messa Gesù offre al Padre insieme alle sue virtù, alle sue preghiere, ai suoi dolori, al suo sangue e alla sua morte, le virtù, le preghiere, i dolori e la morte della Madonna, dei martiri, dei santi e di tutti i buoni cristiani con i quali completa la sua passione, ai qua­li partecipa mediante i suoi meriti infiniti la sua dignità divina.
 
5.
L'unica offerta degna di Dio è il sacrificio del suo Figlio. L'unica maniera di rendersi graditi a Dio è di offrirsi in un solo sa­crificio col sacrificio di Gesù.
L'unica espiazione, riparazione, propiziazione per i peccati nostri e del mondo intero è il sacrificio di Gesù.

L'unica fonte di grazie per noi e per il mondo, l'unica speranza per il mondo e per noi è il sacrificio di Gesù.

L'unico supplemento alle nostre omissioni, alle nostre indigenze, ai nostri vuoti, è il sacrificio di Gesù.
L'unica cosa che può rendere preziose le nostre preghiere, le no­stre opere buone, le nostre fatiche, i nostri sacrifici è il sacrificio del­la Messa.
 
6.
Una Messa dà una gloria infinita al Padre, al Figlio, allo Spirito Santo, una grande gioia a tutti i santi del cielo, un grande sollievo al­le anime del Purgatorio, una pioggia di grazie a tutti gli uomini del­la terra, dei grandissimi meriti e delle grandissime grazie a te, che l'ascolti e vi partecipi. Tutto ciò che ha valore ha valore, dalla Messa, cioè dal sacrificio di Gesù.
LA S. MESSA E’ LA RINNOVAZIONE DEL SACRIFICIO DELLA CROCE; TRATTIENE LA GIUSTIZIA DIVINA; REGGE LA CHIESA; SALVA IL MONDO.
 
7.
É la S. Messa che tiene in vita il mondo, che placa la giustizia di Dio per i peccati dell'umanità. Senza la Messa il mondo verrebbe di­strutto ogni giorno per i suoi peccati.
La Beata Anna Maria Taigi vide in visione che le fiamme distrug­gitrici della giustizia di Dio, le quali stavano per avventarsi sulla ter­ra e distruggerla, se ne allontanavano per il sacrificio di Gesù offer­to dalla Chiesa quotidianamente.
 
8.
Perché la Messa sia per te un sacrificio che ti renda accetto a Dio occorre che divenga il tuo sacrificio; e affinché divenga il tuo sa­crificio occorre che tu lo offra unito a Gesù, cioè in stato di grazia e che tu ti offra insieme a Gesù, prendendo parte attiva alla Messa.
 
9.
Occorre innanzi tutto che ti renda degno di Dio, purificandoti di tutti i tuoi peccati con un atto di contrizione perfetta ogni volta che entri in chiesa per partecipare al Sacrificio della Messa.
La Chiesa mette il fonte di acqua benedetta all'entrata per rimet­terci con essa i peccati veniali, e per farci ricordare di far l'atto di contrizione che ci lava e ci rimette anche tutti gli altri peccati.
 
10.
La Messa sarà tanto più sorgente di grazie e di meriti per la tua santificazione quanto più ne fai di essa il tuo sacrificio.
Perché la Messa sia il tuo sacrificio occorre che tu offra per le ma­ni del sacerdote, insieme al pane e al vino, le tue preghiere, le tue fa­tiche, i tuoi sacrifici, tutte le tue opere buone.
 
11.
Alla consacrazione, durante la Messa, si compie un mistero: il Verbo come coll'incarnazione unì alla sua persona la natura uma­na per farne un sacrificio degno di Dio e offrirlo al Padre nella Cro­ce, così nella Messa unisce a sé la tua persona con tutte le tue cose buone e tutti gli uomini membri del suo Corpo Mistico con le loro opere buone e i loro sacrifici, li trasforma in suoi e li offre al Padre in un unico sacrificio.
Alla consacrazione nella S. Messa si compie il mistero solenne e meraviglioso del rinnovamento mistico dell'immolazione di Gesù in croce e dell'immolazione del Corpo Mistico.
Questo mistero è simboleggiato dall'unione delle poche gocce di acqua col vino nel calice, che nella consacrazione diventano insieme al vino Corpo e Sangue di Gesù.
 
