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Il Sacramento del Matrimonio e la sua indissolubilità

Ultimo Aggiornamento: 08/05/2013 11:11
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Leone XIII
1878-1903

Leone XIII Arcanum Divinae

 10 febbraio 1880

leggiamo alcuni punti:

Tutti sanno, Venerabili Fratelli, quale sia l’origine vera del matrimonio. Poiché, sebbene i detrattori della fede cristiana rifuggano dal conoscere la dottrina perpetua della Chiesa intorno a questa materia, e si sforzino da gran tempo di cancellare la memoria di tutte le genti e di tutti i secoli, tuttavia non hanno potuto né estinguere, né diminuire la luce della verità.

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Come leggiamo già ai tempi di Papa Leone XIII il Matrimonio era a rischio: i detrattori della fede cristiana rifuggono dal conoscere la dottrina perpetua della Chiesa intorno a questa materia....Oggi questi detrattori si sono RINFORZATI A CAUSA DELLA POCA FEDE DEI CRISTIANI.......A CAUSA DELLA GRAVE APOSTASIA....Se i CATTOLICI e che tali vogliono definirsi STUDIASSERO il vero ed autentico magistero della Chiesa, comprenderebbero quali battaglie la Chiesa manda avanti PER COMANDO DI CRISTO STESSO il quale ha posto la Chiesa QUALE SEGNO DI CONTRADDIZIONE nel mondo, proprio per affrontare questi problemi e risolverli nella libera adesione al Cristo o al rifiuto DELLA SUA DOTTRINA tramandata dalla Chiesa.....

Leggiamo quest'altro passo dell'Enciclica, sembra di leggere OGGI I MEDESIMI PROBLEMI, leggete attentamente e comprenderete quanto Amore vero nutrisse la Chiesa invece per la DONNA, a dispetto di quanti accusano il Magistero di chiusure......

" Presso i pagani, poi, sembra cosa appena credibile quanta corruzione e depravazione si concentrassero nelle nozze, soggette al fluttuare degli errori e delle turpissime cupidigie di ciascun popolo. Tutte le genti, più o meno, parvero disimparare la nozione e l’origine vera del matrimonio; e intorno ai connubi dappertutto si promulgavano leggi le quali parevano secondare l’indole dei governi, non quelle richieste dalla natura. I riti solenni, introdotti ad arbitrio dei legislatori, facevano sì che le donne ottenessero il nome onesto di moglie o quello infame di concubina, anzi, si giunse a un punto tale che secondo la volontà dei capi della repubblica si disponeva a chi fosse permesso di contrarre le nozze, e a chi no, dato che le leggi richiedevano molte cose contrarie all’equità e molte a favore dell’ingiustizia. Oltre a ciò, la poligamia, la poliandria, il divorzio furono cagione che il vincolo nuziale si rallentasse di molto.
Esisteva una grandissima confusione nei vicendevoli diritti e doveri dei coniugi, dato che il marito acquistava la proprietà della moglie, e sovente senza nessuna giusta causa ordinava a lei che, ripigliate le cose sue, se ne andasse; egli poi, spinto da una sfrenata ed indomabile libidine, poteva impunemente "scorrazzare per i lupanari in cerca di schiave, come se dalla dignità non dalla volontà dipendesse la colpa" . In così strabocchevole licenza del marito, nulla vi era di più miserando della moglie, abbassata a tanta viltà che quasi veniva considerata soltanto come uno strumento destinato a soddisfare alla libidine od a procreare figli. Né arrossì per il fatto che quelle che erano da collocare per mogli fossero comprate e vendute a somiglianza delle cose corporali , essendo stata data talvolta facoltà al padre o al marito di condannarle all’estremo supplizio di moglie. Una famiglia nata da siffatti connubii era giocoforza considerata come proprietà dello Stato, o come schiava del padre di famiglia , al quale le leggi avevano concesso il potere non solo di effettuare o di sciogliere a suo arbitrio il matrimonio dei figli, ma di esercitare altresì sopra di essi l’immane potere della vita e della morte.


