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La storia della Madonna de La Salette: apparizione e profezie

Ultimo Aggiornamento: 29/01/2018 18:14
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27/08/2009 00:01
 
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....cito il messaggio della Madonna de La Salette, del 19 settembre 1846, autenticato dalla Chiesa:

«MOLTI ABBANDONERANNO LA FEDE,

E IL NUMERO DEI PRETI E DEI RELIGIOSI

CHE SI SEPARERANNO DALLA VERA RELIGIONE SARà GRANDE…

LUCIFERO, CON UN GRAN NUMERO DI DEMONI,

SARANNO SCIOLTI DALL’INFERNO.

ESSI ABOLIRANNO LA FEDE, A POCO A POCO,

E PERSINO NELLE PERSONE CONSACRATE A DIO.

LE ACCECHERANNO IN UN MODO TALE PER CUI,

A MENO DI UNA GRAZIA PARTICOLARE,

QUESTE PERSONE PRENDERANNO LO SPIRITO DI QUESTI ANGELI CATTIVI.

MOLTE CASE RELIGIOSE PERDERANNO MOLTE ANIME…

VI SARANNO DEI PRODIGI STRAORDINARI IN OGNI LUOGO,

perché LA VERA FEDE è SPENTA E LA FALSA LUCE ILLUMINA IL MONDO…

ROMA PERDERà LA FEDE E DIVENTERà LA SEDE DELL’ANTICRISTO.

I DEMONI DELL’ARIA, CON L’ANTICRISTO, FARANNO GRANDI PRODIGI

SULLA TERRA E NELL’ARIA,

E GLI UOMINI SI PERVERTIRANNO SEMPRE DI Più…».


Parce, Domine!..

Parce populo tuo!


PREMESSA [SM=g1740733]

La storia di queste apparizioni è stata per molto tempo avversa e controversa...e nonostante sia stata riconosciuta dalla Chiesa non ebbe nell'immediato il successo che ebbero, per esempio, Lourdes e Fatima...

Il perchè è presto detto: le apparizioni de La Salette riguardano prettamente L'ANDAMENTO DELLA CHIESA, LA FEDE NELLA CHIESA, L'APOSTASIA...

Ogni apparizione ha il suo scopo [SM=g1740733] :

- Lourdes doveva confermare il dogma dell'Immacolata e in questa chiave di lettura teologica, nella sua purezza, Maria offre all'Uomo AMMALATO LA SORGENTE per ricondurlo alla Sorgente vera, ALL'ACQUA PURA CHE DISSETA, ossia, il Cristo suo Figlio...
- Fatima si rivolge al mondo intero, a tutti gli Uomini di buona volontà, richiama le coscienze dei peccatori a saper leggere nelle guerre una conseguenza del loro ateismo, dei loro peccati, della loro persecuzione ALLA Chiesa...
- La Salette si rivolge direttamente ai problemi INTERNI ALLA CHIESA in visione appunto di quanto disse poi Fatima, la profezia SULL'APOSTASIA...


Va considerato che in tutte queste apparizioni il trionfo NON è il male o la sofferenza o l'apostasia, ma è il trionfo della Fede, del Cuore Immacolato di Maria, del Cuore di Cristo Re... [SM=g1740733]

La Salette fu una apparizione molto scomoda...in essa si denunciavano già i semi dell'apostasia all'interno della Chiesa per questo non mancò chi, anche a livello gerarchico, di sminuire tali apparizioni definendole perfino NON riconosciute dalla Chiesa...

Questa premessa era necessaria per leggere in modo più approfondito il messaggio ivi contenuto....

Buona lettura e dopo, buona Preghiera... [SM=g1740717]

[SM=g1740750]



APPARIZIONE DELLA “MADONNA DE LA SALETTE”
(19 settembre 1846)

del sac. dott. Luigi Villa


Fu alla vigilia della “Festa dell’Addolorata”, il 19 settembre 1846, che la giovanetta Melania Calvat, di 15 anni, e il ragazzo Massimino Giraud, di 11 anni, saliti sul monte de la Salette, per condurre al pascolo le mucche, videro la Madonna e ricevettero da Lei un “Messaggio”, poi riconosciuto dalla Chiesa, ma che una diabolica congiura ha sempre mutilato o fatto tacere.
Questo “Messaggio” fu pubblicato dalla “Ber-gère de la Salette” con tanto d’imprimatur dell’allora Vescovo di Lecce, Mons. Salvatore L. Zola.

