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A.D. 313 - 2013 1.700 anni dall'Editto di Costantino, chiariamo la questione

Ultimo Aggiornamento: 27/04/2017 21:12
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06/06/2011 11:01
 
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[SM=g1740733] Ricapitolando un pò:

La Storia vuole che Costantino, sconfitto Licinio, Imperatore d'Oriente, divenne sovrano assoluto dell'Impero. Ricostruì Bisanzio, rinominandola Costantinopoli, e qui vi trasferì la sede imperiale, lasciando al Papato la gestione di Roma, oltre che su numerosi altri territori.
Si stabilivano in pratica le basi del potere temporale della Chiesa e le fondamenta della cultura occidentale degli ultimi venti secoli.

Ma il documento, come  già accennato, nella realtà non è mai esistito, e questo implica una oggettività ed una onestà storica che non permetta di falsificare quel "potere temporale" che il Papato ricevette invece direttamente da Gesù Cristo per poter esercitare il suo governo, la sua propria missione di annunciare il Vangelo nel mondo, ciò sarebbe stato impossibile senza un "potere" che è per la Chiesa IL SERVIZIO all'uomo di ogni tempo.

La  presunta autenticità di tale documento apparve già dubbia a partire dal X secolo e fu decisamente impugnata prima da Arnaldo da Brescia, poi da Nicolò Cusano, e infine, soprattutto, dal filosofo Lorenzo Valla (1407- 1457). Dal suo libro De Falso Credita et Ementita Costantini Donatione Declamatio si evince l'evidente falsità del testo, tramite soprattutto un'analisi delle evidenti incongruenze storiche e linguistiche presenti al suo interno.
 In un passo della sua opera, Valle dichiara che "per prima cosa dimostrerà che Costantino e Silvestro non erano giuridicamente tali da poter legalmente l'uno assumere, volendolo, la figura del donante e poter quindi trasferire i pretesi regni donati che non erano in suo potere, e l'altro da poter accettare legalmente il dono (nè del resto lo avrebbe voluto).
 In seconda istanza, dimostrerà che anche se i fatti non stessero così ( ma sono troppo evidenti), nè Silvestro accettò nè Costantino effettuò il trapasso del dono.
 In terza istanza dimostrerà che nulla diede Costantino a Silvestro, ma al Papa immediatamente anteriore davanti al quale era stato battezzato. Dimostrerà (quarto assunto) che è falsa la tradizione che il testo della  Donazione si trovi nelle decisione decretali della Chiesa o sia tratto dalla "Vita di Silvestro".
Non si trova nò in essa nè in alcuna cronaca, mentre invece si contengono nella Donazione contraddizioni, affermazioni infondate, stoltezze, espressioni, concetti barbari e ridicoli."

Nessuno, tra gli storici moderni, riconosce la Donazione di Costantino come "autentica", nonostante si tratti di un documento di grande interesse ed estrema importanza perchè, anche se falso, rappresenta una fase dello sviluppo della teoria politica ma non solo della Chiesa, ma in generale di tutto l'Occidente, questo aspetto deve essere coraggiosamente ed onestamente portato avanti da chiunque contesti alla Chiesa un potere derivante da questo falso documento dal momento che, ed è fuori discussione, che tutta l'Europa crebbe e ideò la propria supremazia in base a questi cambienti.
lampante

Infatti, secondo le più recenti opinioni di storici ed esperti, l'origine della falsificazione andrebbe ricercata in Francia, probabilmente a Reims, nel lungo periodo che va dal secolo VII al secolo X. L'attenzione è poi particolarmente rivolta al periodo carolingio, quando fu ricostruita la dignità imperiale in Europa. La questione dell'autenticità del documento emerse quindi con grande interesse nello stesso periodo in cui la Chiesa si andava rafforzando in termini di potere, soprattutto territoriale e politico.
E non deve sorprende poi più di tanto il fatto che la Chiesa stessa abbia sfruttato a proprio vantaggio  questo falso documento per affermare la propria legittima presenza nei confronti di un potere politico "statale o imperiale" altrettanto in crescita in tutta Europa.
angiolo

Il caso della Donazione di Costantino aiuta a mettere in evidenza come la falsificazione e la manipolazione della realtà siano da sempre presenti nel tessuto della nostra civiltà, e come da queste a volte si possono generare pagine fondamentali della Storia. Va detto, infatti, che al di la del Docmento "falso" ciò che divenne realtà ed è parte integrante la storia non solo della Chiesa, ma anche dell'Europa e dell'Occidente, furono i cambiamenti politici verso i quali la Chiesa stessa NON poteva restare a guardare, non poteva restare indietro.

Piuttosto la Chiesa seppe dimostrare che non aveva affatto bisogno di quel Documento o di altri, o di trame false, per affermarsi nel tempo e nella storia dell'umanità, se all'inizio della falsa Donazione la Chiesa sembrò restarne invischiata, e di fatto lo fu, il tempo stesso confermò come Essa seppe liberarsene, come il potere "temporale" dei Papi non dipendeva affatto da nessuna donazione UMANA, ma più semplicemente dal diritto DIVINO e dalla legittimazione di una Istituzione che non dipende dagli uomini, nè dalle nomine, nè dalle incoronazioni, nè dai territori, MA DALLE COSCIENZE DEGLI UOMINI, dalla Predicazione del Vangelo, DALLA DIVINA EUCARISTIA, dal Culto all'unico vero Dio.

E mentre i vari Cesari si alternano nei comandi imperiali terreni, e mentre cambiano le geografie politiche degli Stati e degli Imperi, il Papato dimostra ancora oggi la sua DIVINA STABILITA' nel tempo e fra gli Uomini con o senza la donazione di Costantino
...
clap




Fraternamente CaterinaLD

"Siamo mendicanti e chiediamo agli altri anche le loro idee, come la staffetta della posta che riceve il documento dalle mani di uno e poi corre per darlo ad un altro. Faccio una timida parafrasi delle parole di chi ci ha preceduto nel cammino della fede, per annunciarle ad altri."
(fr. Carlos Alfonso Azpiroz Costa OP
Maestro dell’Ordine)
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