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IL SILLABO? FU UNA VERA PROFEZIA, riportiamolo alla luce!

Ultimo Aggiornamento: 16/07/2014 15:35
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18/05/2009 01:02
 
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La realtà che il Syllabo fu profetico ce lo attesta questo brano del 1989.....quando il card, Ratzinger era Prefetto della Congregazione per la Dottrina della Vera Fede[SM=g1740733]


La nuova inquisizione contro Ratzinger
è ritornata.


tratto da: Il Sabato, 03.06.1989, n. 22, pag. 70.


Solo chi professa le formule di fede stabilite dal Potere è salvo; gli altri, i nuovi eretici, vengono sottoposti a pubblico ludibrio, ostracizzati, fatti oggetto di minacce e rappresaglie. Volete una clamorosa conferma? La vicenda dei 63 teologi firmatari della "Dichiarazione di Bologna" contro il centralismo vaticano. No non è una battuta. Stiamo parlando seriamente (nei limiti del possibile).

Basta intendersi... e sfogliare con un minimo di senso critico i giornali.
Il Potere, quello vero, di cui massima espressione e strumento sono i mass media, non sta forse usando del braccio religioso dei contestatori nostrani per propagandare ed imporre alla mentalità comune i suoi ferrei dogmi?

Uno di questi, che non ammette disobbedienze mentali, è che col Concilio Vaticano II la Chiesa abbia operato una specie di azzeramento della Tradizione e intrapreso finalmente un cammino nuovo e radioso in cui, fatta solennemente ammenda per i troppi Sillabo del passato, incontra e benedice un "mondo moderno" già orientato per suo conto sulla via della pace e dei valori religiosi e morali.

La «libertà» che ci testimoniano i vari Prodi, Alberigo e Dianich in cosa altro consiste se non nel ripetere (sulle prime pagine dei giornali) ed avallare (dall'interno delle strutture ecclesiastiche) questo sacrosanto superdogma laicista? Chi osa dissentire veramente dal Potere -ricordando ad esempio che ogni Concilio va letto "alla luce della Tradizione" (come ripete spesso il Papa), od osservando realisticamente che il ventennio postconciliare è stato un periodo affatto "radioso", anzi obiettivamente «sfavorevole» per la vita della Chiesa- viene sottoposto a pubblico processo e i suoi giudizi messi all'indice.

Paradosso dei tempi attuali: la personalità cattolica più insopportabilmente "eretica" per la «nuova inquisizione» è proprio l'inquilino dell'ex Sant'Uffizio. «Eretico» il cardinale Ratzinger non solo o non tanto per la sua intransigente difesa dell'ortodossia, in tempi in cui indifferenza e oblio di dogmi della fede cattolica hanno devastato tanta predicazione e pratica ecclesiale.

"Eretico" perché proprio quell'ortodossia dà prova di non mummificarsi in una dottrina cristallizzata (che non interessa e non disturba nessuno), ma diventa giudizio storico, movimento di vita. Il Potere infatti se la ride delle formule dei teologi, siano essi di destra, di sinistra o di centro. Professino essi dottrine vagamente teistiche od oggettivamente cristocentriche: in fondo è lo stesso. Il Potere troverà sempre il modo di utilizzarle a proprio uso e consumo.
 
L'unica "verità" che teme è una verità che si dimostri nella vita, che crei storia.
Perché è l'unica verità che può attrarre e raccogliere quindi in unità, secondo una logica irrimediabilmente diversa rispetto agli schieramenti mondani, gli uomini concreti del nostro tempo. Come scrive il cardinal Ratzinger in un libro appena uscito in Germania, Auf Christus Schauen, paragonando la situazione attuale a quella degli inizi del cristianesimo: «La conversione del mondo antico al cristianesimo non è stata il risultato di un'attività pianificata della Chiesa, bensì il frutto della verifica della fede divenuto visibile nella vita dei cristiani e nella comunità della Chiesa.

E' stato il reale invito di esperienza in esperienza, e null'altro -umanamente parlando- a costituire la forza missionaria della Chiesa antica. La comunità ecclesiale vivente invitava alla partecipazione a questa vita, in cui si rendeva accessibile quella verità da cui tale vita sgorgava. Viceversa l'apostasia dell'epoca moderna si fonda sulla soppressione della verifica della fede nella vita dei cristiani (...).

«La nuova evangelizzazione, di cui oggi abbiamo così urgentemente bisogno, non la otteniamo con teorie ben escogitate: il catastrofico insuccesso della catechesi moderna è fin troppo evidente. Solo l'intreccio tra una verità in sé convincente e la sua verifica nella vita può far risplendere quella evidenza propria della fede che il cuore umano attende; solo attraverso questa porta lo Spirito Santo entra nel mondo».


[SM=g1740722]


Fraternamente CaterinaLD

"Siamo mendicanti e chiediamo agli altri anche le loro idee, come la staffetta della posta che riceve il documento dalle mani di uno e poi corre per darlo ad un altro. Faccio una timida parafrasi delle parole di chi ci ha preceduto nel cammino della fede, per annunciarle ad altri."
(fr. Carlos Alfonso Azpiroz Costa OP
Maestro dell’Ordine)
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