12.
Alla comunione si compie questo mistero: Gesù si unisce in­timamente con quanti lo ricevono così da diventare con loro una co­sa sola; così comunica loro la sua vita e i suoi meriti e li unisce inti­mamente al Padre e allo Spirito Santo.
 
13.
Gesù nella comunione compie tutto questo in te nel grado in cui ti unisci a lui spiritualmente con l'amore, nel grado, cioè, in cui lo ami, lo scegli come primo amore e primo ideale della tua vita e che vuoi vivere per lui.
 
14.
Non c'è cosa più importante, più preziosa, più utile a te e al mondo intero, che tu possa fare nel giorno, che andare in chiesa e offrire a Dio il sacrificio della Messa.

Qualunque somma potessi andare a ritirare ogni mattino e met­terla in un libretto, sarebbe un nonnulla rispetto ai meriti e ai tesori che acquisti e ti conservi per l'eternità ogni giorno che vai a Messa. Devi stimare la Messa come l'atto più importante della tua giornata.

 
15.
Quando ti senti vuoto, quando ti senti oppresso, quando hai di bisogno di importanti grazie e ti accorgi che non hai alcun titolo per ottenerle; quando ti senti vuoto, quando ti senti preoccupato per l'avvenire di te, dei tuoi e del mondo intero, offri al Padre Gesù nel sacrificio della Messa. Egli basta a tutto.
 
16.
Tutta la tua vita deve diventare la tua Messa e una prepara­zione alla Messa.
Come nei giorni avanti viene preparata l'ostia e il vino che deb­bono venire consacrati, così nel tempo che intercorre tra una tua Messa e l'altra devi preparare la materia del tuo sacrificio: mortifica­zioni, elemosine, atti di carità, di pazienza, di ubbidienza, preghiere, lavoro fatto per Dio, sofferenze offerte a Dio, ecc. Questi saranno i tuoi doni che devi portare in Chiesa ogni volta che vieni a parteci­pare alla Messa, e che devi offrire ogni volta a Dio con l'ostia santa. In tal maniera ancora tutta la tua vita diventa la tua Messa.
 
17.
La Messa è il centro e lo scopo della creazione. Come di tanti chicchi di grano macinati e ripuliti dalla crusca si fa un pane che nel­la Messa si trasforma in Cristo; così di tanti cristiani contriti dai lo­ro peccati e purificati dalle loro scorie si fa nella Messa un solo Cor­po, una sola Ostia che viene immolata con Gesù.
 
18.
Completa ogni volta la tua Messa con la comunione. Chi va a Messa e non fa la comunione rassomiglia a uno che va a pranzo, vede la tavola imbandita, non mangia, e se ne torna digiuno.
D'altro lato chi può fare la comunione una volta l'anno è segno che la può fare ogni giorno, perché deve avere le disposizioni che lo rendono idoneo a fare la comunione ogni giorno: pentimento dei peccati, distacco dal peccato, volontà di non farne più, volontà di amare Dio sopra ogni cosa.
 
19.
Ogni cristiano deve mettere nella Messa il proprio cuore nel­l'ostia, deve unirlo intimamente al Cuore di Gesù e al cuore di tutti i fratelli con un amore ardente cosi che venga consumato con gli altri in uno nella comunione.
 
20.
Il cristiano che non intende purificare il proprio cuore, e non intende unirlo a quello di Cristo, resta al di fuori non solo della Mes­sa, ma anche del Corpo Mistico. Nella Messa il cristiano deve opera­re ogni volta la sua conversione, la sua purificazione, la sua adesio­ne a Cristo, la sua donazione totale a lui.
 
21.
Il cristiano che non unisce il suo cuore a quello di tutti i fra­telli, come un chicco di grano agli altri per fare un solo pane del sa­crificio e un solo cuore, resta estraneo al sacrificio della Messa e al Corpo Mistico.
Per compiere tale unione deve purificarsi col dolore e deve in atto sentire un amore sincero e fraterno verso tutti gli uomini.
 
22.
Le prime comunità cristiane erano viventi e conquistatrici perché erano unite nella preghiera, nella Messa e nella Comunione eucaristica, nell'amore fraterno e nella comunione dei beni materiali.
 
