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Cari Sacerdoti: il Confessionale è per voi un dovere ed un servizio non un opcional

Ultimo Aggiornamento: 22/03/2010 19:20
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25/08/2009 19:59
 
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Il cardinale Bertone per la settimana nazionale

La liturgia
esperienza di misericordia


La liturgia può infondere "nuovo coraggio e nuova perseveranza" agli "operai della vigna del Signore". Per questo va favorita "una ripresa e un rinnovamento nella celebrazione della misericordia e nell'esperienza significativa del perdono di Dio".
È  quanto  raccomanda  Benedetto XVI ai partecipanti alla sessantesima edizione della Settimana liturgica nazionale in Italia, che si è aperta a Barletta ieri, lunedì 24 agosto, per concludersi venerdì 28.

A dare voce all'auspicio del Pontefice è stato il cardinale Tarcisio Bertone, segretario di Stato, nel messaggio inviato per l'occasione a monsignor Felice di Molfetta, vescovo di Cerignola - Ascoli Satriano e presidente del Centro azione liturgica (Cal) che ha promosso l'appuntamento.

Il Papa, attraverso le parole del cardinale Bertone, ha fatto giungere il suo "cordiale saluto" e l'augurio di un "sereno e proficuo svolgimento dell'incontro". In particolare - si legge nel messaggio del cardinale - il Pontefice ha espresso al Cal "apprezzamento per l'impegno posto in questi decenni, in costante adesione alla dottrina e alle indicazioni della Costituzione conciliare Sacrosanctum concilium, e in sapiente obbedienza all'episcopato e alla Santa Sede, per proporre il mistero della fede, che si dà all'uomo nella Chiesa in quanto celebrato". E ha invitato, allo stesso tempo, tutti coloro che sono impegnati nella pastorale liturgica "a proseguire questo cammino, con la medesima fedeltà e il medesimo spirito".

Nel messaggio il cardinale Bertone ricorda che "in questi sessanta anni le Settimane liturgiche hanno offerto a vescovi, sacerdoti, persone consacrate, studiosi, responsabili diocesani, fedeli amanti della liturgia preziose occasioni di approfondimento, sempre in una prospettiva di servizio ecclesiale, quello cioè di far crescere la comunità nello spirito e nella prassi liturgica".

In questo modo - scrive il porporato - "il mistero è stato accostato nel suo centro (la Pasqua, l'Eucaristia), nelle sue articolazioni (Sacramenti, Parola di Dio, liturgia delle ore, anno liturgico) e nel suo rapporto con la vita, la cultura, l'arte, la musica". Proprio "grazie alla successione ininterrotta delle Settimane e al valido lavoro di quanti le hanno programmate e attuate - evidenzia Bertone - la Chiesa in Italia, e soprattutto le diocesi in cui sono state celebrate, ne hanno tratto grande beneficio, vedendo crescere lo zelo per l'incremento della liturgia".

Per il segretario di Stato il tema della Settimana di quest'anno - "Celebrare la Misericordia. "Lasciatevi riconciliare con Dio" (2 Cor 5, 20)" - aiuta in modo particolare a puntare l'attenzione "sul Sacramento della Penitenza o Riconciliazione, con scelta quanto mai opportuna sia per l'importanza sia per l'attualità, a trentacinque anni dall'entrata in vigore per la Chiesa italiana del nuovo Rito della penitenza, e in felice coincidenza con l'Anno sacerdotale".

La Settimana - mette in rilievo il messaggio del porporato - intende dunque "cogliere l'intero processo penitenziale della vita cristiana, in cui il Sacramento si inserisce quale momento forte, sempre in un contesto ecclesiale". E sarà interessante perciò verificare - aggiunge - "se, al di là del cambiamento rituale, si sia formata un'adeguata mentalità teologica, spirituale e pastorale".

Il cardinale Bertone sottolinea inoltre nel messaggio la necessità di "favorire nei fedeli l'esperienza dell'accompagnamento spirituale" accanto "a un'adeguata formazione della coscienza morale e a un modo maturo di vivere e celebrare il Sacramento".

Proprio per questo - conclude Bertone citando le parole di Benedetto XVI - oggi "c'è bisogno di maestri di spirito saggi e santi" e i preti sono chiamati a "mantenere sempre viva in se stessi la consapevolezza di dover essere degni ministri della misericordia divina e responsabili educatori delle coscienze", ispirandosi all'esempio sacerdotale del santo curato d'Ars, Giovanni Maria Vianney, il cui centocinquantesimo anniversario della morte ha offerto al Papa l'occasione per indire lo speciale Anno sacerdotale che la Chiesa sta vivendo in questi mesi.



(©L'Osservatore Romano - 26 agosto 2009)



LETTERA DEL CARD. TARCISIO BERTONE


Eccellenza Reverendissima,

in occasione della 60.ma Settimana Liturgica Nazionale, che si terrà a Barletta dal 24 al 28 agosto prossimo, sono lieto di far giungere a Lei, ai collaboratori del Centro Azione Liturgica, ai relatori e a tutti i partecipanti il cordiale saluto del Sommo Pontefice, il Quale augura un sereno e proficuo svolgimento dell’incontro e assicura per tutti uno speciale ricordo nella preghiera.