La storia
dell’apparizione


«Il 18 settembre, vigilia della santa apparizione della Santa Vergine, io ero sola, come al solito, a sorvegliare le quattro vacche dei miei padroni. Verso le ore undici del mattino, vidi venire vicino a me un ragazzino. A quella vista, mi spaventai, perché mi sembrava che tutti do-vessero sapere che io fuggivo ogni compagnia. Quel ragazzino mi si avvicinò e mi disse: “Piccola, io vengo con te! anche io sono di Corps”.

A queste parole, il mio brutto carattere si fece subito vivo e, facendo qualche passo indietro, gli dissi: “Io non voglio alcuno, voglio restare sola”. Poi mi allontanai, ma il bambino mi seguiva dicendomi: “Dai, lasciami stare con te! Il mio padrone mi ha detto di venire a sorvegliare le mie vacche assieme alle tue; io sono di Corps”. Io mi allontanai da lui, facendogli segno che non volevo nessuno; e dopo essermi allontanata mi sedetti sul prato. Là, io parlavo con i fiorellini del Buon Dio. Poco tempo dopo, mi volto e trovo Maximin seduto vicino a me. Egli mi disse subito: “Guardami, io sarò buonissimo”! Ma il mio brutto carattere non voleva saperne.
Io mi alzo precipitosamente; fuggo più lontano senza dirgli nulla, e mi rimetto a giocare con i fiori del Buon Dio.

Un istante dopo, Maximin era di nuovo vicino a me e mi diceva che sarà buonissimo, che non parlerà, che si annoierà a stare completamente solo e che il suo padrone lo mandava da me. Questa volta ne ebbi pietà, gli feci cenno di sedersi e io continuai con i fiorellini del Buon Dio.

Maximin non tardò a rompere il silenzio, si mise a ridere (credo che mi prendesse in giro); io lo guardai ed egli mi disse: “Divertiamoci, facciamo un gioco”. Io non gli risposi perché ero così ignorante che non capivo nulla di giochi con un’altra persona, essendo stata sempre sola. Io mi divertivo da sola con i fiori e Maximin, avvicinandosi molto a me, non faceva che ridere, dicendomi che i fiori non avevano orecchie per sentirmi e che noi dovevamo giocare insieme. Ma non mi attirava il gioco che egli mi diceva di fare. Io mi misi a parlare con lui ed egli mi disse che i dieci giorni che doveva passare con il suo padrone sarebbero presto finiti e dopo egli sarebbe tornato a Corps da suo padre.

Mentre egli mi parlava, la campana della Salette si fece udire, era l’Angelus; feci segno a Maximin di elevare la sua anima a Dio. Egli si scoprì il capo e stette un poco in silenzio. Io poi gli dissi: “Vuoi cenare? - Sì, mi disse, andiamo”! Noi ci sedemmo. Io presi dal mio sacco le provviste che mi avevano dato i miei padroni e, come d’abitudine, prima di affettare la mia pagnottella rotonda, con la punta del mio coltello feci una croce sul mio pane e in mezzo feci un piccolo buco dicendo: “Se vi è il diavolo ne esca, e se vi è il Buon Dio vi resti”! e molto velocemente ricoprii il piccolo buco. Maximin scoppiò in una risata e diede un colpo con il piede al mio pane che mi sfuggì dalle mani, rotolando giù per la montagna e si perse.

Io avevo un altro pezzo di pane, lo mangiammo insieme; dopo mangiato, giocammo; poi, comprendendo che Maximin doveva aver bisogno di mangiare, gli indicai un luogo della montagna dove vi erano molti piccoli frutti e lo invitai ad andare a mangiarne; ciò che egli fece subito. Ne mangiò e ne riportò pieno il suo cappello. La sera, scendemmo insieme dalla montagna e ci proponemmo di tornare a sorve-gliare le nostre vacche insieme.

L’indomani, 19 settembre, mi ritrovo in cammino con Maximin; noi salimmo insieme sulla montagna. Io trovavo Maximin molto buono, molto semplice ed egli volentieri parlava di ciò che io volevo parlare; era anche assai docile; era solamente un poco curioso perché, quando mi allontanavo da lui, non appena mi fermavo, subito mi si avvicinava per vedere ciò che facevo e sentire ciò che dicevo ai fiori del Buon Dio e, se non arrivava in tempo, mi chiedeva ciò che avevo fatto. Maximin mi chiese di insegnargli un gioco. Era già mattina inoltrata: io gli dissi di raccogliere dei fiori per fare il “Para-diso”. Noi ci mettemmo entrambi all’opera ed avemmo presto una quantità di fiori di diversi colori. Dal villaggio si sentì l’Angelus, poiché il cielo era limpido, non vi erano nuvole.

