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Maggio Mese dedicato al Rosario di Maria (Meditazioni)

Ultimo Aggiornamento: 01/06/2010 18:32
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17/04/2009 16:08
 
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Il giorno 8 maggio l'Ordine Domenicano festeggia la Vergine Maria come sua  Patrona e, come sappiamo  l'8 maggio si venera la Beata Vergine del Rosario di Pompei con la SUPPLICA che posterò a seguire questo messaggio....[SM=g1740717]

Come apparve la Beata Vergine al Santo Padre Domenico
mentre pregava e gli rivelò la cura che Lei aveva per l'Ordine Domenicano.


                    

Una sera il Beato Domenico, dopo aver vegliato in chiesa in preghiera fino a mezzanotte, ne uscì ed entrò in dormitorio dove, compiute quelle cose per le quali era venuto, si rimise in preghiera in fondo al dormitorio stesso. Mentre stava così in orazione, gli venne fatto di guardare dalla parte opposta e vi scorse venire avanti tre figure femminili.

Quella di centro sembrava una dama venerabile e delle tre la più bella e più degna; delle altre due, una portava un vaso molto splendente e bello, l'altra invece un aspersorio che porgeva alla Signora di mezzo, col quale questa aspergeva i Frati facendo su di essi il segno di croce.

Così, segnando ed aspergendo i Frati, fece il giro del dormitorio, omettendo però di aspergerne e di benedirne uno. Il Beato Domenico che seguiva la scena con grande attenzione, notò chi era quello. Poi alzandosi dalla preghiera, andò incontro a quella Signora fino alla lampada che pendeva in mezzo al dormitorio e, inginocchiandosi, quantunque l'avesse già riconosciuta, la supplicò di svelargli chi ella fosse.



In quel tempo a Roma, nel Convento dei Frati e delle Suore, quella bella e devota antifona, che comincia con Salve Regina, non veniva ancora cantata ma si usava soltanto recitarla in ginocchio, Orbene rispondendo al Beato Domenico, quella Signora disse: "Io sono colei che voi invocate ogni sera. E quando dite Eja ergo, advocata nostra, lo mi butto in ginocchio davanti a mio Figlio per la conservazione di codesto Ordine".

Allora il Beato Domenico domandò chi fossero quelle dame che erano con lei. Gli rispose la Beata Vergine: "Una è Cecilia, l'altra è Caterina". Il Beato Domenico chiese infine spiegazioni su quel Frate che Ella aveva tralasciato di benedire e di aspergere come gli altri. Rispose d'averlo fatto perché non era decentemente composto.
Ciò detto, dopo aver terminato il giro segnando ed aspergendo i Frati che ancor rimanevano, disparve.

Il Beato Domenico tornò quindi a pregare nel luogo di prima ed ecco che all'improvviso fu rapito in ispirito davanti a Dio e vide il Signore e la Beata Vergine, alla sua destra, rivestita — a quanto gli sembrava—di un mantello color zaffiro. Guardandosi attorno vide davanti a Dio rappresentanti di tutti gli Ordini Religiosi, ma del suo non scorse nessuno; per la qual cosa cominciò a piangere amaramente e, fermatosi lontano, non osava avvicinarsi al Signore e a sua Madre. Fu la Madonna a fargli cenno con la mano di accostarsi a lei- ma egli non osò muoversi fino a tanto che anche il Signore non lo ebbe chiamato. Allora si accostò tutto piangente e si inginocchiò davanti a loro.

Il Signore lo invitò ad alzarsi e, quando si fu alzato, gli chiese il perché di quel pianto sconsolato. "Piango così—rispose— perché vedo qui rappresentanti di tutti gli Ordini, ma del mio non vedo nessuno". Allora il Signore: "Vuoi vedere il tuo Ordine?". E quello tremante: "Sì, o mio Signore". Allora il Signore, ponendo una mano sulla spalla della Beata Vergine, si rivolse nuovamente al Beato Domenico "Il tuo Ordine io l'ho affidato a mia Madre". Poi soggiunse: "vuoi proprio vedere ?". Rispose il Beato Padre: "Certo, o Signore".

