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Il Segretario personale del Papa, Benedetto XVI , mons. Georg nominato Vescovo

Ultimo Aggiornamento: 05/04/2013 13:54
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18/04/2012 15:10
 
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[SM=g1740717] [SM=g1740720] Un grande abbraccio al Santo Padre Benedetto XVI.
E una grande Lode alla Divina Provvidenza per averlo donato alla Chiesa e al mondo intero!
www.gloria.tv/?media=280411

Viva il Papa


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Intervista a monsignor Georg Gaenswein sul rapporto del Papa con gli operatori dell'informazione


Succedeva quando Joseph Ratzinger era semplicemente il cardinale e ora, sette anni di pontificato, questo atteggiamento non è cessato.
Chi lo conosce e conosce i suoi scritti e la sua teologia, si chiede se il ritratto fornito dai media non sia una «caricatura».

Monsignor Georg Gaenswein chiede anche ai media di «correggere le distorsioni, per quanto possibile».



Alla giornalista Angela Ambrogetti il segretario ha affermato: «Il Papa non sembra neanche essere troppo preoccupato dell’ immagine che alcuni media danno di lui, come di una persona fredda e conservatrice. “L’immagine che già da cardinale e poi, con un piccolo intervallo, anche come papa Benedetto è stata offerta è in buona parte una distorsione- spiega don Georg- Buona parte della stampa, non solo di lingua tedesca ma nel mondo, soprattutto di lingua inglese, sia in Gran Bretagna che in America del Nord, parzialmente anche in paesi di lingua francese e alla fine anche in Italia, ha creato quasi una caricatura sia della persona che delle sue idee».

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Pubblicato su Gente numero 17 - 24.04.2012

Non ci saranno festeggiamenti solenni in Vaticano per il compleanno del Papa. Piuttosto una festa in famiglia. Lo racconta il segretario privato di Benedetto XVI che il 16 aprile festeggia 85 anni e tre giorni dopo, il 19 aprile, inizia il suo ottavo anno come Papa. “ Il 16 aprile è lunedì un giorno di lavoro, ma avrà un carattere molto bavarese. Il Palazzo Apostolico probabilmente per un po’ di tempo sarà molto bavarese. Il Santo Padre ha detto: “Per favore, per il mio 85° compleanno non voglio una grande celebrazione!” Una festa semplice e poi il 20 aprile un regalo speciale. “Ci sarà la Gewandhaus Orchestra di Lipsia ad offrire un concerto di compleanno per il Santo Padre, che è stato annunciato già tre anni fa. Questo ovviamente sarà aperto non solo per la curia, ma anche un po’ per tutti”.

Tra i regali per il suo compleanno sicuramente uno che sarà molto apprezzato è il libro che ha curato proprio il suo segretario per l’editore tedesco Media Maria. 200 pagine nella quali venti vips tedeschi raccontano Benedetto XVI a modo loro. Uomini politici e sportivi come Franz Beckenbauer e la sciatrice Maria Riesch Höfl, e poi il cardinale di Monaco di Baviera Reinhard Marx, l’ Abate benedettino Notker Wolf, il ministro della Turingia, protestante, Peter Gauweiler, il ministro Wolfgang Schäuble e tanti altri. Una occasione per don Georg di raccontare un po’ della sua vita con il Papa e di rivelare qualche piccolo segreto. Il segretario del Papa appare raramente in pubblico se non vicino al Papa, anzi, come ama ricordare “il mio posto è sempre qualche passo indietro al Santo Padre”. “Non è stato un lavoro su commissione- spiega don Georg- Il libro non è stato fatto perché dall’alto si è detto 'ci serve musica positiva dalla Germania verso Roma'. L’occasione del compleanno del Papa mi ha convinto di scrivere un contributo è anche di essere curatore. I contributi sono molto diversi e formano un mosaico di prospettive diverse. L’unica richiesta era di riuscire a scrivere con un po’ di simpatia.”

Gänswein fa il punto dopo sette anni di pontificato e parla di un “Papa della parola”, la sua sincerità, la sua semplicità e il suo coraggio sono stati spesso frantesi, dice don Georg, perché “chiama gli errori con il loro nome.” Monsignor Gänswein è un collaboratore del Papa da quando Ratzinger era Prefetto della Congregazione per la dottrina della Fede. Di quel tempo ha dei ricordi particolari: “Il Santo Padre ha una grande dolcezza. Nella Congregazione avevo molti contatti con lui nel lavoro quotidiano: E oggi, quando vedo come Papa Benedetto XVI tratta le persone nelle varie circostanze, non solo nelle udienze, o nelle occasioni pubbliche, ma anche in privato, è chiaro che ha un unico atteggiamento ed è la delicatezza, e la dolcezza. Non mi ha mai detto: così non va, ha sbagliato. Anche se magari è così. Piuttosto fa una proposta: si potrebbe fare così o così. In realtà è una critica severa nella sostanza ma “suavissime in modo”. Questo lo posso sottoscrivere, e vi invito a fare questa esperienza” dice sorridendo don Georg. Certo la sua vita ora è molto diversa rispetto a quando era cardinale. “ Desiderava che Giovanni Paolo II lo liberasse dall’incarico da Prefetto, ma non è stato così.”