Dopo aver detto al Buon Dio ciò che noi sapevamo, dissi a Maximin che dovevamo condurre le vacche su di un piccolo ripiano, vicino al ruscello dove vi erano delle pietre per costruire il “Paradiso”. Conducemmo le vacche sul posto stabilito e mangiammo un pasto leggero; poi ci mettemmo a portare delle pietre per costruire la nostra casetta, che consisteva in un pian-terreno, sedicente nostra abitazione, ed in un piano al di sopra che era, secondo noi, “Paradiso”. Questo piano era tutto guarnito di fiori di differenti colori, con delle corone sospese e dei gambi di fiori. Questo “Paradiso” era coperto con una sola e larga pietra e noi avevamo anche sospeso corone di fiori tutto intorno. Terminato il “Paradiso”, noi lo guardammo; il sonno ci vinse; noi ci allontanammo di là di circa due passi e ci addormentammo sul prato. La Bella Signora si sedette sul nostro “Pa-radiso” senza farlo crollare.

Essendomi risvegliata e non vedendo le nostre vacche, chiamai Maximin e salii il ponticello. Di là, avendo vi-sto le nostre vacche tranquillamente sdraiate, ridiscesi, e Maximin salì; quando d’improvviso vidi una bella luce più brillante del sole e a fatica potei dire queste parole: “Maximin, vedi laggiù? Ah, Dio mio!”. Nel medesimo tempo, lasciai cadere il ba-stone che avevo in mano.

Io non so ciò che avveniva in me di delizioso in quel momento, ma mi sentivo attirare! Io provavo un gran rispetto pieno di amore e il mio cuore avrebbe voluto correre più di me. Io guardavo molto attentamente quella luce che era immobile, e come se la luce fosse stata aperta, io vidi un’altra luce, molto più splendente e che era in movimento e, dentro a questa luce, una bellissima Signora, seduta sul nostro “Paradiso”, che aveva la testa tra le mani. Questa bella Signora si è alzata, ha incrociato le Sue braccia e guardandoci ci ha detto: “Avvicinatevi, bambini miei, non abbiate paura! Io sono qui per annunciarvi una bella notizia”! Queste dolci e soavi parole mi fecero volare fino a Lei, e il mio cuore avrebbe voluto incollarsi a Lei per sempre.

Arrivata molto vicino alla Bella Signora, davanti a Lei, alla Sua destra, Ella comincia il discorso e le lacrime iniziano anche a scendere dai suoi begli occhi:

“Se il mio popolo non vuole sottomettersi, Io sono costretta a lasciare la mano di mio Figlio. La Sua mano è così pesante, così pesante che Io non posso più trattenerla! Da quanto tempo io soffro per voi! Se io voglio che mio Figlio non vi abbandoni, sono incaricata di pregarLo senza sosta. E voi altri, voi non ci fate caso. Voi, per quanto preghiate, per quanto facciate, mai potrete ripagare il dolore che io ho preso per voi. Io vi ho dato sei giorni per lavorare, io mi sono riservato il settimo e non me lo si vuole accordare. È questo che appesantisce tanto il braccio di mio Figlio!

Coloro che guidano i carri non sanno parlare senza mettervi il Nome di mio Figlio in mezzo.
Queste sono le due cose che appesantiscono tanto il braccio di mio Figlio.
Se il raccolto si guasta, non è che per causa vostra.
Io ve l’ho fatto vedere, l’anno passato, con le patate, voi non ci avete fatto caso; è il contrario, quando voi ne trovavate di guaste, voi bestemmiavate e voi usavate il Nome di mio Figlio. Le patate continueranno a guastarsi e a Natale non ve ne saranno più! Se voi avete del grano non dovete seminarlo.

