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LA QUESTIONE DEL NOME DI DIO (TETRAGRAMMA)

Ultimo Aggiornamento: 22/07/2009 22:20
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LA QUESTIONE DEL "TETRAGRAMMA"

Il Sacro Nome di Dio: il TETRAGRAMMA (YHWH)

In Ebraico il nome di Dio era espresso con solo 4 consonanti o Tetragramma, che per 50 volte è semplificato nelle due consonanti "JH"

Y (iod) H (he) W (vau) H (he)

La pronuncia del nome di Dio non può certo uscire dalle sole 4 consonanti, come dalle stesse non possiamo trarre il nome Geova.

Ma allora come si legge il nome di Dio?

La stessa Torre di Guardia, riporta:

<<E' quasi certo che il Nome di Dio fosse originariamente pronunciato Yahweh.>>. Torre di Guardia 1-2-1961.

Sapendo che le vocali nell'antica lingua semitica sono secondarie, la costruzione e la pronuncia del "Tetragramma" fu aleatoria, ma la più attendibile, per tutti gli studiosi è: JaHWeH (IO SONO), come ci attesta la stessa "The Kingdom Interlinear Translation…Brooklyn 1969, pg.23 edita dal Corpo Direttivo dei TdG).

Ma la risposta non possiamo che averla dalla rivelazione che ebbe Mosè sul Monte Sinai (Es. 3,14) dove il Signore rivelerà che Egli è "IO SONO COLUI CHE SONO "; perché Dio nel parlare di "se stesso" usa, in questo caso, la prima persona. [6]

Ciò significa che quel: "Io Sono Colui che Sono" si può tradurre alla lettera "IO SONO L'ESISTENTE" tanto è vero che i traduttori Alessandrini traducendola nella lingua greca scriveranno "Ego eimi o on".

Tanto è vero che nel Vecchio Testamento, o Scritture Ebraiche, troviamo sempre e solo il Tetragramma (HWHJ), mentre nel Nuovo Testamento, o Scritture Greco-Cristiane Dio è chiamato semplicemente DIO (o Theos) oppure SIGNORE (Kyrios), ed anche PADRE (o Pàter) o nella forma Ebraica ABBA' (cf.. Mc. 14,26; Galati 4,6)

HWHJ:L'impronunciabile Nome

L'impronunciabilità del nome di Dio era una pia pratica usata dal popolo d'Israele, voluta dal loro profeta Mosé, e dettata dalla legge data da Dio; quella di "non pronunciare il Nome di Dio invano".

Nella Bibbia ebraica il nome di Dio era riportato ben 6800 volte[7].

Ora trovandosi davanti a queste 4 consonanti, ci si chiede come si possa leggere questa parola; sapendo che gli antichi Ebrei scrivevano solo le consonanti delle parole, ad esempio: invece di scrivere FINESTRA avrebbero scritto FNSTR. Ebbene, il lettore preposto alla pronuncia del tetragramma (HWHJ) aggiungeva alle quattro consonanti delle vocali, dando, in base alla pratica ed allo studio, la retta pronuncia.



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Da: Soprannome MSN°TeofiloInviato: 22/04/2004 9.48

La Retta pronuncia

Ora possiamo domandarci: qual'è la vera pronuncia del nome di Dio? A questa domanda lascio che sia sempre la Torre di Guardia a darmene la risposta :<< …il Comitato di traduzione del Nuovo Mondo dichiarò: "…siamo inclini a considerare la pronuncia Yahweh come la più corretta">>.Torre di Guardia 1-2-1961

Nell'opuscolo "Il Nome Divino…", e precisamente nell'articolo riguardante la "Stele Moabita", abbiamo la conferma che il nome JAHWEH, è il più accurato della "narrazione biblica": Pertanto la "stele" conferma l'accuratezza della narrazione biblica. Alla 19^ riga di questo documento, Mesa usò il tetragramma, "JHWH", il nome dell' Iddio d'Israele.

Ed ancora: Mesa si vanta: "Portai via di là (da Nebo) i vasi di JaHWeH". Questo è probabilmente il più antico documento extrabiblico che usa il Nome Divino. Torre di Guardia 15-4-1990,pg.31; cfr. "Il Nome Divino", pg.13. L'assenso dato dal Corpo Direttivo (CD), vale anche per le sacre scritture quando scrive che: "Il Nome di Dio, rappresentato da queste quattro consonanti (JHWH) ricorre 7000 volte nell'originale "Antico Testamento", o "Scritture Ebraiche". (Il Nome Divino, pag.6, cfr. "Traduzione del Nuovo Mondo,1987,p.1564).

