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Ritorna la Lavanda dei Piedi nei Riti Pasquali d Mosca

Ultimo Aggiornamento: 21/04/2009 19:02
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21/04/2009 12:04
 
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La vocazione cristiana nel messaggio del Patriarca di Mosca Cirillo

Le celebrazioni
della Pasqua ortodossa


Mosca, 20. La Pasqua come liberazione dalla morte e trionfo della vita, da celebrare ogni giorno, ogni minuto della propria esistenza; la vocazione cristiana come sostegno reciproco affinché nessuno si senta umiliato, abbandonato, povero, denigrato. Nel messaggio pasquale indirizzato agli arcipreti, ai sacerdoti, ai monaci e a tutti i fedeli della Chiesa ortodossa russa, il Patriarca di Mosca, Cirillo, ha sottolineato come, soprattutto "in questi tempi difficili", sia necessario da parte del vero cristiano "manifestare la sua vocazione con i fatti" e "aspirare al cielo attraverso azioni" concrete. Cirillo si rivolge soprattutto ai giovani, "che devono affrontare un'ampia serie di fatiche, speranze e risultati":  a essi il compito "di creare con l'impegno il futuro della nostra nazione e della nostra Chiesa. Che le forze e i talenti - ha auspicato il Patriarca - vengano usate per il bene del vostro prossimo e per la realizzazione della vostra vocazione e della volontà di Dio".

Ieri, domenica, Cirillo ha presieduto le celebrazioni della Pasqua ortodossa nella cattedrale di Cristo Salvatore a Mosca. Erano presenti, fra gli altri, il presidente russo Dmitrij Medvedev e il primo ministro Vladimir Putin che, durante il rito, hanno offerto al Patriarca un'icona e mazzi di rose bianche e rosse, i colori tradizionali della Pasqua ortodossa che simbolizzano la vita e la vittoria.

Cirillo non ha mancato di affrontare il tema della "profonda crisi spirituale" attualmente attraversata dall'Occidente. In un'intervista alla catena televisiva Vesti, il Patriarca ha affermato che "là, in Occidente, non è stato vissuto l'ateismo che abbiamo conosciuto noi in Unione Sovietica, là hanno avuto un benessere apparente, soprattutto una vita religiosa armoniosa, eppure, a un certo punto, tutto ha cominciato a sprofondare. E oggi questo crollo spirituale dei fondamenti della vita indebolisce assai la società, che conosce così la pressione e dure prove.

I cristiani d'Occidente purtroppo non sempre sono capaci di dare sostegno al loro popolo". Cirillo, nell'intervista, ha sottolineato che le Chiese ortodossa e cattolica hanno agito "insieme molto attivamente sulla scena internazionale" per la salvaguardia dei fondamenti religiosi della vita e del sistema cristiano di valori nella civiltà europea.

La Pasqua è stata festeggiata da milioni di ortodossi in tutto il mondo. Significativa, sempre in Russia, la celebrazione - dopo settantasette anni e un imponente restauro - della prima messa pasquale nella cattedrale zarista a Zarskoe Selo, la residenza estiva della famiglia imperiale alle porte di San Pietroburgo. La chiesa, costruita tra il 1909 e il 1912, fu chiusa e parzialmente distrutta nel 1932 dai bolscevichi.

A Gerusalemme, circa diecimila i pellegrini che hanno partecipato alla tradizionale cerimonia religiosa del "fuoco sacro" svoltasi nella piccola cappella all'interno della basilica del Santo Sepolcro dove, secondo la tradizione cristiana, si trova la tomba di Gesù. Il rito è stata guidato dal Patriarca greco-ortodosso Teofilo iii. La notte di Pasqua è stata vissuta con particolare partecipazione in Grecia, nazione, per il 92 per cento dei suoi cittadini, ortodossa. Il "fuoco sacro", proveniente dal Santo Sepolcro di Gerusalemme, è stato trasportato sabato sera ad Atene con un volo speciale e, successivamente, in tutte le regioni del Paese. Fedeli alla tradizione, alla mezzanotte, molte persone hanno fatto esplodere petardi e fuochi artificiali.

Tra le cerimonie in Italia, vanno segnalate quelle svoltesi a Roma, nella chiesa di Santa Caterina d'Alessandria, a Bari, nella chiesa dedicata a San Nicola, il 1° marzo scorso riconsegnata alla Russia, e a Cagliari, nella chiesa del Santo Sepolcro. Nel capoluogo sardo il rito è stato guidato da padre Nikolay, della Chiesa ortodossa del patriarcato di Mosca, giunto per l'occasione da Kiev. Presenti anche le monache del monastero di Rovno-Gorodok, uno dei più importanti dell'Ucraina. A Cagliari è forte la presenza di russi, ucraini, bielorussi, moldavi, romeni e georgiani impegnati soprattutto nel settore dell'assistenza.



Durante i saluti al termine del Regina caeli a Castel Gandolfo

L'augurio del Papa alle Chiese orientali
che celebrano la Pasqua



Il Papa ha rivolto "un cordiale saluto e fervidi auguri" alle Chiese orientali che celebrano la Pasqua. Lo ha fatto al termine del Regina caeli di domenica mattina, 19 aprile, prima dell'appello contro discriminazione e intolleranza che pubblichiamo in prima pagina. Successivamente il Pontefice ha salutato in varie lingue i gruppi presenti a Castel Gandolfo, ricordando in particolare la ricorrenza della domenica della Divina Misericordia. In serata Benedetto XVI è rientrato in Vaticano.

Rivolgo anzitutto un cordiale saluto e fervidi auguri ai fratelli e alle sorelle delle Chiese Orientali che, seguendo il Calendario Giuliano, celebrano oggi la santa Pasqua. Il Signore risorto rinnovi in tutti la luce della fede e doni abbondanza di gioia e di pace.



(©L'Osservatore Romano - 20-21 aprile 2009)
Fraternamente CaterinaLD

"Siamo mendicanti e chiediamo agli altri anche le loro idee, come la staffetta della posta che riceve il documento dalle mani di uno e poi corre per darlo ad un altro. Faccio una timida parafrasi delle parole di chi ci ha preceduto nel cammino della fede, per annunciarle ad altri."
(fr. Carlos Alfonso Azpiroz Costa OP
Maestro dell’Ordine)
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