Tutto quello che seminerete, le bestie lo mangeranno; e ciò che crescerà, cadrà in polvere quando lo batterete. Verrà una grande carestia. Prima che venga la carestia, i bambini, sotto i sette anni, prenderanno un tremito e moriranno tra le mani di co-loro che li terranno; gli altri faranno penitenza con la fame. Le noci diventeranno cattive, l’uva marcirà”.
(…)

Qui, la Bella Signora comunicò a Melania un segreto-messaggio; ma siccome è troppo lungo, abbiamo pensato di riportarlo restringendolo nei suoi aspetti più rilevanti.
Il “Messaggio”


«Melania, quello che vi dirò adesso non rimarrà un segreto per sempre: voi potrete pubblicarlo nel 1858.

I preti, i ministri di Mio Figlio, per la loro vita cattiva, per la loro irriverenza e la loro empietà nel celebrare i Santi Misteri, per l’amore del denaro, l’amore degli onori e dei piaceri, i preti sono diventati cloache d’impurità. Sì, i preti chiedono vendetta e la loro ven-detta è sospesa sulle loro teste!

Disgrazia ai preti e alle persone consacrate a Dio, le quali, per la loro infedeltà e la loro vita cattiva, crocifiggono di nuovo Mio Figlio!

I peccati delle persone consacrate a Dio gridano verso il Cielo e chiamano la vendetta, ed ecco che la vendetta è alle loro porte; perché non si trova più nessuno per implorare la misericordia e il perdono per il popolo; non vi sono più delle anime generose e non vi sono più persone degne di offrire la Vittima senza macchia all’Eterno, in favore del mondo. Dio vi sta per colpire in modo senza pari; sventura agli abitanti della terra! Dio sta per esaudire la sua collera e nessuno potrà sottrarsi a tanti mali riuniti!
I capi, che guidano il popolo di Dio, hanno trascurato la preghiera e la penitenza; il demonio ha oscurato le loro intelligenze; essi sono diventati quelle stelle erranti che il vecchio diavolo trascinerà con la sua coda per farli morire.

Dio permetterà all’antico serpente di mettere delle divisioni tra i regnanti, in tutte le società e in tutte le famiglie; si soffriranno pene fisiche e morali: Dio abbandonerà gli uomini a se stessi e si vedranno ca-stighi che si susseguiranno per più di 35 anni!
La società è alla vigilia dei più terribili flagelli e di avvenimenti grandissimi. Bisogna aspettarsi di essere governati da una verga di ferro e di bere il calice della collera di Dio.

Che il Vicario di Mio Figlio, il Sovrano Pontefice Pio IX, non esca più da Roma dopo l’anno 1859, ma che sia fermo e generoso, che combatta con le armi della fede e dell’amore: Io sarò con lui!
L’Italia sarà punita per la sua ambizione di vo-ler scuotere il giogo del Signore dei Signori; anche lei sarà abbandonata alla guerra; il sangue scorrerà da ogni parte: le chiese saranno chiuse e profanate; i preti, i religiosi saranno scacciati; saranno fatti morire di una morte crudele!

Molti abbandoneranno la Fede, e il numero dei preti e dei religiosi che si separeranno dalla vera religione sarà grande; tra queste persone si trove-ranno anche dei Vescovi. Che il Papa si tenga in guardia da chi farà miracoli, perché è venuto il tempo che i prodigi più stupefacenti succederanno sulla terra e nell’aria.

Nell’anno 1864, Luci-fero, con un gran numero di demoni, saranno sciolti dall’inferno: essi aboliranno la Fede a poco a poco e perfino nelle persone consacrate a Dio: le accecheranno in un modo tale per cui, a meno di una grazia particolare, queste persone prenderanno lo spirito di questi angeli cattivi; molte case religiose perderanno interamente la Fede, e perderanno molte anime!

I libri cattivi abbonderanno sulla terra, e gli spiriti delle tenebre diffonderanno ovunque un rilassamento universale per tutto ciò che riguarda il servizio di Dio; essi avranno un gran potere sulla natura; ci saranno delle chiese per servire questi spiriti. Delle persone saranno trasportate da un luogo all’altro da questi spiriti malvagi: anche dei preti, perché non si saranno comportati con lo spirito buono del Vangelo, che è spirito di umiltà, di carità e di zelo per la gloria di Dio!

Si faranno resuscitare dei morti e dei giusti.

Vi saranno in ogni luogo dei prodigi straordinari, perché la vera Fede si sarà spenta e la falsa luce illumina il mondo.
Guai ai prìncipi della Chiesa che non saranno occupati che ad accumulare ricchezze, che a salvaguardare la loro autorità, e a dominare con l’orgoglio!