E il suo sogno qual era? “Pensava: sta arrivando il giorno in cui poter realizzare il grande desidero di scrivere l’opera della vita, un libro sul Signore Gesù Cristo. Come prete, vescovo, cardinale, prefetto, curatore d’anime, credente in Cristo. Ma quando è stato eletto Papa ha detto che ormai era probabile che questo sogno non si realizzasse più. Durante i primi mesi è stato come uno tsunami.” Poi come è stato possibile trovare il tempo di scrivere tre libri ? “ I ritmi sono diventati più stabili e gli impegni più concreti. I ritmi delle giornate sono diventati più chiari. Il martedì è il giorno prima dell’udienza generale. Fin dai tempi di Paolo VI non ci sono udienze, il Papa prepara la catechesi per l’udienza generale. Tutti gli altri giorni sono occupati. Poi naturalmente ci sono le ferie, la pausa dopo Pasqua, il periodo da metà luglio fino ad agosto quando arriva l’appuntamento con lo Schuelerkreis a Castel Gandolfo. Momenti più o meno brevi in cui il Santo Padre si prende del tempo per scrivere.” Ma qual è il segreto per trovare il tempo ? “Come trova il tempo, quanto tempo gli serve, come ce la fa con le forze, è un segreto che naturalmente non posso svelare. Una cosa è chiara. Per molte persone scrivere è un peso, una grande sfida. Papa Benedetto invece quando scrive, ritrova la libertà e le forze. E’ un’esperienza che negli ultimi sette anni ho potuto fare, con grande gratitudine e grande sorpresa.”

Il Papa non sembra neanche essere troppo preoccupato dell’ immagine che alcuni media danno di lui, come di una persona fredda e conservatrice. “L’immagine che già da cardinale e poi, con un piccolo intervallo, anche come papa Benedetto è stata offerta è in buona parte una distorsione- spiega don Georg- Buona parte della stampa, non solo di lingua tedesca ma nel mondo, soprattutto di lingua inglese, sia in Gran Bretagna che in America del Nord, parzialmente anche in paesi di lingua francese e alla fine anche in Italia, ha creato quasi una caricatura sia della persona che delle sue idee. Chi conosce la persona di Benedetto XVI, chi conosce le idee del papa, e legge, vede e sente quello che viene pubblicato, si chiede se non si tratta di un altro film. E’ un dato di fatto che potrei confermare con casi concreti. Perciò chiedo ai media di correggere le distorsioni, per quanto è possibile.” Eppure c’è chi sostiene che dopo Giovanni Paolo II, papa carismatico amato dalle folle, Benedetto XVI abbia quasi fatto un passo indietro. Anche se nei viaggi si vede l’entusiasmo che crea il Papa tra i giovani e i fedeli, come in Spagna, in Africa e recentemente in America Latina.
“Il pontificato di Giovanni Paolo II non è pensabile senza la teologia di Joseph Ratzinger.”

E monsignor Gänswein aggiunge: “ Per tutto quello che riguardava la teologia, Giovanni Paolo II si affidava completamente al cardinale Ratzinger. E ora ne è diventato il successore. Ma certo non è stato organizzato in anticipo. Il pontificato di Benedetto XVI ha una continuità interiore con quello di Giovanni Paolo II e porta avanti ciò che è stato iniziato dal Papa polacco.” Il segretario del Papa nega che a Benedetto XVI non vengano trasmesse le notizie negative. Ratzinger legge le notizie buone e quelle cattive tutti i giorni in una rassegna stampa. “Il capo della Chiesa ha imparato ad affrontare le critiche, le sa inquadrare, e accettare le critiche.” E aggiunge: “Ma bisogna distinguere tra ciò che viene pubblicato, che si legge, e ciò che arriva tramite altri canali. Non si cerca la salvezza nell’opinione pubblica o nella stampa. E’ un elemento importante, da prendere seriamente, ma non orienta la navigazione della nave vaticana.”

Pubblicato su Gente numero 17 - 24.04.2012





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Fraternamente CaterinaLD

"Siamo mendicanti e chiediamo agli altri anche le loro idee, come la staffetta della posta che riceve il documento dalle mani di uno e poi corre per darlo ad un altro. Faccio una timida parafrasi delle parole di chi ci ha preceduto nel cammino della fede, per annunciarle ad altri."
(fr. Carlos Alfonso Azpiroz Costa OP
Maestro dell’Ordine)
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