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OLOCAUSTO CATTOLICO (la persecuzione ai Cattolici nel mondo)

Ultimo Aggiornamento: 21/05/2015 11:11
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20/05/2010 19:22
 
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La Suora Domenicana irachena che ha partecipato al Convegno sul Rosario, ha spiegato la gravità della situazione e della gravissima persecuzione inflitta ai Cristiani costretti a fuggire oppure a subire ogni sorta di aggressione senza l'intervento di alcuna giustizia....

L'Occidente sa MA FINGE DI NON SAPERE, spesso volta la testa dall'altra parte dimenticando che c'è ed esiste un popolo INERME perseguitato e spietatamente oppresso... i nostri giovani in Italia e in Europa spesso NON sanno perchè i Media e i Telegiornali tacciono su questa situazione...

INVITIAMO TUTTI ALLA CORRETTA INFORMAZIONE, ALLA DIVULGAZIONE DI QUESTO MATERIALE E ALL'INVITO DI PREGARE ASSIDUAMENTE TUTTI INSIEME PER QUESTO POPOLO OPPRESSO.....


CITTA' DEL VATICANO (28 febbraio) - Di appelli per il futuro (molto incerto) dei cristiani in Iraq, Papa Ratzinger ne aveva fatti tanti in questi anni, ma mai così forti come quello che si è sentito stamattina a san Pietro. «Bisogna ripristinare la sicurezza» ha detto chiaro e tondo, denunciando implicitamente le promesse non mantenute dal governo Maliki che si era impegnato proprio a garantirla.

All'Angelus ha fatto cenno alla «delicata fase politica che sta attraversando l'Iraq». Spetta a chi governa a compiere «ogni sforzo per ridare sicurezza alla popolazione e, in particolare, alle minoranze religiose più vulnerabili». In piazza, mescolati tra la folla, erano presenti una cinquantina di iracheni, con tanto di striscioni che inneggiavano alla libertà religiosa. Un diritto a loro ormai conculcato.

Chi è battezzato e vive a Bagdad, a Kirkuk, a Mossul o a Bassora sa bene che i tempi si sono fatti piuttosto difficili. In alcuni quartieri di Mossul, per esempio, i cristiani sanno quando escono di casa, ma non se vi faranno ritorno la sera. Benedetto XVI ha manifestato «profonda tristezza» per «le tragiche notizie delle recenti uccisioni di alcuni cristiani nella città di Mossul» facendo presente la sua «viva preoccupazione» anche per «gli altri episodi di violenza, perpetrati nella martoriata terra irachena ai danni di persone inermi di diversa appartenenza religiosa».

E' uno stillicidio di notizie negative. Il nunzio a Baghdad invia periodicamente in Segreteria di Stato rapporti a tinte fosche, facendo il resoconto di quello che accade. I rapimenti a scopo di estorsione sono all'ordine del giorno, le minacce pure. Tanti negozi sono stati bruciati, studentesse obbligate con la forza a portare il velo, studenti che non possono più frequentare l'università, giovani costretti a farsi crescere la barba secondo i dettami dell'Islam, donne violentate, pestaggi e, purtroppo, anche uccisioni, come è accaduto ultimamente a due ragazzi.

Le fonti caldee presenti nel Paese raccontano persino di rastrellamenti casa per casa, agguati in pieno giorno, minacce pesantissime. Il vescovo di Kirkuk, monsignor Sako, parla di una persecuzione su base religiosa. A farne le spese la minoranza caldea, presente in Iraq da duemila anni. Da 800 mila sono passati a 300 mila, chi può fugge all'estero, raggiungendo parenti o amici. Chi resta è perchè non ha la possibilità di farlo o perchè tenta disperatamente di difendere le proprie proprietà.«Bisogna muovere le coscienze di tutti per fermare questo massacro. Dov'è la coscienza? Dove sono i diritti umani? Cosa n'è dell'uomo se due innocenti possono essere uccisi nella loro casa? Chi compie questi crimini? Perchè?» ha chiesto il vescovo di Baghdad, monsignor Warduni.

Il Papa si augura che possa fallire il piano governativo di creare nella piana di Ninive una enclave tutta cristiana, una zona dove convogliare l'intera comunità caldea, lasciando il resto del Paese nelle mani islamiche. «Mi auguro che non si ceda alla tentazione di far prevalere gli interessi temporanei e di parte sull'incolumità e sui diritti fondamentali di ogni cittadino. Infine, esorto la comunità internazionale a prodigarsi per dare agli iracheni un futuro di riconciliazione e di giustizia».



www.youtube.com/watch?v=_zNCFrBRcUE&feature=channel

[SM=g1740752]


2 maggio 2010
Gli attentati sono stati compiuti con un'autobomba e un ordigno artigianale fatti esplodere al passaggio di autobus che trasportavano studenti residenti nella piu' grande citta' cristiana della zona, Bakhdida, 40 chilometri a est di Mosul. La persona deceduta e' il proprietario di un negozio situato proprio vicino al luogo della duplice esplosione.


www.youtube.com/watch?v=CbhLuuK9opU&feature=channel

[SM=g1740752]


Quando si parla di Iraq o di Medio Oriente si pensa esclusivamente a due categorie: musulmani ed ebrei.... ma spesso si dimentica che esiste una nutrita porzione di CRISTIANI-ARABI.... il Cristianesimo è lì presente ed operante da ben 2000 anni, ma oggi non avrebbero più diritto di vivere nella loro terra perchè sono "cristiani"...
Si parla di "popoli perseguitati" e si fa finta di non sapere che siste UN POPOLO CRISTIANO RADICATO NEL TERRITORIO DA SEMPRE CHE E' PERSEGUITATO E RIDOTTO A MINORANZA e che si vuole completamente distruggere... e l'Occidente tace!

Evitiamo noi di tacere su queste cose....evitiamo di restare indifferenti...


www.youtube.com/watch?v=MDlJRar9p2s&feature=related

[SM=g1740752]


PREGHIAMO....e facciamo conoscere la verità... [SM=g1740720]

Fraternamente CaterinaLD

"Siamo mendicanti e chiediamo agli altri anche le loro idee, come la staffetta della posta che riceve il documento dalle mani di uno e poi corre per darlo ad un altro. Faccio una timida parafrasi delle parole di chi ci ha preceduto nel cammino della fede, per annunciarle ad altri."
(fr. Carlos Alfonso Azpiroz Costa OP
Maestro dell’Ordine)
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