 

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è sconcertante l'attualità di queste parole che ci rammentano il ritorno DI UN PAGANESIMO PIU' RAFFINATO, forse, certamente diverso nelle mode odierne, ma indubbiamente persistente, pericoloso e certamente sposato dal laicismo nostrano.......


 

Si prodighino i cristiani e quanti voglino definirsi Cattolici, a ritornare dalla dilagante apostasia che hanno sposato, per poter far risplende la GIUSTIZIA DELLA LEGGE DI DIO SUL MATRIMONIO attraverso il quale l'Uomo e la Donna divenendo una cosa sola assumono PARI DIGNITA'.....come la Chiesa ha sempre difeso......


Ha detto Benedetto XVI ai vescovi in Brasile
:


Dove Dio è assente – Dio dal volto umano di Gesù Cristo - questi valori non si mostrano con tutta la loro forza, né si produce un consenso su di essi. Non voglio dire che i non credenti non possano vivere una moralità elevata ed esemplare; dico solamente che una società nella quale Dio è assente non trova il consenso necessario sui valori morali e la forza per vivere secondo il modello di questi valori, anche contro i propri interessi.

(...)


La famiglia

La famiglia,"patrimonio dell'umanità", costituisce uno dei tesori più importanti dei paesi latinoamericani. Essa è stata e è scuola della fede, palestra di valori umani e civili, focolare nel quale la vita umana nasce e viene accolta generosamente e responsabilmente. Senza dubbio, attualmente essa soffre situazioni avverse provocate dal secolarismo e dal relativismo etico, dai diversi flussi migratori interni ed esterni, dalla povertà, dall'instabilità sociale e dalle legislazioni civili contrarie al matrimonio che, favorendo gli anticoncezionali e l'aborto, minacciano il futuro dei popoli. In alcune famiglie dell'America Latina persiste ancora sfortunatamente una mentalità maschilista, che ignora la novità del cristianesimo nel quale è riconosciuta e proclamata l'uguale dignità e responsabilità della donna rispetto all'uomo.


La famiglia è insostituibile per la serenità personale e per l'educazione dei figli. Le madri che vogliono dedicarsi pienamente all'educazione dei loro figli ed al servizio della famiglia devono godere delle condizioni necessarie per poterlo fare, e per ciò hanno diritto di contare sull'appoggio dello Stato. In effetti, il ruolo della madre è fondamentale per il futuro della società. Il padre, da parte sua, ha il dovere di essere veramente padre che esercita la sua indispensabile responsabilità e collaborazione nell'educazione dei loro figli. I figli, per la loro crescita integrale, hanno il diritto di potere contare sul padre e la madre, che badino a loro e li accompagnino verso la pienezza della loro vita. È necessaria, dunque, una pastorale familiare intensa e vigorosa. È indispensabile anche promuovere politiche familiari autenticazioni che rispondano ai diritti della famiglia come soggetto sociale imprescindibile. La famiglia fa parte del bene dei popoli e dell'umanità intera.

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Non si dica che non eravamo stati esortati a scegliere LA VERITA' piuttosto che la MENZOGNA......dice bene San Paolo ricordandoci che molti cristiani attirati dai venti delle nuove mode e dottrine, si allontaneranno dalla Vera Fede vivendo una grave apostasia attraverso la quale le tenebre avvolgeranno il mondo....Questo si può evitare, dice l'Apostolo...MA OCCORRERA' PENTIRSI, CREDERE A CRISTO...SERVIRE LA CHIESA E IN ESSA SERVIRE L'UOMO DANDO A LUI IL SEME DELLA VERITA'........

Fraternamente CaterinaLD

"Siamo mendicanti e chiediamo agli altri anche le loro idee, come la staffetta della posta che riceve il documento dalle mani di uno e poi corre per darlo ad un altro. Faccio una timida parafrasi delle parole di chi ci ha preceduto nel cammino della fede, per annunciarle ad altri."
(fr. Carlos Alfonso Azpiroz Costa OP
Maestro dell’Ordine)
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