Il Vicario di Mio Figlio dovrà soffrire molto, perché, per un tempo, la Chiesa sarà abbandonata a grandi persecuzioni: quello sarà il tempo delle tenebre. La Chiesa avrà una crisi orrenda!
La santa Fede di Dio, essendo dimenticata, ogni individuo vorrà guidare se stesso, ed essere superiore ai suoi simili.

Si aboliranno i poteri civili ed ecclesiastici. Ogni ordine e ogni giustizia saranno cal-pestati. Non si vedranno che omicidi, odio, gelosie, menzogne e discordie, senza amore per la patria né per la famiglia!
Il Santo Padre soffrirà molto. Io sarò con lui fino all’ultimo per ricevere il suo sacrificio. I cattivi attente-ranno più volte alla sua vita senza poterla danneggiare: ma né lui né il suo successore vedranno il trionfo della Chiesa di Dio!

I governanti civili avranno tutti uno stesso dise-gno, che sarà quello di abolire e di far sparire qualsiasi princìpio religioso per far posto al materialismo, all’ateismo, allo spiritismo e ad ogni altra sorta di vizi.
Coloro che sono alla testa delle comunità religiose si tengano in guardia dalle persone che devono ricevere, perché il demonio userà tutta la sua malizia per introdurre negli Ordini Religiosi delle persone dedite al peccato, perché i disordini e l’amore ai pia-ceri carnali saranno sparsi per tutta la terra.

La Francia, l’Italia, la Spagna e l’Inghilterra saranno in guerra: il sangue scorrerà per le strade; il francese combatterà il francese, l’italiano contro l’italiano, dopo di che ci sarà una guerra generale che sarà spaventosa!

Per qualche tempo, Dio non si ricorderà più della Francia, né dell’Italia, perché il Vangelo di Gesù Cristo non è più conosciuto. I malvagi useranno tutta la loro astuzia; ci si ucciderà, ci si massacrerà reciprocamente, perfino nelle case!

Al primo colpo della Sua spada fulminante, le montagne e tutta la natura tremeranno di spavento, perché i disordini e i crimini degli uomini forano la volta celeste.
Parigi sarà bruciata e Marsiglia inghiottita: molte grandi città saranno scosse e inghiottite dai terremoti; si crederà che tutto sia perduto; non si vedranno che omicidi, non si udranno che fragor d’armi e bestemmie.

I giusti soffriranno molto, le loro preghiere, la loro pe-nitenza e le loro lacrime saliranno fino al Cielo, e tutto il popolo di Dio chiederà perdono e misericordia e chiederà il Mio aiuto e la Mia intercessione!

Allora Gesù Cristo, con un atto della Sua grande Misericordia per i giusti, comanderà ai Suoi Angeli che tutti i Suoi nemici siano messi a morte. Di colpo, i persecutori della Chiesa di Gesù Cristo e tutti gli uomini dediti al peccato moriranno e la terra diventerà come un deserto!

Allora si farà la pace, la riconciliazione di Dio con gli uomini; Gesù Cristo sarà servito, adorato e glorificato; la carità fiorirà ovunque. I nuovi re saranno il braccio destro della Santa Chiesa, che sarà forte, umile, pia, povera, zelante e imitatrice delle virtù di Gesù Cristo, e gli uomini vivranno nel timor di Dio.

Questa pace tra gli uomini non durerà a lungo: Venticinque anni di raccolti abbondanti farà loro dimenticare che i peccati degli uomini sono la causa di tutte le sofferenze che arrivano sulla terra. Un precursore dell’anticristo, con le sue truppe di molteplici nazioni combatterà contro il vero Cristo, il solo Salvatore del mondo; egli spargerà molto sangue e vorrà annientare il culto di Dio per farsi guardare come dio.

La terra sarà colpita da ogni sorta di piaghe. Ci saranno delle guerre, fino all’ultima guerra che sarà fatta, allora, dai dieci re dell’anticristo, i quali avranno tutti lo stesso programma e saranno i soli che governeranno il mondo.

Prima che ciò avvenga, ci sarà una falsa pace nel mondo. Non si penserà che a divertirsi. I malvagi si abbandoneranno ad ogni sorta di peccato. Ma i figli della Santa Chiesa, i figli della Fede, i miei veri imitatori, cresceranno nell’amore di Dio e nelle virtù che mi sono più care.

La Natura chiede vendetta per gli uomini, ed essa trema di spavento nell’attesa di quello che deve accadere alla terra imbrattata di crimini.