Nel Tetragramma ci è rivelata la sua natura sempre esistente e non un semplice nome.

Infatti a conclusione del suo incontro con Mosè (Esodo 3,15), Dio ripete che è "Colui che è" e che è lo stesso "Dio dei vostri Padri" e vuole essere ricordato sotto questi due aspetti.

Il Nome di DiO NEL nuovo testamento (Esodo 3,14)

Mentre il Corpo Direttivo sì da tanto da fare per "ripristinare" il nome di Dio, chiamandolo Geova, Gesù e gli Apostoli (ebrei osservanti) lo chiamavano semplicemente Dio (Theos), oppure Signore (Kyrios), o Padre (Abbà)[8], come era nell'usanza di quel tempo, per effetto della lingua greca che andava per la maggiore: mai avrebbero pronunciato il nome Geova! (parola che il CD ha usato 237 volte nel NT in sostituzione del greco Kyrios, alterando così il testo greco (vds L'Interlineare edito dalla Wacth Tower).


Per rispondere alle "affermazioni" sul nome "Geova", dobbiamo prima spiegare il significato e l'importanza che il popolo ebraico dava al "NOME" ed ai Nomi biblici.

Poi vedremo come nasce e perché è tanto importante il nome Geova per la Congregazione Mondiale dei Testimoni di Geova. (in tutto il mondo solo i Testimoni di Geova usano questo nome pur sapendo che è errato)

Il Nome di DiO nell' antico testamento (Esodo 3,14)

Il nome, per l'autore biblico, e per lo stesso popolo d'Israele, indicava il suo essere, il suo operare, la sua natura, la sua volontà, nella persona che lo porta., così è stato per il Nome del Dio d'Israele.

Per gli Ebrei, e nella cultura semitica, il NOME (in ebraico - SHEM) non indica una parola, ma esprime la singolarità di una persona; attraverso la sua discendenza, il nome, sopravvivrà anche dopo la sua morte (Genesi 48,16).

Inoltre, il NOME, indica una personalità, un'appartenenza ad una tribù, ad una nazione, pensiamo al nome dell'autore di un libro famoso, o al nome impresso in un documento importante ecc.

Quindi Dio nel pronunciare il Suo NOME manifesterà:

L'espressione dell'Amore (cfr. 1Gv.4,8; Isaia 54,8; Ger 31,3)

Colui che sa perdonare i suoi figli

(Osea 11,9; cfr. Isaia 4,37;Osea 2)

La fedeltà eterna all'uomo (Giudici 13,18; Esodo 34,6)

Dio ha altri nomi:

ADONAI – che significa Signore (propriamente mio Signore

(Isaia 6,1)

EL – sta ad indicare la Potenza (Sal 16,1)(da questo nome deriverà, con l'articolo, il nome Allah)

ELOHIM – l'Infinito, ed esprime la pienezza della divinità (Genesi 1,1)

QANNA' – che significa Geloso (Esodo 34,14)

shadday – esprime l'Onnipotenza di Dio (salmo 68,15)

jahve' – allacciandosi al verbo essere presenta il vero Dio come presente e operante e quindi: "io sono colui che sono" (Esodo 3,14) – Dio parlando di se stesso non può non usare la prima persona del verso "essere" <<IO SONO>>

abba' (Padre) – Nome aramaico usato dai bambini nel rivolgersi ai propri padri. Nel Nuovo testamento questo nome sarà rivolto a Dio da Gesù

signore – come ci riferisce il libro di Amos (9,1 ss.), ma che gli Apostoli applicheranno al Cristo Risorto quale KIRIOS.

Concludendo: Il NOME di Dio si rivelerà nella storia, e nelle Sue OPERE che Egli compie (sempre) a favore dell'uomo, ma è importante osservare che il Nome di Dio, o i Nomi di Dio, sono espressioni con cui si vuole esprimere la natura di Dio, ossia ciò che Dio è.


I Settanta

Qualche secolo prima di Cristo gli Ebrei dispersi per il mondo ellenico (Grecia), sentirono il bisogno di tradurre la loro Bibbia in lingua greca, lingua oramai ufficiale (come lo è ora l'inglese o il tedesco ai nostri giorni).

La Traduzione detta dei LXX =Settanta è la più importante e la più corretta, perché se noi possiamo leggere con facilità i Sacri Testi è anche grazie a loro ; i vangeli furono scritti tutti in greco.

Gli stessi traduttori trovandosi davanti al tetragramma (HWHJ), e sapendo che gli Ebrei, per pia pratica pronunciavano ADONAI=Signore, tradussero Adonai con KYRIOS (=Signore equivalente al greco di Adonai)[9].