23.
Uscendo dalla Messa devi sentirti il fratello di tutti, devi esse­re desideroso di salutare tutti, di fare amicizia con tutti, di aiutare tutti con le tue prestazioni e con tutte le economie personali che ti è possibile realizzare; devi sentirti Gesù che continua la sua missione e che esce per cercare gli uomini, per beneficarli, per salvarli. Solo così vivi la tua Messa e il tuo cristianesimo.



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QUI Che cosa è la Santa Messa?..... non perdete questa opportunità....
http://www.preghiereagesuemaria.it/libri/la%20santa%20messa%20di%20padre%20giulio%20scozzaro.htm



(Benedetto XVI celebra il Divino Sacrificio Coram Deo(=rivolti verso Dio) alla Cappella Sistina, Battesimo del Signore gennaio 2008)



 

Il Sacrificio della Messa, che la Chiesa offre di continuo a Dio in tutto il mondo, placa la Giustizia, ne arresta i castighi e ottiene all'uomo Grazia e perdono. Si comprende allora perché Dio non ci castiga come faceva anticamente nel Vecchio Testamento, benché nei tempi attuali i peccati sono aumentati di molto in numero e gra­vità. In ogni parte del mondo c'è sempre una Messa che viene celebrata in cui Gesù Cristo, rioffrendosi al Padre, grida: "Padre, mise­ricordia!". E il Padre sente l'amato Figlio e l'ascolta.


San Timoteo di Gerusalemme afferma che la terra è debitrice della propria conservazione alla Santa Messa, senza di questo Sacrificio i peccati dell'uomo l'avrebbero già distrutta.


"In ogni Messa - dice San Tommaso d'Aquino - si trova tutto il frutto che Gesù Cristo ha meritato sulla Croce: tutto il frutto della Passione e Morte del Signore è il frutto di ogni Messa".


S. Alfonso Maria de' Liguori dice: "Tutta la gloria che gli Angeli e i Santi hanno dato e daranno a Dio con le loro virtù, opere buone, penitenze ecc. non potrà mai eguagliare la gloria che glie­ne dà una sola Messa perché tutta la gloria di tutte le creature del Cielo, del Purgatorio e della terra è limitata, mentre la gloria data a Dio da una sola Messa è illimitata, infinita e Dio stesso non può fare che vi sia un'azione più santa e più grande della celebrazione della Messa".
 
Perciò la Santa Messa è l'azione che maggiormente glorifica Dio e più efficacemente placa la Giustizia divina verso i peccatori, che apporta maggior abbondanza di bene su questa terra, che più abbatte le forze dell'inferno e apporta maggior suffragio alle Anime del Purgatorio, per cui il Concilio di Trento afferma: "Bisogna confessare che l'uomo non può fare opera più santa e divina del tremendo Sacrificio della Messa".


Prodigio ineffabile, mistero sublime che si compie sull'altare men­tre si celebra la Santa Messa. E' Gesù Cristo che, Vittima di valore infinito, s'immola per noi e si offre all'Eterno Padre per soddisfare ai nostri peccati e per impetrarci i tesori della sua infinita Misericordia. Con la Messa Dio riceve l'adorazione perfetta, il ringraziamento pieno, la soddisfazione completa, la preghiera onnipotente.


Diceva Gesù alla grande mistica Santa Gertrude: "Sii sicura che a chi ascolta devotamente la Santa Messa, manderò, negli ultimi istanti della sua vita, per confortarlo e proteggerlo tanti dei miei Santi, quante saranno state le Messe da lui bene ascoltate ".


Una Messa, ascoltata bene durante la vita presente, è per noi molto più proficua e salutare di molte Messe ascoltate o fatte celebrare da altri per noi dopo la nostra morte. Come non compiangere quei fedeli, più pagani che cristiani, i quali non si curano affatto o ben poco di partecipare alla Messa festiva che perdono per ogni più futile motivo. Santa Maria Goretti per andare a Messa la domenica, alle volte percorreva a piedi, tra andata e ritorno, 22 chilometri.


Nella nostra vita di ogni giorno dovremmo preferire la Santa Messa ad ogni altra opera buona perché, dice San Bernardo, si merita di più ascoltando devotamente una Santa Messa che col dis­tribuire ai poveri tutte le proprie sostanze e col girare pellegrinan­do per tutta la terra. E non può essere diversamente perché nessuna cosa al mondo può avere il valore infinito di una Messa. Il martirio non è nulla, diceva il Santo Curato d'Ars, in confronto della Messa, perché il martirio è il sacrificio dell'uomo a Dio, mentre la Messa è il Sacrificio di Dio per l'uomo! La Santa Messa è quindi la devo­zione delle devozioni alla quale dovremmo partecipare, possibil­mente, tutti i giorni.