Tremate, terra e voi che fate professione di adorare Gesù Cristo e che interiormente adorate solo voi stessi; tremate, perché Dio sta per conse-gnarvi al Suo nemico, perché i luoghi santi sono nella corruzione, molti conventi non sono più le case di Dio; ma pascoli di Asmodeo e dei suoi!

Sarà durante questo tempo che nascerà l’anticristo da una religiosa ebrea, da una falsa vergine, che sarà in comunicazione con il vecchio serpente, il padrone della impurità. Suo padre sarà Vescovo; nascendo, egli vomiterà delle bestemmie, egli avrà dei denti, in una parola, sarà il diavolo incarnato. Lancerà delle grida spaventose, farà dei prodigi, non si nutrirà che d’impurità.

Avrà dei fratelli che, benché non siano come lui demoni incarnati, saranno dei figli del male. A dodici anni, si faranno notare per le loro vittorie trionfali. Ben presto ognuno di essi sarà alla testa degli eserciti, assistiti da legioni infernali.

Le stagioni saranno cam- biate, la terra non produrrà che frutti cattivi, gli astri perderanno i loro movimenti regolari, la luna non rifletterà che una debole luce rossa; l’acqua e il fuoco daranno al globo terrestre dei movimenti convulsi degli orribili terremoti che inghiottiranno delle montagne, delle città.


Roma perderà la fede
e diventerà la sede
dell’anticristo!


I demoni dell’aria, con l’anticristo faranno dei grandi prodigi sulla terra e nell’aria, e gli uomini si pervertiranno sempre più.

Dio avrà cura dei suoi fedeli servitori e degli uomini di buona volontà; il Vangelo sarà predicato ovunque; tutti i popoli e tutte le nazioni conosceranno la verità!
Io rivolgo un appello urgente alla terra; Io chiamo i veri imitatori di Cristo fatto uomo, il vero e solo Salvatore degli uomini… Io chiamo i Miei figli, i miei veri devoti, quelli che si sono dati a Me, affinché Io li conduca al Mio Divin Figlio, quelli che Io porto, per così dire, nelle Mie braccia, quelli che hanno vissuto del Mio spirito; infine, Io chiamo gli Apostoli degli ultimi tempi, i discepoli di Gesù Cristo, che hanno vissuto nel disprezzo e nel silenzio, nella preghiera e nella mortificazione, nella castità e nell’unione con Dio, nella sofferenza e sconosciuti dal mondo.

È tempo che escano e vengano ad illuminare la terra.
Andate e mostratevi come i Miei figli prediletti. Io sono con voi e in voi, purché la vostra Fede sia la luce che vi illumina in questi giorni di disgrazia. Che il vostro zelo vi renda come degli affamati per la gloria e l’onore di Gesù Cristo! Combattete, figli della luce, voi, piccolo numero che ci vedete, perché ecco il tempo dei tempi, la fine delle fini!

La Chiesa sarà eclissata, il mondo sarà nella costernazione. Ma ecco Enoch ed Elia, riempiti di Spirito di Dio; essi predicheranno con la forza di Dio, e molte anime saranno consolate; faranno dei grandi progressi per virtù dello spirito Santo e condanneranno gli errori diabolici dell’anticristo!

Sciagura agli abitanti della Terra!
Vi saranno guerre sanguinose e carestie; pesti e malattie contagiose; pioverà una grandine spaventosa di animali; tuoni che scuoteranno le città; terremoti che inghiottiranno paesi; si udranno delle voci nell’aria; gli uomini batteranno la testa contro i muri, chiameranno la morte e, da un’altra parte, la morte sarà il loro supplizio. Il sangue scorrerà ovunque…

Chi potrà vincere se Dio non diminuisce il tempo della prova? Dal sangue, dalle lacrime e dalle preghiere dei giusti, Dio si lascerà placare.
Enoch ed Elia saranno messi a morte; Roma pagana scomparirà; il fuoco del Cielo cadrà e distruggerà tre città; tutto l’universo sarà colpito dal terrore, e molti si lasceranno sedurre, perché non hanno adorato il vero Cristo vivente in mezzo a loro.

È tempo. Il sole si oscura, la Fede sola vivrà!

