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Iniziata l'agonia per Eluana: sosteniamola con la Preghiera

Ultimo Aggiornamento: 09/02/2009 21:24
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04/02/2009 19:31
 
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Sono iniziate le operazioni per uccidere Eluana.....

in un commento per commemorare la Shoà lessi una bellissima riflessione che ad un punto diceva all'incirca questo:

Ci si chiede dove fosse Dio, ma sarebbe più giusto cominciare a chiederci: DOV'ERA L'UOMO?

Ecco, cominciamo a chiederci: DOVE E' L'UOMO?
dove comincia l'Uomo e dove subentra l'originale peccato della SUPERBIA che spinse l'Uomo a diventare UN DIO?

Ti accompagnamo cara Eluana, con la Preghiera, chiedendo a Maria Santissima di farsi vedere da te in questo forzato commiato dal mondo che con te sta finendo di sperare...

Dio perdoni tuo padre che sta confondendo l'amore con altro..."NON SA QUELLO CHE STA FACENDO"
e non abbia alcuna pietà per chi si è reso diponibile ad ucciderti...
infatti, un medico che sostiene che Eluana "è morta17 anni fa" non è un buon medico, diffidate dalla Casa di Cura LA QUIETE di Udine (un nome, un programma) dove opera un medico che ragiona in questo modo...accertatevi prima in quali mani mettete i vostri cari...


P.S.
per evitare che qualcuno si scandalizzi, il chiedere di "non avere pietà" significa per noi cattolici una attenzione particolare di Dio verso queste persone per una loro profonda e dolorosa conversione, dolorosa almeno quanto il dolore di una vita che si spegne per mancanza di cibo....



                                                                              [SM=g1740720]



L'arcivescovo di Milano alle suore di Lecco
Angoscia e preghiera
per la sorte di Eluana

    Sofferenza, smarrimento, angoscia, ma anche speranza e preghiera:  questi i sentimenti suscitati dalla decisione di trasferire Eluana Englaro dalla clinica di Lecco per porre fine alla sua vita. Lo afferma l'arcivescovo di Milano, cardinale Dionigi Tettamanzi, in una lettera indirizzata alle religiose che per quindici anni hanno amorevolmente assistito la giovane donna. "I diritti dei deboli - viene sottolineato nel testo che pubblichiamo integralmente - non possono né devono essere "diritti deboli"".


    Carissime suore misericordine,

    Eluana non è più nella vostra casa Beato Luigi Talamoni di Lecco. Dopo 15 anni di cure premurose che le avete prestato con amore evangelico, all'insegna della gratuità, nel rispetto dei sentimenti della famiglia, la decisione del signor Englaro di trasferirla altrove, per porre fine alla sua vita, crea in voi sofferenza, smarrimento, angoscia.

    Sofferenza, perché vi distaccate da Eluana, una giovane donna, per voi molto cara, verso la quale è nato un rapporto ancor più forte della già significativa relazione che intrattenete con ogni vostro paziente. Questi anni di attenzioni incessanti e quotidiane hanno reso Eluana parte anche della vostra famiglia, oltre che di quella dei suoi genitori, che regolarmente la visitavano. Questa sofferenza è la misura dell'amore autentico che provate per Eluana e che ogni giorno offrite a chi è ospite della vostra casa.

    Smarrimento, perché davanti al suo letto vuoto sembra che tutti i vostri sforzi, le vostre attese, le vostre preghiere siano state inutili. L'amore non è mai sprecato, questa vostra dedizione è e rimarrà fecondo segno di provocazione per chi sta esercitando uno strumentale "accanimento mediatico", di chi ha trasformato questa persona in un "caso" per finalità estranee al bene di Eluana, a volte addirittura manipolando la realtà.

    Angoscia, perché vi attendono giorni nei quali dovrete assistere - impotenti - all'agonia di una persona che amate. Sostenendovi nella preghiera invoco con voi e per voi il Signore perché non venga meno la vostra speranza e affinché siano percorse tutte le vie, degli uomini e di Dio, per salvare la vita di Eluana.