In alcuni frammenti trovati a Qumran (I° secolo A.C.) si è verificato che il Tetragramma, invece di essere tradotto con KYRIOS (forma greca di Signore) era stato trascritto con JAO, forma abbreviativa di Javhé[10].

Oltre ai copisti, sopraccitati, altri studiosi misero a disposizione la loro opera di traduttori dei sacri testi per renderli ancora di più leggibili, dando così alla Bibbia una certa armonia, e una linea di lettura più scorrevole.

I Masoreti

Con la distruzione di Gerusalemme, e la conseguente "Diaspora", la lingua ebraica andò in disuso, specialmente fuori del territorio Palestinese; all'ebraico si andò pian piano inserendo le lingue dei conquistatori: il latino ed il greco.

Le nuove generazioni fecero difficoltà [11] a leggere la Bibbia in ebraico, e sapere quali vocali aggiungere alle consonanti del tetragramma JHWH (le consonanti si chiamano così perché "con-suonano" con le vocali). In loro aiuto giunsero i Masoreti.

Nel IV° secolo alcuni Rabbini detti Masoreti, esperti di traduzioni, iniziarono il lavoro della vocalizzazione della Bibbia ebraica, e inventarono alcuni segni convenzionali (le vocali) che, aggiunte alle consonanti dava al lettore la possibilità di leggere con minore difficoltà.

Solo di fronte al Tetragramma i Masoreti trovarono difficile sapere quali vocali inserirvi, visto che da molti secoli nessuno aveva più pronunciato il nome divino, e pertanto era andato in disuso la vera pronuncia.

I Masoreti iniziando la vocalizzazione, si trovarono davanti le 4 consonanti ebraiche:

H W H J

che rapportate al nostro suono, sono così traslitterate (= passaggio dalle lettere ebraiche alle nostre)…

J H W H

Ora, non conoscendo le vocali originali del tetragramma, e rispettosi dell'antica tradizione ebraica, assegnarono al Tetragramma le vocali di EDONAH = Signore (e-o-a), nella forma "Shewà" (= debole nelle prime vocali), che per una regola interna della lingua ebraica la prima "a" all'inizio di una parola prende il suono di una "e" , come appare qui di seguito:

J . H . W . H

a/e D o N a

La punteggiatura, vicino al Tetragramma, fu messa perché gli stessi Masoreti volevano che il lettore, incontrando il Tetragramma, leggesse EDONAH (non era loro intenzione di inventare un nuovo nome).

Gesù e il Nome di Dio

Leggiamo dall'opuscolo "Il Nome Divino" a pag. 32, edito dal Corpo Direttivo geovista, che Gesù quando leggeva le Scritture Ebraiche seguiva l'uso di pronunciare il Nome di Dio.

Si risponde: in nessun passo dei Vangeli vi è traccia che Gesù si discostasse dalla pia pratica dei Giudei.

Gli stessi Giudei, infatti, lo accusarono di violare il Sabato, o di distruggere il Tempio (Mc 14,58;15,29), o di farsi uguale a DIO (Gv. 5,18), ma mai per aver pronunciato il Nome di Dio, perché se l'avesse fatto si sarebbe macchiato ai loro occhi di crimine verso Dio. Nulla di tutto questo troviamo nei Vangeli.

Gli stessi Apostoli non hanno MAI pronunciato il nome Geova, ciò è attestato dal fatto che già a quel tempo era in uso la traduzione greca dell'Antico Testamento detta dei Settanta=LXX (saggi del II° e III° secolo prima di Cristo), dove il nome di Dio era tradotto nella lingua greca in KYRIOS = Signore.

Tutti gli Ebrei al pari di Gesù, e sino ai nostri giorni, continuano a non pronunciare il Nome di Dio, anche se i Testimoni di Geova non sono d'accordo, come leggiamo in una loro rivista:

"Una volta, mentre si trovava in una sinagoga, Gesù lesse il brano del rotolo di Isaia, dove il nome di Dio ricorre più di una volta (Luca 4:16-21).

Si sarebbe egli rifiutato di pronunciare il nome divino che aveva sotto gli occhi, sostituendolo con "Signore" o "Dio"? Ovviamente no…".(Il Nome Divino, pg.15)


Il brano di Isaia conteneva il sacro Tetragramma e come tale Gesù lesse la parola "Signore" (Adonai) come ci riferisce lo stesso evangelista Luca.

In tutto il suo Vangelo Gesù presenterà, sempre, il Dio D'Israele come PADRE (Abbà), come SIGNORE (Kyrios = dall'ebraico Adonai).

