Presentato il rapporto 2009 Da Caritas italiana 30 milioni di euro
per progetti nel mondo
Roma, 22. Circa trentadue milioni di euro utilizzati nel 2009 per progetti e attività in Italia e nel mondo, per rispondere alle grandi emergenze economico-sociali e umanitarie e a una quotidianità di vicinanza a chi soffre. Sono le cifre contenute nel Rapporto annuale 2009 di Caritas italiana, presentato, oggi, martedì, a Roma durante la riunione di presidenza di Caritas. Di trentadue milioni utilizzati, Caritas italiana ha cercato di concretizzare, nel corso del 2009, il tema dell'anno pastorale: "Scegliere di animare. Percorsi di discernimento per parrocchie e territori". Circa diciannove milioni e mezzo sono stati destinati in Italia, 8.725.797 nel mondo, 3.446.151 per le spese complessive di gestione.
Dai numeri contenuti nel Rapporto emerge che il novantasette per cento delle Caritas diocesane ha attivato un centro d'ascolto, mentre il settantuno per cento ha attivato un Osservatorio delle povertà e il sessantanove per cento il Laboratorio Caritas parrocchiali.
Sono stati 3.089 i volontari inviati dalle sedici delegazioni regionali Caritas nelle tendopoli e tra le popolazioni abruzzesi terremotate, da aprile 2009 a marzo 2010. Più di ventitremila persone hanno fatto offerte a Caritas italiana per il terremoto in Abruzzo consentendole di raccogliere e impiegare (anche per gli anni futuri) oltre trentadue milioni di euro.
Tra le strutture realizzate o in fase di realizzazione, centri di comunità, edilizia sociale abitativa, scuole, edifici per servizi sociali e caritativi, centri sociali parrocchiali.
Il Rapporto, inoltre, sottolinea che in Italia 1.273 giovani prestano servizio civile in ottantadue Caritas diocesane, a cui si aggiungono cinquantasei all'estero, mentre in autunno sono stati immessi in servizio poco meno di mille giovani in Italia e settantasei all'estero. Sono stati, invece, centonovantacinque i progetti 8 per mille presentati da centoquattordici Caritas diocesane, per un valore di circa dodici milioni di euro richiesti alla Conferenza episcopale italiana (Cei) e una compartecipazione delle diocesi di 9,5 milioni di euro. Centoventicinque progetti specifici sono stati monitorati da Caritas italiana e realizzati da Caritas diocesane nel 2009, per far fronte alle conseguenze della crisi su persone e famiglie. Sono state, inoltre, organizzate cinquanta giornate di formazione rispetto al 2008.
Sul versante delle politiche sociali, è entrata nel vivo l'attività dei tavoli di lavoro su Aids, rom, sinti e camminanti, salute mentale e ospedali psichiatrici giudiziari.
Sempre nel 2009 sono state condotte due ricerche sul rapporto tra giovani e volontariato e tra famiglie e crisi. È stato anche promosso, insieme a Fondazione culturale Responsabilità etica e Centro culturale Ferrari, l'Osservatorio regionale e nazionale sul costo del credito, promotore di una ricerca sull'accesso al credito legato ai mutui per la casa.
Riguardo al complesso fenomeno dell'immigrazione, un evento significativo è stato, in maggio, l'incontro del Coordinamento nazionale immigrazione a Lampedusa, proprio nel periodo di polemiche e di discussioni più infuocate sull'approvazione del "pacchetto sicurezza".
Il 2009 è stato anche l'anno della preparazione nell'ambito della rete di Caritas Europa, della campagna "zero poverty", lanciata in vista del 2010, Anno europeo di lotta alla povertà e all'esclusione sociale. Mentre sul versante internazionale, in ottanta Paesi del mondo sono stati realizzati decine di progetti e duecentottanta microprogetti.
Caritas italiana ha anche aderito all'iniziativa "stand up!", della campagna Onu del millennio, che ha portato 820.800 di italiani a dire "no" alla povertà nell'ottobre del 2009.
(©L'Osservatore Romano - 23 giugno 2010) Fraternamente CaterinaLD
"Siamo mendicanti e chiediamo agli altri anche le loro idee, come la staffetta della posta che riceve il documento dalle mani di uno e poi corre per darlo ad un altro. Faccio una timida parafrasi delle parole di chi ci ha preceduto nel cammino della fede, per annunciarle ad altri."
(fr. Carlos Alfonso Azpiroz Costa OP
Maestro dell’Ordine)