    Sofferenza, smarrimento, angoscia, speranza e preghiera che sono anche in me. Sia perché partecipo al vostro dolore sia perché più volte - visitando i degenti della clinica Beato Luigi Talamoni - ho potuto incontrare Eluana e constatare di persona come le sue condizioni fisiche generali fossero buone e come vivesse senza l'ausilio di alcun macchinario.

 In quelle occasioni mi sono chiesto il perché della vostra generosa dedizione:  affetto, pietà cristiana o anche profonda solidarietà umana motivata dal rispetto dovuto a ogni persona, soprattutto se fragile e debole?

    Vorrei che il clamore attorno a Eluana cessasse e si aprisse lo spazio della preghiera, della riflessione.

    È necessario anzitutto un rispetto sincero per le persone coinvolte, un rispetto autentico perché inscindibilmente connesso con quello per i valori e le esigenze che derivano dalla dignità personale di ogni essere umano. Lo si deve anche alle altre situazioni di gravi fragilità che vedono coinvolte molte famiglie, che testimoniano silenziosamente dedizione, generosità, amore.

    Occorre quindi stare dalla parte della vita in ogni stadio di sviluppo e in ogni condizione di esistenza. Occorre stare dalla parte degli ultimi, i più fragili e incapaci di farsi valere nei loro diritti:  i diritti dei deboli non possono né devono essere "diritti deboli" e, dall'altra parte, i pur comprensibili desideri ed emozioni non possono pretendere di diventare diritti.

 Occorre ricordare, infine - e la Chiesa sente la necessità di richiamarlo con forza - che, al di là e al di sopra della legge positiva degli uomini, sta la legge che Dio ha indelebilmente stampato nel cuore di ogni uomo e donna:  legge che sola può assicurare l'ordinata e pacifica convivenza sociale.

    Care suore, so che queste non sono per voi affermazioni di principio, ma verità che sostengono il vostro concreto agire per gli ultimi. Di questo esempio vi sono grato, assicurandovi la mia vicinanza nell'affetto e nella preghiera, insieme a tutta la Chiesa ambrosiana.



(©L'Osservatore Romano - 5 febbraio 2009)
Fraternamente CaterinaLD

"Siamo mendicanti e chiediamo agli altri anche le loro idee, come la staffetta della posta che riceve il documento dalle mani di uno e poi corre per darlo ad un altro. Faccio una timida parafrasi delle parole di chi ci ha preceduto nel cammino della fede, per annunciarle ad altri."
(fr. Carlos Alfonso Azpiroz Costa OP
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05/02/2009 22:35
 
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Appello da Il Timone:

Cosa fare per Eluana?

Anzitutto pregare. Pregare perché il Signore apra il cuore a Beppino Englaro, che lo faccia rinsavire e comprendere la gravità del gesto che sta per compiere.

E poi fare pressione con tutti i mezzi possibili: manifestazioni, ma anche lettere a giornali, tv. E soprattutto a coloro che stanno per alzare la mano su Eluana: i responsabili della clinica La Quiete e il Comune di Udine che ha fatto da ponte.
Per facilitarvi, ecco alcuni recapiti:

Clinica: 
indirizzo e-mail:
segreteria@laquieteudine.it
Per il  telefono telefonare a: Ufficio Segreteria dell'Asp "La Quiete", la
responsabile dell'ufficio è la sig.ra Barbara Duriavig, tel.  0432-8862216
oppure 0432-8862214, fax. 0432-26460

Comune:
indirizzo e-mail:
urp@comune.udine.it
Fax: 0432 - 271355


- CASO ELUANA, UCCIDETE LE VOSTRE ANIME, di Mario Palmaro
Vogliono la morte per fame e per sete di una donna ancora viva.
Ma voglio soprattutto togliere all’umanità il tempo del pentimento e della conversione. Ecco perché lo fanno.

http://www.iltimone.org/newsArt.php?idArt=89

vi prego inoltratela ovunque potrete....
non tutto è perduto...