Fatto è che gli stessi discepoli avevano avuto da Gesù il mandato di rivolgersi a Dio col nome di PADRE (Matteo 6,9).

A conferma di ciò basti pensare che i primi predicatori e scrittori del Vangelo, rivolgendosi agli Ebrei della diaspora, ed ai pagani, hanno fatto largo uso della traduzione detta dei Settanta, dove il Tetragramma è tradotto (e mai cancellato) quasi sempre in Kyrios (= Signore – Adonai), una parola che era comprensibile sia agli Ebrei che ai pagani [12].

E' pure vero che Gesù non si perdeva in discussioni sul nome di Dio.


Il Nome di Dio nelle prime Comunità Cristiane


Il Corpo Direttivo, dei Testimoni di Geova, crede che gli Evangelisti hanno sostituito il nome di Dio con la parola "Signore" annuendo che: "Dato che Matteo scrive in Ebraico, è inconcepibile che non abbia usato il nome di Dio, specialmente per citare i brani dell'AT che lo contenevano".Il Nome di Dio…pg.24


Il Vangelo di Matteo nella sua stesura risulta in lingua aramaica e poi in quella greca, avendo la certezza che Egli non avrebbe MAI nominato il nome di Dio per esteso, perché era Ebreo, tanto è vero che dove Luca scrive "Regno di Dio", egli scriverà "Regno dei Cieli" (Matteo 5,3; 11,11; 19,23).

Con la parola greca KYRIOS gli Apostoli, e le prime Comunità Cristiane esprimevano il vero concetto di Dio, quale Signore della loro vita che si era fatto presente in Gesù di Nazareth. essendo il Signore di Tutti (Filippesi 2,10-11). Gesù stesso amava rivolgersi a Dio con l'appellativo di PADRE (Abbà)[13].


Il Nome di DiO dal 400 al nostro tempo


GEOVA : L'ibrido nome di Dio


Nel proseguo degli anni, alcuni sprovveduti traduttori della Bibbia (V° e VI° secolo), non conoscendo né la vocalizzazione, né la regola della lingua ebraica, inserirono nel Tetragramma (JHWH) le vocali di Edonah (e-o-a), pensando di vocalizzare il Tetragramma, e dare così il nome di Dio andato in disuso.


J e H o W a H

ò D ò N ò H


Invece dettero vita ad un'ibrida parola che letta secondo la pronuncia inglese o anglosassone ha il seguente suono…

YeHoWaH = Geova (in italiano)

Questo errore commesso dai traduttori fu ripetuto, per secoli, anche dai cristiani, cattolici e protestanti. Solo con il progresso negli studi linguistici molti studiosi, di fama internazionale, dettero al Tetragramma (JHWH) l'esatta pronuncia. Nell'opuscolo "Ragioniamo facendo uso delle scritture" troviamo scritto:Geova è la versione italiana del tetragramma ebraico (JHWH), che significa <<Egli fa divenire>>.( Ragioniamo facendo uso delle scritture, roma 1986, pg.155 ).

Il nome Geova non è una versione italiana del sacro Tetragramma, ma è una trascrizione o pronuncia errata. La parola "Geova" o "Yehowah" nella lingua ebraica (o in altra lingua) non significa nulla[14].

La parola <<versione>> vuol dire "traduzione" in altra lingua, ossia dare il significato d'una parola di lingua diversa nella propria lingua (Zingarelli).

L'appellativo Geova dunque non è biblico. Esso si è divulgato (come ti esporrò più avanti) fra il 1100 e il 1400 sec. d.C. La forma giusta è Yahwé, come attesta la stessa Torre di Guardia nell'opuscolo "Preparato per ogni opera buona", dove ha riconosciuto che la parola Geova è falsa[15].

<<…a dire la verità nessuno sa con certezza come si pronunciasse in origine il nome di Dio>> Il Nome Divino durerà per sempre, pag.7

Quindi "nessuno sa" con <<certezza>> come si pronuncia il nome di Dio. E allora perché tanta insistenza?

Perché mettere in disagio chi, non conoscendo il nome di Dio, vuole avere con Lui un rapporto quale figlio, chiamandolo Padre o solo Dio?

Ma è davvero importante questo nome? Sembra di no! Lo dice la stessa Torre di Guardia: <<La pronuncia originale del nome di Dio non è più conosciuta. E in effetti non è importante>>.[16] Il Nome Divino…pag. 7.

Allora, mi domando, perché chiamarlo Geova? Ecco cosa ci risponde la Società Torre di Guardia: "Se volete ottenere la salvezza anche voi dovete conoscere e onorare il nome di Dio". (La verità che conduce alla vita eterna, pag.127, 1968).