Ecco il tempo, l’abisso si apre. Ecco il re delle tenebre. Ecco la Bestia con i suoi sudditi, che si proclama salvatore del mondo. Si innalzerà con orgoglio nell’aria per andare fino al cielo, ma sarà soffocato dal respiro di San Michele Arcangelo. Cadrà, e la terra, che da tre giorni sarà in continua evoluzione, aprirà il suo seno pieno di fuoco e sarà gettato, per sempre, con tutti i suoi, negli abissi eterni dell’inferno!
Allora, l’acqua e il fuoco purificheranno la terra e consumeranno tutte le opere dell’orgoglio degli uomini, e tutto sarà rinnovato: Dio sarà servito e glorificato»!






Dopo aver letto il “Segreto” di La Salette, si può comprendere perché esso sia rimasto per davvero un “segreto” per tanti anni! Quando fu messo in circolazione, nel 1879, i sacerdoti ricevettero l’ordine di farselo consegnare dai penitenti, qualora dicessero di possederlo.
Per sminuirne la portata, non si fece più parola di Melania, e, quando veniva nominata, era solo per calunniarla!

La stessa Melania, in una sua lettera del 20 Luglio 1894, alla Signorina Venet, racconta il perché l’opusco-lo del 1879 venne ritirato dalla circolazione, malgrado l’Imprimatur: “Dei Vescovi francesi, tra gli altri il Vescovo di Nimes, e un altro, non mi ricordo di quale diocesi, scrissero alla Sacra Congregazione dei Vescovi e Regolari, dicendo che, se non si fossero fatti ritirare quei libri (gli “esemplari” di Lecce) dalle mani dei fedeli e non si impediva la propaganda di quegli opuscoli, la Francia intera non avrebbe più mandato “le denier de Saint Pierre” (l’Obolo di San Pietro). Parecchi Vescovi e Cardinali impedirono a Melania di scrivere gli “spaventi”.

La persecuzione contro Melania, comunque, arrivò fino a cercare di impedire al suo Padre Spirituale, Mons. Zola, Vescovo di Lecce, di confessarla. Allora, Mons. Salvatore Luigi Zola andò a Roma dal card. Caterini, segretario del Sant’Uffizio, al quale disse che sarebbe andato dal Santo Padre per dare le sue dimissioni da Vescovo di Lecce.
“E perché?” gli chiese il cardinale.
“Poiché se non posso dirigere l’anima di una piccola donna, quale è la pastorella de la Salette, sono ancora più incapace a dirigere una così vasta diocesi come è quella di Lecce”!

Il Cardinale Caterini convinse il Vescovo a non dare le dimissioni, ma giustificò le sue lettere contro Melania dicendo che erano il frutto delle pressioni della Francia. Così, Mons. Zola, ritornato a Lecce, continuò a confessare Melania. (Cfr. Abbé Gouin: “Soeur Maie de la Croix, Bergère de la Salette”, Ed. St. Michel, 21 nov. 1969).

Il 3 dicembre 1878, Melania fu ricevuta in udienza da Leone XIII. Sul libro sopra citato leggiamo: «Il Santo Padre mi ricevette con bontà - racconta Melania - e mi disse in buon francese: “Bene! Partirete subito per la montagna de La Salette con la Regola della SS. Vergine, e la farete osservare ai preti e ai religiosi”».

Ma Melania, sapendo che se fosse andata a La Salette, con la Regola della SS. Vergine, il Vescovo di Grenoble gliela avrebbe fatta scrivere a modo suo, ottenne da Leone XIII di rimanere a Roma, presso le Visitandine, dove scrisse la Regola in tutta tranquillità, perché il Santo Padre aveva dato disposizioni che ella non fosse disturbata.

Le “Costituzioni” della Regola furono redatte in ita-liano da Melania, che le fece rimettere al “buon Cardinale Ferri”, come ella lo chiamava.
Purtroppo, il Vescovo di Grenoble aveva degli alleati nel segretario del Cardinal Ferrier, Mons. Bianchi, e in Mons. Fava, i quali impedirono a Melania di rivedere Leone XIII…”.
E così le “persecuzioni” contro di lei continuarono… fino a tuttora!…


Fraternamente CaterinaLD

"Siamo mendicanti e chiediamo agli altri anche le loro idee, come la staffetta della posta che riceve il documento dalle mani di uno e poi corre per darlo ad un altro. Faccio una timida parafrasi delle parole di chi ci ha preceduto nel cammino della fede, per annunciarle ad altri."
(fr. Carlos Alfonso Azpiroz Costa OP
Maestro dell’Ordine)
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