Un giorno fu domandato a P. Pio da Pietralcina: "Padre, spie­gateci la Messa".


- Figli miei, come posso spiegarvela? La Messa è infinita come Gesù... Chiedete ad un Angelo che cosa sia la Messa ed egli vi risponderà con verità: Capisco che cosa e perché si fa, ma non comprendo quanto valore abbia. Un Angelo, mille Angeli, tutto il Cielo sanno questo e così pensano.

- Padre, come dobbiamo ascoltare la Messa?

- Come vi assistettero la Santissima Vergine e le pie donne. Come assistette San Giovanni al Sacrificio Eucaristico e a quello cruento della Croce.

- Padre, che benefici riceviamo assistendo alla Santa Messa? - Non si possono enumerare. Li vedrete in Paradiso.

- Altra risposta: nell'assistere alla Messa rinnova la tua Fede e medita quale Vittima s'immola per te alla Divina Giustizia per pla­carla e renderla propizia. Non allontanarti dall'altare senza versare lacrime di dolore e di amore per Gesù Crocifisso, per la tua eterna

salute. La Vergine Addolorata ti terrà compagnia e ti sarà di dolce ispirazione.


Se ci fossimo trovati sul monte Calvario, mentre Gesù agoniz­zava sulla Croce per nostro amore, per la nostra salvezza, con quali sentimenti avremmo assistito a quella scena d'immenso dolore e d'infinito amore?


Ebbene con gli stessi sentimenti dovremmo assistere alla Santa Messa, perché sull'altare è lo stesso Gesù, che compie, in un modo misterioso ma vero, lo stesso Sacrificio della Croce per nostro amore e per la nostra salvezza eterna.


Assistendo, quindi, devotamente alla Santa Messa ed offrendo a Dio, insieme col Sacerdote, il Santo Sacrificio, noi onoriamo Dio in modo degno di Lui, soddisfacciamo alla Divina Giustizia per i nostri peccati, ringraziamo Dio in modo conveniente, aiutiamo le Anime del Purgatorio, otteniamo la conversione dei peccatori, apriamo il tesoro delle Grazie Divine per noi e per il mondo intero.


Perciò, quanto è consigliabile e proficuo partecipare alla Santa Messa non solo nei giorni festivi, ma ogni qualvolta lo possiamo anche nei giorni feriali. Diceva il grande missionario San Leonardo da Porto Maurizio: "Oh, se capissimo quale tesoro è la Santa Messa! Le Chiese sarebbero sempre zeppe. Benedetto chi ascolta la Santa Messa ogni giorno!"


Aveva capito questo il grande scrittore Alessandro Manzoni. Un suo amico si recò a fargli visita nel pomeriggio di un giornata invernale con vento freddo e pioggia. Trovò l'illustre amico di umore cattivo.

- Che cosa è capitato? - gli chiese l'amico stupito.

- C'è che stamane i miei familiari non hanno voluto che io andassi in Chiesa col pretesto del tempo cattivo!

- Ma scusi, mi pare che abbiano fatto benissimo! C'era da pren­dersi un malanno sicuro alla sua età...

- Ed io vi dico invece - ribattè Alessandro Manzoni con forza ­che hanno fatto malissimo e glielo provo. Supponga che io avessi vinto a una lotteria un premio ricchissimo; supponga che scadesse proprio oggi il tempo per riscuoterlo e che per la riscossione aves­si dovuto presentarmi personalmente, crede lei che per paura del cattivo tempo mi avrebbero fatto perdere il premio obbligandomi a stare in casa? L'amico non seppe rispondere.



[Modificato da Caterina63 06/10/2009 21:42]
Fraternamente CaterinaLD

"Siamo mendicanti e chiediamo agli altri anche le loro idee, come la staffetta della posta che riceve il documento dalle mani di uno e poi corre per darlo ad un altro. Faccio una timida parafrasi delle parole di chi ci ha preceduto nel cammino della fede, per annunciarle ad altri."
(fr. Carlos Alfonso Azpiroz Costa OP
Maestro dell’Ordine)
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