La Beata Vergine spalancò il mantello di cui sembrava rivestita e lo stese davanti al Beato Domenico, al quale sembrò tanto grande da ricoprirne tutta la patria celeste e sotto di esso vide una moltitudine immensa di suoi Frati e Suore, tutta la Famiglia era lì. Inginocchiandosi il Beato Domenico ringraziò allora Dio e la Beata Maria sua Madre. E la visione scomparve.

Tornato in sé, corse immediatamente a suonare la campana per il mattutino, al termine del quale, convocò i Frati nel Capitolo e fece loro una lunga e bellissima predica, esortandoli all'amore e alla devozione verso la Beata Vergine Maria. E fra le altre cose raccontò loro anche questa visione.

Dopo il Capitolo, chiamò quel Frate che la Madonna aveva tralasciato di benedire e si mise ad interrogarlo dolcemente per vedere di scoprire se per caso non gli avesse taciuto qualche peccato. Il Frate comprese e si pentì amaramente conducendo dopo una vita da santo.

Questa visione la narrò a Suor Cecilia e alle altre Suore di S. Sisto lo stesso Beato Domenico, però come se fosse capitata a un altro. Ma i Frati presenti, che l'avevano già sentita raccontare, facevano cenno alle Suore che si trattava di lui.


Brevissime linee di storia

1.        Nel secolo VI in qualche liturgia comincia ad apparire l’Ave Maria, sempre e solo nella sua prima parte, quella evangelica.

2.       Nel secolo XII, sull’antico uso di contare i Pater noster su una cordicella a nodi, si innesta la recita dell’Ave Maria in numero di 150 a imitazione dei 150 salmi biblici: si parla quindi di “salterio di Maria”.

3.       Dal 1207 S. Domenico e i suoi Frati Predicatori, devotissimi della Madonna, dovendo lottare contro l’eresia albigese, fanno oggetto della loro predicazione al popolo i misteri dell’Incarnazione e della Divina Maternità di Maria. L’incontro tra l’uso popolare di contare le 150 “Ave Maria” e la predicazione domenicana dei misteri dell’Incarnazione, Passione e Risurrezione di Cristo è il primo germe del Rosario.

4.       Nel secolo XIV il beato domenicano Alano de la Roche, su ispirazione e comando della Vergine, dal 1460 diventa il grande apostolo del Rosario nella sua forma ormai definitiva, istituisce le Confraternite del Rosario che in breve si diffondono in tutta l’Europa.

5.       Nei secoli XVI e XVII il Rosario diventa ufficialmente la preghiera della Cristianità contro i pericoli sociali dell’eresia ugonotta e del dominio dell’Islam. Le vittorie militari dei cristiani a Lepanto (1571), a La Rochelle (1628), a Vienna (1683) vengono attribuite alla Madonna del Rosario, che viene perciò invocata con i titoli di “Regina delle vittorie”, “Aiuto dei cristiani”, e infine “ Madonna del Rosario” e celebrata il 7 ottobre.

6.       Nel secolo XVIII, trecento anni dopo il beato Alano de la Roche, il movimento rosariano riceve nuovo impulso dall’apostolato di S. L. Grignon de Montfort, legato spiritualmente quale terziario all’Ordine Domenicano.

7.       Sigillo alla storia del Rosario sono le apparizioni a Lourdes (1858), l’esplosione del culto a Pompei, grazie al beato terziario domenicano Bartolo Longo (1875) ed infine le apparizioni a Fatima (1917).

Anche per questo i Frati, le Suore e le Monache, nonchè i Laici, portano sempre al loro fianco la corona del Rosario, non solo quale arma quotidiana di Preghiera, contemplazione e predicazione, ma anche quale testimonianza reale di questo rapporto filiale fra l'Ordine e la Beata Vergine Maria.....

per altre notizie cliccate qui:
La protezione di Maria per l'Ordine Domenicano





Fraternamente CaterinaLD

"Siamo mendicanti e chiediamo agli altri anche le loro idee, come la staffetta della posta che riceve il documento dalle mani di uno e poi corre per darlo ad un altro. Faccio una timida parafrasi delle parole di chi ci ha preceduto nel cammino della fede, per annunciarle ad altri."
(fr. Carlos Alfonso Azpiroz Costa OP
Maestro dell’Ordine)
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