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Paolina Maria Jaricot il ROSARIO VIVENTE E LA PROPAGANDA FIDEI

Ultimo Aggiornamento: 27/04/2015 17:10
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07/01/2009 07:47
 
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Nell’anno in cui terminò in Francia, la Rivoluzione Francese e vide l’avvento al potere di Napoleone Bonaparte, come Primo Console, con lo strascico del sorgere e cadere della Repubblica Partenopea a Napoli, appoggiata dai francesi, a Lione nasceva il 22 luglio 1799, Paolina Maria Jaricot.

                                       

Settima figlia di una famiglia borghese di agiata condizione economica, suo padre era direttore di una seteria e fece dare a Paolina un’educazione e un’istruzione particolarmente accurata, che le darà per tutta la vita l’impronta di un senso pratico nell’agire.

Pur vivendo in una città al centro di eventi bellici, Lione infatti oltre ad essere stata un baluardo dei realisti, durante la Rivoluzione, venendo espugnata dal gen. Kellermann, fu anche occupata dagli austriaci nel 1814 e 1815; Paolina seppe riservare per sé lo spazio per una vita di intensa spiritualità, influenzata dal fratello maggiore Fileas seminarista, interessato ai problemi missionari.

Nel 1819 ebbe l’idea di un metodo organizzativo per la propagazione della fede; è lei stessa che lo racconta in una lettera all’abate Girodon nel 1858.

Mentre stava vicino al fuoco, meditando come fare per dare vita al suo spirito missionario, le venne chiaro all’improvviso, il piano di Propagazione della Fede; ogni persona del suo cerchio familiare e di amici stretti, avrebbe potuto raccogliere ogni settimana, un soldo da dieci persone, compreso se stesso, fra i dieci scegliere una persona che ispirava maggiore fiducia, che insieme agli altri capogruppo avrebbe fatto capo ad un’altra persona che avrebbe raccolto le loro offerte e a sua volta dieci di questi capogruppo che rappresentavano ognuno cento persone, facevano capo ad un’altra persona che sarebbe stata capo così di mille persone, che raccogliendo il tutto l’avrebbe versato in un centro comune. Una specie del sistema di vendita porta a porta odierno, oppure della cosiddetta ‘Catena di s. Antonio’.

Il “Consiglio della Propagazione della Fede” si riunì per la prima volta il 3 maggio 1822, costituito da un gruppo di laici impegnati nell’Opera; che fu approvata da Pio VII nel 1823.

La sua grande volontà di iniziative religiose, portò Paolina Jaricot a fondare nel 1826 il “Rosario vivente” e nel 1831 le “Figlie di Maria”, religiose senza uniforme, dedite interamente alle opere fondate; ponendosi così tra i precursori degli Istituti laicali.

Non tralasciò il mondo del lavoro, che vide Lione nel secolo XIX coinvolta in agitazioni operaie di rilievo; sensibile alle miserie della classe lavoratrice, fondò nel 1845 l’ ”Opera delle Operaie”, attrezzando perfino un’officina, che diventò presto un’opera modello.

Gli utili dovevano essere destinati agli operai stessi e alle opere loro destinate, ma la conduzione dell’attività era superiore alle forze di Paolina, che venne anche ingannata da un’affarista e quindi fallì.

Come sempre capita quando non sei più all’apice delle situazioni, man mano venne abbandonata da tutti e trovò rifugio solo in Dio, le fu da sostegno e guida il santo curato d’Ars, Giovanni Maria Vianney.
Pur essendo da tutti rispettata, fu iscritta sulla lista dei poveri della città di Lione e morì in miseria il 9 gennaio 1862.

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                                               [SM=g1740750] [SM=g7182]

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" Gli dissero allora: < Chi sei? Chè possiamo dare una risposta a chi ci ha inviati! Cosa dici di te stesso?> Affermò: < Io sono voce di uno che grida nel deserto: raddrizzate la via del Signore...> (Gv.1,22-23)


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Fraternamente CaterinaLD

"Siamo mendicanti e chiediamo agli altri anche le loro idee, come la staffetta della posta che riceve il documento dalle mani di uno e poi corre per darlo ad un altro. Faccio una timida parafrasi delle parole di chi ci ha preceduto nel cammino della fede, per annunciarle ad altri."
(fr. Carlos Alfonso Azpiroz Costa OP
Maestro dell’Ordine)
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