Fraternamente CaterinaLD

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06/02/2009 15:12
 
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Il presidente della Cei sulla vicenda Englaro

La deriva eutanasica grave ferita per l'Italia


Roma, 5. Siamo in "un momento molto grave e molto triste nella storia del nostro amato Paese" e la morte per "eutanasia" di Eluana Englaro rappresenterebbe "una grave ferita" e uno "scivolamento" che si spera "non irreversibile".

Il presidente della Conferenza episcopale italiana (Cei), cardinale Angelo Bagnasco, è tornato ieri sulla vicenda della giovane da diciassette anni in stato vegetativo persistente. Una vicenda che ormai da mesi, ma soprattutto in questi ultimi giorni, sta scuotendo e interpellando la coscienza del Paese. Per la Chiesa italiana, la vicenda della giovane donna - che attualmente si trova in una clinica di Udine dove a breve, in ossequio a una sentenza della Corte d'appello di Milano, dovrebbero essere avviate le procedure per la sospensione dell'alimentazione e dell'idratazione - rappresenta uno snodo cruciale nella battaglia per affermare l'intangibilità della vita umana.

"Siamo molto preoccupati - ha affermato il porporato ai microfoni di Sat2000 - perché una deriva eutanasica di questo tipo, se arriverà a dolorosa conclusione, sarà una grave ferita nella nostra cultura che è, da sempre, una cultura di promozione, custodia, difesa della vita in tutte le sue forme, soprattutto in quelle più fragili, come ha ricordato il nostro Papa".

Una preoccupazione, quella di Bagnasco, che investe anche il dibattito in corso sulla legge sul testamento biologico o sul fine vita. "È un momento molto grave, molto triste della storia del nostro amato Paese - ha aggiunto - perché vede uno scivolamento, speriamo non irreversibile, della dolorosa vicenda che riguarda non solo Eluana ma tutti quelli che le vogliono bene". Molto del futuro dell'Italia è insomma anche legato alla sorte di questa ragazza. "Il grado di civiltà di un popolo, di una cultura - ha detto ancora il presidente della Cei - è segnato, in primo luogo, dalla capacità di rispettare e accogliere, nel modo più bello, più responsabile, la vita quando è fragile. Dall'inizio del concepimento fino al suo naturale tramonto".

Una preoccupazione simile a quella di Bagnasco ha spinto nelle ultime ore alla mobilitazione organizzazioni e movimenti cattolici. Davanti alla casa di riposo "La Quiete" di Udine, dove da martedì è ricoverata Eluana Englaro, stazionano alcune decine di aderenti della Comunità Giovanni XXIII e di altri gruppi ecclesiali. Il Movimento per la vita esorta tutti i suoi aderenti a cominciare un digiuno da venerdì, giorno in cui dovrebbe cominciare la sospensione dell'alimentazione e dell'idratazione a Eluana. E il vescovo di Udine, monsignor Pietro Brollo, "affida al Signore i drammi, le angosce e le sofferenze degli uomini" e rinnova l'invito "a intensificare la preghiera perché il Signore sostenga
quanti sono nella sofferenza e illumini coloro che hanno responsabilità nel prendere decisioni così drammatiche".

In una nota diffusa dall'ufficio stampa diocesano, il vescovo auspica "che in Friuli prevalga, come nel passato, la cultura della vita su quella della morte".




(©L'Osservatore Romano - 6 febbraio 2009)
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06/02/2009 15:39
 
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ELUANA: CDM APPROVA DECRETO ALL'UNANIMITA'


ROMA - Il consiglio dei ministri ha approvato, all'unanimita' ma dopo una lunga discussione, un decreto legge sulla vicenda di Eluana Englaro. Lo si apprende da fonti governative.