A leggere attentamente la Parola di Dio non sembra proprio così perché nella parabola del fariseo e il pubblicano, entrambi si rivolgono a DIO (qeom) e non a Geova, e l'uno andrà via senza giustificazione, mentre l'altro sarà giustificato, sempre dallo stesso Dio.

Luca 18: 11.13 :"Il fariseo stando in piedi, pregava così tra sé: O DIO, ti ringrazio che non sono come gli altri… Il pubblicano fermatosi a distanza si batteva il petto dicendo: O DIO, abbi pietà di me…".

GEOVA: Un nome per distinguersi?

I Testimoni di Geova affermano: Per distinguersi dai molti falsi dei, il vero Dio si è dato un nome personale. Questo lo apparta da tutti gli altri…[17]

Dire che Dio si è dato un nome per distinguersi dagli altri "dei" equivarrebbe ad ammettere l'esistenza di altri "dei".

Ma sapendo che Egli è "L'unico vero Dio", da quali dei si doveva distinguere? Non è solo in terra la vera idolatria?

Dire che Dio si è dato un nome è errato. Il nome di Dio E' LUI STESSO

Anno 1530: compare per la prima volta il nome GEOVA

Se prendiamo il libretto "Il nome Divino durerà per sempre" veniamo a sapere che: Il nome apparve per la prima volta in una bibbia inglese nel 1530 quando William Tyndale pubblicò una traduzione dei primi cinque libri della Bibbia. Vi incluse il nome di Dio, solitamente scritto Jehowah in vari versetti.( Il Nome Divino durerà per sempre, 1984, pag.18)

Qui viene a cadere tutto ciò che la Torre di Guardia va sostenendo nel dire che il nome Geova ha una tradizione di secoli [18].

Infatti:

la pronuncia Jahve ha dietro di sé una tradizione millenaria[19];

mentre quella errata di <<Geova>> ha avuto inizio quattro secoli fa (1530) ed è ritenuta, da moltissimi studiosi, errata fin dal principio del nostro secolo [20].

nelle bibbie anteriori al 1530 e posteriori al 1930, non si trova, mai, la forma Geova, eccetto nella bibbia dei Testimoni di Geova[21]

bisogna dire che solo 4 bibbie hanno la forma "Geova" e precisamente:

v La "Traduzione del Nuovo Mondo" della Wacth Tower

v La traduzione di Antonio Martini 1679-1781

v La Sacra Bibbia di Giovanni Diodati (1607)

v La versione riveduta di Giovanni Luzzi (1911-1930)

N.B. : Le traduzioni del Martini, del Diodati e del Luzzi sono state pubblicate dopo il 1530, e prima del 1930, tempo in cui si credeva che la forma "Geova" era la più corretta.

1931: I Russelliani si danno un NUOVO NOME

Nell'Annuario del 1976, edito dalla Torre di Guardia, si legge: "Non possiamo consentire d'essere chiamati col nome di Russelliani…ci rifiutiamo di portare o accettare il nome di qualsiasi uomo. Un "Nuovo Nome" fu adottato dalle migliaia di unti seguaci di Cristo riuniti nell'assemblea di Columbus (30 Luglio 1931 n.d.a.)…e che sarebbero stati conosciuti come "Testimoni di Geova". Annuario dei Testimoni di Geova 1976, pag.148,149,150.

Bisogna dire che prima del 1931 i futuri testimoni di Geova (tdG) si chiamavano "Studenti Biblici".Ma al Congresso di Columbus verrà adottato, per la prima volta, un nuovo nome: "TESTIMONI DI GEOVA" (Annuario TDG 1932, pg.22-23).

Il nuovo nome è preso, secondo il pensiero del presidente dei tdG Rutherford, dal libro di Isaia 43 versetto 10, che ha tutt'altro significato non certo quello di chiamare Dio con l'appellativo di "Geova" (cfr. Isaia 43,10).

Testimoni = Termine preso dalla testimonianza che gli "Studenti Biblici" davano nell'assidua predicazione.

di Geova = Nome proprio di Dio(secondo i Testimoni di Geova) preso dal tetagramma (JHWH) con l'aggiunta delle vocali del nome divino "Edonah"=Signore.

Ora mi chiedo perché tanto fervore per questo nome "Geova". Ebbene, con questo nome la Società "Torre di Guardia" si differenzia da altre confessioni religiose, sino a divenire un vero marchio di garanzia, per distinguersi dai numerosi gruppi che si staccarono dalla "Wacth Tower".

Maurizio. (Gris Macerata)

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