È soltanto un Pokémon con le armi o è un qualcosa di più? Vieni a parlarne su Award & Oscar!

A tutti voi che passate da qui: BENVENUTI
Se avete desiderio di capire che cosa insegna la Bibbia che il Magistero della Santa Chiesa, con il Sommo Pontefice ci insegna, questo Gruppo fa per voi. Non siamo "esperti" del settore, ma siamo Laici impegnati nella Chiesa che qui si sono incontrati da diverse parti d'Italia per essere testimoni anche nella rete della Verità che tentiamo di vivere nel quotidiano, come lo stesso amato Giovanni Paolo II suggeriva.
Nuova Discussione
Rispondi
 
Pagina precedente | 1 | Pagina successiva

Come consideravano l'EUCARESTIA i Padri e i primi autori cristiani

Ultimo Aggiornamento: 23/11/2009 10:38
Autore
Stampa | Notifica email    
OFFLINE
Post: 39.989
Sesso: Femminile
23/11/2009 10:38
 
Email
 
Scheda Utente
 
Quota

Si è soliti chiamare tabernacolo la custodia dell’Eucaristia.
Tale vocabolo significa "piccola abitazione", è infatti il diminutivo del termine latino "taberna" (tenda, abitazione, casa).

La "tenda-tabernacolo", già nell’esodo del popolo di Israele, era il luogo della presenza di Dio. In essa Mosè fece custodire l’arca dell’Alleanza. Così leggiamo nella Bibbia: "Mosè a ogni tappa prendeva la tenda e la piantava fuori dell'accampamento, ad una certa distanza dall’accampamento, e l’aveva chiamata tenda del convegno; appunto a questa tenda del convegno, posta fuori dell'accampamento, si recava chiunque volesse consultare il Signore. Quando Mosè usciva per recarsi alla tenda, tutto il popolo si alzava in piedi, stando ciascuno all’ingresso della sua tenda: guardavano passare Mosè, finché fosse entrato nella tenda. Quando Mosè entrava nella tenda, scendeva la colonna di nube e restava all'ingresso della tenda. Allora il Signore parlava con Mosè. Tutto il popolo vedeva la colonna di nube, che stava all’ingresso della tenda e tutti si alzavano e si prostravano ciascuno all’ingresso della propria tenda. Così il Signore parlava con Mosè faccia a faccia, come un uomo parla con un altro. Poi questi tornava nell’accampamento, mentre il suo inserviente, il giovane Giosuè figlio di Nun, non si allontanava dall’interno della tenda" (Es 33,7-11).

Anche nella tradizione cristiana il tabernacolo è il luogo della presenza di Dio: in esso è presente Gesù Cristo, il Verbo fatto Carne, nel segno delle specie eucaristiche. La lampada che vi arde vicino è il segno visibile di tale presenza.

Nell’introduzione generale al Rito della comunione fuori della Messa e culto eucaristico è indicato il fine per cui si è soliti conservare l’Eucaristia: "Scopo primario e originario della conservazione della Eucaristia fuori della Messa è l’amministrazione del Viatico; scopi secondari sono la distribuzione della comunione e l’adorazione di nostro Signore Gesù Cristo, presente nel Sacramento" (n. 5, p. 14;).

In questo stesso rituale è descritto anche il luogo per conservare l’Eucaristia: "Il luogo per la conservazione dell’Eucaristia si distingua davvero per nobiltà e decoro. Si raccomanda caldamente che sia anche adatto all’adorazione e alla preghiera personale, in modo che i fedeli possano con facilità e con frutto venerare anche con culto privato, il Signore presente nel Sacramento. È più facile raggiungere questo scopo, se si prepara una cappella separata dal corpo centrale della chiesa, specialmente nelle chiese in cui si svolgono frequenti celebrazioni di matrimoni o funerali o che sono meta di pellegrinaggi o di visite per i loro tesori di arte e di storia" (n. 9, p. 16). Inoltre il tabernacolo deve essere unico, inamovibile e solido, non trasparente, e ben chiuso (cfr. Principi e norme per l’uso del messale romano, n. 276-277).

Notiamo ancora una volta come l’esigenza non sia quella di avere nella chiesa una teca più o meno capiente ed adornata per custodire le specie eucaristiche, ma di realizzare uno spazio architettonico adatto agli scopi stessi della conservazione del ss. Sacramento.

È stato già posto in evidenza come i "poli spaziali" della celebrazione eucaristica siano l’ambone (mensa della Parola) e l’altare (mensa del Pane eucaristico), ai quali si aggiunge la sede presidenziale. Il tabernacolo non costituisce un riferimento celebrativo e pertanto, là dove è possibile, è bene che non sia collocato nel presbiterio ma possa comunque essere raggiunto facilmente dai ministri nei momenti opportuni.

Il luogo della riserva eucaristica può essere ornato con fiori, dotato di una illuminazione adeguata e di posti idonei per l’adorazione e la riflessione personale. È bene che accanto al tabernacolo possa trovarsi anche un testo della Scrittura, affinché anche nella preghiera personale i fedeli possano avere ancora un contatto diretto con la "duplice mensa".

Fraternamente CaterinaLD

"Siamo mendicanti e chiediamo agli altri anche le loro idee, come la staffetta della posta che riceve il documento dalle mani di uno e poi corre per darlo ad un altro. Faccio una timida parafrasi delle parole di chi ci ha preceduto nel cammino della fede, per annunciarle ad altri."
(fr. Carlos Alfonso Azpiroz Costa OP
Maestro dell’Ordine)
Amministra Discussione: | Riapri | Sposta | Cancella | Modifica | Notifica email Pagina precedente | 1 | Pagina successiva
Nuova Discussione
Rispondi

Feed | Forum | Bacheca | Album | Utenti | Cerca | Login | Registrati | Amministra
Crea forum gratis, gestisci la tua comunità! Iscriviti a FreeForumZone
FreeForumZone [v.6.1] - Leggendo la pagina si accettano regolamento e privacy
Tutti gli orari sono GMT+01:00. Adesso sono le 03:54. Versione: Stampabile | Mobile
Copyright © 2000-2024 FFZ srl - www.freeforumzone.com