Egli esprime apprezzamento per l’impegno posto in questi decenni, in costante adesione alla dottrina e alle indicazioni della Costituzione conciliare Sacrosanctum Concilium, e in sapiente obbedienza all’Episcopato e alla Santa Sede, per proporre il Mistero della fede, che si dà all’uomo nella Chiesa in quanto celebrato (cfr SC, 6-7).

Invita al tempo stesso il CAL a proseguire questo cammino, con la medesima fedeltà e il medesimo spirito, aiutando ad infondere negli operai della vigna del Signore nuovo coraggio e nuova perseveranza.

In questi 60 anni le Settimane Liturgiche hanno offerto a Vescovi, sacerdoti, persone consacrate, studiosi, responsabili diocesani, fedeli amanti della liturgia preziose occasioni di approfondimento, sempre in una prospettiva di servizio ecclesiale, quello cioè di far crescere la comunità nello spirito e nella prassi liturgica. Il Mistero è stato così accostato nel suo centro (la Pasqua, l’Eucaristia), nelle sue articolazioni (Sacramenti, Parola di Dio, Liturgia delle Ore, Anno Liturgico) e nel suo rapporto con la vita, la cultura, l’arte, la musica. Grazie alla successione ininterrotta delle Settimane e al valido lavoro di quanti le hanno programmate e attuate, la Chiesa in Italia, e soprattutto le Diocesi in cui sono state celebrate, ne hanno tratto grande beneficio, vedendo crescere lo zelo per "l’incremento della liturgia: essa, infatti, è la prima e per di più necessaria sorgente alla quale i fedeli possano attingere uno spirito veramente cristiano" (SC, 14).

Il tema della 60.ma Settimana: Celebrare la Misericordia. "Lasciatevi riconciliare con Dio" (2 Cor 5,20), si inserisce in questo solco puntando l’attenzione sul Sacramento della Penitenza o Riconciliazione, con scelta quanto mai opportuna sia per l’importanza sia per l’attualità, a 35 anni dall’entrata in vigore per la Chiesa italiana del nuovo Rito della Penitenza, ed in felice coincidenza con l’Anno Sacerdotale. Intendimento del vostro incontro è cogliere l’intero processo penitenziale della vita cristiana, in cui il Sacramento si inserisce quale momento forte, sempre in un contesto ecclesiale. E sarà interessante verificare se, al di là del cambiamento rituale, si sia formata un’adeguata mentalità teologica, spirituale e pastorale.

A questo riguardo, il Sommo Pontefice, in un messaggio inviato ai partecipanti al recente XX Corso per il foro interno promosso dalla Penitenzieria Apostolica, affermava: "In questo nostro tempo, costituisce una delle priorità pastorali quella di formare rettamente la coscienza dei credenti, perché… nella misura in cui si perde il senso del peccato, aumentano purtroppo i sensi di colpa, che si vorrebbero eliminare con insufficienti rimedi palliativi. Alla formazione delle coscienze contribuiscono molteplici e preziosi strumenti spirituali e pastorali da valorizzare sempre più" (L’Osservatore Romano, 12.4.2009).

Ed aggiungeva: "Come tutti i sacramenti, anche quello della Penitenza richiede una catechesi previa e una catechesi mistagogica per approfondire il sacramento ‘per ritus et preces’ … alla catechesi va unito un sapiente utilizzo della predicazione che nella storia della Chiesa ha conosciuto forme diverse secondo la mentalità e le necessità pastorali dei fedeli" (ibid.).

Inoltre, accanto a un’adeguata formazione della coscienza morale e a un modo maturo di vivere e celebrare il Sacramento, è necessario favorire nei fedeli l’esperienza dell’accompagnamento spirituale. Proprio per questo – osservava ancora il Papa - oggi "c’è bisogno di maestri di spirito saggi e santi", esortando i sacerdoti a "mantenere sempre viva in se stessi la consapevolezza di dover essere degni ministri della Misericordia Divina e responsabili educatori delle coscienze", ispirandosi all’esempio del Curato d’Ars, san Giovanni Maria Vianney, di cui proprio quest’anno ricordiamo il 150° anniversario della morte. (cfr ibid.).

Sua Santità invoca la celeste intercessione della Vergine Maria, Madre di Misericordia, perché la 60.ma Settimana Liturgica contribuisca a favorire una ripresa e un rinnovamento nella celebrazione della Misericordia e nell’esperienza significativa del Perdono divino,e, grato per il servizio che il Centro Azione Liturgica rende alla Chiesa in Italia, imparte di cuore a Vostra Eccellenza, all’Arcivescovo di Trani–Barletta–Bisceglie e Nazareth, agli altri Vescovi e ai sacerdoti presenti, ai relatori e a tutti i partecipanti una speciale Benedizione Apostolica.

Assicuro da parte mia un ricordo nella preghiera, e mi valgo della circostanza per confermarmi

Suo dev.mo nel Signore

Card. Tarcisio Bertone

Segretario di Stato

[01224-01.01] [Testo originale: Italiano]


www.vatican.va

[Modificato da Caterina63 25/08/2009 20:08]
Fraternamente CaterinaLD

"Siamo mendicanti e chiediamo agli altri anche le loro idee, come la staffetta della posta che riceve il documento dalle mani di uno e poi corre per darlo ad un altro. Faccio una timida parafrasi delle parole di chi ci ha preceduto nel cammino della fede, per annunciarle ad altri."
(fr. Carlos Alfonso Azpiroz Costa OP
Maestro dell’Ordine)
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