"Andiamo avanti con il decreto. Se io non intervenissi con un decreto, sentirei personalmente di aver compiuto una omissione di soccorso. Non possiamo far ricadere su di noi la responsabilità della morte di Eluana". Lo avrebbe detto, a quanto si apprende dai presenti in cdm, il premier Silvio Berlusconi, durante la lunga e difficile discussione in consiglio dei ministri sul caso Englaro e sulla missiva arrivata dal Quirinale per dire no ad un decreto del governo.

fonte: Ansa.it ore 15.08


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07/02/2009 11:12
 
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Eluana, alimentazione completamente sospesa: il sondino è stato chiuso

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di Renato Pezzini
UDINE (7 febbraio) - Era un giorno che esigeva un rispettoso silenzio. Perché è stato il giorno in cui, dopo 17 anni, a Eluana è stata sospesa l’alimentazione artificiale ed è iniziato il suo breve viaggio dallo stato vegetativo verso la morte.

Dunque un giorno drammatico per tutti, comunque la si pensi. E doloroso per tutti, indipendentemente dalle convinzioni e dal credo religioso. E sarebbe valsa la pena, almeno per una volta, provare a mettere da parte i punti di vista, le invettive, gli anatemi, e osservare con discrezione la tragedia di un’esistenza giunta al suo momento cruciale dopo da quasi due decenni di permanenza nello spazio misterioso e indefinibile che separa la vita e la morte, la dignità umana e il diritto alla vita, il dovere dell’assistenza e l’accanimento terapeutico.

Alle 6 del mattino il neurologo Carlo Alberto Defanti e l’anestesista Amato De Monte erano già nella stanza di Eluana, al pian terreno della casa di cura ”La Quiete“. Fuori il buio, dentro una luce fioca a illuminare i gesti rapidi dei medici. Gli ultimi controlli di routine, temperatura, pressione, battito cardiaco. Poi il momento per il quale ci sono voluti anni di battaglie giudiziarie, sentenze, ricorsi, appelli: la chiusura del sondino che porta nutrimento alla donna. Non una chiusura parziale, come sembrava in un primo momento, ma una sospensione totale, come previsto dall’ultimo protocollo medico redatto qualche giorno fa. Da quell’istante è iniziato l’avvicinamento di Eluana alla morte, ”addolcito“ da sedativi somministrati a cadenze regolari.

Ora ci si chiede se questa procedura arriverà al suo epilogo, ed è una domanda più che legittima visto ciò che sta accadendo fuori dalla clinica ”La Quiete“. I medici dicono che ci vogliono almeno otto, nove giorni prima che il suo cuore si fermi: «Anche se dopo quattro giorni i danni causati dalla disitratazione saranno tali da rendere probabilmente inutile anche una eventuale riattivazione del sondino». Ma in quattro giorni, col clima che si respira nel Paese, può ancora accadere tutto l’immaginabile e anche l’inimmaginabile.

Beppino Englaro e i suoi avvocati seguitano a ripetere che «il nostro intento è quello di muoverci nella legalità». Gli ostacoli, però, sono tanti. Il primo poteva essere il decreto varato dal governo nel pomeriggio. Poi però è arrivato il ”no“ di Napolitano: «E quindi andiamo avanti» ha annunciato alle 17 l’avvocato della famiglia di Eluana, Giuseppe Campeis. Il quale, in mattinata, aveva già incassato il sostegno della Procura Generale di Trieste (che ha giurisdizione anche su Udine) che aveva diramato un comunicato per far sapere che «gli uffici giudiziari del distretto non interverranno in alcun modo per rallentare o sospendere l’esecuzione della sentenza della Corte d’Appello di Milano». Uno stop, dunque, alle iniziative del Procuratore di Udine che era intenzionato, invece, a rimettere in discussione quella sentenza con una nuova indagine e che ha comunque mandato in clinica due consulenti per controllare il rispetto del protocollo medico.

Ma ci sono altri ostacoli all’orizzonte. Uno si potrebbe materializzare già oggi (sabato) con l’arrivo da Roma degli ispettori del ministro Sacconi incaricati di verificare, per l’ennesima volta, «l’idoneità della clinica ”La Quiete”». Un’iniziativa che pare, più che altro, una manovra di disturbo «visto che» sostiene ancora Campeis «abbiamo già dimostrato in ogni modo non solo l’idoneità della struttura, ma l’inoppugnabilità del protocollo scelto».

