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Benedetto XVI: un Pontificato Pastorale e Dottrinale insieme,obbedienza e carità insieme

Ultimo Aggiornamento: 18/11/2009 01:35
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19/04/2009 13:31
 
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facevo stamani questa piccola riflessione:

Padre Giovanni Scalese ha il dono della sintesi  Sorriso

Mi è piaciuto soprattutto il passo chiaro ed umanamente accettabile di quell'unico "un rilievo da fare" comprensibile ed anzi, motivo per noi di preghiera...

A tal proposito vorrei segnalare che appena Ratzinger fu eletto, la gioia per me fu incontenibile perchè già usavamo nei forum il card. Ratzinger (quasi più del Papa) quale garante dell'ortodossia  Occhiolino se mettevamo il magistero pontificio, subito univamo i chiarimenti e gli insegnamenti del card. Ratzinger che solitamente approfondivano e spiegavano quanto diceva il Papa soprattutto in tema etico e morale...ma anche liturgico...

Oggi come vediamo non abbiamo bisogno di citare altri, ci basta davvero Benedetto XVI   Ghigno e dicevo, dunque, che la gioia fu incontenibile....il giorno dopo, riparlandone con il mio confessore, quando gli animi si furono placati dal primo impatto...mi disse il confessore: "si, è davvero una Provvidenza grande questa elezione, ma come tutte le cose umane e terrene ti faccio notare che c'è una piccola lacuna in Ratzinger: non ha lo stampo tomista..."
chiesi al mio sacerdote: "è grave?"
-"bè no, non esageriamo, l'ortodossia e il ministero petrino non sono una esclusiva dell'aquinate, il Papa troverà altre risorse dallo Spirito Santo man mano che andrà avanti...però questa carenza la noteremo..."

Ecco...questo, a distanza di 4 anni e senza conoscerci con padre Scalese, si è rivelato palese...
ma come stiamo appunto osservando il Papa trova ulteriori risorse perchè davvero il Signore e la Vergine Maria sono con lui, come ebbe a dire appena eletto...ed anzi, quanto più si riconosce UMILMENTE una qualche carenza, maggiormente il Signore AIUTA e viene incontro, ed opera prodigi... Occhiolino

ad maiora santo Padre!

Filialmente CaterinaLD

P.S.
STUPENDO L'ANGELUS DI OGGI....VE LO CONSIGLIO CALDAMENTE e lo posterò qui appena in rete...


Una analisi ancora, quella dell'OR , sopra riporata, davvero profonda e meditativa....
La conclusione è davvero una promanazione della speranza squisitamente cattolica, là dove dice:

"Ma il Papa non ha paura dei lupi. E non è solo perché viene sostenuto dalle preghiere della Chiesa. Che, come la luna, trae sempre la sua luce dal sole."

leggete e meditiamo l'Angelus di stamani...davvero stupendo...

ad maiora Santo Padre, le vogliamo davvero un mondo di Bene! Sorriso
Filialmente CaterinaLD

ecco l'Angelus di stamani[SM=g1740734]

Cari fratelli e sorelle!

A voi, qui presenti, e a quanti sono uniti a noi mediante la radio e la televisione, rinnovo di cuore fervidi auguri pasquali, in questa domenica che chiude l’Ottava di Pasqua. Nel clima di gioia, che proviene dalla fede in Cristo risorto, desidero poi esprimere un "grazie" cordialissimo a tutti coloro – e sono veramente tanti – che hanno voluto farmi pervenire un segno di affetto e di vicinanza spirituale in questi giorni, sia per le festività pasquali, sia per il mio genetliaco – il 16 aprile –, come pure per il quarto anniversario della mia elezione alla Cattedra di Pietro, che ricorre proprio oggi. Ringrazio il Signore per la coralità di tanto affetto. Come ho avuto modo di affermare di recente, non mi sento mai solo. Ancor più in questa singolare settimana, che per la liturgia costituisce un solo giorno, ho sperimentato la comunione che mi circonda e mi sostiene: una solidarietà spirituale, nutrita essenzialmente di preghiera, che si manifesta in mille modi. A partire dai miei collaboratori della Curia Romana, fino alle parrocchie geograficamente più lontane, noi cattolici formiamo e dobbiamo sentirci una sola famiglia, animata dagli stessi sentimenti della prima comunità cristiana, di cui il testo degli Atti degli Apostoli che si legge in questa domenica afferma: "La moltitudine di coloro che erano diventati credenti aveva un cuore solo e un’anima sola" (At 4,32).

La comunione dei primi cristiani aveva come vero centro e fondamento il Cristo risorto. Narra infatti il Vangelo che, nel momento della passione, quando il divino Maestro venne arrestato e condannato a morte, i discepoli si dispersero. Solo Maria e le donne, con l’apostolo Giovanni, rimasero insieme e lo seguirono fino al calvario. Risuscitato, Gesù donò ai suoi una nuova unità, più forte di prima, invincibile, perché fondata non sulle risorse umane, ma sulla divina misericordia, che li fece sentire tutti amati e perdonati da Lui. E’ dunque l’amore misericordioso di Dio ad unire saldamente, oggi come ieri, la Chiesa e a fare dell’umanità una sola famiglia; l’amore divino, che mediante Gesù crocifisso e risorto ci perdona i peccati e ci rinnova interiormente. Animato da tale intima convinzione, il mio amato predecessore Giovanni Paolo II volle intitolare questa domenica, la seconda di Pasqua, alla Divina Misericordia, e additò a tutti Cristo risorto quale sorgente di fiducia e di speranza, accogliendo il messaggio spirituale trasmesso dal Signore a santa Faustina Kowalska, sintetizzato nell’invocazione: "Gesù, confido in Te!".

Come per la prima comunità, è Maria ad accompagnarci nella vita di ogni giorno. Noi la invochiamo "Regina del Cielo", sapendo che la sua regalità è come quella del suo Figlio: tutta amore, e amore misericordioso. Vi domando di affidare a Lei nuovamente il mio servizio alla Chiesa, mentre con fiducia Le diciamo: Mater misericordiae, ora pro nobis.


P.S.
Faccio notare, con entusiasmo, ma senza alcuna presunzione Felice di come le immagini da me riprodotte sopra richiamano proprio alcuni passi dell'Angelus del Papa, in pensieri(=Magistero) espressi da Benedetto XVI in diverse occasioni...ecco il mio entusiasmo : quell'essere UN CUOR SOLO ED UN ANIMA SOLA...a partire proprio da Pietro e dallo stare CON LUI sempre e comunque, qualunque cosa accada...[SM=g1740734]

[SM=g1740733]
Fraternamente CaterinaLD

"Siamo mendicanti e chiediamo agli altri anche le loro idee, come la staffetta della posta che riceve il documento dalle mani di uno e poi corre per darlo ad un altro. Faccio una timida parafrasi delle parole di chi ci ha preceduto nel cammino della fede, per annunciarle ad altri."
(fr. Carlos Alfonso Azpiroz Costa OP
Maestro dell’Ordine)
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