Poi c’è - soprattutto - la nuova iniziativa del governo Berlusconi, la presentazione del disegno di legge, la pressione su Camera e Senato affinché l’approvino il più in fretta possibile in una corsa contro il tempo inusuale. Una corsa frenetica, affannata, dall’esito incerto, che rende ancor più straziante - se possibile - la già straziante vicenda di Eluana Englaro e dei suoi familiari.
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08/02/2009 14:16
 
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Re:
Bene, 06/02/2009 15.39:


ELUANA: CDM APPROVA DECRETO ALL'UNANIMITA'


ROMA - Il consiglio dei ministri ha approvato, all'unanimita' ma dopo una lunga discussione, un decreto legge sulla vicenda di Eluana Englaro. Lo si apprende da fonti governative.

"Andiamo avanti con il decreto. Se io non intervenissi con un decreto, sentirei personalmente di aver compiuto una omissione di soccorso. Non possiamo far ricadere su di noi la responsabilità della morte di Eluana". Lo avrebbe detto, a quanto si apprende dai presenti in cdm, il premier Silvio Berlusconi, durante la lunga e difficile discussione in consiglio dei ministri sul caso Englaro e sulla missiva arrivata dal Quirinale per dire no ad un decreto del governo.

fonte: Ansa.it ore 15.08


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Il presidente della Repubblica ha ritenuto più importante NON entrare in conflitto con la sentenza presa dal Tribunale di Milano, la quale si fonda sul nulla dal momento che in Italia non esiste una legge del genere....non entrare in conflitto con i capoccioni milanesi A DISCAPITO DI UNA VITA UMANA.....

La cosa fa ben pensare....se un presidente non ha il potere di DARE LA GRAZIA AD UN CONDANNATO A MORTE....COME E' ELUANA, CONDANNATA A MORTE DAL PADRE...davvero fa ben pensare a cosa ci serve un tale presidente, solo ad una macchia MANGIASOLDI....

VERGOGNA!!!!

Un grazie all'atto coraggioso del Governo....



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08/02/2009 14:27
 
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Condivido pienamente!!!!Vergogna Napolitano!!!! Che presidente...fa gli interessi dei Radicali tra l'altro usciti per mancanza di quorum dalle ultime elezoni ,neanche formano una minoranza...ma che razza di democrazia è???Sono indignata e...nn si può fare niente!
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08/02/2009 18:32
 
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Per chi è di Roma o dintorni o per chi può:

Cara amica caro amico,
Eluana Englaro sta morendo di sete e di fame e forse, anche per effetto dei sedativi che sembra gli vengono somministrati.
Tutto questo mentre il Parlamento, seppur tardivamente,
sta cercando di approvare una legge che la salverebbe.
Perchè tanta fretta a Udine? Perchè una volontà così determinata verso la morte? Continuiamo a sperare in Dio perchè nonostante la miseria degli uomini voglia compiere il miracolo di tenerla in vita.

Vogliamo anche sostenere l'iniziativa parlamentare: LUNEDI ALLE ORE 18.00 ci ritroviamo DI FRONTE AL SENATO DELLA REPUBBLICA per testimoniare la nostra vicinanza e approvazione alla legge che vuole vietare la sospensione dell'alimentazione e dell'idratazione per qualsi ammalato.

Questa iniziativa non è di nessuna sigla politica o ecclesiale: è un movimento spontaneo di popolo che nasce dall'amore per Eluana.

Con affetto
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09/02/2009 21:09
 
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Re:
Intervengo solo per dire che sono profondamente avvilito e disgustato per la morte di Eluna, tra l'altro avvenuta con una rapidità inusuale,solo un paio di giorno dalla sospensione totale di alimentazione e idratazione, e lo dico da semi-credente..

Sono senza parole e non so veramente che dire, mi viene da chiedermi come sia possibile avere opinioni cosi atrocemente differenti tra noi uomini anche su questioni che riguardano la vita e la morte, eppure siamo tutti della stessa materia e guardimo tutti lo stesso sole e la stessa luna..non so prorpio cosa dire..


09/02/2009 21:24
 
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 Eluana
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